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Autore: Vahly    13/06/2006    2 recensioni
Non era proprio come desiderare qualcosa. Desiderare era diverso… più intenso. Ti poteva far battere il cuore, chiudere gli occhi, ti poteva far sentire felice o in preda all’ansia. Ma Harry non provava più nulla di tutto questo. Nel modo più assoluto.
Genere: Romantico, Triste, Malinconico, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sadness and sorrow



Non era proprio come desiderare qualcosa
Desiderare era diverso… più intenso. Ti poteva far battere il cuore, chiudere gli occhi, ti poteva far sentire felice o in preda all’ansia.
Ma Harry non provava più nulla di tutto questo. Nel modo più assoluto.
Tutto ciò che riusciva a desiderare – no, non era questo il termine, ma non riusciva a trovarne altri – era di chiudere gli occhi e non doverli riaprire mai più. Di poter finalmente dimenticare il dolore, e l’angoscia, e la disperazione.
Di non rivedere tutte le sere gli occhi grigi di Draco prima di andare dormire, e di non rivedere nei suoi incubi le immagini dei corpi dei suoi amici, compagni, di Remus e di tutti coloro che gli erano stati accanto squarciati e coperti di sangue.
Sapeva che il mondo magico contava su di lui, soprattutto ora che Voldemort era all’apice del suo potere. Ma a lui non importava più.
Che se la cavassero da soli.
Sorrise al pensiero che Draco diceva la stessa cosa. Gli aveva sempre ripetuto che doveva smetterla di essere così altruista, o prima o poi avrebbe fatto una brutta fine. Ma Harry non aveva mai voluto ascoltarlo, e Draco alla fine era morto per lui.
Ed Harry sapeva che anche se gli ripeteva sempre che gli dava sui nervi, che il suo altruismo era patetico e la sua lotta era inutile, non lo pensava veramente.
Draco era sempre stato con lui, nonostante tutto. E gli mancava, gli mancava terribilmente. Gli mancavano le sue braccia forti che lo stringevano possessivamente, quasi come se avesse paura che volesse andarsene da un momento all’altro. Gli mancavano le sue labbra che sapevano di marmellata all’albicocca, ed il suo profumo intenso e sensuale. Gli mancavano le lunghe nottate trascorse a fare l’amore, ed i momenti in cui rientravano stanchi ed affaticati, ma felici di essere ancora vivi. Ed il suono della sua voce, il bagliore nei suoi occhi, la morbidezza dei suoi capelli. All’inizio si era disperato, ed aveva creduto di non riuscire a sopravvivere senza di lui.
Poi era andato avanti, ed anche se non era mai riuscito ad essere felice con nessuno dei ragazzi con cui era stato successivamente, si sentiva in colpa, e si odiava, perché Draco era morto per lui, e lui lo ripagava giacendo con altri, e condividendo con loro momenti che avrebbero dovuto appartenere solo a Draco. L’unico che avesse mai amato.
Non era Draco l’unico a mancargli, anche se la sua assenza era sempre ben presente nella sua mente. Desiderava con tutto se stesso litigare ancora con Ron e giocare a scacchi con lui, e sentire ancora le prediche di Hermione e chiederle consigli e vedere il suo sorriso…
Si odiava, veramente.
Perché avrebbe potuto… avrebbe DOVUTO difenderli. Era ciò che si aspettavano tutti da lui. E lui avrebbe dovuto riuscire a farlo.
Si odiava perché avrebbe potuto esserci lui al loro posto, ma non era stato così.
Si odiava perché guardandoli morti, si era sentito felice di essere ancora vivo.
Perché avrebbe dovuto vendicarli, ma non lo aveva fatto. Si era egoisticamente chiuso nella sua disperazione, in una situazione di totale apatia, e si era lasciato andare per molto tempo, che oramai non gli sembrava di aver mai vissuto in altro modo…
Non era capace di suicidarsi. Non lo era stato per tre anni, da quando erano morti… ed il suo istinto alla sopravvivenza era troppo, troppo forte.
Ma prese una decisione.
Avrebbe affrontato Voldemort, una volta per tutte.
E l’avrebbe trascinato con sé nella morte.




Note dell’autrice.




Scritta di getto e sotto stress da esami. Spero sia decente.
Il pov è quello di Harry, teso a colpevolizzarsi e ad accusarsi. Per questo ci sono frasi come “avrebbe DOVUTO difenderli. Era ciò che si aspettavano tutti da lui. E lui avrebbe dovuto riuscire a farlo”, o “avrebbe dovuto vendicarli, ma non lo aveva fatto. Si era egoisticamente chiuso nella sua disperazione”. Mi piacerebbe riuscire a riscriverla, sotto un altro punto di vista. Ma non prometto niente, ho ancora in cantiere il seguito di diverse one shot… fatemi sapere che ve ne pare, ok?




   
 
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