Capitolo 3.

Mi avviai verso la porta di casa Farro promettendomi che quella fosse l'ultima volta. l'ultima volta che lo cercavo, l'ultima volta che gli dicevo di amarlo, l'ultima volta che piangevo per lui. Ma pensare che potesse essere cosi facile dimenticarlo era come mentire a me stessa, lo avevo amato per tanto tempo, e lo amavo ancora. sarebbe stata dura, ma con il tempo sarei riuscita a dimenticarlo, o almeno così speravo.Però dovevo essere forte, dovevo riuscire a tenere fede a tutte le promesse che mi ero fatta, dovevo chiudere il capitolo "josh Farro" nel più vecchio dei cassetti, per poi non riaprirlo mai più. E poi, non potevo sopportare che Jerm e Tay soffrissero perchè vedevano me star male per una persona che non meritava niente di tutto quello. Loro erano sereni, e di sicuro non sarei stata io a distruggere la loro felicità.

Nel frattempo mi incamminai verso il mio appartamento, era bello essere tornati nella città che si può chiamare "casa". Franklin, li ci sono crescituta, anche se trasferitamici senza voglia, e una volta arrivata li presa di mira da tutte le bullette-puttanelle dalla città, è l'unico posto dove tutt'ora mi sento al sicuro, e che conserva per me i più bei ricordi.

mi guardai intorno, e immadiatamente riconobbi il parco nel quale stavo camminando. Non ne ricordavo il nome, ma sapevo per certo che quello era il parco nel quale parecchi anni prima, seduti su quelle vecchie altalene Josh mi chiese di diventare la sua fidanzata. Eravamo entrambi così piccolo e inqenui a quei tempi, non avevamo idea di cosa fosse l'amore, e sopratutto, non avremmo mai immaginato che a distanza di così tanto tempo avremmo provato ancora qualcosa l'uno per l'altra. Mi sedetti su una delle altalene e notai un incisione rovinata dal tempo, "H & J 4e" mi passarono in mente centinaia di immagini di noi due insieme, dal nostro primo incontro, al nostro primo bacio, dal nostro primo bacio, alla nostra ultima conversazione avvenuta il giorno stesso, mi rattristai, dovevo dimenticare tutti quei momenti, i brutti, e per poterlo dimenticare, anche i belli. Presi dalla mia tasca le chiavi di casa, tirai un sospiro, con tutta le forze che avevo in corpo cancellai quel'incisione risalente a molti anni prima. con il morale sotto i piedi, e pronta a ricominciare la mia vita mi avviai verso casa. Avevamo un nuovo album da scrivere, e avrei fatto del mio meglio per dare ai Ragazzi le soddisfazione che si meritavano non mi sarei lasciata scoraggiare da niente e nessuno. Doveva essere così, e avrei fatto in modo che il nostro nuovo sogno si sarebbe realizzato.

Per l'ispirazione (e non solo) ringrazio Alisea, senza di lei, non avrei neanche continuato a scrivere questa storia <3