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Autore: Julia_Phantomhive    04/10/2011    3 recensioni
Questa è la mia prima fic su questa sezione, quindi siate clementi.
La protagonista sarà Julia Clismatice, è ambientata in Italia nei giorni nostri. E' di nobili origini, e proprio per questo costretta a fidanzarsi con ragazzi nobili che l'ingannano per puri scopi commerciali e così frantumando varie volte il suo cuore.
Stanca di questa storia, chiede aiuto a un demone, l'ex-conte Ciel Phantomhive, sempre affiancato da Sebastian.
Tutti i dettagli della storia li trovate nel primo capitolo: Prologo.
Sperando di aver attirato la vostra attenzione, buona lettura!
Genere: Azione, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ciel Phantomhive, Nuovo personaggio, Sebastian Michaelis
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 7

- Finiamo il gioco adesso: Chi è dei tre quello che ho sognato? -.

Julia fu serissima. In quel momento l'aspetto esteriore la tradiva, all'esterno calma e apparentemente comprensiva, ma dentro di sè era infuriata e soprattutto abbandonata dall'unico che non doveva lasciarla in assoluto.

- Ummh n-non lo... -
Incominciò balbuziante Ciel che non volle ammettere la sconfitta. Sebastian gli bisbigliò velocissimo il cognome di lui, Julia non lo notò e Ciel riprese velocemente:
- Mh. Vincenzo Delice IV.

- ... sì. - fece con rammarico Julia, abbassando lo sguardo - Non pensavo che ce l'avresti fatta, peccato che è già finito, neanche hai fatto un passo al di fuori della villa, mi hai solo osservata. Ne sono... felice. Degno di te, conte. - Sorrise teneramente.

- Perchè Lord Delice ti ha provocato la febbre di oggi? -

Julia non rispose, non seppe nemmeno come rispondere a una domanda simile. Così, rimasero in silenzio.
Un lungo silenzio.
Quando Julia, capì che Ciel aspettò solo una risposta da lei, uscirono queste parole: - Non lo so... -
Il ragazzo demone la fissò con i suoi occhi ghiaccio e si avvicinò ad essa, con una mano la accarezzò la testa con espressione "non servirebbe nemmeno che lo faccessi". E così disse con tono rimproverevole:
- Certo che tu, sei proprio una ragazza... -

Lei afferrò che si riferì al detto: "Tutte le donne sono uguali, chi le capisce è bravo."
Ma non ribattè, perchè doveva? Anche se imbarazzata, si sentì meglio:
- Mi è scesa.

- Che cosa?

- La febbre. E adesso potresti... rimanermi accanto. Se vuoi. -

Infatti Julia pensò che quando il ragazzo si scusò, stava dicendo: < allora io... > ma fu interrotto. Fu calmo, e lei sperò per un momento che fu preoccupato per lei, ma era impossibile; Ciel aspettò mezza giornata fuori dalla camera, mentre lei si riposò. Sebastian apparve all'improvviso e porse il termometro a Julia. Glielo prese Ciel e glielo ficcò in bocca; e tutti e tre aspettarono il tanto atteso:
< Piiiiiic >

- Ha faffo - farfugliò Julia, avvertendo i due, intuendo che non lo sapevano.
Glielo tolse Ciel, e accennò a un sorriso e lo diede subito dopo a Sebastian, che annunciò a entrambi:
- Lady Julia, per fortuna è scesa, ma ce l'ha ancora, in effetti ha 37.3 le consiglierei di rimanere a casa anche domani, il signorino sarà felice di farle compagnia. Esatto?

- ... esatto. -

Lei annuì sorridente, e Sebastian si ritirò per accogliere i signori Clismatice appena tornati. Il maggiordomo neanche fece in tempo di dire < Bentornati > che i genitori salirono e corsero diretti in camera della loro figliola, urlando e spaccando i timpani sia a Julia che a Ciel:
- Principessa! Siamo tornati, come stai?! Stai bene, vero?! Ti è scesa la febbre?? Come l'hai passata la giornata? Bene, cara? Oh 'sera Ciel! Julia scusaci se non siamo rimasti ma sapevamo che Sebastian e Ciel si sarebbero presi cura di te! - e continuarono a fare domande raffica insieme a varie scuse.
Il padre la avvolse in un tenero abbraccio e la coccolò affettuosamente mentre la madre la soffocò di baci; anche se era piuttosto eccessivo, Julia non li fermò perchè lo fecero con amore. Non potè dire no a tutte quelle attenzioni; Ciel e il proprio maggiordomo li lasciarono soli.

- Sebastian, credi anche tu che sia disgustoso?

- Ma se Lady Julia non li ha fermati, significa che ne voleva ricevere, padroncino.

- Julia ha avuto una infanzia, anzi fino adesso ha avuto una vita senza amore. Pare. Mpf... quella ragazza... mi farà impazzire..! -.
Si leccò le labbra e alzò il ciuffo che coprì la benda, i suoi occhi divennero rossi sangue, il maggiordomo invece continuò ad avere il suo sorrido magnetico scendendo al pian terreno dove attesero in salotto.


Il giorno dopo, come programmato Julia rimase a casa, sotto la vigilanza di Ciel e Sebastian, mentre i genitori svolgevano i rispettivi lavori:
- A dopo! Principessa riposati! Ciel, Sebastian! Prendetevi cura di lei, siamo nelle vostre mani!

- Sì, madre! Padre! A questa sera! - rispose Julia dalla camera mentre Ciel e Sebastian li stavano salutando dall'ingresso: - Arrivedervi signori Clismatice.

I genitori se ne andarono e Julia fece colazione, Ciel e Sebastian si comportarono normalmente, ma erano troppi irritanti che Julia non sopportò la loro semplicità, così chiese ad alta voce:
- Ma cosa avete oggi?! P-perchè così silenziosi?! Ciel... ho fatto qualcosa che... la mia anima non è più degna di essere divorata? - spesso Julia non utlizzava quella voce suadente, ma si era preoccupata troppo che Ciel non avesse più interesse per lei; ma lui la relivitizzò:
- No, stai tranquilla.
- Lady Julia, non si preoccupi, io e il signorino siamo felici per lei. -

"Felici... per me? E da quando i diavoli sono felici? Questa sì che mi è nuova..."

- Uhm, non mi avete convinto ma lascio correre. Dunque i programmi di oggi sono andare a fare una visitina ai Delice. -

- Ottimo. Così ti libererai della febbre! - disse convinto Ciel.

- Ah giusto, Sebastian potresti prendermi il termometro?

- Subito. Signorino si faccia aiutare da lady Julia per gli abiti. Quest'oggi la signorina mi ha dato un gran da fare. - rivolgendosi malignamente al conte.
Quando Julia finì, andarono in camera e lei scelse vestiti adatti per una "visitina" a una reggia. Sebastian arrivò con il termometro e se ne andò subito, la ragazza si controllò la febbre: 36.4 normale; lei lo sapeva e doveva sfruttare quella giornata al meglio. Ciel alla fine non accettò la camicia a maniche corte e così Julia fu costretta a vestirlo come un damerino, e pensò: "Assurdo. Ma semplicemente elegante e bello."
- Sbrighiamoci!

- A-ha! No, oggi niente fiocco, papillon o cravatta! Stai bene con solo il colletto, farà caldo fuori quindi direi che se ti sbottoni un po' non sarà un problema, eh? - gli fece con l'occhiolino la ragazza.

- Se ci tieni. Già tanto che mi hai fatto indossare ciò che volevo. Ma... sei sicura di stare bene?

- Sì, perchè? - disse innocentemente.

- No, niente. - prima la osservò, poi cambiò visuale - I tuoi genitori hanno detto di riposare e invece stiamo per uscire.

- Come già ti ho detto, shalla! Dai, non voglio più parlarne, tu devi ascoltare solo me. Solo e solamente me. Non te l'avevo già ordinato? - con tono serio, come se volesse dire che non ammette errori e obbiezioni.
- Sì, mia lady. -

Sebastian guidò e portò, in un men che non si dica, i due signorini alla reggia estiva di Julia a Rieti. Quando aprirono il portone, una schiera di maggiordomi e cameriere che salutarono in coro:
- Bentornata, Contessina Julia.

- Buongiorno a voi! Signori e signore, questo è il conte Ciel Phantomhive, il mio attuale fidanzato. E questo spilungone è Sebastian Michealis, il suo maggiordomo. Accogliete anche loro! - fece entusiasta Julia e a gran voce. Ciel le confidò che non c'erano bisogno tutte questi annunci ma oramai i servitori dissero in coro:
- Benvenuti alla reggia estiva Clismatice, Ciel Phantomhive e Sebastian Michealis, saremo felici di servirvi!

"Com'è che qui ci sono i servitori e nella villa principale nemmeno uno?!" pensò Ciel non cambiando espressione diversamente dalla frase pensata.
La cameriera n°1 si avvicinò a Ciel e gli chiese di seguirla mentre Julia si ritirò alla sua stanza. Sebastian seguì il conte e la cameriera 1 iniziò una discussione con loro perchè sorpresa del nuovo fidanzato della sua padrona:
- Ehm, scusi signorino Ciel, lei ama realmente lady Julia? -
Sebastian rispose a nome di Ciel:
- Signorina, non si preoccupi tra il mio padroncino e lady Julia c'è un profondo legame.

- Oooh... signorino Ciel, mi dica cosa le attrae della lady? -

Qui Ciel rispose con sincerità: - La sua dolce anima.

- Ma com'è romantico! Lady Julia non venì più qui da quando i Lord Delice scissero i contatti! Ma quando avete aperto i portoni, abbiamo visto lady Julia raggiante, spero che lei non la faccia soffrire come quel bugiardo. Tsk... - si morse la lingua. Sebastian e Ciel la ascoltarono silenziosamente, ma poi il maggiordomo nero chiese gentilmente alla signorina il suo nome.

- Delia Sorentina. Cameriera e fedele lavoratrice della reggia Clismatice da quando è nata la signorina Julia. Che bei ricordi, quando la piccola lady sorrideva, giocava felice in cortile con Vincenzo. Ma i Delice hanno approfittato dell'amore dei genitori per la figlia, e hanno giocato con i sentimenti della lady. Questa la pagheranno cara, per fortuna che non si sono fatti più sentire, ma da quel momento Lady Julia non tornò più qui..! - disse a malincuore e quasi con tono minaccioso la cameriera; ma continuò - Oh scusatemi se mi sono lasciata trasportare, dunque queste sono le vostre stanze signorino Ciel, mentre questa qui accanto del sign. Michealis. - indicando due porte e inchinandosi per il consenso per aprire - La signorina vi ha ordinato di rendervi felici!

- Mi chiami pure Sebastian, Delia. E mi dica, Lady Julia o i genitori hanno avuto ultimamente contatti con i Delice, che lei sappia? - il maggiordomo cominciò ad approcciare con i suoi soliti sorrisi, ma la cameriera era talmente presa dalla felicità che la sua padroncina era tornata che rispose alla domanda con dubbi:

- Oh... che io sappia no, mi dispiace ma non sono tenuta a sapere certe cose, forse l'amministratore o il direttore della reggia. Potrete incontrarli a pranzo, li riconoscerete subito, vedrete!

- Che cosa intende dire? - fece Ciel ancora infastidito dell'impudenza del maggiordomo.

- L'amministratore e il direttore della reggia li ha assunti Lady Julia stessa. Era piccola ma aveva già un gran senso di responsabilità! I Clismatice sono orgogliosi e aggrazziati da sempre, ma dicono anche che hanno un innata maturità. La generazione precedente dissipò queste voci, con il sign. Clismatice; ma sembra che lady Julia stia facendo rinascere queste voci, lei è degna in tutto e per tutto di essere una Clismatice!

- Mi scusi, signorina Sorentina, ma come fa a dire tutte queste cose? Come può parlare a nome dei suoi padroni?

- Ah ecco, l'unico modo per essere assunti sai Clismatice è quello di sapere tutto su di loro, chi volesse servirli e onorare il loro nome, ciascuno di noi, deve sapere il loro passato, presente e futuro... - disse solennemente ma riprese energica - ora basta, riposate bene, prima del pranzo! La camera di Lady Julia si trova al 2° piano, per qualsiasi cosa non esitate a chiamarmi. So che non vi fermerete molto quindi spero di fare tutto il possibile per farvi sentire come alla villa principale! -
"Quindi se sa passato, presente e futuro..." provò a inquadrare la situazione Ciel "sa forse anche dirmi perchè Julia non voleva dirmi il suo nome completo prima."

- Un ultima cosa: lei sa, se Julia avesse qualche motivo perchè nascondere questa sua precedente relazione?

- No, non credo che la nasconderebbe. E' una ragazza forte, quindi non nasconderebbe mai il suo passato! Ma come fidanzato non sembrate molto geloso delle relazioni passate di lady Julia, eh signorino Ciel?

- Non importa il passato, quel che conta è il presente e poi, io sono solo un diavolo di fidanzato. -

La cameriera Delia rimase di stucco alle parole del demone, ma non si spaventò e si ritirò dalla loro presenza. Sebastian poi disse:
- Signorino, non vuole rimanere accanto alla signorina Julia?

- Solo se la mia lady lo vorrà. Presto, raggiugiamo la sala da pranzo, dobbiamo terminare tutto prima del ritorno dei genitori di Julia. Dobbiamo avere più informazioni!

- Giusto, siamo fuori programma. Ma mi dica, le interessa molto quell'anima, eh?

- E' mia. Il contratto mi vincola come un fidanzato e io sarò tale finchè non terminerà.

- Ma il legame tra lei e lady Julia non è forte, se si guarda dove avete posizionato il vostro simbolo.

- Anche se demone, sono diverso da te, Sebastian. E poi è la mia prima anima in due secoli, la prima anima che mi attira, che mi sfizia, e molto presto gusterò. -


Julia in sala da pranzo aspettò Ciel e Sebastian, ma siccome non si fecero vedere presto, la ragazza decise di farsi un giro dei ricordi; quando incontrò in corridoio il direttore Nevito, e lei gli saltò addosso dalla felicità:
- Francis! - lo abbracciò forte e il direttore, un ragazzo giovane sui trent'anni la afferrò per non farla cadere - Come stai?? Ahaha che bello rivederti!!

- Lady Julia! Che sorpresa, ho saputo che eravate arrivate ma pensavo che partivate subito! Oh lady, è una gioia rivedervi come va alla villa principale?

- Bene! Perchè non vieni alla villa Julia? Mi piacerebbe moltissimo, Francis! Ma dov'è Carl?

- Mio fratello è in sala amministrazione per il bilancio. Lady Julia, mi dica perchè siete tornate a Rieti così improvvisamente?

- E' per una questione che deve finire. E se sarete così gentili da non avvertire i miei, ve ne sarò grata! - sorrise da complice con l'uomo che approvò senz'altro:
- Ogni suo ordine, sarò felice dei esaudirlo, lady. Non le direi mai di no! Ma ora, venga a mangiare!

Tutti si riunirono alla sala da pranzo, dalla porta principale entrarono Ciel e Sebastian mentre dalla parte opposta, Julia e il sign. Nevito dove si presentò ai nuovi arrivati:
- Piacere di conoscervi, direttore della reggia. Nevito Francis.

- Francis, questi sono Ciel, il mio ragazzo e Sebastian, il suo maggiordomo. -
Ciel e Francis si guardarono a vicenda e si diedero delle occhiataccie, Sebastian lo guardò male anch'esso, ma lui si fece distrarre dall'ordine di Julia di chiamare anche suo fratello per eventi da attuare:
- Ehi Ciel! Sebastian! Vi piace la mia reggia estiva? Delia è stata gentile con voi?

- Ricordi tutti i loro nomi, Julia? - domandò Ciel un po' stupito e intrappolato dall'abbraccio soffocante di lei.

- Sì, praticamente ho i servitori solo qua, perchè nelle altre ville o tenute sono costudite solo da una persona, cioè il direttore, che svolge quasi tutti i compiti! Comunque ora conoscerai anche Carl! - disse tutta felice.

- Signorina, com'è che avete i servitori solo nella reggia estiva, se mi permette?

- Oh Sebastian, in realtà non lo so, credo che i miei pensino che per questa reggia tanto antica quanto villa Julia, serva molte attenzioni, mentre nella villa a Roma sono io che non vorrei persone che mi servano, perchè così almeno potrei vivere una vita normale. -
Intervenì Ciel pungente: - Julia, ma tu non hai una vita normale.

- Infatti, era all'inizio che volevo così. - con basso tono ma si riprese - Ma ora quel che è fatto è fatto. Quindi, accomodiamoci e mangiamo... o meglio mangio! Ciel, non vorrei farti scoprire quindi mangerai qualcosa con me?

- Come desideri. - fece accomodare Julia ma poi mentre Sebastian fece lo stesso, con tono molto sospetto chiese - Ehi, Sebastian, quello di prima è un..?

- No, signorino. E' un umano.

- Come Agni per caso? O è uno shinigami?

- Nessuno dei due casi, è che semplicemente vi ha preso per antipatia. Tutto qui.

- Eh? Che cosa?!

- Cosa è successo Ciel? - lei rivolgendosi al ragazzo con un espressione piena di stupore. - C'è qualcosa che non va? Non ti va proprio di mangiare?

- Ehm, sì. Non ne ho voglia, scusami Julia. - mentì, almeno così non avrebbe mangiato nè rivelato a Julia la verità. E riflettè: "Quello tipo, Francis Nevito, è molto legato a Julia. Perchè? Siamo sicuri che è solo un umano?! Sebastian non potrebbe mai mentirmi, ma quello lì non mi convince per niente. E' anche troppo giovane!"

Subito dopo, arrivò anche Carl che si avvicinò alla sua padroncina e le baciò la mano salutandola:
- Bentornata, lady Julia.

- Grazie Carl, che bello rivederti! Vedo che non sei cambiato come tuo fratello! - sorrise e li squadrò, infatti i due erano fratelli gemelli, alti con i capelli neri ma riga diversa, occhi verdacqua e corporatura slanciata.
Ciel tossì e chiese indescretamente con molto disappunto: - E-ehm Julia, mi vuoi presentare costui? -Carl notò anche la sua presenza, e lo guardò bene, anche lui come il fratello ebbe uno sguardo fulmineo
nei riguardi di Ciel, mentre Julia notò finalmente l'irritazione per i due gemelli.

- Conte Ciel Phantomhive, il mio fidanzato e quello affianco Sebastian Michealis, il suo personale maggiordomo. Mentre loro due sono l'amministratore e il direttore della reggia, il più grande Francis e il minore Carl Nevito!

- Piacere conte Phantomhive, e signor Michealis. - si inchinarono ai due ma poi affiancandosi rispettivamente sinistra e destra e avvicinandosi sensualmente alla ragazza, dissero in coro: - Lady Julia, anche noi... se lei vorrebbe, potremmo essere suoi maggiordomo personali... -

Ciel si alzò e con la mano colpì il tavolo, non che era infuriato ma solo infastidito da quei due che arieggiavano intorno alla sua anima. Non disse nulla e Julia lo anticipò di gran lunga:
- Aaaah! E non vi accollate!! Non mi piacciono i tipi che si accollano!

- Lady Julia, scusi la nostra dimostrazione d'affetto, le siamo ancora grati per quel che ha fatto in passato.

- Ancora questa storia? Non serve, basta così. Non sono pentita e non lo sarò mai, ma ora...
Ciel perchè ti sei alzato?

- Ehu, no niente. Devo andare alla toilette. -
E si ricomponè, dirigendosi alla toilette, pensò molto a quei due individui: "< Quel che ha fatto in passato. > Cosa avrà fatto Julia in passato da ricevere tante attenzioni?! E' possibile che gli ha salvato la vita, questa ha maggior probabilità di ragione, ma poi... un altro termine che non so! Che significa "accollarsi"?! Questa mia ignoranza mi dà un fastidio tremendo! Tsk... Julia ha troppe persone attorno, diversamente da me in passato! Per quale motivo mi ha evocato? Non ha senso... e ora che ci penso, quei due non mi diranno mai ciò che voglio sapere!" 

  
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