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Autore: TenthLover    05/10/2011    2 recensioni
'Ha gli occhi di un viola particolare.. Forse un viola malva.. E' alto poco più di nii-chan ed abbastanza muscoloso.. O almeno così sembrava.. E' vestito in modo strano.. Ha un paio di jeans, una camicia bianca che gli stava a pennello ed una cravatta viola che si intonava coi suoi occhi.. Ma perché una cravatta? Eravamo in casa..'
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Akihiko Usami, Misaki Takahashi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Apro gli occhi e noto che, dalla finestra, iniziano ad entrare i primi raggi di sole che illuminano la mia stanza buia. Tutto è in disordine, oggi dovrò sistemarla per bene.

Mi sento avvolgere da un calore diverso da quello del sole e sento uno strano odore di tabacco provenire dal mio letto. Alzo gli occhi strofinandoli con il palmo della mia mano per riuscire a tenerli aperti tanto quanto mi basta per poter vedere da dove proviene quell’odore. Appena mi accorgo di avere il viso affondato nel petto del mio coinquilino ancora dormiente, spalanco gli occhi e con uno strattone mi allontano da lui totalmente rosso in viso.

“Mmh..”

Lo vedo strofinare gli occhi e guardarsi intorno un po’ spaesato.

“Ma che ore sono?”

“E’-E’ l’alba.”

Dopo aver atteso pochi secondi per avere il tempo di riprendere lucidità, finalmente mi guarda.

“Ehi, stai meglio?”

Si avvicina a me posando delicatamente la mano sulla mia fronte ormai fresca.

“Sembra di si. Per fortuna.”

Con un gesto veloce, sento le sue labbra posarsi sulle mie ed allontanarsi anche prima di poterle assaporare. Non è la prima volta che ricevo un bacio da lui però questo era davvero molto sbrigativo.. Quasi esitante.

“Uhm, stai bene?”

“Certo, perché me lo chiedi?”

Lo scrittore è intento a sistemarsi in qualche modo i capelli, disordinati durante la notte, usando la mano ma, ovviamente, disordinandoli ulteriormente.

Non posso fare a meno di sorridere. In certi momenti Usagi-san sembrava quasi tenero.. Quasi.

“Vieni qui che tu fai solo più casino.”

Mi inginocchio accanto a lui e, con le mie mani, cerco di dare ai suoi capelli una sistemata.

Lo vedo sorridere.

“Dovresti essere sempre così, sai?”

“Uh? Che intendi?”

Mentre sono intento a sistemare i capelli che coprono parte del suo viso, Usagi-san mi afferra delicatamente i polsi e mi corica nuovamente sul letto prendendomi le mani.

“A volte sei dolce con me ma, altre volte, sei proprio un rompi scatole. Dovresti soffermarti solo sulla dolcezza.”

Inevitabilmente, arrossisco.

“E-Ehi! Non sono un rompi scatole! E soprattutto, togliti di dosso!”

“Ma come? Credevo che tu volessi..”

“Volessi.. Cosa?”

Lo vedo sospirare.

“Sapevo che era troppo bello per essere vero.”

Dopo aver pronunciato questa frase, si alza e, dopo avermi dato il solito colpetto delicato sulla testa, esce dalla stanza lasciandomi sul letto confuso.

Di cosa stava parlando?

“Ehi, rispondi!”

Mi alzo dal letto e scendo insieme a lui al piano di sotto.

“Niente, niente.”

“Non puoi andartene così!”

Con una mano, gli afferro il lembo della camicia tirandolo verso di me.

“Cosa vuoi dire?”

Con un sospiro, mi appoggia al muro mettendo la sua mano accanto al mio viso.

“Non hai ancora voglia di fare l’amore con me?”

A quelle parole, il mio viso diventa completamente rosso.

“F-Fare l’amor.. M-Ma di cosa parli? Sei impazzito?!”

Senza nemmeno lasciarmi il tempo di completare la frase, come se sapesse già cos’avrei detto, toglie la mano dal muro con un’espressione tra il deluso ed il rassegnato.

In quel momento, come in un flash, ricordo a cosa si stesse riferendo.

La sera prima avevo detto di voler fare l’amore con lui.

Dentro di me, stanno nascendo diverse emozioni:
Vergogna, insicurezza.. Ma soprattutto curiosità.

Perché Usagi-san, innamorato di mio fratello, ha quell’espressione sul volto? Perché sembra così deluso.. Triste?

Senza nemmeno pensarci, afferro velocemente la sua cravatta per evitare che vada via. Questa mia reazione sembra spiazzarlo.

“Cosa?”

“I-Io.. Uhm.. Ecco.. Ti ho.. Ti ho veramente chiesto.. Q-Quello?”

“Già, proprio ieri.”

Arrossisco.

Mi sorride e, prendendomi il mento tra le dita, avvicina il mio viso al suo.

“Stai tranquillo. Conosco i deliri da febbre e so che spesso e volentieri si dicono cose che non si pensano. Tranquillo.”

Sembra serio in quello che dice eppure.. Continuo a vedere la delusione nella sua espressione.

Senza lasciarmi il tempo di formulare una risposta, mi lascia e si dirige al piano di sopra.

Devo fermarlo? Cosa dovrei dire? Io.. Io voglio fare l’amore con lui? Con un uomo.. L’uomo che io..

“Voglio fare l’amore con te!”

L’ho detto. L’ho detto senza pensarci. Credo che sia la cosa più stupida che io abbia mai fatto ed, infatti, me ne pento all’istante. Mi tappo la bocca, rosso in viso, e mi dirigo in cucina con passi veloci evitando il suo sguardo.

Credo che, finora, questo sia il momento più imbarazzante della mia vita.

Cosa sta facendo? Perché non ha ancora detto niente? Non mi ha sentito? Mi sembra improbabile. Mi copro il viso con le mani per l’imbarazzo. Riuscirò mai a riguardarlo in faccia?

Nemmeno il tempo di poter finire la frase che mi sento sollevare e trascinare al piano di sopra. Sto volando?

Sbircio tra le dita delle mie mani e noto che Usagi-san mi sta portando di peso al piano di sopra e dove? Verso la SUA camera.

Arrossisco.

“U-Usagi-san.. C-Cosa stai..? Fammi scendere!”

“Troppo tardi. Non puoi più ritirare ciò che hai detto.”

Con meno delicatezza del solito, mi adagia sul letto sedendosi sulle mie gambe.

“Mi ero ripromesso di accettare la tua decisione, ma con questa frase come pretendi che io ci riesca?”

Cerco di guardare altrove in preda al panico ed all’imbarazzo.

Lui, intanto, poggia le mani ai lati del mio viso chinandosi verso di me ed impedendomi la visuale verso qualsiasi cosa che non sia lui.

“Tu vuoi farmi impazzire.”

Con un gesto delicato della mano, mette le dita tra i miei capelli e mi bacia con più passione ed intensità del solito.

Arrossisco a quel gesto ma non posso fare a meno di ricambiare.

Vedendo la mia partecipazione, inizia a sbottonarmi la camicetta che avevo indossato il giorno prima e che non avevo ancora avuto l’occasione di cambiare.

Cerco di ignorare l’imbarazzo e gli metto, esitante, una mano tra i capelli.

Prima di mettere la lingua nella mia bocca, si lascia scappare un sorriso.

Ricambio anche quello cercando di non farmi sconfiggere dall’imbarazzo.

Sorride.

Dopo aver sbottonato tutta la camicetta, fa scendere lentamente la sua mano lungo il mio fianco fino ad arrivare al sedere che, con mio ENORME imbarazzo, inizia ad accarezzare.

Basta, è troppo imbarazzante!
Stacco il mio viso dal suo arrossendo.

“M-Mi imbarazza troppo. Mi dispiace, scusa!”

Arrossisco.

Sorride.

“Mi dispiace. Forse sto esagerando.”

Con un gesto delicato della mano, mi accarezza la guancia ormai arrossata.

“Vuoi che mi fermi qui?”

Lo sta facendo apposta, lo so. Mi provoca per ottenere ciò che vuole ed io, come un’idiota, ci casco sempre. Però lui.. E’ così bello.

Con un movimento lento, scuoto la testa a destra e sinistra.

Mi sorride, un sorriso che non spesso vedo sul suo volto.

Un sorriso davvero felice.

Con la stessa passione di prima, riprende a baciarmi e, con mio imbarazzo, ad accarezzarmi il sedere.

Per un po’ di minuti, continuiamo semplicemente a baciarci senza mai, a parte la mia camicetta, togliere indumenti.

Vuole che faccia io il primo passo?

Con esitazione, allungo una mano tremante ed inizio a sbottonare la sua camicia.

Questo mio semplice movimento, fa iniziare tutto.

Usagi-san interrompe il bacio ed inizia a baciarmi il collo.

Sta davvero succedendo tutto questo?

Prima che il mio pensiero terminasse, Usagi-san mi aveva già tolto tutti gli indumenti dalla vita in giù. Tutti.

Senza esitazione né imbarazzo, come suo solito, inizia a leccare il mio membro facendomi irrigidire.

Notando questa mia reazione, mi accarezza delicatamente il fianco per farmi calmare. Chiudo gli occhi cercando di dimenticare l’imbarazzo che sto provando.

“Mmh..”

Stringo gli occhi cercando di trattenermi. Non può già essere ora!

Mi mordo il labbro inferiore e, inevitabilmente, vengo dopo pochi minuti.

Usagi-san mi lascia strofinandosi la bocca con il braccio.

“Certo che sei veloce.”

“Z-Zitto!”

Mi copro il viso con la coperta totalmente rosso in viso.

Lui sorride e poggia delictamente le labbra sulle mie attraverso le coperte.

“Hai intenzione di rimanere in questo modo?”

Annuisco.

“E come dovrei fare se rimani così?”

Esitando, abbasso leggermente la coperta fino a scoprirmi solo gli occhi.

Mi sorride togliendo il resto della coperta.

Si china su di me sussurrandomi all’orecchio.

“Stai calmo.”

Inizia a baciarmi la spalla mentre, con un movimento veloce, toglie il resto dei vestiti di entrambi.

Il mio cuore va a mille, non so più cosa fare. E’ giusto ciò che sto facendo? Se Usagi-san ama mio fratello, allora per lui questo cos’è? Solo sesso? Oppure.. Qualcosa di più?

Dopo averci spogliato del tutto, ad eccezione della sua camicia, poggia entrambe le mani sul letto - una a destra ed una a sinistra del mio viso – facendomi arrossire.

“Sei pronto?”

“I-Io..”

Guardo altrove per il troppo imbarazzo.

“Misaki? Tutto apposto?”

“Io.. Credo di si.”

Mi gira delicatamente il viso per farsi guardare.

“C-Cosa?”

“Misaki.. Voglio farlo davvero. Voglio fare l’amore con te perché..”

Lo guardo negli occhi.

 

“Io ti amo.”

 

Credo che il mio cuore non abbia mai battuto più veloce di come sta facendo ora.

 

Mi ama?

 

Con un movimento improvviso, si china verso di me baciandomi sulle labbra ed entrandomi dentro.

Ecco iniziare il dolore.

Afferro velocemente la sua camicia con entrambe le mani stringendola con tutta la forza che ho.

Fa male.

Dopo aver visto la mia reazione, Usagi-san interrompe il bacio.

“Va tutto bene?”

“F-Fa male!”

La stringo strizzando anche gli occhi.

“Misaki, va tutto bene.”

Mettendo una mano tra i miei capelli ed una dietro la mia schiena, mi avvicina a sé stringendomi e facendomi appoggiare l’orecchio al suo petto.

“U.. Usagi-san?”

Gli stringo la camicia.

“Concentrati solo su questo. Rilassati e rimani calmo.”

Socchiudo gli occhi mollando un po’ la presa.
Li chiudo ascoltando il battito del suo cuore.

Dopo pochi minuti, inizia a muoversi piano aumentando il dolore che, grazie a lui, iniziavo a sopportare.

“Va meglio?”

Con un movimento lento della testa, accenno un si.

Mi sorride e, dopo avermi baciato nuovamente sulle labbra, mi chiude nel suo abbraccio dove passerò il resto della notte.

 

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Chiedo scusa per l’enorme ritardo ^^” Probabilmente questo sarà il penultimo capitolo ♥

  
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