1 l’invito
L’oceano…
niente da dire… solo… infinito e… profondo.
Eh… molto
romantico… per chi è innamorato!
Mi giro nel mio
appartamento che, modestamente, si affaccia sul mare. Dentro è molto grande e
la maggior parte della stanza è occupata dal letto a baldacchino.
Una bella
casetta, la mia, per le vacanze estive. L’ho comprata da poco… e non costava
poi così tanto. Ha una cucina, due camere da letto e due bagni. In più uno
sgabuzzino molto piccolo ed un piccolo garage allo stesso piano della sala.
Sorge su due paini e le pareti sono rigorosamente bianche.
Non chiedetemi
perché ho comprato una casa vistosamente Babbana, che non vi saprei rispondere,
ma mi ero fidanzato con una Babbana che aveva un padre ed un fratello maghi.
Vedreste le
loro facce quando mi hanno visto e mi hanno riconosciuto.
Per poco non mi
mandano ad Azcaban!
Non vorrei mai
più fare un’esperienza del genere. Voi vorreste essere presi a calci nel
fondoschiena da un uomo (che sembrava più un armadio a due ante per tutti i
muscoli che aveva) fino, quasi, al Ministero della Magia?!
Mi avvicino al
letto e mi ci tuffo di schiena portando le braccia dietro la nuca ed
incrociando le mani.
I capelli
biondi mi solleticano le guance trasportati dalla piccola brezza. Sono a
caschetto e ho,finalmente, tolto quella pettinatura stramba, ma molto
attraente.(alla leccata di bue)
Mi rialzo a
sedere ricordando ciò che mia madre mi aveva detto: “mandami subito un gufo!
Tonks ci ha ospitato insieme a Lupin, tu non preoccuparti, noi siamo al sicuro”
‘Non preoccuparti’…
ma come fai a non preoccuparti con i soli tre Mangiamorte rimasti in vita dopo
la caduta di Voldemort, ti stanno alle calcagna?!
Mi avvicino
alla scrivania e prendo inchiostro, pergamena e piuma… no… non mi va di
scrivere.
Ho voglia di
uscire!
Mi dirigo verso
la finestra per chiuderla e vedo qualcuno.
Chi cazzo è che
entra nella mia proprietà privata?
Ha una chioma
rossa nascosta sotto un cappello con visiera tutto blu.
Poco dopo il
mio campanello suono.
Un Weasley! Si,
e mio nonno si chiama Silente!
Corro subito ad
aprire la porta.
È una ragazza
di dieci centimetri più bassa di me. Molto bella! Mi viene da sbavare!
Ha un piccolo
top bianco aderente con le spalline trasparenti e dei calzoncini molto (troppo)
corti, tagliati da dei calzoni lunghi.
Le sue gambe
sono lisce e perfette.. molto belle!
Porta un paio
di scarpe da tennis bianche con dei calzini celesti.
Rialzo lo
sguardo. I nostri occhi si incontrano e io la riconosco.
“tu?!” dice lei
stupita.
La Weasley! Che
schifo! Ho detto ‘bella’ alla Weasley! Comunque è molto attraente… Ma che dico!
Devo essermi bevuto il cervello.
“W… We…
Weasley?” balbetto fissandola in faccia con un’espressione da cretino totale.
Mi fermo.
Un’attimo, Ginny… lui non può essere… Malfoy.
“Malfoy?”
rispondo. I suoi occhi verde ghiaccio incontrano i miei celesti oceano.
Mi sono fatta
vedere quasi in buchini da questo perfetto idiota di nome Draco Malfoy?
So che ora non
fa più il Mangiamorte, ma è pur sempre il cretino, deficiente, puntiglioso,
Serpeverde Malfoy di Hogwarts!
Lui ha un paio
di calzoncini che gli arrivano sopra il ginocchio in jeans. Ha delle scarpe da
ginnastica nere con dei calzini bianchi. Una camicia bianca aperta bianca e
impeccabile.
Si è levato
(alleluia) quella stupida leccata di bue ai capelli, ed ora i lisci capelli
biondi gli ricadono perfetti vicino alle guance.
La pelle sempre
pallida ed il naso sempre perfetto. (se tutti lo avrebbero come lui, tutti i
chirurghi estetici andrebbero falliti!)
Mi ricompongo e
anche lui toglie quell’espressione da cretino dalla faccia.
“che ci fai tu
qui?” mi chiede lui. Ma chi si crede di essere?
“devo darti un
invito ad una festa qui vicino… lungo mare!” dico io prendendo l’unico
volantino che mi è rimasto dalla tasca posteriore dei pantaloni. Lui la prende
tra le mani.
“chi l’ha
organizzata?” la usa voce non è più pungente ed antipatica come quella che era
rimasta nei miei ricordi di Hogwarts.. è pure diventato bello… mi viene da
sbavare… ma che! Mi sono ammattita o devo aver preso un colpo di sole!
“Luna ed Harry…
tra due giorni si sposano e mi hanno chiesto se distribuivo gli inviti a tutti
coloro che abitavano lungo mare che, come ha detto lui ‘sono miei amici’!” mi
fa venire la nausea ricordare che io, una volta, stavo con Harry! è diventato
stupido, ma bello!
“Credo che non
sapeva ci abitassi anche io lungo oceano!” dice lui. Ora si che lo riconosco!
Con il suo ghignetto in faccia e la sua voce acida, pungente ed antipatica.
“Credi di
venirci? Non abbiamo tempo da perdere, tutti gli invitati mi devono aiutare a
preparare la festa!” dico io svelta. Non voglio passare nemmeno un altro
secondo insieme a lui! È troppo… troppo… troppo tutto! Troppo cambiato, troppo
bello, troppo … non so…
“ok… stavo per
uscire, se vuoi ci andiamo insieme, Weasley!” mi dice lui. Finalmente uno che
mi aiuta.
“Finalmente” mi
faccio sfuggire. ma che sto dicendo! Lui è Malfoy! È altamente riluttante
lavorare insieme a lui!
“perché quel
‘finalmente’?” mi chiede. Ok… Ginny, ora concentrati… che gli rispondo.
“Neville,
Hannah, Ron, Hermione… per fartela breve, nessuno mi può aiutare per qualsiasi
motivazione e credo che per questa sera da sola non posso fare nulla da sola!”
dico io tutto d’un fiato.
Un attimo…
analizziamo bene la situazione. Lei ha fatto un passo indietro per farmi
uscire. Io sto chiudendo la porta della mia casa e mi sono appena offerto di
aiutarla! Di aiutare una Weasley! Di aiutare Ginevra Weasley!
Ok… sono
diventato pazzo! È chiaro! Dovrò andare al San Mungo, di sicuro!
“bene…. Tutti
hanno abbandonato la piccola Weasley!” dico. Sto cercando in tutti i modi di
ritornare al mio comportamento originario, ma lei è così cambiata da Hogwarts!
“ehi, fai
meglio a smetterla se non vuoi che ti lanci una Fattura Orcovolante!” mi
rimprovera. Chissà che mi può fare!
Mi giro verso
di lei e la guardo di nuovo negli occhi. Sono molto belli… NO!
STOP!
REWIND!
PLAY!
Non posso
averlo pensato!
Insomma,ho
vent’anni! Mi devo contenere! Lei è… è… è una Weasley!
Scendiamo
insieme le scalette che ci dividono dalla sabbia, poi c’incamminiamo verso
destra dove, in lontananza, si vede una grande struttura in pietra con un
piccolo palco ed un lungo bancone. Poteva assomigliare anche ad un piano del
castello di Hogwarts anche per la grandezza. Non ha i muri e nemmeno il tetto.
Vicino a quello molte sdraie e panchine.
“già sei avanti
con il lavoro, Weasley!” dico sinceramente poco più tardi tra il piccolo
silenzio che si è formato.
Io ridacchio
leggermente. Fissando le piccole opere che la mia bacchetta ha fatto.
“non sarà un
gran chè- dico sinceramente scorrendo lo sguardo sulle elaborate colonne che
sorreggevano dei pilastri verticali- ma c’ho provato!” dico. Lui sorride. È
carino, dai, diciamolo! È cambiato molto. Ride sinceramente e non fa più quel
ghignetto da cretino di sempre.
“allora? Credo
dobbiamo andare a fare compere… per il cibo” mi dice come se fosse la cosa più
ovvia del mondo. Io mi guardo intorno. In effetti la strada del paese si erano
riempite di babbani ed era difficile nascondere da loro la magia. Annuisco
senza altra scelta, in fondo non è una idea stupida.
Lui dà
un’ultima occhiata alla struttura.
“bella…”
commenta. Ora sta guardando me. Ma a chi si riferisce: a me o alla struttura?
Perché quella sottospecie di discoteca all’aperto, di bello, ha solo le
colonne.
“scusa?” chiedo
come se non ho capito. Lui arrossisce leggermente capendo che la domanda poteva
essere un equivoco.
“nel complesso,
la tua discoteca è bella… dovremo aggiungerci un po’ di tavoli… ma va bene
così!” dice lui alzando di novo lo sguardo sulle colonne. Devo dire che mi
piacciono molto i suo i complimenti. Un attimo! Mica mi starò innamorando di
lui! Lui! Un Malfoy! Che c’entra con me! E poi è il mio nemico! Non posso
innamorarmi di lui! È… è…è una stupidaggine!
Io sorrido
leggermente.
“Grazie”
rispondo. Lui sorride, poi mi precede andando verso il paese lungo mare.
Cadiamo, di
nuovo, in un lungo silenzio, interrotto dal chiacchiericcio cittadino e dalle
auto che passano per la strada. Entriamo nel negozio di alimentari e prendiamo
un carrello e iniziamo a prendere roba dagli scaffali.
“hai trovato
già qualcuno con cui condividere la tua vita?” mi chiede. Sta scherzando o fa
sul serio?! Ci sta provando… no… impossibile… è solo una semplice domanda per
sapere che mi è successo dopo Hogwarts.
“in verità ce
l’avrei una mezza idea- dico… no… ma che cazzo sto dicendo?- però, no, ancora
no!” rispondo con fermezza.
‘ce l’avrei una
mezza idea’ ma chi cazzo è questa ‘mezza idea’?
bah… mi sono
ammattita!
“io no… ancora
non ho nemmeno mezze idee!” risponde lui mettendo nel carrello circa trenta
bottiglie tra Aranciata, Coca-Cola, gassata e aperitivi vari. Ma quanto mi
vuole far sborsare? Non sono mica la Banca Svizzera, e nemmeno la regina
Elisabetta!
“beato tu!” mi
faccio sfuggire. ma beato te, cosa?
Prendo sette
pacchi di patatine, cinque di pop corn e tre di salatini vari e li metto dentro
il carrello.
“in quanti
saremo alla festa?” mi chiede.
“vediamo…
quindici che abitano sulla spiaggia, Tonks, i miei fratelli, il padre di Luna,
i miei, le spose dei miei fratelli ed il figlio di Fleur e Bill… poi… io, te…
Hagrid e Maxine e… basta!” dico afferrando cinque pacchi di dolcetti deliziosi.
“in pratica…
vediamo…quindici più quindici contato il figlio di tuo fratello fanno
ventinove… trenta con il padre di luna.. trentadue con i tuoi genitori…” inizia
lui fermatosi a contare le bibite nel carrello.
“circa
trent’otto contando anche Harry e Luna!” dico fiera di aver trovato per prima
la soluzione!
I calcoli sono
il mio forte!
“si… credo che
dovremo comprare più roba se non vogliamo morire di fame!” disse lui
ricontrollando le cibare ed accorgendosi che solo quindici pacchi di salati
erano un po’ pochi.
“no… mia madre,
Fleur, Luna ed Hermione si sono messe sotto i fornelli con crostini e torte
varie… in più Hagrid e Madame Maxine porteranno qualche cosa!” rispondo
afferrando al volo tre barattoli di Nutella. Lui mi guarda.
“credo che
basti, allora!” mi dice. Io ridacchio. In effetti, calcolando che mia madre
cucina sempre come una matta e non si ferma mai, Fleur porta pietanze francesi,
Hermione è una brava cuoca , Hagrid e Maxine non si fermeranno ad un semplice
vassoio di torta, si può calcolare che c’è abbastanza cibo per tutti. Per non
dire che Dean e Seamus lavorano in un bar ed hanno tutte le bibite possibili
immaginabili.
“si… basta
così!” rispondo io. Giriamo l’angolo e c’imbattiamo nell’ultima persona che
potevamo incontrare.
Mio padre e
Bill stanno comperando qualcosa e, per fortuna, non ci hanno ancora visto.
Malfoy ancora non se n’è accorto. Bill sta venendo da questa parte. Mi devo
nascondere… ma dove? Porto Malfoy vicino ai surgelati e, visto che mio padre e
Bill sono troppo vicini, lo bacio…
No! cazzo! Che
ho fatto!
Che Cazzo sta
facendo?
Pochi istanti
dopo mi spinge via.
“che cazzo fai,
Weasley!” gli dico quasi urlando. Lei si guarda un attimo intorno e getta fuori
un’abbondante quantità di aria.
“mio fratello e
mio padre… se mi vedevano con te, mi ammazzavano!”dice lei. Mmmh… comunque non
male come bacio…
“andiamo prima che ci possa vedere qualcuno!” le dico guardandomi intorno, poi ci dirigiamo verso la cassa e iniziamo a scaricare la roba in silenzio.