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Autore: Tecla Sunrise    04/10/2011    6 recensioni
Missing Moment della fanfiction "Se una cosa può andare male, lo farà".
Emily è sempre più tesa, Naomi sempre più disperata, James e Freddie più irritanti del solito e Roxanne si annoia. Aggiungete un ragazzo invisibile, uno scomparso e una veggente sull'orlo di una crisi di nervi... sicuri di voler continuare?
***
“James, Freddie”
“Sì, Naomi?”
“Cosa c’è, gioia?”
“Ve lo dico perché vi voglio bene…”
“Awww, incantevole”
“E sbalorditivo! Ci vuoi bene?!”
“A VOI SERVE AIUTO!”
“Naomi? Perché stai urlando? Non dovresti trattare male Jamie e Freddie, sono due così bravi ragazzi!”
“Ecco, Naomi, sentito Lucy?”
“Siamo due così bravi ragazzi!”
“Siamo incantevoli!”
Genere: Comico, Commedia, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fred Weasley, Fred Weasley Jr, James Sirius Potter, Lucy Weasley, Nuovo personaggio, Roxanne Weasley
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
- Questa storia fa parte della serie 'Negatività made in Weasley.'
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Notte prima degli esami.

 


Poteva sembrare un pomeriggio come gli altri, ad Hogwarts: studenti intenti a scribacchiare temi e saggi, fantasmi che vagabondavano per i corridoi, incoscienti che, in riva al lago, oziavano…
Ecco, i nostri eroi appartenevano a quest’ultima categoria, ma la cosa non ci sorprende.
Lucy e Roxanne erano sedute vicine e confabulavano tra loro, James e Freddie tormentavano Emily; Trevor era poco lontano, seduto a guardare in silenzio il Lago Nero.
Emily, che tentava senza risultati di inculcare qualche concetto nelle testoline di quei due, gli lanciava di tanto in tanto occhiate indagatrici.
I G.U.F.O. erano ormai alle porte, e la mattina dopo avrebbero dovuto affrontare la prima prova: Storia della Magia.
Emily era tesa come una corda di violino da quasi due settimane, e l’impenitenza di quei due a stava distruggendo lentamente, nervo per nervo.
“I folletti allora si ribellarono al giogo dei maghi, precisamente nel…?” chiese, stringendo speranzosa le mani attorno al libro.
“1774… forse?” rispose Freddie, titubante.
Emily gli tirò il tomo in testa, irritata “Forse prenderai una T, Freddie”
“Oh, andiamo! Avrò sbagliato di uno o due annetti!” sbuffò il moro, stendendosi a terra.
Emily rimase ferma per qualche secondo, per poi tirargli un’altra librata, questa volta molto più potente “Ahia!”
“È successo nel 1239!” urlò, disperata.
Freddie non si degnò nemmeno di guardarla, e fissò nostalgico un paio di ragazzini di terza che svolazzavano sulle scope “…tanto a che serve Storia della Magia, nella vita?” considerò, svogliato.
Emily stava scoppiando: a quei due non importava nulla dei suoi sforzi!
“A niente, Freddie! Come non serve Trasfigurazione, o Erbologia, o Aritmanzia!” disse, stizzita.
“Gli esami ti rendono più acida del solito, Emily”
Freddie voleva proprio morire.
“Ahia! Ecco, appunto!” gridò, dopo che il tomo di quattrocento pagine ebbe colpito in pieno i suoi gioielli.
“Tu invece sei sempre il solito coglione!” lo riprese, sfibrata.
“C’è bisogno di certezze, nella vita” s’intromise James, rimasto fino a quel momento a disegnare e scarabocchiare sul blocco degli appunti della povera martire.
“Zitto, James, che tu neanche ci hai provato” s’inalberò Freddie, alzando di poco la testolina dal prato.
“Fred, Fred, Fred, caro cugino” disse James, tirandogli un paio di pugni scherzosi, per poi stendersi accanto a lui “io non avrò problemi. Me lo sento nel sangue che andrà bene.” Disse, riferendosi al potere di Lucy.
Emily, che nel frattempo aveva guardato di sottecchi Trevor, sbuffò “E io sento un basso livello di zuccheri nel mio. Vado a prendermi un pacco di Api frizzole, dopodiché vi voglio trovare entrambi ferratissimi sulla sesta guerra di secessione Goblinese”
James annuì, noncurante “Mpf”
“Schiavista” disse invece Freddie, a cui piaceva salvare le apparenze.
Proprio mentre Emily si allontanava, Naomi arrivò correndo e sorridendo dalla stessa direzione.
“Ragazzi, non indovinerete mai!” ululò, esaltata, saltando addosso ai due giovani.
I poveracci si piegarono in due dal dolore – Naomi aveva dei gomiti veramente appuntiti – per poi accogliere di malavoglia l’amica in mezzo a loro.
“Cosa, Naomi?” chiese paziente Freddie, in realtà completamente disinteressato.
“Indovina!” fece giuliva lei, stiracchiandosi.
Freddie guardò allibito James, che gli fece segno di pazzia.
“Il pus di bubotubero le ha sciolto gli ultimi neuroni” disse poi, spingendo leggermente la moretta, che spalancò le fauci, indignata.
“Tra poco il cervello comincerà a colarle dalle orecchie” continuò Freddie, spingendola a sua volta e tentando di non ridere.
 “L’abbiamo irrimediabilmente persa, Freddie.”
Naomi fece per ribattere, ma Freddie cominciò a farle il solletico.
“Non c’è davvero speranza, Jamie?” chiese, tra le risate.
“Ho paura di no”
“Peccato. Era una gran gnocca” fece Freddie, scoccandole beffardamente un bacio sulla guancia.
“Già” disse James, dandoglielo sull’altra.
“Avete finito? Devo dirvi una cosa seria” chiese Naomi, fintamente scocciata. “Illuminaci, oh potente”
Naomi sorrise, felice “Mia mamma mi ha detto che mio fratello è un mago!”
James alzò le spalle “Incantevole”
“Sbalorditivo” continuò Freddie, anch’esso disinteressato.
“Ve lo ricordate, vero, che io sono una Nata babbana e che anche mio
fratello sia un mago è una cosa più unica che rara?” chiese Naomi, un po’ delusa dalla reazione degli amici.
“Incantevole” fece ancora James, con uno sguardo diabolico che Freddie capì al volo “Sbalorditivo” ripeté infatti, sadico, pronto a far impazzire Naomi.
“Ma io perché sto parlando con voi? Ma soprattutto, perché sono vostra amica? Perché?!” disse lei infatti, mettendosi le mani nei capelli.
“Incantevole” disse di nuovo James, scoppiando a ridere.
“Sbalorditivo”
“Spero che Salazar risorga e vi caghi in faccia” borbottò imbronciata Naomi, facendo per alzarsi.
“Questo non sarebbe incantevole”
“Ma sbalorditivo sì” finì Freddie, trattenendo l’amica tra loro due.
“IO…” fece per scoppiare Naomi, già rossa come un pomodoro dalla rabbia.
“Ninny? Stai bene? Sei tutta rossa…” intervenne James per far arrabbiare ancora di più l’amica.
“ARGH!!!!” urlò infatti, dimenandosi.
“Beh? Che ho detto?” fece ingenuamente il ragazzo, sorridendo internamente.
“Niente Jamie, lo sai come sono le ragazze quando hanno le loro
cose…” osò Freddie, già pronto con le mani sulle parti basse per difendersi.
“Oh, certo. Incantevole”
“E sbalorditivo”
“Soprattutto sbalorditivo” gli diede ragione James, ormai sul punto di scoppiare a ridere.
“James, ti dichiaro ufficialmente il cugino preferito. Cos’hai da dire in
proposito?” fece Freddie, solenne, continuando ad ignorare l’amica.
“Incantevole!”
“Non potrei essere più d’accordo”
“James, Freddie” disse lentamente Naomi, come se stesse parlando a due pazzi.
In effetti…
“Sì, Naomi?” chiese James.
“Cosa c’è, gioia?” gli fece eco Freddie, canzonatorio.
“Ve lo dico perché vi voglio bene…”
“Awww, incantevole” trillò James.
“E sbalorditivo! Ci vuoi bene?!” disse sorpreso e compiaciuto Freddie.
“A VOI SERVE AIUTO!” urlò Naomi, alzandosi di scatto.
“Naomi? Perché stai urlando? Non dovresti trattare male Jamie e
Freddie, sono due così bravi ragazzi!” intervenne Lucy, fomentando l’esasperazione della poveretta.
“Ecco, Naomi, sentito Lucy?” disse James, convinto.
“Siamo due così bravi ragazzi!” seguitò Freddie, ironico.
“Siamo incantevoli!”
“E sbalorditivi!”
“…”
“Naomi?” chiese Lucy, guardando l’amica che rimaneva in silenzio.
“…”
“Ma che cos’ha?” chiese allora, stranita.
“Non lo so, Lucy, ma il colorito della sua faccia non promette niente di
buono” commento James, leggermente preoccupato.
“IO VI  AMMAZZO! VI UCCIDO, VI SPELLO, VI… VI… ARGH!!!” sbraitò Naomi, scoppiando.
Si lanciò letteralmente addosso ai tre, e cominciò a tirare schiaffi a caso.
“Ahi… ahi!” urlava Lucy, mentre le unghie di Naomi le graffiavano le braccia.
“Però è incantevole anche quando si arrabbia, vero Freddie?” riuscì tuttavia a commentare James, incurante della pazza.
“Sì, è proprio sbalorditiva” gli diede manforte Freddie, schivando una schiaffo della ragazza.
Naomi a quel punto s’alzò e levò le tende, stizzita.
“Oh, l’avete fatta andare via… cattivi ragazzi!” sbuffò Lucy, tirandosi giù la gonna e mettendosi a sedere.
“Luuuucy, vero che adesso guarderai il futuro e tirerai fuori tutte le
risposte degli esami?” bisbigliò James, supplice.
“Amore, l’ho già fatto” disse Lucy, togliendo una fogliolina dai capelli.
“Jamie mi dispiace informarti che sei appena stato declassato, è Lucy
la mia cugina preferita” continuò a quel punto Freddie.
Lucy gi mimò un bacio e Freddie ricambiò, ruffianamente.
“Quale affronto! Vile messere, ora pagherete!” s’indignò James, alzandosi.
Freddie s’alzò a sua volta “Tsk, fatevi sotto, inutile pallone gonfiato!”
En garde!” disse James, brandendo una penna.
“Smettetela subito di fare gli idioti e ditemi tutto quello che sapete
sulla sesta guerra di secessione!” sbottò Emily, sgranocchiando.
“Emily!” la riprese Freddie, accigliato.
“Tu non sei per niente incantevole” continuò James, contrariato.
“Né sbalorditiva”
“Ah, è così? Bene… bene! Domani non chiedetemi niente, perché io non
sarò né incantevole né sbalorditiva con voi due lavativi!” gridò, raggiungendo anch’essa il limite e, dopo aver raccattato la sua roba, l’informò che si sarebbe rintanata in biblioteca.
“L’avete fatta arrabbiare” disse Trevor, raggiungendoli.
“Trey?” chiese James, stupito.
“Da quanto sei qui?” gli fece eco Freddie.
“…”
“Guarda, Freddie, hai fatto andare via anche lui!” lo prese in giro James, vedendo le imponenti spalle di Trevor seguire la scia di Emily, e di Naomi prima di lei.
“…quante storie, mamma mia” borbottò Freddie.
“Non mi menzionare la mamma!” urlò Roxanne, finendo una conversazione mentale con il suo Maphone*
“Why not?” chiese stupito il fratello.
“Mi ha detto, cito testualmente, che se non prendo Eccellente in
Astronomia non potrò più uscire di sera!” borbottò Roxanne, disperata.
Freddie strabuzzò gli occhi “Eccellente?!”
“In Astronomia?!” chiese James.
“Quella donna ha bisogno di rivedere le sue priorità” concluse Lucy, rassettandosi la camicetta.
“Sono d’accordo, Lucy”
“Ah, non so che fare!” gemette Roxanne, persa nella crisi più nera.
“Potrei parlare con la Vane e chiederle un favore, in fondo ho ancora
quella foto compromettente” le propose James, tranquillo.
“Davvero lo faresti, Jamie?”
“Ma sì, dai, non mi costa niente”
Roxanne emise un gridolino di gioia e abbracciò il cugino “IO TI AMO! TI AMO DA MORIRE!”
“Vedete? Vedete? Questo è quello che dovreste dirmi ogni santo giorno, ingrati!”
Sbottò allora Lucy, caustica.
“Lucy…” iniziò Freddie, con lo sguardo che urlava “voglio dire una cazzata, e lo voglio fare ora!”.
“Sono sempre data per scontata, sempre ignorata…”
“Lucy…”
“Mai un grazie, mai un inchino! Ma insomma io…” continuò a sproloquiare Lucy, mangiucchiandosi un’unghia.
“Lucy!” esclamò Freddie, attirando la sua attenzione.
“Eh?!”
Freddie s’illuminò “Ciuppaaa!”
Passarono parecchi attimi di silenzio imbarazzante, durante i quali Lucy fisso il cugino, allibita.
Andiamo, non può averlo detto davvero…
*balla di fieno che rotola*
A mali estremi…

“…telo” disse, convinta.
Ci fu ancora qualche attimo di silenzio, Freddie perse il suo sorriso e s’imbronciò.
A quel punto Roxanne e James scoppiarono a ridere, e quest’ultimo riuscì solo a dire: “Lucy, sposami”
 
 
 
N/A
Non ci riuscite proprio a liberarvi di me! Ahaha! Tempo fa una mia amica mi ha detto che avrebbe voluto vedere questi pazzoidi ai G.U.F.O. e chi sono io per fermare la mia testolina? :)
*il Maphone, per che non avesse letto “se una cosa può andare male, lo farà” è il cellulare dei maghi, che viene usato telepaticamente.

  
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