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Autore: Skeypunch    04/10/2011    2 recensioni
Vent'anni nel futuro, pianeta terra.
In una sola notte, nei cieli di tutto il mondo si verificano cadute di oggetti sferici e molto piccoli.
Una nuova era sta per attendere l'umanità.
Con i suoi pro e contro.
Genere: Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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#9 Il re dei casini!



Non ci potevo credere.
Rimanemmo senza dire una parola, la curiosità negli altri tavoli che si faceva sempre più densa a causa della nostra non-reazione.
< Una capsula > sbottò Nemo, gli occhi scuri fissi sulla sfera bianca e rossa.
Sara si risistemò per l'ennesima volta la ciocca volante dietro l'orecchio.
< Ma non è tipo... ingiusto, avere un'altro pokemon? >
Io non sapevo che rispondere.
La mia amica aveva ragione, non era possibile possedere più di un alieno, per adesso.
< Aprila no? > mi esortò Demetrio.
Ora Francesca, Angelo, Brando e Alice si erano alzati dai loro tavoli e si stavano avvicinando a me.
"Se è uno sherzo, m'incazzo come un primeape!"
Afferrai la piccola sfera, la ingrandii e...
< Aspetta! C'è un'altro biglietto! > Nemo mi fece bloccare il gesto, all'ultimo secondo.
Effettivamente c'era un biglietto piegato in quattro, non l'avevo ancora visto perchè era sotto la capsula.

Giasone mio, sono sempre la mamma.
Prima di usare quel pokemon, ti vorrei far sapere che abbiamo contattato la vostra direttrice per poter permetterci d'inviarti un'altro pokemon.
A quanto pare quando il nostro regalo sarà nelle tue mani, sarà il giorno in cui i tuoi compagni d'Accademia riceveranno il loro secondo pokemon, ma non so in quale modo, la direttrice non me l'ha detto.
Comunque, spero che ti piaccia, tanto vi conoscete già!
Baci, la mamma
:heart:

< Il nostro secondo pokemon? > esclamò Sara, su di giri.
Lo conosco gia? Pensai io.
Okkey, non c'era un secondo da perdere. La curiosità mi stava uccidendo.
Diressi la sfera verso il pavimento, lontano dal tavolo e tastai il pulsante al centro della capsula.
Il flash scaturito ci accecò un po' tutti.
E poi...
< LOOOOOU....DREEEEEEEEEED!!!! >
Le finestre della grande mensa vibrarono, i bicchieri andarono in frantumi e i timpani soffrirono.
PUM PUM!
Il tonfo dei piedi alieni facevano tremare il pavimento.
Davanti a me, davanti a tutta l'Accademia, c'era un pokemon di un metro e una banana che faceva vibrare le sue orecchie a forma di stereo.
Loudred.
Il pokemon sonoro, o meglio, casinista.
C'è chi era caduto all'indietro dalla sedia per lo spavento, chi (tutti) si tappavano le orecchie.
Mi chiesi se nella vita passata avevo ucciso i miei genitori per meritarmi tutto questo nel presente.
< DREEEEEEEEEEE...!!! > cristallizzai immediatamente l'alieno blu dai larghi denti, aspettandomi di tutto.
Gli occhi di tutti mi stavano addosso, paralizzati e frastornati dal forte rumore.
In un attimo la tipica tranquillità della colazione aveva fatto spazio a fuochi d'artificio non graditi.
Le bibite contenute nei bicchieri di vetro colavano lungo le tovaglie, inzuppando il pavimento.
Le finestre non si erano rotte, ma tutte presentavano crepe lunghe e distorte come dei rami tenebrosi.
Ora avevo capito il simpatico stratagemma della mia famiglia: wishmur, evolvendosi, non era più adatto a vivere in casa.
Avrebbe fatto troppo casino e rotto chissà quante cose.
E allora perchè non lo diamo al caro Giasone, che tanto diventerà un domatore eccezionale??
Non avevo il coraggio di vedere i miei amici negli occhi.
Semplicemente mi sedetti e aspettai qualcosa da loro, qualsiasi cosa.
Mentre finì di mangiare la mia brioche, un'ombra oscurò il tavolo.
< Nerestri, sei pregato di seguirmi. Immediatamente. >
Era la direttrice, c'era da aspettarselo.
Mi vedevo già, a trent'anni, che dovevo ancora finire di pagare le finestre della mensa.
Stupido loudred.
Stupida famiglia.

Mi alzai, l'atmosfera densa come la nutella, seguendo Samanta Deinoto. La mensa era silenziosa come una tomba.
Il casino di qualche secondo era in netto contrasto con l'assenza di qualche tipo di suono.
Mentre marciavo dietro la donna magra, stavo già pensando a quale vestito indossare e quali mettere nella valigia, perchè sicuramente mi avrebbero espulso.
L'anticamera che precedeva l'aula insegnanti era spaziosa e luminosa, le finestre socchiuse che davano sul mare luccicante.
L'estate era alle porte.
Samanta Deinoto aprì la porta dell'aula e mi fece entrare per primo.
< Siediti > sbottò, fredda.
Lei si accomodò subito dopo di me e, intrecciando le lunghe dita sottili, iniziò: < Inadeguatezza alla de-cristallizzazione; disturbo acustico all'ora di colazione, distruzione di trentasei bicchieri; danneggiamento di sette finestre principali... potrei continuare ancora! >
La poltrona incominciava a stringere, stavo sudando freddo.
< Mi scusi, io non... >
< Sapevo che cosa conteneva la capsula? Esatto!! Non si può de-cristallizzare un pokemon senza conoscerne il contenuto! > gridò la donna, sbattendo una mano sulla pila di fogli alla mia destra.
< Avrebbe potuto esserci... > fece dei gesti ampi con le braccia, < un fearow, uno snorlax... un wailord! >
I suoi occhi gelidi ispezionarono le mie emozioni che trasparivano dalla mia faccia paonazza.
Poi sospirò e si ravvivò i capelli a caschetto.
< La colpa non è del tutto tua, comunque... >
Sbattei gli occhi, disorientato. < Come? >
< La tua famiglia, tua madre... ci ha contattato all'indirizzo dell'Accademia per informarsi sulla gestione domestica dei pokemon. Il vostro wishmur si era trasformato e io suggerii di portarlo qui da noi, in modo che tu l'avresti curato. >
Non sapevo che cosa dire. E allora che cazzo voleva da me? Potevano anche scrivermi sul biglietto quale pokemon era, no?
< In fondo, l'arrivo del pacco coincideva con la vostra prima cattura di pokemon ufficiale... >
Mi venne il magone. Mi avevano già assegnato il pokemon, non avevo diritto di scelta come i miei compagni.
Sticazzi, pero! Una sfiga dopo l'altra!
Samanta Deinoto controllò l'ora sul suo iDex porpora.
Il colore degli E.D., gli Esperti Domatori. Beh, non era un mistero che fosse di quel livello.
< Fra un quarto d'ora daremo l'annuncio ai ragazzi della caccia pokemon. Usciranno dall'Accademia e potranno muoversi per tutto il permimetro circoscritto: dalla foresta al mare. Naturalmente chi possiede già un alieno del tipo Ittico sarà motivato a immergersi nel Mediterraneo, o forse no... >
< E io? > non sapevo se essere arrabbiato o frustrato. Probabilmente tutte e due le cose.
< Tu potrai assistere uno dei tuoi amici, oppure cercare di passare qualche tempo con igglypuff e loudred. Ma che caso, hai due pokemon del tipo Mammifero. >
Tastai la cintura che conteneva già due capsule. Erano tiepide come sempre.
< Sarebbe una buona idea specializzarsi con i Mammiferi, Nerestri, visto che ne possiedi già due. >
E pensare che i miei preferiti erano quelli Termici...
< Lei su che cosa è specializzata, professoressa? >
La donna di ghiaccio inarcò un sopracciglio curato.
Oh, cacchio, adesso mi picchia!
< Chiediglielo al tuo igglypuff. Tuttavia, non ho un'unica specializzazione, Nerestri. >
Un pidgeotto volò a pochi centimetri dalla finestra, sbattendo vigorosamente le ali.
Chissà perchè, mi faceva un po' impressione.
Ci alzammo quasi all'unisono, diretti verso l'aula magna, nella quale i professori avrebbero comunicato la programmazione della giornata.
Quindi la discussione a quattrocchi era stata una ramanzina o una specie di giustificazione da parte sua?
La Deinoto non era stata chiara, a parer mio.
Appena arrivammo all'aula, raggiunsi il mio gruppetto.
Potevo vedere che venticinque facce avevano assunto un espressione avida di curiosità alla mia vista.
E soprattutto erano un po' delusi da vedermi illeso dopo una chiaccherata con il Generale di Ferro.
Ancora una volta ero diventato il protagonista sfigato dell'Accademia.

< Allora, verrai con me? > mi chiese Sara, mezz'ora dopo essere usciti dall'aula magna, i ragazzi eccitati come non mai alla loro prima cattura d'alieni ufficiale.
C'è chi aveva chiamato la propria famiglia per quello, o chi come Angelo che faceva misteriori stretching pre-cattura con le braccia.
Ero molto contento che la mia amica me l'avesse chiesto.
< Certo! > risposi allegro.
Più in avanti c'era Demetrio che fissava Nemo, il quale si stava ripassando mentalmente qualche pokemon schedato nell'iDex.
Certi ragazzi, come Alice e Francesca, avevano deciso di stare insieme per catturare i pokemon. Loro avevano ralts e drifloon, due pokemon che potevano usare mosse in coppia.
< Hai già pensato in che direzione andare? >
< Non saprei, forse mi farò guidare da feebas... >
Certo che Sara sarebbe morta per quel pokemon! Mi stavo accorgendo sempre di più che la mia amica trattava feebas, ma anche gli altri pokemon, in maniera completamente diversa da tutti gli altri...infondengli un amore particolare, come se fosse il loro ultimo giorno di vita.
La Deinoto e il Beota, il prof di matematica (Anselmo Bastoncini) avevano munito di una nuova capsula i ragazzi, pregando di non sprecarla e di seguire le regole che avevamo imparato in quei tre mesi di studi.
< Non addentratevi troppo... >
< Ricordate di indebolirlo con il vostro pokemon. Meglio se potete utilizzare mosse Astratte! >
Le cosidette mosse Astratte altro non erano che paralizzante, sonnifero, fuocofatuo eccetera.
Eravamo già arrivati alla sala d'ingresso dell'Accademia, la luce ci inondava tutti e l'aria era frizzante da tutta l'energia eccitata trasmessa dai ragazzi.
Poi Anselmo e Samanta spalancarono le braccia e gridarono: < Che la cattura vi faccia apprendere più nozioni sui pokemon! Buona fortuna! >
La prima a partire fu Petunia, in sella al suo bel ponyta, poi Nemo spalleggiato dal suo shyter.
< Pronto? > la voce si Sara era tremolante per l'eccitazione.
Io la guardai negli occhi, mentre il resto dei ragazzi ci passava davanti con i loro alieni.
< Pronto. >
   
 
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