Le onde sfioravano lente e silenziose la sabbia del lungomare, con una sola persona a far loro da spettatrice. Era lì, seduta morbidamente sulla spiaggia, con gli occhi socchiusi che fissavano in lontananza, l’orizzonte.
Stava aspettando qualcuno, da ore, ma oramai non importava più. Non sarebbe più arrivato, lo sapeva.
Era inutile restare ancora lì. Si rialzò lentamente, come se qualcosa volesse trattenerla a tutti i costi, prima di rivolgere un ultimo sguardo a quel mare così tristemente malinconico nelle sue soffuse luci rosse del tramonto, poi si voltò per andarsene.
Aveva percorso pochi metri, quando una voce distante la chiamò. Con un rumoroso sospiro si fermò, senza però riuscire a voltarsi.
La figura alle sue spalle la raggiunse correndo, per poi posarle una mano sulla spalle e chiederle con dolcezza
– Guardami, ti prego.
Lei scosse la testa, lentamente
– Che cos’hai fatto fino a quest’ora? Dov’eri?
– Io… mi spiace, Ginny
Mormorò sommessamente il ragazzo. La sua voce esprimeva tutto il rimpianto e la paura che provava.
– Sai, Draco… Io ci ho creduto fino all’ultimo. Veramente, l’ho fatto… Che stupida sono stata. Avrei dovuto saperlo… Come avresti potuto scegliere una come me?
– Non ero da Pansy! Io…
– Lo so. Tu non la ami.
Ginny finalmente si voltò, per poterlo guardare in volto. Sui suoi occhi non c’erano lacrime, ne aveva versate troppe, quei giorni, per poterne avere ancora, ma la sua espressione non riusciva a nascondere il dolore che le frasi che stava per pronunciare le avrebbero procurato. Draco se ne accorse, e scuotendo la testa le chiese:
– No, non dire nulla, ti prego. Dammi solo un’altra possibilità.
Accostò le proprie labbra a quelle della ragazza, ma quest’ultima le impedì di baciarla, allontanandosi di scatto.
– No. Mi spiace Draco… Tu hai fatto la tua scelta… ed ora io farò la mia.
Draco spalancò gli occhi… era l’ultima cosa che si sarebbe aspettato
– Non è ancora troppo tardi, Ginny! Io ti amo!
– Sì, può essere vero… – disse lentamente, sfiorandogli il braccio destro, quello su cui solo pochi giorni prima era stato deposto il marchio nero
– Però io amo anche altre persone. Persone che tu dovrai uccidere… ed io non posso vivere sapendo che il mio ragazzo dovrà uccidere mio fratello, o un mio amico.
Draco abbassò lo sguardo.
Quando lo rialzò, sembrò avere una nuova espressione, un misto di rassegnazione e consapevolezza. Sfiorò la guancia di Ginny con il dorso della propria mano
– Tornerò, vedrai. Te lo prometto…
Lei annuì debolmente.
Ma, non appena si fu allontanato, mormorò un soffocato addio, per poi lasciarsi cadere su quella sabbia tiepida che l’aveva ospitata per giorni, mentre l’acqua fresca le sfiorava la fronte e le muoveva i capelli.