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Autore: MarziaShadowOrchid    03/10/2011    7 recensioni
I personggi di pokèmon in una nuova storia, ricca di amori, ricordi, pensieri che li porteranno a rifelttere sulla loro scelta di vivere in un Ranch. Un grande peso che questi ragazzi dovranno affrontare tutti i giorni. Spero che vi piaccia! MarziaShadowOrchid
(Pokèshippig, Contestshipping, Ikarishipping e Soulsilvershipping)
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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“Hey Drew manca ancora molto?” chiese Ash guardandosi intorno.
Il verdolino scosse la testa e si spostò il ciuffo dall’occhio.
“Credo che l’ufficio di mio padre sia più avanti…”
“Di sicuro ci sarà una password, un lucchetto, qualcosa per proteggere i documenti giusto?”
“Sì certo, ma non ti preoccupare so qual è la password…l’ho imparata quando mi servivano i soldi, li rubavo sempre dal suo ufficio” rispose Drew guardando fisso davanti a se perso nei suoi pensieri.
Ash si accorse dell’espressione assente di Drew.
“Che succede Drew? Tutto ok?”
“No, non è tutto ok…uff…stavo ripensando al passato, lo so che non lo dovrei fare il passato e passato e non va rincorso ma…mio padre non è sempre stato cattivo come quello di Silver, quando mia madre era ancora viva era gentile…la gentilezza e la grande bellezza di quella donna lo rasserenavano. Una donna bellissima, mi sorrideva sempre arricciando con le dita le punte dei capelli marroni e sfoggiando due occhi color zaffiro…ho incontrato solo una persona più bella di lei…questa ragazza gli assomiglia molto, stessi occhi, stessi capelli e stesso carattere gentile, una sola cosa è diversa…Vera è una grande mangiona!” Drew sorride teneramente al pensiero di Vera.
“Sai…lei è l’unica che mi fa andare avanti, è entrata nella mia vita e gli ha aggiunto un tocco divertente, ha decorato le stanze della mia mente con decorazioni di ogni colore che rendono le persone più felici, sono poche le persone al mondo come lei…”
Drew continuò a camminare, avanzando lungo il corridoio.
“Ti capisco…” rispose Ash sotto lo sguardo sorpreso di Drew.
“Ti capisco…quello che provi per lei, provo anch’io un sentimento così ma…la differenza tra noi due è che…io non riesco a dirglielo, non riesco ad esprimermi, quando cerco di parlargli entro in panico non riesco a pronunciare neanche una parola e così faccio la solita figura del deficiente rimanendo a bocca aperta”
Ash guarda in basso poi sorride serrando i pugni.
“Ma un giorno…sì un giorno, riuscirò a dirglielo!”
“Ne sono sicuro” Drew incoraggia l’amico scambiandosi un sorriso complice.
Davanti a loro si erige una porta imponente in ferro. L’ultima.
“Qui?” chiese il corvino.
“Sì” i due ragazzi aprirono la porta (stranamente non chiusa a chiave) ed entrarono nella stanza.
Un comune ufficio con le pareti tinte di grigio, una grande portafinestra e due file di armadi chiusi a chiave.
“Dev’essere qui da qualche parte…” i due ragazzi si misero a cercare, Drew si avvicinò ad un armadio che richiedeva una password per aprirsi.
“Annabel” annuncia con voce secca mentre con la mano digitò il nome sulla tastiera, le porte dell’armadio si aprirono rivelando file su file di cassetti.
Drew passo la mano sul cassetto sotto la voce D (Drew) ma non c’era niente, poi passo alla S (Silver) ma ancora niente, poi provò con la R di ranch ma anche quel cassetto non conteneva i documenti che gli servivano.
Infine provò con la P (Potere) in fondo a suo padre gli era sempre importato solo quello, dopo un breve ricerca trovò i documenti incriminanti.
“Ash li ho trovati!” i due ragazzi iniziarono a sfogliare i documenti.
La cartelletta era divisa in due, la prima parte intitolata ranch Ketchum mostrava tutte le informazioni sulla proprietà, la storia e gli abitanti di quel ranch, con allegate delle foto di ogni componente della famiglia, una foto di Ash appena uscito di casa, una foto di Gary tutta scarabocchiata in rosso dove il ragazza ritirava la mandria e una foto di Delia al supermercato.
La seconda parte della cartelletta intitolata ranch Waterflower descriveva nei minimi particolari tutte le mandrie di Rapidash possedute nella scuderia, l’immenso valore della terra vista la vicinanza ad una foresta e la meravigliosa casa dove abitano i proprietari. Allegate le foto dei componenti della famiglia dove si vede nella prima Vera che guida il trattore, nella seconda Paul seduto sulla veranda a fare colazione e l’ultima una foto di Misty  anch’essa scarabocchiata di rosso mentre sale su un Rapidash.
Ash e Drew spalancarono gli occhi increduli.
Nella cartelletta ci sono già tutti i contratti per la vendita tutti compilati senza firma, in fondo alla cartelletta c’è un foglietto con su scritto un numero di telefono e la scritta –Ritirare pistola, chiamare per l’anticipo dei soldi-.
“Hanno già preparato sin dall’inizio tutto…era già stato tutto calcolato…non ci posso credere…” esclama Drew coprendosi la bocca con una mano.
“Hanno fotografato Misty senza il suo permesso! Questo è un reato! Violazione della privacy, giusto?” domanda Ash furioso a Drew ancora shockato.
“Sì è un reato così grave che dovranno rimanere in carcere per un bel pò…”
I due ragazzi si zittirono, un rumore di passi venire verso la porta.
“Sta entrando qualcuno! Cerchiamo un modo per svignarcela!” Drew infila in documenti sotto la felpa.
Ash si avvicina alla finestra e la spalanca, guarda in basso, da li al piano terra è un bel volo.
Non fa neanche in tempo a provare ad uscire dalla finestra che la porta dell’ufficio si spalanca rivelando l’uomo sulla soglia.
L’uomo alza i suoi occhi grigi sul figlio e si scompiglia i corti capelli verdi scuro con una mano in un modo molto famigliare, chiude la porta dietro di se e infila le mani nelle tasche della giacca grigia.
“Allora siete voi che state creando tutte queste seccature…uff…mi hanno detto che Silver è scappato un'altra volta, suppongo che lo abbiate aiutato voi”
Ash provò a dire qualcosa ma Drew lo bloccò con un gesto della mano.
“Dobbiamo pareggiare i conti, infondo è ancora mio padre” Ash annuisce capendo la situazione.
“Ti stai facendo più maturo figliolo!” esclama l’uomo sorridendo.
“Sono  mai contato qualcosa per te?” Drew mette subito in campo la domanda più gravosa, suo padre spalanca gli occhi per la sorpresa poi si riprende mantenendo sempre un espressione seria.
Il silenzio si fa palpabile.
“Sì sei stato molto importante per me…” Drew sentì gli occhi bruciare ma si trattenne, non voleva piangere davanti a lui “ma…” l’uomo appoggiò una mano sulla scrivania sotto lo sguardo sorpreso di Drew.
Non poteva mancare  un –ma…
“Ma da quando Annabel è morta ho scoperto che non mi è mai veramente interessato di te…solo perché lei mi diceva che ti amava, solo per questo mi interessavi…ma dopo…sei una persona come tutte le altre, come un passante anonimo per la strada, una persona che ho incrociato sul mio cammino una sola volta senza mai veramente interessarmi di te”
Drew sentì una freccia colpirlo al cuore, non ne sapeva neanche il motivo perché lui quelle cose le sapeva già e allora perché ci era rimasto così male?
“Lei è proprio un uomo spregevole! E deve finire senza dubbio in prigione!” esclama Ash mettendosi davanti all’amico per difenderlo.
“Cha bambino coraggioso! Adesso però basta giocare, restituitemi i miei documenti”
L’uomo si avvicinò pericolosamente a loro.
“Drew ti fidi di me?” gli sussurrò Ash.
“Perché mi fai questa domanda? Be sì, mi fido…” rispose Drew riprendendosi.
“Grande! Perché adesso ci butteremo giù dalla finestra!”
“cosa?!”
“fidati di me!” detto questo i due ragazzi si buttarono fuori dalla finestra sotto lo sguardo incredulo del padre di Drew.
“AAAHHHHH!!!!”
I due ragazzi scomparvero alla vista del uomo.
Odiami figliolo, se mi odierai non soffrirai mai. Vivrai una vita tranquilla e molto più bella senza di me.
Chissà se un giorno mi perdonerai.
Chissà se un giorno, quando avrai dei figli, ti ricorderai.
L’ho fatto solo per il tuo bene. Non soffrirai più come ha sofferto Annabel.
Spero che un giorno mi capirai.
Sii felice tu per me.
 
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Misty e Paul corsero l’ultimo pezzo di corridoio e sbucarono da una porta sul retro dell’edificio.
“C’è l’abbiamo fatta! Abbiamo seminato quelli della sicurezza! Andiamo a fare rapporto al furgone così finalmente smetterai di preoccuparti per Lucinda”
“cosa?! Cosa ti salta in mente! Mica sono preoccupato per lei! Dovresti esserlo tu piuttosto!” sbraitò Paul rosso in viso.
“Non c’è da preoccuparsi Ash è un tipo affidabile” le famose parole.
“AAAHHHHH!!!!”
I due fratelli si girarono verso l’origine dell’urlo e fecero in tempo a vedere Drew e Ash saltare giù dalla finestra.
“Come non detto…” sussurrò Misty spalancando gli occhi.
Ash e Drew precipitarono per tre piano fino a quando la mano di Drew afferrò un asta di ferro con su una bandiera della Castel Company e Ash gli afferrò la gamba.
“Ash brutto idiota! Sei forse pazzo?! Ci volevi uccidere?!” sbraitò Drew stringendo l’appiglio più forte possibile.
“Ti avevo detto di fidarti di me avevo già visto quest’asta ma non pensavo che io sarei caduto più in fretta di te!” Urlò Ash appeso con tutte le sue forze alla gamba dell’amico.
“Non ti è venuto in mente che tu sei più pesante di me?!” chiese Drew stringendo con le dita,ormai rosse, l’appiglio.
“scusami tanto per non averci pensato prima! La prossima volta ci facciamo catturare!” urlò guardando sotto.
I due ragazzi rifletterono su cosa fare. Poi ad Ash venne in mente un'altra delle sue idee eccezionali.
“Drew…ho un idea…staccati”
“Cosa?! Non so quanto tu sia depresso ma la mia vita non fa così schifo da volermi suicidare!” esclama Drew mettendo in serio dubbio la sanità mentale dell’amico.
“Fidati!” urlò Ash strattonando i jeans di Drew.
“…ah!! Ok! Va bene!” il ragazzo stacco le mani e i due ragazzi ripresero la loro discesa.
AAAHHHH!!
SPLATH!!!!
“Ouch!! Che male! Ma dove siamo finiti?” Drew si tirò su a sedere, ritrovandosi in un mucchio di sacchetti maleodoranti neri.
“Ash! Siamo finiti in un cassonetto dell’immondizia!” urlò Drew cercando l’amico in mezzo ai sacchetti.
Ash era finito con la faccia dentro un sacchetto di vecchie scarpe.
Si tirò su dritto e ondeggio un attimo.
“wow… non mi aspettavo un impatto così potente… non ti preoccupare Drew, hai visto che siamo caduti quasi sul morbido?”
“più o meno…” I due ragazzi uscirono dal cassonetto e si incamminarono barcollanti verso il furgone.
Entrarono nel furgone dove c’era Tracey alla guida, Barry e Vera seduti sul retro.
Vera corse verso Drew e gli si buttò tra le braccia.
“Drew! Sei tornato!” esclamò Vera stritolando Drew nel suo abbraccio.
“Vera mi sei mancata…” sussurrò Drew stritolato nell’abbraccio di lei.
“ah emh…” tossicchiò Ash.
I due ragazzi si staccarono imbarazzati.
“Abbiamo i documenti, ma prima è meglio se ci allontaniamo da qua” afferma Ash dando un colpetto al sedile di Tracey.
“Tracey andiamo via a tutta birra!”
“Subito! Brock mi senti? Ci stiamo allontanando, il ritrovo è a casa del prof Oak” comunicò Tracey via telecamera a Brock.
-Ricevuto, ottimo lavoro!-
“Allora questi sono i documenti?” chiese Barry prendendo in mano la cartelletta tutta stropicciata.
“sì, quanto ti ci vorrà per portarlo in tribunale?”
Barry osservò pensoso tutte le carte.
“Tra cinque giorno vi informerò sulla data della sentenza, con tutte queste informazione importanti abbiamo il materiale per sbatterli in carcere per un bel po’ di tempo!” afferma Barry sorridendo con i documenti in mano.
“Grazie Barry”.
I due furgoni si misero in moto e si lasciarono alle spalle la Castel Company.
Per sempre.
 
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La notte era calata da un pezzo ormai e un ragazzo non riusciva a dormire, come al solito…
Silver iniziò a contare i fiori dipinti sul soffitto, non riusciva a dormire ma era felice, finalmente era tornato…
La porta di legno chiaro si aprì con uno scricchiolo “Silver sei sveglio?”
Silver sorrise nell’ombra, adesso poteva dire a tutti gli effetti di essere tornato.
“Sì, cosa c’è Cetra?” chiese il ragazzo sedendosi sul letto.
Ormai era abituato alle irruzioni notturne di Cetra nella sua camera.
“Sta per arrivare un temporale…” rispose lei avvicinandosi al letto facendo fluttuare la camicia da notte.
Silver guardò fuori dalla finestra e il cielo era di un profondo color blu punteggiato da stelle lucenti. Nessuna nuvola grigia.
Il ragazzo annuì “sì, hai ragione” e fece spazio alla ragazza.
I due ragazzi si guardarono complici della bugia appena detta, ma quella notte che Silver era finalmente tornato, Cetra lo voleva tenere stretto per non permettergli di andare più via.
“Quand’è che devi andare in tribunale?” chiese Cetra osservando i lividi sul viso del ragazzo.
“Tra cinque giorni…” rispose Silver sdraiandosi sul letto.
“Alla fine non siamo riusciti a fare il picnic sotto l’alberello…mi dispiace molto! Per fortuna che tra due settimane ci sarà una megafesta!”
“cosa? Che festa?”
“Tra due settimane c’è il Festival del Grano! Ci saranno tantissime bancarelle e stand! Arriveranno molti pokèmon rari, ho sentito che arriverà un Ponyta shiny! Poi ci saranno le corse con i Dodrio, il falò ed altre cose divertenti! Tutto questo vicino al bellissimo lago CrystalMoon! Ho scoperto che arriverà pure il famosissimo campione di Hoenn, Rocco! Ci sarà pure il Quartetto Rock! Dai Silver andiamoci! Voglio fare il giro sul Ponyta!” esclamò Cetra entusiasta saltellando sul letto.
“Il giro sul Ponyta? Non sei un po’ troppo cresciuta per queste cose?” chiede Silver passandosi una mano tra i lunghi capelli rossi.
“Ma io voglio farlo… Dai andiamoci sarà divertentissimo!” esclama Cetra sfoggiando un sorriso radioso.
“uff…ok ma adesso si dorme! Non voglio sentire storie sennò non ti porto al Festival del Grano, intesi?” ordinò Silver con tono autoritario.
“Intesi!” Cetra sorrise stringendo la mano di Silver che arrossì per la sorpresa.
I due ragazzi si infilarono sotto le coperte, la ragazza si accoccolò tra le braccia del ragazzo che gli spostò una ciocca dietro l’orecchio.
Cetra…
Silver era perso a guardare le ciglia della ragazza appoggiate sulle guance rosate, le labbra rosa leggermente dischiuse, i capelli sparsi sul cuscino intrecciate alle sue ciocche rosso fuoco.
“Mi sei mancata…” sussurrò Silver con le guance tutte rosse appoggiando le labbra sulla fronte di Cetra.
Ma la ragazza era già persa nel mondo dei sogni.
 
 
 
ANGOLO AUTORE
Eccomi qua finalmente!
Allora vi devo chiedere un opinione…secondo voi Kenny sta meglio con Zoey o Ursula? 
Grazie a chi continua a seguire questa storia! Ormai siamo quasi al termine! Mancano solo 2 cap (credo)!
Saluti, MarziaShadowOrchid

  
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