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Autore: Nefthi    03/10/2011    4 recensioni
La considero una caduta di stile nel senso che mi sono allontanata dal mio amatissimo discorso indiretto in terza persona per provare una forma dialogata in seconda persona (se così il tutto si può definire) e per sviluppare una sorta di conflitto interiore. Non ne sono molto soddisfatta, l'ho postata per sapere se ho commesso un errore nel variare il mio modus operandi (anche se di poco) e poi perché... è una storia catartica visto che è nata dal bisogno di buttare giù l'idea che mi era venuta alle 4 di notte, a mò di sfogo. XD La dedico alla mia comare, momentaneamente assente! ^^ Beh spero che piaccia e che mi facciate sapere se fà così schifo come io penso. :)
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gast
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: FFVII
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Famiglia

 

La bambina disegnava spesso la sua famiglia, il cane, la mamma, persino i fiori! Ma tu non eri incluso… Eri troppo difficile da disegnare con i tuoi occhiali e la tua barba. Allora con fare capriccioso ti imponevi nel suo disegno, aiutandola a crearti. La tua esclusione la trovavi fastidiosa…

…ma quando ti includeva LUI, avresti voluto prendere la gomma per cancellare la sua creazione. Lui, che ti disegnava perfino la pipa in bocca, nell’atto di tenere la mano ad una piccola macchiolina dai capelli lisci e argentei e gli occhi verdi.

Perché ti stringeva il cuore la vista di quella figura? Anche tu lo vedevi come un peccato?

 

*

 

A due anni la bimba saltava per la casa chiamandoti “Papà”. Quale gioia! Era la sua prima parola!

Ma quando lui ti aveva rivolto quel rispettoso “Padre”, ti eri irrigidito e lo rimproverasti, facendogli colorare le pallide gote di rosso. E quando gli dicesti una parte di quella verità scomoda, lui aveva alzato gli occhi smeraldini su di te, delusi come non mai.

-Non sono io tuo padre-

-E allora chi?-

-Non sono tenuto a dirtelo, purtroppo, e forse è meglio così-.

 

*

 

-La mamma dov’è?-.

-A comprare il pane, tesoro-.

E la piccola si rilassava e tornava a giocare. Fatta da lei la domanda non ti inquietava, ma rivolta da lui… era tutta un’altra storia…

-Gast… Nessuno mi ha mai detto… non so…-

Il bambino sembrava nervoso. Allora gli sorridesti, per invogliarlo a proseguire. Lui fece un sospiro e lo chiese: -Chi è mia mamma? E perché non l’ho mai conosciuta?-.

 

Il sorriso si congelò nel tuo viso. Lui aspettava paziente, perché sapeva che eri l’unico che gli avrebbe detto qualcosa a riguardo, perché tu ti curavi di lui come un padre ed un padre non mentirebbe mai al proprio figlio.

 -Tua mamma… si chiamava Jenova… è morta di parto-.

 

Un “ah” fu la sua semplice risposta.

Eri nervoso… non potevi dirgli degli orribili piani che hanno portato alla sua nascita e che tu avevi contribuito ad elaborare. Partecipando a quel progetto avevi commesso un errore madornale…

Quindi lui sarebbe un errore?

 


NOTE
Ed ecco l'altro chap! :D Mmmm spero che si capisca chi sia il bambino e chi la bambina! :D *coff* il bambino è stra carino *coff*... Comunque le parti sottolineate sono 'gli interventi della coscienza'! Ok qui interviene solo una volta, ma nell'altro capitolo interverrà di più! :) Non so se spezzare il terzo ed ultimo capitolo in due parti... Coooomunque! Spero che vi piaccia! :D A presto! Fatemi sapere, o voi coraggiosi lettori! :3



 

  
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