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Autore: JaneA    06/10/2011    3 recensioni
"Aveva espresso un desiderio perché aveva bisogno di aiuto, aveva paura."
Buona lettura!
JaneA
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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I want to reconcile the violence in your heart
I want to recognise your beauty’s not just a mask
I want to exorcise the demons from your past
I want to satisfy the undisclosed desires in your heart

Undisclosed Desires - Muse

 

 

“Cosa vuoi che faccia, Granger?” le sorrise sfiorandole i capelli.

“Voglio ballare. Musica alta, e ballare. Farei questo con Ginny.” La mano posta sotto il mento, il gomito poggiato sulle lenzuola verde smeraldo.

“Bene, vediamo quello di cui siamo capaci allora.”

Si sporse verso un armadio e ne tirò fuori uno stereo babbano.

“Malfoy, sai che potrei spettegolare sui tuoi oggetti babbani?” lo stuzzicò lei.

“Granger, basta con le chiacchiere, raggiungimi.”

Aveva iniziato a ballare a ritmo di musica. Batteva le mani in alto, sopra la testa, ondeggiava con i fianchi. Chi l’avrebbe mai detto che Draco Malfoy avrebbe mai fatto una cosa del genere.

“Granger, vieni qui! Non posso mica continuare da solo!”

Lei rideva e si tappava gli occhi, nascondendo quel ragazzo dalla sua vista.

Lui ondeggiava, serrava i pugni e li muoveva ora da una parte, ora dall’altra.

Alla fine la Grifondoro si avvicinò al ragazzo, iniziando a muoversi con lui. I ricci le si muovevano delicati, le labbra increspate in un sorriso. Lui le saltava accanto o le gironzolava attorno, ondeggiando i fianchi.

Poi le si avvicinò, prendendole il viso tra le mani e baciandola. Un bacio casto, semplice, delicato, che racchiudeva in sé tutte le emozioni di questo mondo. Poi l’avvolse tra le sue braccia, schiena contro petto. Il viso di lui nell’incavo del collo di lei, ne inspirava il buon profumo.

“Và meglio ora, Granger?” le sussurrò all’orecchio.

Lei annuì, stringendosi ancora contro quel petto, stringendosi tra le sue braccia. Il dormitorio di Serpeverde era scomparso. C’erano solo loro due.

Aveva espresso un desiderio perché aveva bisogno di aiuto, aveva paura. E lui era lì, pronto ad accontentarla, pronto a stringerla a sé. Aveva esaudito il suo desiderio, l’aveva aiutata. Non c’era bisogno d’aver paura, stretta tra le sue braccia.

  
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