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Autore: CottonBatu    12/06/2006    41 recensioni
“Tu lo sai cosa voglio vero?” Hermione ingoiò il vuoto, tentando di sdrammatizzare la situazione “Se pensi che seducendomi, tu riesca a convincermi a fare per te tutto il lavoro che ti ha assegnato tua madre ti sbagli!” Ron sorrise sornione e poggiò anche la mano in cui era nascosta la molletta contro il muro, bloccando la ragazza in entrambi i lati “Dopo tutti gli anni che ci conosciamo non mi capisci ancora, Hermione? Non è da te dare risposte così stupide…” Hermione borbottò qualcosa in sua difesa, arrossendo.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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COSA NON SI FA PER UNA MOLLETTA GIALLA A FORMA DI FIORE




“Ronnie fai il bravo, sbuccia le pesche per la mamma!” il ragazzo, alto e dagli occhi color mare si stropicciò gli occhi entrando in cucina in una caldissima mattinata di luglio. Fece un cenno stentato alla madre, che trotterellava qua e là armeggiando con ogni tipo di fornello, decisamente indaffarata. Ron si accasciò su una sedia rivolgendo lo sguardo alla sua destra.
Sorrise, arrossendo leggermente

“’Giorno…” Hermione si girò verso di lui rivolgendogli un piccolo sorriso prima di ricominciare a pulire le fragole. Lui puntò i gomiti sul tavolo, poggiando la testa sulle mani e osservandola attentamente.
Era… piccola .
Se gli avessero chiesto un aggettivo per descriverla era certo che avrebbe usato quello.
Hermione era veramente piccola.
Minuta e bassina, con i boccoli raccolti in maniera stentata in una molletta gialla a forma di fiore, che le dava un’aria decisamente meno adulta e molto più adorabile, Hermione sembrava quasi una bambina.
Una bella bambina , pensò Ron.
Hermione si girò verso di lui, sentendosi osservata

“Qualche problema?” Ron strinse le spalle, alzandosi e dirigendosi verso le credenza. Lei lo seguì con lo sguardo, imbarazzata alla vista del fisico tonico del ragazzo coperto solo da una canottiera nera e un paio di boxer

“No…” rispose lui vago. La ragazza non sembrava convinta

“…a che ora ti ha arruolato mia madre per pulire le fragole?!” chiese poi lui divertito, notando l’aria disordinata di Hermione. Lei represse uno sbuffò notando Molly che cercava di fare la disinvolta origliando la loro chiacchierata

Solo tre ore fa!…domani c’è il matrimonio di Bill e Fleur, tutti dobbiamo adoperarci perché sia più perfetto possibile!” Ron alzò il sopracciglio

“E Harry e Ginny dove sono?!” Hermione sembrava a disagio

“A giocare a Quidditch in giardino…” il ragazzo represse a stento una risata

“E Bill?”

“A giocare con Harry e Ginny…”

“Fleur?” Hermione lo fulminò

“Dalla manicure!” Ron rise, risedendosi sulla sedia con in mano una pesca

“Capisco!” disse lui ridendo, mentre sia Molly che Hermione gli scoccavano un’occhiataccia

“Non prendere in giro Hermione, Ronnie! Dovresti ringraziarla, considerando che sta facendo parte del lavoro che spetterebbe a te! Ora muoviti cialtrone, le pesche non di sbucceranno da sole!” disse lei uscendo dalla cucina borbottando qualcosa di imprecisato contro il figlio.
Ron sospirò prendendo un coltello e cominciando a sbucciare svogliatamente il frutto, guardando di tanto in tanto la ragazza, ben decisa a non alzare lo sguardo verso di lui.

“Davvero ti sei offerta di aiutarmi?” Hermione alzò gli occhi

“Certo che no!” disse lei più duramente di quanto avesse voluto

“…cioè…tua madre…tua madre mi ha chiesto se potevo darti una mano e io ho accettato, tutto qui” completò lei, addolcendo un po’ il tono di voce. Lui annuì, tornando a concentrarsi sulla pesca

“Grazie” mormorò Ron con gli occhi fissi sul coltello e le orecchie adorabilmente rosse. Hermione sorrise alzandosi e dirigendosi verso il lavandino per sciacquarsi le mani sporche di fragola, dando le spalle al ragazzo. Gli occhi di lui indugiarono inevitabilmente più in basso del consentito. Si impose varie volte di distogliere lo sguardo da quello che aveva catturato la sua completa attenzione, ma era tutto inutile, i suoi occhi erano lì, fissi su una parte di Hermione che non aveva mai potuto ammirare così attentamente, ostacolato dalla gonna troppo, troppo, troppo larga della divisa. Improvvisamente lei si girò, non lasciando a Ron il tempo necessario per distogliere lo sguardo.
Hermione diventò color ravanello.

“Ron…che…che stavi facendo?” chiese lei incerta. Il ragazzo ingoiò il vuoto, dilatando le pupille in maniera quasi inquietante.

“Niente…?” disse lui in tono quasi interrogativo, sperando con tutte le sue forze che lei fosse troppo di buon umore per mettersi a urlare dandogli – giustamente – del maiale.
Hermione si passò una mano tra i capelli, mordendosi il labbro inferiore nervosamente, ponderando se era il caso o no di cominciare ad inveirgli contro. Ron si schiaffeggiò mentalmente cercando di togliersi dalla testa le malsane immagini che gli stavano comparendo in mente in quel momento. La sua faccia da pesce lesso però doveva essere veramente troppo evidente, perché Hermione smise immediatamente di mordersi il labbro, arrossendo di botto

“RON!”

“Non lo faccio apposta!” disse subito lui a mo di scusa. Lei diventò ancora più rossa

“Smetti immediatamente di farlo!”

“Ma non lo faccio apposta! Come faccio a smettere?!” Hermione era color mattone

“Trova un modo!”

“Che modo?!”

“Non lo so! Qui il pervertito sei tu, non io!” Ron borbottò qualcosa di imprecisato tornando a sbucciare la pesca, mentre lei si aggirava per la cucina facendo di tutto per non guardarlo in faccia. Rimasero un po’ nel più completo silenzio ognuno perso nei propri pensieri

“Scusa” mormorò lui ad un certo punto continuando imperterrito a sbucciare la stessa pesca da quasi venti minuti. Lei finalmente si girò verso il ragazzo con espressione severa in volto. Molly teneva il fiato sospeso, nascosta dietro la porta per vedere cosa succedeva

“Se prometti di non farlo più ti perdono!” disse infine lei, incrociando le braccia al petto e alzando il sopracciglio in segno di sfida. Ron sbuffò arrossendo

“Ti ho già detto che non è una cosa che posso controllare!” Molly alzò gli occhi al cielo, sentendo le parole del figlio

“Come fai a non riuscire a controllare gli occhi, Ronald?! È una questione di rispetto nei miei confronti!” disse lei rabbiosa stringendo i pugni, e facendo un passo verso di lui. Ron si alzò fronteggiandola

“Tu parli di rispetto?! Se tu non andassi in giro mezza nuda , io mi controllerei!” gli occhi di Hermione scintillarono di rabbia

“…Mezza nuda?! Ron, sorvolando il fatto che potrei anche andare in giro
completamente
nuda senza che questo sia affar tuo, ci sono trentacinque gradi fuori, come dovrei andare?! Non posso morire soffocata solo perché tu non riesci a controllare gli ormoni!” Ron aprì più volte la bocca, cercando di prendere tempo

“Bhè...non è questo il punto! Io mi controllerei se tu non ti scoprissi così tanto! È una famiglia formata quasi interamente da uomini, è ovvio che se ti vedo in questo stato ho qualche genere di reazione!” entrambi arrossirono tremendamente

“Vedi di controllare queste reazioni, Ronald! Io non sono come la tua Lav-lav!”

“Almeno lei non faceva la zitella frigida!”

“Almeno io non faccio la sgualdrina!”

“Davvero? Adesso però di fronte a me ci sei tu in canottierina scollata e pantaloncini invisibili!” un sonoro schiaffo gli arrivò sulla guancia sinistra. Molly si trattenne a stento dal farle un applauso

“Non. Permetterti. Mai. Più.” sibilò lei livida di rabbia e con gli occhi stranamente asciutti. Ron portò la sua mano sulla guancia dolorante, con gli occhi fissi su di lei. Hermione non accennava ad abbassare lo sguardo, in attesa di scuse che non le arrivarono


“Cosa stai facendo?” chiese Ron dopo qualche minuto di silenzio

“Aspetto”

“Cosa?!” Hermione si trattenne a stento dal schiaffeggiarlo un’altra volta

“Le tue scuse, Ronald!” Ron si mosse sui piedi , respirando rumorosamente

“Puoi anche andartene allora” Molly stava per lanciargli il tegame che aveva in mano. Hermione ridusse gli occhi a due fessure

“Prego?”

“Non ho alcuna intenzione di scusarmi con te. Non ho niente di cui scusarmi!”

“MI HAI APPENA DATO DELLA DONNACCIA!” urlò lei mentre gli occhi le diventavano lucidi

“TU MI HAI DATO DEL PERVERTITO!”

“Io ho ragione a dire che sei un pervertito!”

“Non è vero”

“Sì, invece! Lavanda ti ha reso un maiale!”

“Non tirare in ballo lei ora, stiamo parlando del tuo sedere, non del suo!” Ron spalancò gli occhi resosi conto di quello che aveva detto. Hermione diventò più o meno color pulce. Molly si mise una mano davanti agli occhi, scuotendo la testa sconsolata da tanta cretinaggine.
Nonostante i trentacinque gradi, nella cucina della Tana, ora c’era il gelo.
La prima a riscuotersi fu Hermione, che schiarendosi la voce, cominciò a camminare in gran carriera verso la porta, senza degnare di uno sguardo Ron

“Dove vai adesso?!” le chiese lui seguendola fuori dalla cucina, senza neanche accorgersi della madre nascosta dietro la porta

“Mi allontano da te, ovvio!”

“Hermione per favore! Ok…ok, mi dispiace, per aver insinuato che tu sei una donnaccia…per favore fermati! Hermione, perdonami per favore!” lei però continuava a camminare, salendo le scale velocemente per rifugiarsi nelle camera di Ginny

“Hermione!” riprovò lui bloccandola per un braccio. Lei alzò gli occhi al cielo, e si girò rabbiosamente verso di lui

“Che vuoi?!”

“Come che voglio?!Mi sono scusato! Perché ora non mi sorridi come fai di solito?!” lei sbuffò alterata

“Non ti sei scusato abbastanza! Non mi pare che quell’insinuazione sia stata l’unica cosa offensiva che ti sia uscita di bocca, oggi!” Ron pensò attentamente al loro dialogo

“Ti ho solo detto che hai un bel sedere, non mi sembra una grande offesa, questa!” disse lui, dopo un po’, arrossendo violentemente. Hermione aprì la bocca varie volte, cercando di parlare

“Non è un’offesa, Ron…ma…ma…oh, insomma, perché non capisci?!” disse lei liberandosi dalla sua presa e dirigendosi in camera, lasciandolo lì come un sacco di patate.
Ron si riscosse all’improvviso

“Ehi! Mica mi piace solo quello di te!” urlò lui, in direzione della porta appena chiusa, e scatenando la completa attenzione dei gemelli, che passavano di lì in quel momento.
La porticina si riaprì di nuovo e Ron raggiunse di corsa l’uscio

“No?”

“Certo che no!” i gemelli ora erano tutt’orecchi

“Era per questo che hai fatto quella scenata? Credi di non piacermi?” Hermione abbassò lo sguardo, improvvisamente molto interessata ai suoi sandali

“Non voglio piacerti solo per… quello ! Io…”

“Tu mi piaci tutta” Hermione alzò lo sguardo con gli occhi allucinati e rossissima in viso. Ron era paonazzo e sull’orlo dello svenimento

“Non solo in quel senso!...voglio dire…anche la testa …” i gemelli si stavano ficcando le mani in gola per non scoppiare a ridere

“La testa?” Hermione sembrava confusa

“Sì…come ragioni, come reagisci alle situazioni…la testa, insomma!” Hermione non poté evitare che un piccolo sorriso le si disegnasse sulle labbra. Ron si illuminò

“Hai sorriso! Mi hai perdonato!...Vero?” Hermione storse il naso, ma il suo sorriso si allargò maggiormente

“Diciamo che sei momentaneamente fuori pericolo…”

“Mi hai perdonato!” ripeté lui contento.
Rimasero un pochino fermi in un silenzio imbarazzato, finché Hermione non notò uno strano scintillio negli occhi del ragazzo, che senza alcun preavviso alzò un braccio e liberò la cascata di riccioli costretti dalla molletta gialla. La ragazza spalancò gli occhi sorpresa

“Perché l’hai fatto?!” chiese lei tentando inutilmente di riprendersi l’elastico

“è divertente” disse semplicemente lui, alzando il più possibile la mano in cui era nascosta la molletta, e facendo avvicinare maggiormente Hermione

“Dai Ron, ridammela! È un regalo di mia nonna, ci tengo! Ron, per favore!” il ragazzo fece finta di pensarci su

“Mhm…no”

“Ron!” lui ridacchiò divertito, vedendola così disperata per la perdita della sua adorata mollettina per capelli. All’improvviso un’idea di un’idiozia quasi allarmante, gli balenò in mente

“Cosa saresti disposta a fare per riavere questo delizioso oggettino?” Hermione ridusse gli occhi a due fessure

“Scusami?!” i gemelli ora avevano smesso di ridere e guardavano più che incuriositi l’interessante scambio di opinioni

“Cosa faresti per riavere la tua molletta?” ripeté lui facendo un passo avanti verso la ragazza. Hermione ci pensò su

“Non lo so…Ron che ti è preso stamattina?!” il ragazzo alzò le spalle

“Ho caldo…”

“E il caldo ti rincretinisce a tal punto?!”

“Non solo il caldo…” Hermione si impose inutilmente di non arrossire

“…Allora?” chiese lui facendo un altro passo avanti . I gemelli avevano gli occhi spalancati dallo stupore.

“Ron, smettila di chiederlo, non lo so!”

“Se te lo suggerissi?!” un altro passo. Hermione riusciva a quasi a contare le lentiggini che il ragazzo aveva sul naso

“Io…Ron...non è che ti sei drogato, vero?!” il ragazzo sorrise posando una al muro a cui lei si era appoggiata

“In un certo senso…il caldo mi fa brutti effetti”

“Lo vedo!” disse lei uscendosene con una risatina tendente all’isterico. Lui la strinse contro il muro, facendola trasalire

“Tu lo sai cosa voglio vero?” Hermione ingoiò il vuoto, tentando di sdrammatizzare la situazione

“Se pensi che seducendomi, tu riesca a convincermi a fare per te tutto il lavoro che ti ha assegnato tua madre ti sbagli!” Ron sorrise sornione e poggiò anche la mano in cui era nascosta la molletta contro il muro, bloccando la ragazza in entrambi i lati

“Dopo tutti gli anni che ci conosciamo non mi capisci ancora, Hermione? Non è da te dare risposte così stupide…” Hermione borbottò qualcosa in sua difesa, arrossendo

“…Allora?! Non mi vuoi dire proprio niente? Mi deludi, in questo modo!...Cosa potrebbe volere un Weasley, impulsivo e immaturo come il sottoscritto, da una ragazzina gentile e a modo come te?” Hermione scattò

“Non sono una ragazzina!” Ron alzò il sopracciglio, divertito

“Non sviare il discorso Granger…io non mi smuovo finché non mi riveli cosa pensi” la ragazza alzò gli occhi al cielo

“Ron basta per piacere! C’è tanto lavoro da fare, non è il momento di mettersi a giocare!” Ron non si smosse

“Hermione, è inutile che provi a convincermi! Finché non ti decidi a dirmi cosa ti passa per la testa, non mi sposto…”

“Come fai a sapere che qualcosa mi passa per la testa?!”

“Sei Hermione Granger!” Hermione sbuffò

“Cosa vuoi che ti dica?! L’hai appena detto che dopo anni che ci conosciamo io non riesco ancora a capirti!” Ron abbassò la testa su di lei

“Io so che lo sai quello che voglio…” Hermione abbassò lo sguardo

“Non ho voglia di dirti a cosa penso…”

“Questo perché ci hai preso gusto a essere incastrata tra me e il muro!” esclamò Ron divertito. Hermione alzò lo sguardo di botto, spalancando gli occhi e la bocca, piccata

“Non dire idiozie!...Io…io non voglio dirti cosa penso! È… È questione di privacy !” Ron rise

“Non è questione di privacy, Herm, è questione che se tu non mi dici quello che pensi io voglia, rimaniamo in questa posizione che, ammettiamolo, piace a entrambi…” Hermione lo guardò negli occhi arrossendo come non mai

“…quindi io posso aspettare quanto vuoi, non ho assolutamente fretta…” la ragazza sospirò

“Dobbiamo lavorare, Ron…se tua madre ci vedesse senza far niente, si metterebbe sicuramente a urlare!” disse lei ignorando l’ultima frase di lui

“E questo ti sembra niente?! Ma dov’è finita la strega brillante che ho portato a casa mia un mese fa?!”
“è preoccupata per la sua vita se tua madre ci vedesse ora!” Ron sospirò

“Io ribadisco…non mi dici quello che voglio?! Allora, rimani incastrata tra me e il muro per almeno un’altra ora!” Hermione alzò gli occhi al cielo

“Basta giochetti, Ron! Non mi avevi detto che me lo avresti suggerito?! Suggerisci allora!”disse lei spazientita. Ron fece un sguardo strano, come ad indicare che non aspettava altro

“Baciami” il cervello di Hermione ebbe un collasso

“C-come?!” chiese lei isterica

“Baciami”

“Stai scherzando, vero?!”

“Se tu non mi baci, dì addio alla tua molletta” disse Ron con una strana fermezza nella voce. Hermione si passò una mano tra i capelli, facendo un respiro profondo. Si alzò sul punta dei piedi e diede un bacio sulla guancia al ragazzo

“Ma Herm…” lei ridacchiò

“Che c’è?! Il bacio te l’ho dato, ora restituiscimi la mia molletta!” Ron la guardò male

“Non hai rispettato i patti!”

“Certo che li ho rispettati! Mi hai detto di baciarti e io l’ho fatto!”

“Ma io non intendevo…”

“Cosa?” Ron arrossì

“Non intendevo quel tipo di bacio…” mormorò lui con gli occhi poggiati sulle labbra di lei. Le mascelle dei gemelli ormai avevano sbattuto per terra

“Non è colpa mia se non sai spiegarti” ribatté lei con fare da maestrina

“Non ho bisogno di una lezione di grammatica, sai benissimo a che tipo di bacio mi riferivo!”

“Cosa te lo fa pensare?! Sei tu il primo a dire che non ti capisco!” Ron sospirò rumorosamente, mentre vedeva Hermione che ridacchiava con le guance tutte rosse

“Io tanto la molletta non te la ridò!” Hermione strinse gli occhi

“Non essere ingiusto, io ho rispettato i patti!”

“Io ingiusto?! Sei tu quella sleale!”

“Non hai detto che bacio volevi, Ron! Hai solo detto ‘baciami’ e io l’ho fatto!”

“Tu lo sapevi che non volevo un bacio sulla guancia, sei stata cattiva!”

“Smettila di fare così! La prossima volta sii più preciso!”

“ E tu mi accontenteresti comunque?!” sussurrò lui al suo orecchio. Hermione lo guardò negli occhi, arrossendo

“Chi lo sa…” il cuore di Ron cominciò a battere furiosamente

“Baciami sulle labbra, allora…” Hermione trasalì impercettibilmente.
Con un po’ di indecisione si alzò di nuovo sulle punte dei piedi sfiorando le labbra di lui con le sue, per qualche secondo. Lui le fasciò la vita con le sua braccia avvicinandola maggiormente sé

“Grazie!” esclamò lui una volta che si furono separati. Hermione sorrise, tutta rossa in faccia.
Lui tornò serio all’improvviso, aprendo la mano dove era nascosta la molletta

“Ehm…La tua molletta” lei lo guardò per un attimo la mollettina gialla e poi spostò lo sguardo su di lui, fissandolo negli occhi con un sorrisino malizioso sulle labbra

“Tienitela” lui sorrise

“Sei consapevole che ogni volta che la vorrai usare dovrai pagare pegno per averla?!” Hermione si avvicinò di più a lui, mettendogli le braccia intorno al collo

“Appunto…Tienitela”




Fine.






Buonaseeeeraaaaaaaa!!!!! Piaciuta la shottina?! Spero tanto, tanto, tanto di sì!!!^^!
Questa ff la dedico a tutti quelli che leggono e recensiscono sempre le mie storie idiote ^-^!!!!!!!!!! Grazie mille tesori miei adorati, siete sempre gentilissimi!^^!
Ci sentiamo presto lovi miei!!!! <----sì, è una minaccia (XD)!
Baciotti potti ^o^!!!
   
 
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