Autore: _Aras_
Titolo: Miseriaccia Ginny, avresti dovuto
prendermi a schiaffi finché non mi fossi accorto di ciò che provavo davvero!
Genere: Introspettivo, Generale
Avvertimenti: One-shot
Oggetto e personaggio: Accappatoio – Ron
Weasley
Credits: La felicità è come una farfalla tra le mani: se la stringi troppo
muore, ma se la lasci se ne va. Accarezzala e sarà per sempre tua. L’ho trovata su un sito internet
di frasi e aforismi. Ora non riesco a ritrovarla ma mi pare di ricordare che
fosse di François dela Rochefoucauld.
Miseriaccia
Ginny, avresti dovuto prendermi a schiaffi finché non mi fossi accorto di ciò
che provavo davvero!
Cara
Ginny,
non so
perchè ho cominciato a scriverti, sai meglio di me che le parole non sono il
mio forte. Non so nemmeno cosa scrivere in questa lettera, è passato così tanto
tempo dall'ultima volta che ti ho vista e non so più niente di te. Forse ti sto
scrivendo questa lettera - che non leggerai mai, perchè non posso mandartela in
nessun modo e perchè so già che sarà una vera schifezza - perchè mi manchi. Sei
la mia sorellina, e anche se sono insopportabile, se cerco di allontanare tutti
i ragazzi che ti girano intorno - temo però di non esserci mai riuscito - se
sono sempre così stressante è perchè ti voglio bene. Lo so che è un
ragionamento assurdo, è la stessa cosa che ci dicevano mamma e papà da piccoli
quando ci impedivano di fare qualcosa; dicevano "lo faccio perchè ti
voglio bene." Solo crescendo ho capito quanto avevano ragione. Sei la mia
sorellina e lo sarai sempre, anche quando avrai quarant'anni e sarai sposata
con Harry e avrete due splendidi figli - un maschio e una femmina, ricordo
quando da bambina non facevi altro che ripeterlo - io sarò sempre lì,
spaparanzato sul tuo divano a difenderti da tutti, anche dal mio migliore amico
se ce ne sarà bisogno, ma tu sei diventata così forte e indipendente che non
avrai più bisogno di me. Io ci sarò comunque. So cosa stai pensando adesso, che
sono un pazzo, perchè in quel momento io non sarò da te, ma sposato con Hermione,
in una bella villetta babbana con un grazioso giardino, un'altalena blu e una
rossa per far giocare i bambini e una cagnolina bianca che tu chiamerai
Brumilla. Vorrei che avessi ragione. Dentro di me so che vivrò ancora alla Tana
- sono troppo pigro per badare a una casa tutta mia, lo sai - e se proprio
dovessi diventare masochista sposerò Lavanda Brown, faremo tanti bei bambini
piagnucolosi e andrò in giro come un orsacchiotto di peluche, spupazzato dai
pargoletti e, soprattutto, dalla madre. Tu mi hai sempre detto che sono uno
scemo - e non posso darti torto - che sono innamorato di Hermione da sempre ma
sono troppo tonto per accorgermene e che se non mi muovo la perderò. Di nuovo,
non posso darti torto. Tu dicevi che l'amavo, che ero uno stupido a stare con
Lavanda quando era chiaro a tutti che ero innamorato di Hermione; io ti
rispondevo che no, non era vero. Ero convinto - o cercavo di convincermi - che
le tue fossero solo le fantasie di una ragazzina che voleva vedere insieme la
sua migliore amica e suo fratello. Ero pieno di certezze, ma ora sono tutte
svanite. Ero sicuro che Harry fosse solo un amico per me e per lei. Ora non so
più niente. Harry ti ama ancora, è ovvio; lo vedo osservare i tuoi movimenti
nella Mappa del Malandrino, ascoltare la radio sperando di non sentire il tuo
nome nella lista dei nuovi morti (anche se dice di non sopportarla, lo
conosco troppo bene, non può ingannarmi). Hermione però... di lei non sono più
sicuro di niente. E' tua amica, non ti tradirebbe mai, ma è sempre con Harry,
ragionano insieme, si aiutano, l'altra notte li ho visti tornare insieme dalla
foresta. Dopotutto perchè non dovrebbe volere Harry? Lui è il Prescelto, è
intelligente, sa giocare a Quidditch, sconfiggerà Voldemort... lui è Harry
Potter, dannazione! E io? Io sono solo Ron Weasley, quello stupido, quello
pauroso, quello che non farà mai niente di speciale nella sua vita. Eppure in
certi momenti mi sembra di essere importante per lei; non mi ama, ovvio, perchè
mai dovrebbe? Quando mi sono spaccato - non ricordo se te l'ho detto, ma adesso
lo sai - vedevo che era preoccupata, sentivo i suoi movimenti frenetici mentre
mi curava; ma forse era solo il dolore che non mi permetteva di capire come
fosse realmente la situazione. E' questa guerra che mi sta facendo diventare
matto. E' tutto sbagliato: lei non dovrebbe essere costretta a tutto questo.
Insomma, ha cancellato la memoria ai suoi genitori, è più in pericolo di me e
te, perchè è una Nata Babbana e anche se vuole dimostrare coraggio e forza è
fragile, è solo una ragazza, anche se sembra più grande. La notte dopo il
matrimonio di Bill e Fleur siamo andati a Grimmauld Place, abbiamo dormito
tutti in salotto. Harry si era già addormentato e sicuramente pensava che anche
io stessi dormendo, perchè l'ho sentita piangere e non ho potuto fare niente.
Non ho fatto niente perchè - in caso non si fosse capito - sono un emerito
idiota e non sono stato capace di aiutarla. Mi ha spiazzato, ero bloccato, non
riuscivo a fare assolutamente nulla. Perchè mai dovrebbe volere uno come me?
Merlino, neanche un quattordicenne alla sua prima cotta sarebbe così
piagnucoloso! Il che non è poi molto diverso da quello che sono io adesso. Solo
ora riesco a capire perchè il pensiero di lei e Krum insieme mi faceva
arrabbiare in quel modo. Solo ora capisco perchè l'anno scorso ero così
scontroso, perchè sentivo il desiderio di affatturare ogni ragazzo che le
diceva più di un semplice Ciao, o che la guardava in modo diverso da
come si guarda un'amica. Miseriaccia Ginny, avresti dovuto prendermi a schiaffi
finché non mi fossi accorto di ciò che provavo davvero! No, decisamente questa
lettera verrà bruciata al più presto. Non posso rovinarmi la reputazione - che
già non è un granché - in questo modo. Assolutamente no.
Sorridendo, Ron ripiegò la lettera e la mise nella tasca destra dei pantaloni.
Erano successe tante cose da quando l'aveva scritta. La guerra era finita,
aveva perso un fratello, aveva trovato l'amore. Poteva dire, senza bisogno di
mentire, che era felice. Nonostante sentisse la mancanza di Fred ogni giorno,
in ogni momento, il dolore si era alleviato, lasciando spazio a una strana
sensazione di benessere. Sapeva che Fred non l'avrebbe voluto triste e che
piangere e disperarsi non gli avrebbe restituito suo fratello. Doveva aiutare
George, che aveva perso più di tutti gli altri, aveva perso se stesso. Ginny
aveva ragione, dopotutto. Hermione era lì con lui, non l'aveva persa. Quella
lettera era solo un insieme di piagnistei di un ragazzo triste ed innamorato,
ma bruciarla sarebbe stato un crimine per lui. Quella lettera lo conteneva, in
ogni singola parola. Se mai avesse perso se stesso, quella l'avrebbe riportato
in se. Qualcuno aveva detto: la felicità è come una farfalla tra le mani: se la
stringi troppo muore, ma se la lasci se ne va. Accarezzala e sarà per sempre
tua. Ron non sapeva chi era quel qualcuno, ma aveva ragione.
OTTAVA CLASSIFICATA al "The Bathroom Contest" di malandrina4ever
Grammatica: 9.8/10
Stile: 8.5/10
Caratterizzazione: 9.5/10
Originalità: 9/10
Gradimento Personale: 3.5/5
Eventuali (e stupidi) punti Bonus 0/1
Totale: 40.3/46
La grammatica è praticamente perfetta. Ti ho tolto solo 0.2 per una virgola mancante prima del ‘ma’, in questa frase: “Tu mi hai sempre detto che sono uno scemo - e non posso darti torto - che sono innamorato di Hermione da sempre ma sono troppo tonto per accorgermene e che se non mi muovo la perderò.” Per il resto non ho trovato altro, nemmeno un errore di battitura: davvero complimenti =) Lo stile nella prima parte della storia è un po’ confusionario e per quanto possa sembrare detto così, l’ho apprezzato xD Ovviamente l’ho apprezzato perché ho notato la differenza tra lo stile usato per scrivere la lettera di Ron e quello invece usato per l’ultimo pezzo, differenza che fa capire quanto il cambiamento fosse voluto. Inoltre con confusionario non intendo che non si capisce cosa c’è scritto o che è difficile seguire il filo del discorso, perché in quel caso, voluto o no, sarebbe stato un punto a sfavore. Forse confusionario non è proprio il termine esatto, ma quello che volevo dire è che la lettera è scritta con lo stile che userebbe un Ron confuso ed innamorato xD Parlando di Ron, l’ho trovato quasi perfetto. Quasi perché nonostante io capisca l’essere innamorato e tutto...non riesco proprio a vederlo un Ron così sentimentale, così desideroso di esprimere i suoi sentimenti a parole. È una sottigliezza comunque, infatti il voto della caratterizzazione resta comunque alto, anche perché la decisione di Ron di non inviare mai la lettera è decisamente IC xD Ma ho apprezzato anche la sua scelta di non gettarla, perché sarebbe come gettare una parte di sé...e la citazione finale mi sembra molto adeguata =) Per quanto riguarda l’originalità, l’idea di Ron che scrive una lettera lo è abbastanza, ma soprattutto ho apprezzato il fatto che sei riuscita ad inserire in una storia così breve praticamente tutti i personaggi più importanti per Ron: Ginny, Hermione, Harry, Fred e George. Mi è piaciuto perché non ti sei concentrata solo sul rapporto tra Hermione e Ron, ma hai dato a ciascun personaggio la propria parte nella vita del rosso, cosa che spesso –e soprattutto, mi ripeto, in storie così brevi- si tralascia di fare. Quindi brava, i miei complimenti ^^