Dolore senza fine.
Ma poi, puntualmente
ti ritrovi a dover combattere
contro la ragione.
E il dolore, la debolezza
vincono sempre.
S'impossessano della lucidità
e non puoi far altro
che arrenderti a loro,
come servi al loro padrone
come farfalle alla trappola del ragno.
Ti senti scivolare via
annegare in una testa pesante
e fragile allo stesso tempo.
Incapace di resisterti,
incapace di resisterle.
Cos'è il tempo?
Non te lo ricordi.
Cos'è il giorno, la notte?
Non ricordi neanche questo.
Ricominci a disperarti,
a lottare contro le sbarre di ferro
che circondano il cuore, la mente.
E non serve a nulla e piangi, ancora e ancora.
La vista annebbiata ti gira più forte e,
in balia del dolore,
svieni silenziosamente ...
... tra le sue braccia.