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Autore: yuu_87    13/06/2006    2 recensioni
In una giornata di pioggia, tutto può succedere...sta a voi se scoprirlo o meno.. Taiora o Sorato?
[Rivisitazione della storia: nuovo editing e aggiornamenti! :)]
Genere: Malinconico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sora Takenouchi, Taichi Yagami/Tai Kamiya, Yamato Ishida/Matt | Coppie: Sora/Tai
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
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CAPITOLO EXTRA "-Un amore per Yolei-"
 

Tai era in coma da due mesi ormai e nessuno sapeva che in quel momento qualcosa di importante stava succedendo in ospedale.. Nel frattempo ognuno continuava la sua vita.

Era sera, Mimi era occupatissima a scegliere un abito adatto per il party a cui doveva andare, tra le tante cose che aveva comprato.

-A chi posso chiedere consiglio? Sora è troppo occupata con Tai per darmi retta...uhm, meglio rosa o argentato?- si disse fissando i due mini abiti sullo specchio.

Passò un'ora, il defilè di Mimi non era ancora finito..purtroppo per Yolei, che si ritrovò costretta ad assisterla.

-Ti dico che stai bene!- continuò la ragazzina dai capelli viola.
-Bene? Non mi basta un bene...voglio essere straordinaria! E di questo che ne dici?- disse Mimi, sfoggiando un abito senza maniche, corto, pieno di pailettes argentate.

-Uhmm...- Yolei sembrò rifletterci -Forse era meglio quello rosa..o quello nero?- ormai era in preda alla confusione, non ce la faceva più.
-Lo sapevo! Uffaaaa! Quasi quasi non ci vado più a quello stramaledetto party!- urlò la ragazza con disperazione, togliendosi le scarpe dal tacco a spillo e lanciandole da qualche parte nella sua stanza.

L'amica non commentò, aveva imparato bene a conoscerla quindi ebbe la saggia idea di tacere e annuire quando il caso lo richiedeva. E' vero che l'adorava, era il suo idolo, una sorella maggiore acquisita...ma a volte persino per lei era troppo!

Oltrettutto, in quel periodo, aveva altri pensieri che le ronzavano per la testa..anzi ora che ci pensava aveva bisogno di un consiglio da un'esperta, Kari infatti, nonostante fosse molto saggia per la sua età, non le era stata molto d'aiuto.

-Ehmm...Mimi?- mormorò Yolei, in imbarazzo.
-Si?- chiese lei, con noncuranza, mentre metteva in fila delle borsette da scegliere per quella sera.

-Volevo chiederti una cosa...sai...ehmm..- cominciò a balbettare, nonostante lei fosse sempre così schietta e decisa.

Ma, in questo modo, riuscì ad attirare completamente l'attenzione dell'amica su di se.

-Ho..ecco, un problema...- e qui deglutì per farsi coraggio -...di cuore...- mormorò alla fine.

Mimi sembrò esultare e tutt'a un tratto le tornarono le forze e l'energia, adorava dispendiare consigli d'amore!

-Davvero?? Dai, che aspetti, raccontami ogni cosa!!!-
-Si tratta di Ken..mi è sempre piaciuto, ma solo adesso mi sono accorta di provare qualcosa di più profondo...- fece una pausa

-Il problema è che non so come dirglielo...sai, credo che non mi consideri molto...- ammise, abbassando lo sguardo.
-Ken? Ottima scelta, è davvero un ragazzo d'oro! Comunque, secondo me dovresti buttarti...- accennò la ragazza, fissando l'amica.
-Buttarmi?? Buttarmici adosso dici?- urlò Yolei sconcertata.
-Ehh? No no, lascia perdere...cambiamo tattica! Potresti farglielo capire indirettamente e aspettare che sia lui a fare la prima mossa o a dirti cosa prova per te...- Mimi iniziò a fare congetture e ad illustrarle mille e più modi per farsi avanti.

Ma Yolei, dopo qualche minuto, non riuscì più a seguirla..anzi, era più confusa di prima!

-Ok, allora ci sentiamo...poi ti dirò..- la salutò Yolei, dopo un po'.

Mimi, dal canto suo, volle farsi assicurare di sapere in anteprima ogni dettaglio nei particolari, dimenticando del tutto il suo party.

Intanto Yolei vagava per le strade, insicura sul da farsi. Decise di aspettare che i suoi chiudessero il supermercato, così da aspettarli direttamente fuori e tornare a casa insieme.
Si fermò su di una panchina, antistante al supermarket e riflettè. "Ahhh quanto sarebbe bello se adesso, girando l'angolo, incontrassi Ken...!" sospirò, totalmente ignara dell'effetto che avrebbe avuto su di lei.

Quando vide la sala cinesca chiudersi, si alzò per cercare i suoi genitori. Ad un certo punto la sala cinesca si bloccò, Yolei vide uscirne i suoi genitori intenti a chiacchierare, anzi era sua madre che parlava...ma con chi? Si avvicinò, non fece neanche in tempo a salutarli che ecco sbucare fuori Ken, dal negozio ancora semi chiuso.

Inutile dire che ebbe una reazione spropositata: il cuore prese a batterle freneticamente e la mente non riusciva più a ragionare...se quello non era amore!

-Aaaaaaaaahhhhhhhhrgh!!!- questa fu la sua prima reazione: spavento e imbarazzo.

I genitori si voltarono allarmati, si accorsero solo così della sua presenza. E prima che potessero dire qualsiasi cosa, Yolei si era già ripresa, o quasi.. infatti cercò di ritrovare il suo sangue freddo e fece per salutarli. Ma dalle sue labbra non uscì un suono, era ancora troppo sconvolta, riprovandoci riuscì a emettere un sussurro udibile solo al più acuto degli orecchi.

Era con lui che la madre si stava intrattenendo, mentre il ragazzo teneva tra le mani due buste piene di roba, acquistate sicuramente poco prima.
Il ragazzo la fissò interdetto, poi scoppiò a ridere, ma una risata composta com'era tipica di lui (non sguaiata come Davis).

-Yolei, ti ho fatto spaventare?- la sua era una domanda retorica, perchè non ci voleva un genio a capirlo..
-Ehhh??? Noo, ecco non me l'aspettavo!- gridò, inconscia del suo tono di voce.

-Bhe, in effetti è strano che io passi di qui...in realtà mia madre aveva bisogno di certe cose e questo era l'unico supermarket che conoscevo che restava aperto fino a tardi..- concluse l'ex imperatore dei digimon.

Lei non proferì parola, qualsiasi cosa le sembrava inadatta..aveva fatto la figura della stupida!

-Tesoro, ti senti bene? Che ti è preso?- domandò la madre della ragazza, portandosi di fronte a lei.
-Niente...andiamo a casa?- chiese con noncuranza.

-Ma..che modi! E poi non dovresti gridare a quest'ora della sera, in mezzo alla strada!- l'ammonì il padre, cercando le chiavi della macchina.
-Si, hai ragione...scusami!- dopo qualche altra chiacchiera fu ora di salutare Ken, cosichè Yolei si sentì davvero sollevata al pensiero di non averlo ancora vicino.

Quando tornò a casa però l'inquietudine non l'aveva ancora abbandonata, si sentiva il cuore pesante e non riusciva a chiudere occhio. Non sopportava di sentirsi così, lei sempre decisa e ferma nelle sue posizioni, spensierata seppur consapevole...no, doveva togliersi questo peso dal cuore o non sarebbe più stata la stessa.

Strinse con foga il cuscino...si, il giorno seguente si sarebbe dichiarata. Chi se ne importava se lui l'apprezzava solo come amica, perchè di questo almeno era sicura, lei doveva inanzitutto farlo per se stessa.


I primi albori svegliarono Yolei dal suo scomposto giaciglio, la ragazzina brontolò con rabbia alla luce del sole, maledicendo la notte perchè troppo breve.

In realtà il motivo del suo malumore era un altro: sapeva che quella era una data fatidica e lei non poteva tornare indietro alle sue decisioni. Il cuore le batteva all'impazzata, nella testa aveva solo l'immagine di Ken, e le gambe faticavano a sostenerla ma nonostante questo lei si diresse in cucina per fare colazione. Inutile dire che non riuscì a mangiare, tranne che un biscotto ai cereali, così senza rispondere alle domande preoccupate dei familiari si diresse verso il garage di casa, dove inforcò la bici e pedalò a tutta velocità verso casa Ichijouchi.

Arrivata sotto la palazzina non seppe più cosa fare, proprio ora il coraggio la doveva abbandonare?

-Oh diamine! Se non lo faccio ora me ne pentirò per tutta la vita... !- detto questo citofonò al portone dell'abitazione.
-Casa Ichijouchi, chi è?- quella voce era senza dubbio quella di Ken.

Si fece forza, la sua bocca tremava e aveva paura di quello che sarebbe potuto succedere di lì a poco.

-Ehm...sono Yolei....- non finì neanche di parlare che Ken l'interruppe.
-Ok, aspetta un attimo che scendo- e chiuse la comunicazione, senza neanche chiederle il motivo della visita.

Qualche minuto dopo Ken apparve alla soglia del portone, salutandola con un cenno della mano.

-Ciao, che succede?- chiese il ragazzo avvicinatosi di più a lei.
-Ciao! Ecco io..in realtà volevo..ehmmm...- un groppo alla gola le impedì di continuare e il suo viso diventò incredibilmente porpora.

-Cosa? Non dirmi che vuoi scusarti per ieri!- concluse lui, accennando un sorriso.
-Ehh?? Ah..si ecco, proprio così!- finì col dire Yolei, dandosi mentalmente della stupida e cordarda.
-Ma non ce n'è bisogno, te lo assicuro!- rise divertito Ken, notando l'imbarazzo della ragazza, infatti vederla in quella situazione era raro e inevitabilmente comico. Nonostante tutto cercò di trattenersi, lei si stava evidentemente sforzando quindi assunse un atteggiamento più attento ed educato.
-Comunque lo apprezzo davvero..- continuò il ragazzo, sfoderando un sorriso così dolce che Yolei credette di sciogliersi da un momento all'altro.

Ken la fissò negli occhi qualche secondo, poi la salutò e fece per tornare a casa.

"No, ma che sto facendo? Perchè me lo lascio scappare sotto il naso? Yolei sveglia, tira fuori la grinta!!- urlò a se stessa e, come in risposta, il suo corpo si slanciò verso quello del ragazzo che, sentendo dei movimenti alle sue spalle, si girò di scatto finendo diritto nell'abbraccio di Yolei.

Ken rimase come paralizzato da quel gesto, non seppe come reagire, ma la ragazza non gliene lasciò comunque il tempo baciandolo con tutta la passione di cui era capace.

Qualche secondo dopo, ancora con l'affanno, la ragazza si staccò facendo respirare il povero Ken, ancora sotto shock.
Impetuosa come sempre, Yolei scattò in avanti:

-Ken...non sono venuta qui per scusarmi di ieri..io volevo solo dirti che...- chiuse gli occhi, tese i nervi, si apprestò a confessare quello per cui il suo cuore batteva all'impazzata ma la mano, veloce, di Ken le si posò sulla bocca come per impedirle di continuare.
-Shhh, ho capito..- sorrise dolcemente lui prendendola, in un secondo momento, per mano.

Yolei arrossì fino alle punte dei capelli, abbassando lo sguardo sulle sue scarpe che tutt'a un tratto erano diventate la cosa più interessante che ci fosse.

Si sentiva un'emerita scema, neanche ad esprimere i suoi sentimenti era buona! E poi...che significava quel "ho capito" di Ken? Mille domande turbinavano silenziose nella sua testa, aumentando solo la sua agitazione.

Ken sorrise, accorgendosi dello sguardo fuggitivo di Yolei. Per quanto volesse sembrare forte e decisa a lui sembrava sempre una ragazzina impaurita e incapace di esprimere i suoi reali sentimenti celandoli con l'allegria e la vivacità di cui dava continuamente prova.

Ma nonostante tutto, restava una ragazza capace di dare il meglio di se' nei momenti critici e a lui questo piaceva, come tutto del resto.

E glielo voleva dire, glielo voleva dimostrare.

-Yolei...-
-Ken...-

Risero, entrambi colti alla sprovvista, imbarazzati per la situazione appena creatasi.

-Anche tu mi piaci...- sorrise Ken, prendendo l'iniziativa e lasciando Yolei a bocca aperta.

Come aveva fatto a capire quello che stava per dirgli?? Non che fosse difficile dopo il suo bacio appassionato. Inoltre sembrava a suo agio, per niente agitato...ma come diavolo faceva? Si chiedeva la ragazza, ancora frastornata e incapace di reagire.

Ma lo cosa più importante era che Ken la ricambiava! Ken la ricambiava, non ci poteva credere! E l'aveva persino preceduta, sottraendola a un imbarazzo notevole e forse anche a qualche lacrima.

Imbarazzati come due scolaretti alle prime armi, come in effetti erano, si diressero verso il portico dove Ken la baciò a fior di labbra.


Tornando a casa Yolei ripensò agli ultimi avvenimenti, ora che ci rifletteva aveva agito proprio secondo il piano di Mimi.

Gli era letteralmente saltata addosso!

-Oddio che vergogna! Meglio che non lo sappia questo...- mormorò tra se' e se', sfiorandosi le guance leggermente arrossate.

Ma finalmente adesso poteva ritenersi soddisfatta: Ken era un ragazzo fantastico, anzi ora era il "suo" ragazzo fantastico!

*****************************

 

Continua…

Scusate il ritardo della pubblicazione ma ho avuto da fare, cmq ora che la scuola è finita avrò sicuramente più tempo per aggiornare. Questo cap è un’intermezzo a qualcosa di importante che avverrà nei prossimi, regolari, capitoli della fanfiction. Ne seguirà un altro dedicato a Mimi, spero cmq che continuerete a seguirmi. ^__^

 

  
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