1# Pirate
Hunter Roronoa Zoro (The
miracle of a man)
Il
suo miracolo era stato un uomo.
Un
ragazzino all’apparenza qualunque, con quello strambo cappello di paglia ed un
buffo modo di parlare, sbucatogli davanti all’improvviso blaterando di parole
sconosciute come compagni e
proclamando con assoluta serenità sogni impossibili.
Zoro ricordava di essersi concesso un mezzo
sorriso, lo stomaco squassato dai morsi della fame e gli arti immobilizzati,
quel tale che lo fissava con una luce indecifrabile nello sguardo –occhi fieri nei
quali, fin troppo presto, lo spadaccino avrebbe inconsapevolmente riversato
tutta la propria fiducia.
“Io sono… colui che diventerà il re dei pirati!”
Senza
smettere di sorridere –a quanto pare lo faceva sempre-, il ragazzo gli porse le tre spade che portava legate alla
schiena. «Prendi! Quale di queste è il tuo tesoro?».
«Sono
mie tutte e tre… perché io uso tre spade». Un leggero tremito della voce, il
sapore del sangue ad invadergli la bocca.
L’altro,
ancora, non smetteva di sorridere. Lo fissò dritto negli occhi per l’ennesima
una volta, e Zoro non li avrebbe scordati mai,
l’innocenza e la fermezza che scoprì in quello sguardo.
«Allora…
vuoi morire qui o diventare un ribelle?». Fu nient’altro che una frase, una
domanda sfuggita dalle labbra quasi fosse inconsistente, ma il cui peso gli
avrebbe sconvolto la vita.
Dopotutto, forse
quel ragazzino non aveva recuperato per lui solo tre spade.
Un
ghigno, nient’altro. «Più che morire, preferisco diventare un pirata!».
…
Ma qualcosa di dannatamente più
importante.
Roronoa Zoro, il demone
dell’est e Cacciatore di Pirati.
[«Ascoltami bene!
Se farai qualcosa che ostacolerà la mia ambizione, ti squarcerai la pancia per
scusarti!»]
Roronoa Zoro, spadaccino della Ciurma di Cappello di paglia.
[«Invece della testa di Rufy… ti offro la mia!
Che me ne faccio dell’ambizione se non sono in grado di proteggere il mio
Capitano!?»]
Il suo miracolo era stato
quell’uomo.
Angolo
dell’autrice:
Finalmente
sono riuscita a postare il primo capitolo di questa raccolta *_____*. Il primo,
ovviamente, non poteva che essere Zoro <3 (questo
perché Oda ha una sorta di ossessione nel disporre questi qui sempre
nell’ordine della loro comparsa nella storia, ed io mi piegherò al suo volere u_u). Sarò un po’ breve perché all’improvviso mi sento la
febbre ed ho il cervello tipo annebbiatissimo XD.
Innanzitutto,
lo scopo di questa raccolta è quello di mostrare, uno alla volta, i miracoli che hanno cambiato la vita dei Mugiwara, tutti causati, chi più e chi meno, da Rufy. Perché secondo me il fatto stesso che questi tizi
siano ancora vivi dopo tutto quello che hanno combinato è un miracolo ò_o Cioè, l’intero One Piece non è altro che una serie infinita di miracoli XD.
Per
quanto riguarda il titolo, è una frase della canzone You are
the one, cantata dai vari membri della ciurma
e dedicata al loro Capitano. Tra le tante cose, tipo “tu ci hai cancellato
tutto il dolore bla bla bla, sei l’unico in cui crediamo bla
bla bla, tu ci dai forza bla bla bla”
e cose pucciosissime del genere, Rufy
parlando del loro incontro lo definisce un miracolo. E poi c’è proprio questa
frase, a collection
of small miracles, che mi ha dato l’ispirazione per la fanfic. Dopotutto secondo me, per tutti loro abituati a
vivere (chi più e chi meno) da soli e senza una famiglia, il solo essersi
incontrati è stato un miracolo XD [momento filosofico\OFF ù_ù].
Ho
già scritto tutti i capitoli, quindi devo solo rivederli e correggerli
>w<. Spero di poter aggiornare massimo ogni due giorni XD. I due che
seguiranno (ovvero Nami e Usopp)
sono piuttosto brevi, perciò cercherò di ampliarli prima della pubblicazione.
Se non dovessi riuscirci, spero che le apprezzerete anche cosi ;_; Detto ciò,
vi saluto e vi do appuntamento al prossimo capitolo <3.