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Autore: shaolin7272    04/10/2011    1 recensioni
Un invito a cena a volte si può rivelare assai pericoloso, soprattutto se l’invito parte da Steve McGarrett, e se il locale è scelto da lui . Ma quante possibilità ci sono che nello stesso posto ci siano tre killer professionisti intenti a portare a termine il loro contratto?
I guai seguono McGarrett e non è colpa sua se non si riesce neanche a gustare una bella bistecca senza conflitti a fuoco.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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IV

 

Il silenzio innaturale durato alcuni secondi venne rotto dal pianto della bimba- Donald estratta anche lui l'arma si precipitò su Danny caduto a terra per perquisirlo trovando solo il telefonino

“E' pulito” comunicò ai compagni gettando il telefono sul tavolo.

Gregor riprese la situazione in mano “Signori vi chiedo di collaborare, posate borse e cellulari e rimanete seduti ai vostri tavoli con le mani bene in vista e andrà tutto bene” e poi rivolgendosi a Donald “Vai a controllare in cucina”

Steve istintivamente si mosse verso la figura inerte del compagno

“Hey dove credi di andare rimani fermo dove sei” lo ammonì Julian

Con le mascelle serrate Steve gli lanciò un’occhiata furioso “voglio solo soccorrere il mio partner” e poi fissandolo negli occhi in gesto di sfida “Se vuoi fermarmi devi spararmi”

“Ho detto fermo” il dito di Julian era sul grilletto pronto a fare fuoco

“Julian va a dare una mano a Donald in cucina” ordinò Gregor

“Mah “ tentò di ribattere il giovane

“Vai”

Julian abbassò l'arma e obbedì stizzito

Gregor poi fece segno a Steve di andare da Danny minacciandolo “ Attento a quello che fai, non fare il furbo o sparo alla bambina” e puntò l'arma verso la piccola stretta fra le braccia della madre.

Steve annuì in quel momento non gli interessava altro che vedere come stava Danno, si inginocchiò accanto a lui . Sospirò di sollievo nel constatare che era vivo, il proiettile aveva trapassato il muscolo del trapezio. Nessun organo vitale colpito questa era una bella notizia , il foro d'entrata non era molto grosso …. poi corrugò le sopracciglia, il foro d'uscita sulla schiena non aveva un bell'aspetto. Si guardò in torno in cerca di qualcosa per tamponare il sangue. Afferrò una tovaglia e premette forte sulla ferita, Danny sussultò spalancando gli occhi, Steve gli accarezzò il volto sussurrandogli “Tranquillo” poi voltandosi verso l'uomo armato “Ha bisogno di un medico, deve essere portato in ospedale”

“Dopo che avremo portato a termine il lavoro potrà avere tutte le cure necessarie”

“Ho bisogno almeno di una cassetta di primo soccorso”

Gregor sospirò e poi rivolgendosi al proprietario seduto alla cassa con aria frastornata “Avete una cassetta di primo soccorso?”

“Si in cucina”

“D'accordo” Gregor ordinò alla giovane cameriera “Vai a prenderla sbrigati e niente scherzi”

La giovane obbedì e qualche istante più tardi consegnò la cassetta nella mani di Steve. Aprendola rimase deluso, dentro c'era ben poco, qualche busta di garza sterile , un tubetto di pomata per ustioni e cerotti, aveva sperato di trovare almeno una fiala di antiemorragico ma nulla. Prese parte delle garze per creare un tampone da premere forte

“Steve...” mormorò Danny “la bambina ...”

“La bambina sta bene”. Steve scosse la testa tipico di Danny si preoccupava per i bambini. Il volto del compagno era contratto dal dolore.

“Scusa Danno, so che ti sto facendo male ma non posso fare altrimenti per fermare il sangue” gli disse Steve. Danny scosse il capo “Ci sono abituato Bra”

Donald rientrò dalla cucina “ Di la è tutto tranquillo . Che cosa facciamo? Sta per arrivare Dixon” chiese a Gregor

Gregor guardò l'ora , il vicegovernatore sarebbe arrivato da li a poco “c'è un posto dove mettere il ferito?” chiese poi di nuovo a mister Murphy che indicò una porta vicino alla cucina con mano tremante “ E' il mio ufficio, poco più che uno sgabuzzino senza finestra”

“Bene, porta il tuo amico nell'ufficio” disse Gregor rivolgendosi a Steve

“Danny riesci ad alzarti?”

“Credo di si”

Steve passò un braccio sotto la vita di Danny e l'aiutò a tirarsi in piedi e sorreggendolo lo portò nella stanza. Dentro era veramente piccolo, un divano e una scrivania con due sedie e niente altro.

Steve fece distendere il compagno che si stava mordendo le labbra per non urlare dal dolore.

“Ho bisogno di asciugamani e ghiaccio” disse Steve a Donald che li aveva seguiti che lo guardò stranito

“Ghiaccio?”

“Si ghiaccio e asciugamani” ripeté Steve

Donald assentì e diede l'incombenza alla cameriera mentre lui strappava il filo del telefono che era posato sulla scrivania.

“Ghiaccio?, ti vuoi preparare un drink con il mio sangue vampiro?” tentò di scherzare Danny tossendo

Steve gli spostò una ciocca dalla fronte sudata “No il ghiaccio ferma il sangue”

Danny fece una smorfia di disapprovazione, lo sapeva anche lui , non c'era bisogno di essere un Seal.

 

 

 

 

 

 

 

  
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