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Autore: HikariKanna    11/06/2006    2 recensioni
Tempo fa ho sfogliato il mio libro d'antologia e l'occhio mi è caduto su "Amore e Psiche"...allora,mi sono detta:perchè non scriverci una storia su? In realtà all'inizio era per Takeru e Hikari,però poi ho deciso di dedicarla a Sorato:una coppia che amo molto!! Bene,allora recensite quest'opera di una pazzoide!
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sora Takenouchi, Yamato Ishida/Matt
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Sto cercando di aggiornare tutte le mie fanfiction prima di andare in vacanza studio…ma chissà… contrariamente alle mie opinio

 

ErwV kai Yukh

“O sei venuta per vedere mio figlio…oh,scusa,dovrei forse dire tuo marito?Lo sai che sta male per la ferita da te inflitta con la lucerna?Comunque sta’ sicura che io ti accoglierò come ti si addice,nuora.”

Sora era spaventata da quella figura. Perché ce l’aveva tanto con lei?…lei che aveva come unica colpa quella di amare Yamato…soffriva,non tanto per la stanchezza,quanto per il fatto che Yamato stava male per causa sua…

Ma Katherine aveva appena iniziato ad arrabbiarsi.

“ANSIA!TRISTEZZA!Venite subito qui!”
La dea dell’amore consegnò a queste terribili ancelle Sora da torturare. Flagelli ed altre torture di cui non vogliamo fornire la descrizione devastarono la pelle rosea della ragazza. Ad un certo punto si chiese perché dovesse soffrire così…dopotutto, Yamato non voleva più vederla…però…anche Yamato soffriva per lei,ne era sicura…non poteva aver dimenticato tutte quelle tenerezze…

Ansia e Tristezza(mamma mia,un’ancella più inquietante dell’altra…O_o”nda)riportarono Sora da Katherine,che riprese a rider forte.

“E ora eccola che cerca di commuovermi con la sua pancetta tonda…certo credi di farmi felice con un figlio così illustre!Col cavolo!Il figlio di una serva,mio nipote!E io,così giovane, farmi chiamare nonna!

È inutile che lo chiami figlio…un matrimonio avvenuto in campagna,fra persone impari,senza il consenso dei genitori…non può essere considerato legale…e il bambino che nascerà,ammesso che nascerà,sarà considerato bastardo!”

Dopo queste durissime parole, le saltò su,strappandole i vestiti e i capelli e picchiandola…poi le buttò addosso frumento,orzo,miglio,ceci,lenticchie,semi di papavero e fave,tutti mescolati insieme e le disse: “Ascolta…se proprio vuoi essere la…moglie…di mio figlio,dovrai superare quattro prove. La prima è questa:da questo confuso ammasso di cereali e semi,separa accuratamente i granelli di ognuno e presentami il lavoro finito entro stasera.”
Le rivolse un sorriso canzonatorio. “Ma dubito fortemente che una mortale come te ci possa riuscire…”

Sora non toccò neanche quel cumulo;restò zitta. Troppo abbattuta,troppo depressa per la difficoltà della sua prima prova…erano miriadi di semi,non ce l’avrebbe mai fatta…a poco a poco stava perdendo il suo naturale carattere positivo,l’amore faceva quell’effetto? Se era così,non voleva più essere innamorata,mai più!Ma com’era difficile dimenticare le sue carezze…

Pian piano si avvicinò una piccolo digimon che rassomigliava ad una formichina(palesemente inventato…),sdegnato per la crudeltà di Katherine e che provava pietà per la giovane.  Esso si diede da fare e chiamò i suoi compagni,invitandoli ad aiutare quella povera giovine. In fretta,abituati al duro lavoro,separarono i diversi tipi di semi e sparirono. Sora,che stava ancora piangendo, alzò gli occhi e vide quel miracolo. Ringraziò in modo indistinto qualunque dio lassù che non fosse Katherine e pregò di ritrovare presto il suo Yamato.

Katherine tornò dalla sua sontuosa cena per vedere cos’avesse fatto quella miserabile. Vide il lavoro perfetto ed esclamò inviperita “Certo questa non è farina del tuo sacco!Magari è opera di quello sciagurato!”
Intanto Yamato era confinato nella stanza della madre,sia per non aggravare la sua ferita,sia perché non andasse a trovare Sora.

Passarono la notte sotto lo stesso tetto,eppure i due amanti infelici non si erano visti un solo istante. Yamato pensava ai suoi stupidi scatti d’orgoglio…perché si era così arrabbiato?In fondo prima o poi l’avrebbe scoperto il suo aspetto!Ma…in amore bisogna mettere da parte l’orgoglio,e allora perché lui stava lì immobile?

Perché non andava dall’unica persona che aveva veramente amato e che amava ancora?…voleva Sora…Sora…non era neanche al meglio della forza fisica,non avrebbe neanche potuto contrastare quella tiranna di sua madre…non poteva fare niente se non patire…

Sora se la passava,se possibile,ancora peggio. Perché aveva creduto a Taichi quell’infausto giorno? Perché?La sua stupida curiosità non l’aveva già abbastanza portata nei guai quand’era piccola?Contemplò l’idea di fuggire,di scappare,di iniziare una nuova vita senza Yamato,però non era possibile…anche se fosse vissuta cent’anni,non avrebbe potuto dimenticare il dio…e poi,c’era suo figlio. Loro figlio. Sora si accarezzò la pancia,e con rabbia pensò che sua “suocera” l’aveva definito bastardo…no,non poteva permetterlo. Chi era lei per farla soffrire così?Lei voleva suo marito,e voleva partorire suo figlio. Niente e nessuno l’avrebbero fermata.

La mattina dopo,Katherine le sottopose la seconda prova.

“Ehi tu!Lo vedi quel boschetto che costeggia il fiume che gli scorre accanto?”

“S-sì,lo vedo,ma…”
 “Lì vagano,incustodite,dei digimon pecorelle che risplendono per la loro lana dorata
(non credo che esistano digimon con sembianze di pecore,perciò inventati pure questi!nda). Tu devi portarmi un fiocco della loro lana. Non importa come te lo procuri,basta che entro sera me lo porti!”

Sora si avviò verso il fiume,mica tanto per ricercare i famigerati digimon dorati,quanto per ritentare il suicidio nel fiume. Ma quando stava per gettarvisi,una canna le rivolse la parola.

“Sora,è perfettamente inutile che cerchi di evitare i tuoi problemi!Credimi,il suicidio non ti porterebbe a nulla!Cerca invece di recuperare la lana dorata per ricongiungerti a Yamato. Presta attenzione,però. Fino al tramonto quegli animali si scagliano contro gli uomini con grande rabbia,talvolta persino uccidendoli…invece il tardo pomeriggio il gregge riposa. Nasconditi allora dietro quel platano e,quando viene sera, prendi i ciuffi di lana rimasti attaccati ai contorti rami del suddetto albero.” Sora naturalmente seguì i consigli di quella canna graziosa,aspettò sera e con facilità si impossessò dei ciuffi di lana strappati dai rami.  Anche la sua seconda fatica  non venne però riconosciuta adeguatamente da Katherine.

“Tsk…anche questa non è proprio opera tua…ma ora voglio davvero provare il tuo coraggio e la tua saggezza. Vedi sopra quell’altissima roccia la cima di una montagna aspra da cui scendono le onde scure  d’una sorgente? Le acque di quella sorgente si raccolgono dentro una valle vicina e vanno a bagnare le paludi Stigie(considerare sempre che qui stiamo in Grecia o nel Lazio).  Tu dovrai portarmi qui rapidamente,in questo vasetto, alcune gelide gocce prese là dove la sorgente scaturisce…sì,proprio là in alto.”Aggiunse guardando la faccia atterrita di Sora.

Così,sempre molto gentilmente,le consegnò il vasetto,facendole molte minacce.

Diligentemente Sora affrettò il passo,dirigendosi verso la sommità più alta del monte. Era sicura che almeno lì avrebbe posto fine alla sua vita…

Appena si avvicinò alla montagna si accorse che l’impresa era difficilissima:c’era difatti davanti a lei una roccia alta,di dimensioni immani,scoscesa,scivolosa,inaccessibile,da cui sgorgavano acque orrende…pareva proprio che Katherine si divertisse a vederla sempre pensare ad un possibile suicidio…

Le acque poi precipitavano lungo il pendio,per uno stretto canale,e andavano a cadere di nascosto nella valle,poiché ad un certo punto venivano nascoste da un solco. A destra e a sinistra ,nelle cavità delle rocce,serpeggiavano lunghi draghi,chiamati Azulongmon(è stato il primo digimon drago cui ho pensato!). Pareva che le acque stesse se ne difendessero,e il loro rumore pareva dire a Sora: “Scostati!Vattene!Che ci fai tu lì?Scappa!Finirai male!”.

Lei era fisicamente lì,ma la mente era stata completamente annientata dall’orrore e dal pericolo…e non riusciva neanche a piangere…

Ma a Ken(Giove,ricordate?) non era sfuggita la sorte di quella povera ragazza e mandò l’aquila di sua moglie,Aquilamon,da Sora…anche perché Ken doveva un favore a Cupido.(anche se non è molto chiaro in Apuleio di che favore si tratti)

Il poderoso digimon le si presentò e con voce cavernosa affermò: “Tu sei piuttosto semplice e inesperta…come speri di poter rubare o anche solo toccare acque che perfino gli dei temono? Su,dammi la boccetta.”

E subito,mentre Sora non riusciva a credere ai suoi occhi,l’aquila,sfuggendo agli Azulongmon,raccolse  le acque,che in realtà non volevano ch’essa si avvicinasse…ma poi,sapendo che doveva fare un servizio a Katherine, furono più docili.

In tal modo Sora,che tre volte era stata aiutata,riportò con gioia la boccetta piena a Katherine;sperava che le sue torture fossero finite…

E invece no. Katherine,indignata,si chiese come diamine avesse fatto quella mortale a raccogliere le acque dello Stige!Certo,qui c’era lo zampino,magari anche indiretto,di Yamato. Decise di darle un’ultima prova da superare,ma quella sicuramente non l’avrebbe passata.

“Ascoltami…penso che tu sia davvero una strega…poiché neanche alcuni dei riuscirebbero a superare codeste prove…ebbene,bambolina,dovrai ancora farmi un servizio,se vuoi ritornare tra le braccia di mio figlio.

Prendi questa pisside(vasetto con coperchio,nda) e dirigiti immediatamente all’Inferno(modo gentile per dire va’ all’inferno_byFede91),proprio presso il dio Koushiro e la dea Mimi(ovvero:Ade e Proserpina). A quest’ultima consegna la pisside e dille di metterci un po’ della sua bellezza,ché io l’ho consumata tutta curando il mio povero figlioletto.”
 “A proposito…Katherine…”
 “Non osare rivolgerti a me chiamandomi per nome!”
 Sora non le diede retta. “Come sta…Yamato?”
 “Oh,sta bene,lui!Piuttosto,preoccupati per te.”

Si avviò con le sue ancelle,Ansia e Tristezza.

“Ah,a proposito…vedi di non metterci troppo,stasera devo andare al teatro degli dei!”

Vedi di non metterci troppo!Ma chi si credeva di essere? Sora era arrabbiata e al contempo disperata. Come si fa ad andare agli Inferi se non muori?
Sora si diresse su un altissimo monte,detto il monte a spirale
(nella versione originale è una torre,ma rivedendo le puntate della prima serie,mi è sembrato più giusto inserire questo),tanto valeva morire subito e andare dritta dritta fra i morti.

Ma il monte si animò e le disse : “Perché cerchi ancora di morire? Non ti è bastato volere il suicidio molte volte?Certamente così andresti nel Tartaro,ma non ne potresti più tornare…Dammi ascolto,non lontano da qui si trova Sparta…cerca nei suoi pressi Tenaro.Lì si trova l’entrata degli Inferi. Non dovrai mica andare così alla sprovvista,però! Anche nel regno dei morti,infatti,vi è avarizia. Tu dovrai avere con te focacce d’orzo e tenere in bocca due monetine. La cosa più importante è:non lasciarti coinvolgere e non dar retta a nessuno! Infatti,sicuramente verrà da te un asino zoppo con un carico di legna con un fantino simile a lui… costui ti chiederà di raccogliere alcuni legnetti caduti,ma tu zitta passerai avanti. Arriverai dunque al fiume dei morti,dove c’è Yuri(ehm…si chiamava così uno dei digiprescelti russi,vero?Comunque sarebbe Caronte)che ti chiederà subito un soldo per passare il fiume. A questo darai una delle due monetine…ma poi,mentre sarai sulla barca che porta a Mimi,un vecchio morto ti chiederà pietà,ma la pietà non è loro concessa. Passato il fiume,tre vecchie donne ti pregheranno di aiutarle a filare,ma tu dovrai sempre star zitta,poiché tutto questo è opera di Katherine,che non ti vuole affatto come nuora. Dunque arriverai di fronte a tre Garurumon spaventosi(cioè Cerbero…),li dovrai tener fermi gettando loro una focaccia…dato che sono tre,si metteranno a litigare e non ti daranno la benché minima retta. Or dunque,finalmente riuscirai a vedere Mimi,che ti inviterà a pranzare lautamente. Ma tu siediti per terra e chiedi solo un pezzo di pane. Dille allora ciò che ti  ha chiesto Katherine,e poi rifarai tutto il percorso all’inverso. Ma mi raccomando;non dovrai mai aprire la pisside!”

Sora cercò di ricordare tutto ciò che il monte le aveva detto,e si preparò ad affrontare l’ultima decisiva prova.

 

Bene…sto cercando di aggiornare tutte le mie fanfiction visto il tanto tempo che ho a disposizione…siccome però manca un solo capitolo alla fine di Amore e Psiche(lo so,avevo detto otto,ma ne saranno solo sette),ho deciso che prima della fine di giugno Amore e Psiche sarà finita…ç___ç

Comunque,come sempre,grazie a Memole,Sora89 e non ultima per importanza Ichigo_chan25…spero vivamente che mi seguirete fino alla fine!

HikariKanna

   
 
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