All'improvviso mi ritorna in mente mio padre, che con un sorriso sincero mi comunica che sposerò l'uomo più forte del villaggio: Kokum. Io, incredula accanto a lui, rivolgo lo sguardo verso il guerriero valoroso e sussurro a fior di labbra che è così serio.
Ero solo una ragazzina impertinente, dalla prospettiva annebbiata di sogni. Tutte le volte che lui si avvicinava a me, rammentavo solo quanto fosse ingiusta la vita. L'unica realtà possibile con il mio futuro sposo, era fatta solo di apprensione e finte compiacenze.
Penso ancora la stessa cosa ora che lo stesso Kokum è steso supino nell'acqua cristallina?
Sfioro il suo viso spento e mi domando come faccia a trattenere le lacrime. Adesso ho una prospettiva diversa del suo comportamento: mi cercava, non per corteggiarmi, ma per proteggermi, non per importunarmi, ma per sapere come stavo.
Forse non voleva che il nostro amore diventasse forzato. Forse voleva che anche io m'innamorassi di lui.
Il modo in cui ha assalito John Smith, accecato dalla gelosia. Come è morto, solo per me.
Per una volta, avrei voluto abbassare la testa ed accettare il destino. Sarebbe stato meglio per tutti quanti.
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