Anime & Manga > Fairy Tail
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Autore: Argorit    02/10/2011    3 recensioni
Poche settimane dopo gli eventi di Edoras, Fairy Tail è costretta a combattere una nuova minaccia. Heaven, una gilda oscura che sino a quel momento si era limitata ad agire nell'ombra, esce finalmente allo scoperto, ed in suo possesso vi è un'antica anfora dai poteri sconosciuti appartenuta a Zeref.
Per sconfiggere il nemico e riportare l'artefatto al sicuro, Makarov invia i suoi maghi con l'appoggio dell'alleanza tra gilde. Questa volta, però, un altro membro si unirà alla squadra, perchè il master di Fairy Tail ha chiesto l'aiuto della temutissima Dark Phoenix, la più potente organizzazione mercenaria di Fiore.
E loro hanno mandato il migliore.
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Erza Scarlet, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                               Un’identica solitudine
 
Ll:”E’ solo una bambina”
Questo pensò Lluvia guardando Xil che, mormorando a bassa voce una canzoncina, tracciava con l’indice minuto dei disegnini sulla roccia disciolta. Era così assorta, che mentre Laxus e Lily avevano già ingaggiato dei feroci scontri all’ultimo sangue, lei si sedette davanti alla piccola, attendendo pazientemente che terminasse quel suo gioco innocente.
Dopo un po’, però, la maga notò che non stava disegnando, bensì tracciava con ossessiva precisione sempre la stessa parola.
Con cautela – si trattava pur sempre di un nemico, per quanto in miniatura – provò a sbirciare la scritta, ma la piccola se ne accorse e la cancellò con un veloce gesto della manina.
Xil:-Perché non mi attacchi?-
La domanda colse Lluvia di sorpresa, non tanto perché era stata pronunciata senza ironia o spregio, in un tono d’immensa innocenza e curiosità, quanto per la nota di stupore che vi colse.
Ll:-Perché non ne ho motivo. Noi di Fairy Tail combattiamo solo per proteggere i nostri compagni-
Per qualche motivo, la bambina trovò la cosa divertente.
Xil:-Proteggere i propri compagni? E perché faresti una cosa del genere?
Ll:-Perché è questo che significa essere compagni: vivere e combattere assieme. Amici per la vita, se preferisci-
A quel punto la bambina scoppiò in un riso forsennato e si piegò in due, le mani strette sul ventre nel tentativo di arginare gli spasmi che la scuotevano.
Xil:-Amici? Tu stai affrontando noi, i dieci Re di Heaven, e Master Rouge per una cosa del genere?
Lluvia annuì. Per lei non c’era niente di strano in ciò che aveva detto: difendere Gray-sama e gli altri – anche Lucy, benché fosse una rivale – era una cosa naturale. Evidentemente, però, Xil non era della stessa opinione. La bimba storse la bocca in una smorfia contrariata, e l’aura che aleggiava come un sottile velo di nebbia intorno al suo corpo sembrò scurirsi. Il terreno prese a marcire più in fretta.
Xil:-Gli amici sono come i genitori: sono affettuosi e gentili, finché non si accorgono che sei diversa da loro. Allora iniziano a temerti, ad odiarti, e infine cercano da ucciderti-
Gli occhioni scuri le si velarono d’ira, rancore e dolore. Il visino tondo divenne rosso come il fuoco, ed era evidente che stava sforzandosi di trattenere le lacrime.
Lluvia scosse il capo: aveva visto giusto, quella bambina era come lei. Dato che non aveva controllo sui suoi poteri, quando questi si erano manifestati, le persone a lei più care, in preda al panico, le si erano rivoltate contro, non comprendendo che era proprio lei quella più spaventata da una situazione di cui non comprendeva le cause.
Ll:-Hai mai pensato di dimostrare a tutti di non essere un pericolo?-
Xil rimase interdetta per qualche secondo, poi prese a tremare, e la nebbia corrosiva divenne nera come la pece. Nel suo sguardo balenò una scintilla di follia, che mai avrebbe dovuto esserci negli occhi di una bambina.
Xil:-E COME AVREI POTUTO? I MIEI POTERI SONO SEMPRE ATTIVI, ANCHE QUANDO DORMO! GUARDA LI’-
Puntò il dito contro Kilik e Freya.
Xil:-LORO SONO I MIEI COMPAGNI! QUEGLI STESSI COMBATTI CHE TU TANTO AMI, NEL MIO CASO SONO DISGUSTATI DA ME! MA CHE COLPA NE HO IO? SONO ANNI CHE MI SENTO DIRE CHE ERA MEGLIO CHE NON FOSSI MAI NATA, E FORSE E’ COSI’, MA…-
Rivestendo tutto il proprio corpo con un velo protettivo composto da vari strati di acqua, avanzò verso la piccola senza curarsi dell’alone corrosivo e la colpì al viso con uno schiaffo.
Xil sgranò gli occhi: più che il colpò in se, a sorprenderla fu il fatto stesso che l’avesse toccata. Quanto era passato dall’ultima volta? Quando i suoi poteri erano deboli, sua madre la picchiava con una mazza di legno, urlandole di smetterla di distruggere la casa, ma aveva smesso quando si era resa conto che dopo averla percossa appena un paio di volte, l’asta si riduceva in cenere.
Persino Master Rouge, con il suo immenso potere, la riteneva un’arma pericolosa, da usare con estrema cautela.
Ancora basita, la bimba si portò la mano alla guancia arrossata, guardando Lluvia come se fosse un essere di un altro mondo, una creatura che sfuggiva ad ogni sua comprensione.
Non aveva paura di lei?
Xil:-C-cosa…-
Lluvia s’inginocchiò dinanzi a lei, carezzandole il viso. L’aura corrosiva stava già cominciando ad intaccare le sue difese, ma in quel momento, la pelle che si dissolveva era l’ultimo dei suoi problemi.
Ll:-Quelle sono parole che non devono mai essere pronunciate. Non esiste una nascita che sia sbagliata. Fin quando continuerai a pensarla così, non farai altro che uccidere la tua felicità con le tue mani-
La bambina digrignò i denti, spingendo via la maga dell’acqua con un gesto stizzito. Ansimava. Che ne voleva sapere quella donna? Non aveva idea di ciò che provava. Era una nemica, e voleva ingannarla per coglierla di sorpresa e ucciderla senza fatica. Era logico, era naturale, ma allora perché non riusciva a convincersene?
Ll:-Vieni con me-
La voce della maga le giunse alle orecchie come la più grande delle assurdità.
Xil:-Cosa?! Ma sei impazzita?-
Ll:-No, sono seria. Vieni con me a Fairy Tail. Saresti la benvenuta-
Xil:-Non sperare di prendermi in giro con certe chiacchiere-
Ll:-Lungi da me l’idea di farlo-
Ok, pensò la piccola, questa donna è del tutto fuori di testa. Insomma, quale folle, anziché combatterlo, propose al nemico di schierarsi dalla propria parte? E perché, intimamente, una parte di lei stava seriamente pensando di accettare?
Scosse il capo, sperando di schiarirsi la mente.
Xil:-E secondo te io tradirei Master Rouge per seguire una persona che conosco da nemmeno cinque minuti?-
Ll:-Perché non dovresti?-
Xil:-Perché, per quanto freddo sia con me, tutto ciò che possiedo me l’ha dato lui!
Lluvia sghignazzò.
Ll:-Ah si? E sentiamo, cosa ti avrebbe dato?
Xil:-U-una casa…-
La donna della pioggia ruotò il dito tutt’intorno a se, le labbra curvate in un’espressione scettica.
Ll:-Questa? Questa non è una casa piccola. Questa è una prigione-
Xil:-Mi ha dato degli alleati che, sebbene mi odino, per lo meno non tentano di uccidermi-
Ll:-Quelli sono alleati, io ti offro amici-
Xil:-SMETTILA, STA’ ZITTA!-
Al colmo dell’esasperazione per la confusione che quella ragazza le stava mettendo in testa, la maghetta le puntò contro il braccio sottile, generando una sorta di nebulosa lancia violacea, che schizzò verso Lluvia ad una velocità sorprendente. Il colpo, però, scatenato dall’ira e guidato da essa, era molto impreciso. Nonostante la breve distanza che le separava, Lluvia dovette solo tramutarsi in acqua, divaricando il proprio corpo per lasciar passare l’attacco, che si schiantò su una vasta fila di stalattiti, di cui non restò altro che pochi, esili monconi.
Suo malgrado, tralasciando la giovane età, la scarsa esperienza e il discutibile autocontrollo, Lluvia doveva ammettere che la bimba aveva potenziale.
Xil:-Lo so che qui non sarò mai felice…-
Non riuscì più a trattenersi, e lasciò che le lacrime le scendessero lungo la morbida linea della mascella.
Xil:-…ma almeno non sarò sola-
Ll:-Si può essere soli anche in mezzo a mille persone, piccola-
La bambina strinse i pugni. Era inutile parlare con quella schizzata.
Ll:-Vuoi ammazzarmi e giocarti la tua unica opportunità di avere una famiglia?-
Xil:-ADESSO BASTA. MI HAI STUFATO CON LE TUE IDIOZIE SMIELATE E LE TUE FRASI FATTE! KUGEL ÄTZEND (Proiettile corrosivo)-
La sfera nera volò verso l’alto, dove esplose, lasciando cadere al suolo una pioggia foriera di devastazione. Imprecando, Lluvia prese le distanze e sollevò un’enorme massa d’acqua, usandola come scudo. L’acido si mescolò all’onda, perdendo gran parte delle proprie capacità mortifere. Da quella posizione, se avesse voluto, la ragazza avrebbe potuto mettere fine allo scontro in un istante, perché la piccola, dopo aver attaccato, non si era messa fuori dalla sua portata. Era ovvio che aveva poca dimestichezza nei combattimenti. Rouge, probabilmente, l’aveva scelta in virtù delle sue potenzialità future, non di quelle attuali.
Nonostante ciò ritirò l’incantesimo: non voleva ferirla.
Xil, frattanto, visto vanificato il suo attacco aveva lanciato una salva scatenata di colpi, dei quali nessuno giunse a colpire il proprio bersaglio. Lluvia era agile: schivava, si abbassava, mutava istantaneamente il proprio corpo nella sua forma liquida, manipolandosi con abilità, oppure, se proprio doveva, intercettava i proiettili con spessi muri idrici o con fruste affilate.
Ad ogni colpo, la piccola Regina utilizzava sempre più forza, stancandosi e precludendosi ogni possibilità di vittoria. Lo scontro era iniziato da appena tre minuti, ma un terzo della grotta era già stato ridotto in polvere, e Xil ansimava pesantemente, quasi del tutto priva di energia magica.
Compreso di non avere speranza, sebbene sapesse che era del tutto inutile schiacciare sotto le rocce una donna capace di liquefarsi, cominciò a bersagliare la volta della grotta con tutto il potere che le restava, facendone precipitare ampi spicchi. Ciononostante, come previsto, la maga uscì incolume da quel goffo tentativo di attacco.
Xil urlò per la frustrazione.
Xil:-Perché diavolo non riesco ad ucciderti?
Parlava più a se stessa che all’avversaria, ma questa si prese comunque la briga di risponderle.
Ll:-Non puoi battermi perché non sei determinata a farlo. Te lo ripeto ancora una volta: vieni con me a Fairy Tail-
Xil:-Ancora? Sei assillante, sai? Anche se venissi con te, che cosa otterrei? Ti ricordo che io non sono in grado di controllare la mia magia-
La maga inarcò un sopracciglio, fissando la bimba con un’espressione di tacito divertimento .
Ll:-Oh, ma quello è colpa tua-
Xil spalancò la bocca in una muta e annichilita esclamazione di stupore. Che razza di assurdità aveva appena detto quella pazza?
Ll:-In senso lato, ovviamente. Come tu ben saprai, nessuno è in grado di controllare la propria magia prima del compimento dei cinque anni-
Xil:-Come?-
Di cosa stava parlando quella donna?
Ll:-Scommetto che il tuo Master non te l’ha mai detto, perché gli conveniva che tu fossi ingovernabile, ma devi sapere che il corpo dei bambini molto piccoli non è in grado di contenere troppa energia magica. Di norma questo non è un problema, perché la magia è debole in tenera età, ma ci sono sempre delle eccezioni, come te e me-
La maghetta sussultò. Non poteva essere vero.
Xil:-Vuoi dire che anche tu…?-
Ll:-Si. Io portavo la pioggia ovunque andassi. Sono stata odiata per anni, per questo motivo posso capirti-
Xil:-Menti! In questi giorni c’è stato bel tempo!-
Lluvia sorrise comprensiva.
Ll:-Beh, è normale direi. In fondo ora ho il completo controllo dei miei poteri. Quello che serve a quelli come noi, è qualcuno che ci accetti-
Xil:-Tutto qui?-
Era davvero così facile? Poteva funzionare un metodo così idiota? Scosse la testa: non doveva dare retta alle parole del nemico. Era senza dubbio una trappola. E anche se fosse stato vero, passi una donna che porta la pioggia, ma chi avrebbe mai accolto una bambina che distrugge tutto ciò che sfiora?
Lluvia rise.
Ll:-Detta così sembra molto semplice, ma non è la persona in se e per se a darti il controllo, bensì esso ti viene concesso da un radicale cambiamento nel tuo atteggiamento mentale. È come se qualcosa s’inserisse a forza nella tua mente, permettendoti di vedere il tuo potere sotto una luce del tutto diversa. Per dirla in soldoni, provi un tale desiderio di rimanere accanto a quella persona nonostante gli ostacoli che, senza sapere neppure come, riesci a dominarti-
Xil:-MA NON DIRE ASSURDITA’! PENSI CHE IO NON ABBIA MAI DESIDERATO ALLONTANARE DA ME QUESTA MALEDIZIONE? SE BASTASSE VOLERLO, IO NON AVREI PIU’ PROBLEMI GIA’ DA ANNI-
Sempre sorridendo, la ragazza sollevò l’indice e lo scosse da destra a sinistra, in segno di diniego.
Ll:-Da piccola, forse, non potendo dominare la magia, hai pensato che fosse semplicemente impossibile farlo; e nel corso degli anni, man mano che i fallimenti si accumulavano l’uno sull’altro, questa tua idea si è rafforzata sempre più, finché, anche continuando a provare, hai perso fiducia nella riuscita della tua impresa-
Xil:-Che stu…-
Una cupa vibrazione scosse la volta della grotta, mentre profonde crepe fendevano la roccia, simili a profonde ferite. Dapprima cadde solo polvere, e qualche sassolino, poi alcuni massi di medie dimensioni.
Le due maghe volsero la testa all’unisono, e scorsero Kilik che, nel tentativo di uccidere un malconcio Panterlily, sollevava immense colonne di pietra, che sbucavano dal suolo e arrivavano, come lance spietate, a trafiggere il soffitto, minandone la già precaria stabilità.
Xil:-Cerchiamo di sbrigarci, o quell’idiota in scatola ci farà crollare tutto in testa.
E giungendo le mani a croce, la piccola condensò quanto restava delle sue forze in una densa sfera ribollente.
Xil:-Marionette Tod (Burattino di morte)-
A queste parole, dall’incantesimo si diramarono quattro tentacoli neri, che si deformarono, contorcendosi come vermi, sino ad assumere la forma di arti mostruosi, con mani enormi e unghiute, e muscoli possenti. Un viso dai tratti appena abbozzati emerse da quello che, almeno a giudicare dalla posizione, doveva essere il petto della creatura.
L’essere, alto quasi il triplo di Lluvia, sollevò un pugno e lo abbatté su di lei come un maglio d’acciaio.
Ll:”Mmh, dev’essere il suo incantesimo più potente”
Lo esaminò con cura, e decise che, lento com’era, non rappresentava un pericolo.
Si tramutò in acqua e aggirò il braccio calante del mostro, che si schiantò al suolo, sollevando un’immensa nube di vapori sulfurei.
Ll:”Quello potrebbe rappresentare un problema”
Puntando la mano destra contro la creatura, compresse un ingente quantitativo d’acqua e la sparò contro il gigante, colpendolo al centro della schiena deforme. L’esplosione inondò buona parte della grotta, e gettò il burattino in ginocchio. Purtroppo l’efficacia dell’attacco si fermò a quello, perché, essendo un incantesimo vivente, la Marionette Tod non provava dolore, e si rialzò facilmente.
Subito dopo, un’immensa scarica elettrica, condotta dalle due dita d’acqua che Lluvia aveva riversato lì intorno, lo investì in pieno, evitando per un pelo Xil, che balzò all’indietro con un gridolino di puro terrore.
Imprecando, Lluvia cercò l’imbecille che per poco non le aveva ridotte in carbonella, ma si rese conto, con sommo stupore, che il responsabile era Laxus, e che il bersaglio non era il nemico, bensì se stesso.
Il biondo, infatti, si stava fulminando con ogni stilla del proprio potere.
Lluvia, tuttavia, non ebbe il tempo per curarsi di lui, perché il mostro, sebbene avesse le gambe ridotte a tizzoni ardenti, tentò nuovamente di colpirla.
Per sicurezza, la maga della pioggia riassorbì l’acqua sul terreno, poi schivò l’attacco e usò il Water Slicer per tranciargli il braccio, che si dissolse in una nube tossica.
Xil fissava la scena con attonito sconcerto. Quella ragazza possedeva una forza assurda. Aveva detto di essere come lei, no? E allora come poteva avere un tale dominio della propria magia?
Una seconda lama, e metà del busto della creatura venne tranciato.
Non avendo altra scelta, poiché il burattino in quelle condizioni era inutilizzabile, la piccola ne rimodellò la forma in un serpente. Lluvia, però, non era tanto inesperta dal lasciarsi cogliere di sorpresa da un semplice cambio d’aspetto, anzi, approfittò della nuova forma del nemico per distruggere definitivamente la minaccia.
Quando la serpe le si scagliò contro, con un ultimo e decisivo Water Slicer lo tagliò in due per la lunghezza.
Esausta, Xil si accasciò al suolo. In quel momento, Kilik la vide, e senza nascondere un’espressione di assoluto disgusto, diede il colpo di grazia alla volta, facendola crollare sulla piccola.
Se Panterlily non avesse scagliato l’elsa di una delle sue spade distrutte nello scontro, guastandogli la mira, Xil sarebbe certamente morta schiacciata. Tuttavia, anche così, se Lluvia non le avesse fatto scudo col proprio corpo, avrebbe riportato gravi ferite.
La maga avrebbe voluto prendere Kilik e farlo pentire di essere venuto al mondo, ma le condizioni della bambina la preoccupavano di più, e poi, al mago stava già pensando Lily. E con una certa foga, a giudicare dalla vagonata di legnate con cui lo stava sommergendo. Molto probabilmente il felide guerriero non aveva apprezzato il gesto del suo avversario.
Apprensivamente, la ragazza si chinò su Xil, lasciandosi sfuggire un sospiro di sollievo quando si accorse che aveva solo leggere escoriazioni.
Xil:-Sembra che io sia ancora viva-
La vista della nona Regina si schiarì quel tanto che bastava perché si rendesse conto che, per proteggerla, quella che fino ad un minuto prima considerava una nemica si era rotta un braccio.
Lentamente, sollevò la mano destra e le sfiorò con delicatezza la ferita.
Xil:-Perché?-
Riuscì a chiedere, appena prima che la polvere la facesse scoppiare in un accesso di tosse.
Ll:-Certo che chiedi il perché di tutto, tu-
Sorrise, e quel sorriso sembrò illuminare le tenebre che avvolgevano il mondo in cui Xil aveva sempre vissuto.
Ll:-E’ normale proteggere i propri compagni-
Xil:-Ancora con questa storia? Io non sono una tua compagna-
Lluvia sbuffò sonoramente e la avvolse in un tenero abbraccio, fregandosene altamente del dolore lancinante che l’osso rotto le provocava.
Ll:-Invece lo sei, e sempre lo sarai-
Il primo istinto della bimba fu quello di allontanarla nuovamente, ma, diamine, era così stanca, e tra le braccia di quella maga si stava così bene, così al caldo…
Xil:-Avrò davvero una famiglia?-
La domanda le uscì dalle labbra senza che lei potesse fare nulla per impedirlo, e nello stesso istante in cui l’ebbe pronunciata, capì di aver fatto una scelta per la vita.
Ll:-Si, Fairy Tail sarà la tua famiglia-
Xil:-Davvero? Anche se sono pericolosa?-
Ll:-Si, t’insegnerò io a controllarti. Se t’impegnerai, vedrai che ti sarà facile-
Xil:-Grazie-
Ll:-Non c’è di che-
Mettendosi a sedere, la piccola si guardò intorno, notando che gli altri scontri erano ancora in corso.
Xil:-Non vai ad aiutare i tuoi compagni?-
Lluvia scosse il capo.
Ll:-Non serve. Non perderanno-
Xil:-Come fai ad esserne così sicura?-
Ridendo, la maga della pioggia le carezzò la testa, scompigliandole i corti capelli neri.
Ll:-Ancora domande, eh? Beh, è difficile da spiegare. Credo che, stando un po’ con noi, lo capirai da sola-
In quell’istante, un’immensa ona di energia si scatenò nella base di Heaven, per poi svanire subito dopo, come se nell’arco di un breve attimo un sole fosse nato e morto. Lluvia rabbrividì. Non solo perché ne aveva riconosciuto l’impronta di fondo –era identica a quella che aveva scatenato  quella colossale esplosione nel bosco, giorni prima-, ma anche perché, chissà come, quella forza aveva un che di familiare. Non riusciva proprio a spiegarselo. Che cosa stava accadendo?
Tuttavia, le mancò il tempo materiale per porsi altre domande, perché, con un sibilo cupo, un sigillo runico si attivò, bloccando loro i poteri magici.
 
 
Ok, sono riuscito a non fare un eccessivo ritardo, stavolta. Questo è stato un capitolo più psicologico che fisico, anche se credo di aver fatto capire che gli altri quattro non stanno esattamente giocando a briscola. Il fatto è che volevo creare un personaggio che passasse dalla parte dei buoni e rimanesse tale per tutte le saghe, e leggendo alcune storie su Lluvia mi è venuta in mente l’idea di base. Poi, visto che sono un fan di Wendy(Platonicamente parlando, ovvio, non sono un lolitomane), ho pensato di farla sua coetanea, anche perché ho pensato che a quell’età avrebbe avuto i suoi dubbi riguardo a quale fazione scegliere di seguire. Ed ecco nata Xil.
Beh, che altro dire? Spero che il capitolo vi sia piaciuto, anche se non c’è stata molta azione, e vi prometto mazzate tra Lily e Kilik(Che tra parentesi mi sta sulle balle quasi quanto Dorran).
Sayonara.
P.s. Shin mi prega(Ordina) di dirvi che presto farà il suo epico ritorno sui vostri monitor, tornando a distribuire botte a destra e a manca, sopra e sotto, davanti e dietro, di lato ecc.

  
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