Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Ciack    13/06/2006    2 recensioni
Song-fic sulle note di “Non dirgli mai” con protagonisti Harry e Ginni e in secondo piano Draco. Antefatto: Harry e Ginni stavano assieme, ma il ragazzo non si decideva a tagliare definitivamente i ponti con Cho Chang e alla fine la rossa si è messa con Draco. Il seguente testo è ambientato pochi giorni dopo che tutto ciò si è verificato. Spero vi piaccia. Buona lettura!!
Genere: Romantico, Commedia, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Ginny, Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Song-fic sulle note di “Non dirgli mai”

 

Harry aveva aspettato lungamente che finalmente “quello” si allontanasse dalla sua Ginni, ma non c’era verso. Sua...lo era mai stata poi? Cominciava a pensare di avere vissuto tutto in un sogno. Un dolcissimo sogno che era stato sopraffatto da un incubo: il suo grande amore con un altro. Era uscito nel parco per scappare dalle grinfie di Cho Chang e li aveva visti in riva al lago a giocare a farsi prendere dalla piovra gigante. Il suo cuore aveva avuto un sussulto…di gioia quando la piovra aveva afferrato Draco per una gamba. Ancora un metro e la piovra se lo sarebbe mangiato. Harry era disposto addirittura ad andare al suo funerale in cambio di questa grazia. Si avvicinò un po’ di più per godersi meglio la scena, ma Ginni lo vide. Era sembrata spaventata? Si era sentita in colpa? Non lo sapeva, ma quell’eventualità sembrò ridargli forza o piuttosto gli diede totalmente di volta il cervello: lui era Harry Potter, il sopravvissuto, erano gli altri a cadere ai suoi piedi, non il contrario, MAI. Il ragazzo camminò verso Ginni gonfiando il petto e ostentando una nonchalance tale che la ragazza dovette fare un tremendo sforzo per trattenersi dal ridere davanti a quel tacchino sculettante.

-         Ciao Ginni, come stai? –

-         Bene grazie...ehm...e tu? – domandò impacciata.

-         Tutto bene, magari un po’ di stanchezza, sai com’è il mio fan club mi tiene molto occupato – rispose con noncuranza osservando il leggero incrinarsi del suo dolce sorriso.

Chissà perché ora lo irritava, forse era il pensiero che lei sorridesse a “quello” invece che a lui. Ginni si voltò verso il lago sperando che Draco la traesse d’impiccio, ma lui stava lottando con la piovra. Quello sguardo mandò in tilt il cervello, se l’era visto rivolgere così spesso nel passato che credeva che la piccola Ginni non potesse guardare così nessun altro che lui, il suo migliore amico, il suo protettore (N.d.Ciack -in un altro contesto suonerebbe davvero male questa affermazione-). Ecco, ora aveva bisogno di farla sentire in colpa, farle capire l’enorme errore che stava facendo e prima che lei potesse scappare via con una scusa o corresse ad aiutare il suo nuovo ragazzo le disse: - Sai spero davvero che tu possa essere felice con lui -.

La Grifondoro spalancò gli occhi, cosa aveva sentito?

-         non guardarmi così – continuò, attingendo alle sue migliori doti di attore – con te ho fatto molti errori, ti ho fatta soffrire…e ti giuro che mi dispiace – si affrettò ad aggiungere – ma se ora sei felice, beh, allora va bene anche a me. Solo che – e qui lanciò uno sguardo di pietà a Draco che era saldamente ancorato a un tentacolo vorticante della piovra – ti consiglio di non mostrargli mai la foto che hai nel diario,

quella in cui indossi sorridendo

il mio maglione lungo sulle mani                                     (grazie Hermione per avermelo detto)

che risaltava il tuo delizioso piccolo seno             (Ginni se lo coprì con le braccia e inarcò le sopracciglia. Non sopporta che le si rinfaccino le sue misure mini)

ti ricordi le corse in bicicletta di quella primavera?

Sedevi sul manubrio e il vento profumava di te

di quel tempo di noi due

ormai solo fotografie            (e qui si mostrò profondamente addolorato, ma appena Ginni cercò di parlare, lui le poggiò un dito sulle labbra e si fece forza)

mi sarebbe piaciuto rifarlo, ma ora non vorrai più

ricordo ancora il primo giorno che ti vidi                         (NdCiack – si ricorda solo di averla trovata terribilmente piatta di seno, una bambina sempre scalza che si arrampicava sugli alberi meglio di tutti gli altri)

scusami non è giusto dirti questo             (faccia mortificata)

il tuo cuore appartiene a un altro

parla male di me senza alcuna pietà

me lo merito e saperlo non sai il male che mi fa

se solo non fossi così stupido             (Ginni annuì, ma Harry non mollò)

Non dirgli mai

che in vacanza siamo stati a letto per un giorno intero

e per la paura di quel temporale come mi stringevi            

sai                                                                   (e qui Harry arrossì lievemente e sembrò impacciato)

sembravi così indifesa, in quel momento di scompiglio

ero felice di proteggerti             (NdCiack –non dice che ne ha approfittato per far considerazioni sul suo seno, i suoi fianchi e la vita sottile)

e ora invece solo un gran cordoglio.

Non dirgli mai

di come è stata bella quella notte al mare

nel mio mantello aspettavamo stretti che arrivasse il sole

e siccome eri in ritardo per te infransi il regolamento

e ti portai di corsa a casa con la magia             (NdCiack non aggiunge che voleva correre dal fioraio per scegliere i fiori migliori da portare alla figlia del barista)

Non dirgli mai

spegni il fuoco che brucia dentro di te

e nascondi quegli occhi rossi se pensi a me.

Ma se lui ti stringe le mani respira più forte dicendo che l’ami

la sua vita è più bella da quando ci sei

gli fai male se un giorno parlando di noi

hai una lacrima ancora per me.            (Ginni rimase sconcertata, come sapeva che spesso era accaduto proprio così? Che avesse chiesto a Gazza, il custode, di puntarle addosso le telecamere de “La Scuola del Grande Bidello”?)

Non dirgli mai

che sono io il primo che ti ha fatto sua             (la ragazza arrossì violentemente)

che per anni ti ho amata cercando di dimenticarti

che proprio quando mi sono dichiarato, ho rovinato tutto (Draco gridò aiuto, ma nessuno lo degnò di uno sguardo)

e ora che a causa mia ti ho perso mi sembra di impazzire

Non sai che io                                                 (Harry era rosso in volto, le sue emozioni si erano poco a poco trasformate in un canto sempre più impetuoso. Avrebbe voluto avercela con lei, ma era furente solo con sé stesso. L’amava davvero, come aveva potuto essere così idiota? Doveva dirglielo, forse era la sua ultima chance)

ti amo piccola, per te sto soffrendo

troppe volte ti penso in piena notte e parlo singhiozzando

mi faccio male quando i tuoi ricordi voglio cancellare

chiusa nel cuore ti porterò sempre oh mio grande amore.

Io t’amerò minuto per minuto tutta la vita

sappi che per me la nostra storia non è mai finita.

 

                   Draco li raggiunse improvvisamente, senza che nessuno dei due se ne fosse accorto, immersi come erano nei sentimenti, negli occhi e nel cuore reciproci. Mise le braccia attorno al busto di Ginni ed esclamò – Potter ora lei è mia -. La frase suonò come una fucilata ed entrambi i ragazzi sobbalzarono. Harry guardò speranzoso la ragazza, ma i loro occhi rifiutavano di incrociarsi. Era pallida come un cencio e si mordeva il labbro, totalmente sconvolta. Il Grifondoro interpretò quel silenzio come l’assenso alle parole del suo rivale – Va bene. Ho capito – e così come era venuto, uscì di scena.

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Ciack