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Autore: lord Martiya    13/06/2006    1 recensioni
folle cross over fra Saint Seiya, Yu Yu Hakusho e Sailor Moon
Genere: Avventura, Dark, Fantasy, Guerra, Mistero, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti, Incompiuta
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Ardi! Con questo grido, nella versione italiana dell'anime, Incendiary si lanciava all'attacco. Peccato che ci sia qualcuno più abile di lui, a bruciare il nemico.
by lord Martiya
P.S.: Pers. Saint Seiya: Draco Shiryuu=Sirio del Drago; Doko Libra=il Maestro dei Cinque Picchi; Jacov=Jacov; Pegasus Seiya=Pegasus di Pegaso; Cygnus Hyooga=Crystal del Cigno; Corona Borealis Crystal=il Maestro dei Ghiacci; Phaeton=Feton; Fornax Incendiary=il Cavaliere delle Fiamme; Andromeda Shun=Andromeda di Andromeda; Tokumaru Tatsumi=Mylock; Phoenix Ikki=Phoenix della Fenice; Seika=Patricia; Ara Ares=Arles dell'Altare.



CHAPTER 16: COLORO CHE ARDONO



Draco Shiryuu era al cospetto del suo maestro, Libra Doko. Nonostante il suo aspetto fosse ormai quello di un piccolo vecchietto, una via di mezzo fra un puffo abbronzato e troppo cresciuto ed un grasso folletto, il suo cosmo era ancora potente, e l'età, per quanto avesse minato il suo corpo e la sua capacità di espandere il cosmo, aveva affinato l'intuito e la saggezza dell'anziano Sacro Guerriero. Era per questo che, senza aver ricevuto la minima informazione sul Santuario e senza aver lasciato i dintorni di Goro-Ho da 243 anni, sapeva già tutto della guerra in corso, o quasi.
_ Il Grande Sacerdote è cambiato? _ chiese Shiryuu.
_ Sì._ rispose Doko. _ Il legittimo Grande Sacerdote è morto tredici anni fa senza un successore, e qualcuno che si nasconde sotto l'identità di Ares dell'Altare ne ha preso il posto.
_ E chi sarebbe?
_ Non so altro.
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Siberia, 12 ottobre 2046.
Fra Kovotek e Blue Grado, l'antica fortezza in cui, per diecimila anni, risiedettero i Blue Warriors, un imponente squadra di soldati del Santuario in pieno assetto da battaglia artica ed i soldati di Blue Grado sorvegliavano la popolazione di Kovotek, manodopera coatta per la costruzione di una piramide di ghiaccio, la fortezza che avrebbe sostituito Blue Grado come porta d'accesso al regno sottomarino di Poseidone. I sorveglianti non avevano pietà. Chi, perché troppo stanco, interrompeva anche per un breve istante il proprio lavoro, riceveva una frustata, e continuava a venir frustato finché non riprendeva a lavorare. C'era solo due differenze fra loro e gli zek, i miseri lavoranti dei gulag sovietici e dei (poco) più miti campi di lavoro che ne avevano preso il posto: gli zek erano (quasi) sempre criminali condannati ai lavori forzati, non civili innocenti, ed al termine della pena sarebbero tornati a casa per riposarsi, non spediti verso l'eterno riposo.
_ Muoviti, stupido vecchio! _ ordinò un soldato di Blue Grado al capovillaggio, troppo stanco persino per reggersi in piedi.
Un altro lavorante, vedendo il sorvegliante distratto, cercò la fuga, ma uno dei soldati del Santuario gli piantò un proiettile cal. 7.76 NATO nella nuca, uccidendolo con un unico colpo ed in modo spettacolare.
_ Non provateci più! _ ordinò il cecchino. _ E' meglio qui che all'inferno!
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Fuori infuriava la tormenta, e Jacov era contento che Hyooga, appena sfuggito a Crystal, lo avesse lasciato lì a dormire senza prenderlo con se, facendosi semplicemente indicare la strada. Non era invece contento di essere stato svegliato da un Sacro Guerriero sconosciuto ed in vena di interrogarlo.
_ E tu chi sei? _ chiese Jacov, spaventato dalla vista che aveva davanti.
_ Sono un amico di Hyooga. _ rispose il Sacro Guerriero.
_ Sei il Sacro Guerriero di Pegasus, Seiya, non è vero?
_ In persona!
Allora era un amico! Jacov lo sapeva: Hyooga gli aveva parlato di lui, dicendogli della sua tendenza a saltare fuori all'improvviso.
_ E Hyooga dov'è? _ chiese Seiya.
_ Ti prego, aiutalo! _ supplicò Jacov. _ E' andato alla Piramide di Ghiaccio, a salvare gli altri!
_ Alla Piramide di Ghiaccio?
_ Ti ci porto io!
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Due soldati di Blue Grado armati di fruste e spade e due soldati del Santuario armati di fucili d'assalto Tavor dotati di lanciagranate stavano cercando di far camminare una bambina e la madre. Uno dei Blue alzò la frusta, ma improvvisamente lui e gli altri tre divennero statue di ghiaccio e si frantumarono, ed in mezzo ai frammenti si ergeva, forte del suo cloth e delle energie fredde, Cygnus Hyooga.
_ Coraggio, amici, si torna al villaggio, ora! _ disse Hyooga.
I soldati del Santuario non erano affatto d'accordo, ed i loro Tavor, i migliori fucili d'assalto reperibili nel 2046, con proiettili 5.56 NATO, studiati apposta per squarciare i giubbotti antiproiettile e chi li indossava mantenendo abbastanza forza per far fuori almeno un'altra persona, e lanciagranate a frammentazione, erano una forte argomentazione sull'opportunità di restare lì. Non quanto il cosmo di Hyooga, però. Certo, erano un centinaio ed i 5.56 NATO erano abbastanza forti, a quella distanza, da far fuori un Sacro Guerriero, se lo colpivano dove non c'era il cloth, danneggiabile solo da colpi cosmici o da armi ben più potenti. Il problema era colpire una persona che si muoveva ad una velocità superiore a quella del suono e che tirava pugni formidabili, ed infatti furono massacrati. I soldati di Blue Grado, più numerosi ma dotati solo di armi bianche, non ci provarono neanche a fermarlo: ne avevano già prese fin troppe quando Hyooga aveva visitato Blue Grado, e preferivano vivere per diventare più forti che affrontare ora un nemico troppo forte.
_ Forza, andiamo! _ disse Hyooga. _ Non permetterò che vi facciano del male!
_ Come sei benevolo, Hyooga! _ lo canzonò Crystal dalla Piramide.
_ Maestro!
I prigionieri cercarono di scappare, ma Crystal non aveva la minima intenzione di lasciarli andare, e, senza neanche togliersi il mantello, fece peggiorare la tormenta. O meglio, ci provò: Hyooga lo bloccò colpendo la Piramide con l'Aurora Thunder Attack, senza danneggiarla più di tanto ma facendola tremare a sufficienza da far cadere il maestro.
_ Niente male, Hyooga. _ si complimentò Crystal, accettando cavallerescamente la fuga dei suoi prigionieri. _ Un ottimo attacco. Solo non capisco perché non l'hai rivolto contro di me. Sei stato un imprudente! Hai forse avuto compassione di me?!
_ Odio il destino che mi costringe a combattervi, maestro! _ rispose Hyooga.
_ Sei un folle! Questi tuoi pensieri benevoli ti condurranno alla morte!
Crystal lanciò il mantello contro l'allievo, come se volesse usarlo come lama, ma Hyooga lo scansò. Non scansò invece il calcio volante arrivato subito dopo. Riuscì invece a scansare il pugno successivo e a portarsi alle spalle del maestro, contro cui lanciò uno dei carrelli carichi di ghiaccio, senza risultato. I due saltarono all'unisono, ed un breve scambio di pugni in aria rese chiaro che nel corpo a corpo erano pressochè alla pari. Crystal però cercò nuovamente il corpo a corpo, e, sfruttando l'indecisione di Hyooga, riuscì ad aprirsi un varco e a stordirlo per pochi istanti. Un tempo sufficiente da balzargli in spalla e, calandosi giù fino ad afferrargli le caviglie, bloccarlo con il Toketsu Ken. Il Colpo Congelante che aveva permesso la sconfitta di Docrates. Una volta immobilizzate le gambe di Hyooga, Crystal scese ed iniziò a trattare l'allievo come un punching ball, come se volesse esercitarsi a suo danno. Nessuno dei due, però, si era accorto che un soldato del Santuario era ancora lì. Era il cecchino. Il suo fucile non era in commercio, ma era stato costruito al Santuario su progetto di Milan, un amico di Mulo. Ed era stato studiato apposta per combattere gli Spectre. Sarebbe andato comunque bene anche contro un Sacro Guerriero. Non doveva fare altro che prendere bene la mira e premere il grilletto. Ora che la tormenta si era finalmente calmata e che Hyooga non poteva scappare, era facile premere la mira, come al corso d'addestramento. Bastava premere il grilletto. Lo fece... E la mano di Seiya gli piegò verso l'alto la canna del fucile, facendogli sprecare un ottimo colpo ed un fucile (Mulo non gliel'avrebbe passata liscia, aveva una passione per quel genere di arma) e rivelando la sua posizione. Al soldato non restava che la fuga, complice il fatto che a Seiya premeva di più salvare l'amico. Ed infatti Seiya utilizzò il Ryuseiken per spaccare la morsa di ghiaccio e colpire Crystal.
_ Come osi interferire nella battaglia?! _ chiese, infuriato, Crystal. _ Chi sei?!
_ Sono il Sacro Guerriero di Pegasus, Seiya! _ rispose Seiya.
_ Pegasus Seiya... E così tu saresti l'allievo di Aquila! Questo mi farà risparmiare un sacco di tempo: devo uccidere anche te.
_ Le parole di quel Sacro Guerriero erano veritiere. Al Santuario è successo qualcosa a Crystal.
_ Al Santuario?! _ esclaml Hyooga.
Seiya si preparò a fronteggiare Crystal, che, per quanto lo riguardava, non era troppo dispiaciuto del cambio di avversario. Si sarebbero attaccati, se Hyooga non avesse convinto Seiya a farsi da parte. Ci fu uno scontro fra i loro Diamond Dust, e Hyooga ebbe la peggio.
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_ Pare che la testa non gli faccia male a sufficienza. _ commentò Dolvar.
_ Aspetta a dirlo. _ ribattè Lucius. _ Lo scontro fra i Diamond Dust ha comunque indebolito l'attacco di Crystal, e Hyooga è una testa dura.
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Affiancato dal Sacro Guerriero della Fornace, Gigars attendeva davanti alla Kido Mansion che i suoi soldati completassero l'ispezione.
_ Niente, eccellenza. _ disse uno dei soldati. _ La casa è deserta.
_ E' deserta, eh? _ disse Gigars. _ Incendiary, dalle fuoco. Poi andremo a trovare Saori Kido ad Aokigahara.
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_ Dove si è imbucato, quel porado? _ chiese Mulo, infarcendo la domanda con una parolaccia nemesiana.
_ Ha detto che si sarebbe occupato personalmente del recupero dell'elmo. _ rispose Phaeton. _ Perché?
_ Perché arruolare a forza la popolazione di Kovotek è la scusa che aspettavo per farlo a pezzi, visto che non ci è concesso fare una cosa simile. Fa lo stesso...
_ Come?
_ Lo sapevi che il maggiordomo di Saori Kido è un terzo dan di Kendo, e che Saori Kido pratica Aikido, Tai Chi, Kempo e Karatè? Spero proprio che lo ammazzino!
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Crystal non aveva cercato di finire l'allievo: gli era sorto un mal di testa tremendo, e quando fu passato Hyooga era pronto all'ultimo scontro, con le mani giunte sopra la testa.
_ Speri di ingannarmi, Hyooga? _ chiese Crystal. _ Non puoi aver già appreso quel colpo. Ora ti darò il colpo di grazia! AURORA VORTEX!
_ AURORA EXECUTION!
Non ci fu confronto: l'Aurora Execution era il più potente colpo freddo conosciuto dai Sacri Guerrieri del Santuario, ideato da un Sacro Guerriero ora defunto, e stava all'Aurora Vortex di Crystal esattamente come l'Aurora Vortex o l'Aurora Thunder Attack, colpi più o meno equivalenti, stavano ad un Diamond Dust male eseguito. E, come poco più di due mesi prima era successo ad Antilia Alexer, soltanto l'immensa resistenza del suo cloth impedì a Crystal di morire, pur mettendolo in condizione di non nuocere. O così sembrava: pochi istanti dopo, Crystal era di nuovo in piedi, nella posizione dell'Aurora Vortex. Crystal lanciò il suo colpo, e, nonostante lo stato in cui l'Aurora Execution l'aveva lasciato, riuscì a distruggere la Piramide di Ghiaccio. Corona Borealis Crystal, anche grazie alle ferite inflittegli dall'Aurora Execution, era di nuovo in se. Pochi istanti dopo, era morto. Non ci fu il tempo di piangerlo. Solo quello di seppellirlo nel ghiaccio e di tornare in Giappone: Seiya e Hyooga avevano percepito il cosmo di Fornax Incendiary distruggere Kido Mansion.
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_ E uno. _ commentò lord Martiya, appena giunto in Siberia.
_ E uno? _ chiese Dolvar.
_ E' il cloth di Corona Borealis, quello che oggi è rimasto privo di padrone. Uno dei quattro cloth potenzialmente più letali dei Gold Cloth.
_ E' davvero così pericoloso, quel cloth? A me non sembrava.
_ Perché il cosmo di chi lo indossava era insufficiente a permettergli di mostrare il suo vero potere.
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_ E voi chi siete? _ chiese Shun, sceso in campo per difendere lo chalet in cui Saori Kido ed il suo maggiordomo avevano trovato rifugio.
_ Sono Fornax Incendiary. _ rispose il Sacro Guerriero. _ Ed ora che lo sai?
_ Incendiary? Siete stati voi ad appiccare il fuoco alla Kido Mansion?
_ Io con il mio colpo.
Approfittando della chiacchierata le tre guardie cercarono di entrare nello chalet, ma tutto ciò che ottennero fu di farsi stendere dalla catena di Shun.
_ RED HOT PUNCH!
L'attacco incendiario di Incendiary ridusse in cenere alcuni alberi, ma non Shun, abbastanza agile da scansare senza fatica quell'attacco di prova.
_ Prima di iniziare il combattimento, dimmi: chi c'è dietro a tutto questo? _chiese Shun, senza ottenere risposta. _ Giuro sulla catena del Sacro Guerriero di Andromeda che ti farò confessare. CIRCLE DEFENCE!
Shun dispose le sue catene nella formazione di difesa a spirale che aveva massacrato Jabu, senza aspettarsi ciò che sarebbe successo.
_ Sembra che tu opponga una certa resistenza. _ disse Incendiary. _ Ma saprai resistere al mio micidiale colpo di fiamma? RED HOT PUNCH!
La catena seppe disperdere la fiammata, ma alcuni alberi, sfiorati dalle fiamme, iniziarono a bruciare, appiccando il principio di un incendio che, in poco tempo, avrebbe potuto raggiungere il rifugio. Shun iniziò allora a bruciare al massimo il suo cosmo, e la fiammata successiva non fu dispersa, ma soffocata.
_ Incendiary, finché avrò la mia catena non potrò essere sconfitto! _ proclamò Shun.
_ Forse non potrai essere sconfitto, ma allo stesso tempo non potrai mai vincere! _ replicò subito Incendiary. _ E fino a quando riuscirai a resistere? Nel frattempo quello chalet verrà distrutto dal fuoco!
Aveva ragione: le fiamme stavano ormai raggiungendo lo chalet. Per bloccarle, Shun iniziò ad abbattere gli alberi in fiamme con la catena, ma così facendo la catena non riusciva più a soffocare completamente le ondate di fiamme del Red Hot Punch.
_ Incendiary, dai il colpo di grazia ad Andromeda! _ ordinò Gigars, ormai sulla porta dello chalet. _ Io vado a prendere l'elmo, così potremo tornare al Santuario.
_ FIRE SCREW!
Stavolta la fiammata iniziò a turbinare attorno alla catena di Shun, per sfiancarlo col semplice calore e costringere lentamente la catena a ritirarsi. Nel frattempo Gigars era riuscito ad entrare nello chalet... E ne era uscito di corsa tenendosi il fianco destro, inseguito da Tatsumi armato di shinai (la spada di bambù utilizzata nelle gare di kendo).
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_ Chi pensi vincerà? _ chiese lord Martiya.
_ Incendiary è piuttosto furbo, ed è ben preparato sulle capacità della catena di Andromeda. _ rispose Toryuusan. _ Ma Shun non è l'unico avversario che deve affrontare, e quando si combatte fra guerrieri del fuoco privi del Jaoh Ensatsu Ken vince chi sa utilizzare le fiamme o i venti più caldi. Incendiary morirà oggi.
_ Immagino.
_ Resta da vedere se prima riuscirà ad uccidere Shun.
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Ormai la catena si era ritirata troppo per poter difendere Shun efficacemente.
_ RED HOT PUNCH!
Queste tre parole sembrarono la condanna a morte del Sacro guerriero di Andromeda, ormai avvolto dalle fiamme. Shun svenne... Ed un vento caldo disperse e soffocò le fiamme che minacciavano lo chalet, mentre il fuoco che ardeva sopra Shun salì fino al cielo, dove assunse le sembianze di un uccello. Subito dopo l'uccello di fuoco torno a divampare addosso a Shun, ed in esso comparve un'ombra che teneva Shun sottobraccio. L'ombra camminò lentamente e, portandosi dietro Shun, uscì dalle fiamme, rivelandosi per ciò che era realmente: Phoenix Ikki. La fenice era risorta. E ciò, per qualcuno, significava guai.
_ Fratello! Eri vivo? _ esclamò Shun, rinvenuto, non appena vide chi lo aveva salvato.
_ E tu che vuoi?! _ chiese Incendiary, furente per l'interruzione.
Ikki si limitò a sorridere.
_ E' un miracolo che tu sia vivo, Phoenix. _ disse Gigars, senza rendersi conto di essere lui quel qualcuno per cui il ritorno in scena di Ikki significava guai. _ Su, prendi l'elmo del Gold Cloth! Il Grande Sacerdote Ares ne sarà felice!
La risposta di Ikki fu eloquente e concisa come ben poche cose, oltre all'onda d'urto del pugno di un Sacro Guerriero pari ai Silver Saints, possono fare. Fu un miracolo che la concisione della risposta non avesse nemmeno steso Gigars.
_ Attacca quando vuoi. _ disse Ikki, rivolgendosi a Incendiary.
_ Come? D'accordo. _ rispose Incendiary, riuscendo in qualche modo a mantenere un contegno nonostante, come mezzo Santuario, avesse una paura folle di Ikki e volesse vendicare Gigars, che, anni prima, l'aveva salvato da una vita di stenti ad Atene e reso un Sacro Guerriero. _ Te ne pentirai amaramente! FIRE SCREW!
Il Fire Screw, nonostante si basasse sul fuoco e non sulle energie fredde, era incredibilmente simile al Diamond Dust. E, come il Diamond Dust che Hyooga aveva lanciato contro Ikki, anche questo Fire Screw ritornò al mittente. Dopo questo scherzetto, Ikki diede al suo avversario il tempo di rialzarsi, per poi colpirlo con il Phoenix Genmaken. Prima ancora che il Genmaken iniziasse a bloccare i suoi nervi, Incendiary, in preda ad un incubo in cui veniva bruciato dalle sue stesse fiamme, cadde nel burrone vicino allo chalet, morendo. Mentre Gigars e le tre guardie malmenate da Shun fuggivano, Seiya, Shiryuu e Hyooga giungevano sul posto, in tempo per vedere la fine di Incendiary.
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13 ottobre 2046, villaggio di Rodorio.
Gigars e le tre guardie che eranp state con lui in Giappone entrarono nell'emporio, dove lavoravano un vecchio, un uomo sulla trentina con la faccia orribilmente sfregiata dalle ustioni ed una ragazza sedicenne di chiare origini orientali.
_ Buongiorno. _ disse lo sfregiato.
_ Dobbiamo rientrare immediatamente! _ disse Gigars. _ Apri subito il passaggio!
_ Seika, vuoi provvedere?
La ragazza condusse i quattro sul retro ed aprì loro il passaggio sotterraneo per rientrare al Santuario, ma si rifiutò di far passare Gigars.
_ Togliti di mezzo! _ ordinò Gigars.
_ Fa come ti dice. _ disse Death Mask uscendo dal passaggio. _ Non sarà un bello spettacolo.
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Death Mask era nel Tempio del Granchio Gigante, intento ad imbalsamare la testa di Gigars, quando lo raggiunse Yusuke.
_ Che cavolo vuoi? _ chiese Death Mask. _ Ah, a giudicare dalla tua faccia, papà ti ha detto del diavoletto che ha nel cuore. Prima che tu lo chieda, la risposta è no.
_ Eh?
_ Non c'è nessuno, qui al Santuario, in grado di estirpare il diavolo dentro papà.
_ E lei come fa a saperlo?
_ Cervello, ragazzo, cervello. Non ci vuole molto a capirlo. Comunque un modo esiste, forse due.
_ Cosa?!
_ Non ti agitare, non si tratta di nulla di speciale. Quello certo non è applicabile, visto che lo conosceva solo la mamma, ed è morta da anni.
_ Ma se...
_ E chi ti dice che non l'abbia usato? Il problema è che, quattordici anni fa, è stata ritrovata a pezzi, e da allora il diavolo è ritornato. Ed è un guaio più grosso di quanto tu possa immaginare, visto che mia madre era Ophiucus Siroè, uno dei Sacri Guerrieri d'Argento più forti della storia. Era prossima allo stato divino, forse anche più di Shaka, ed aveva poteri immensi. Eppure, qualcuno l'ha uccisa. Oh, non ne è certo uscito illeso, anche perché la mamma ne teneva ancora in mano un orecchio e c'era parecchio sangue di quel misterioso bastardo, ma l'ha battuta. Due domande sorgono spontanee. Chi? Perché? Sappi solo che, nel momento esatto in cui papà estrarrà dal fodero la sua katana, allora avrà davanti quel bastardo e potrà sfogare tutta la sua rabbia, e forse liberarsi del diavolo che c'è in lui.
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Saga era sul trono, alla presenza di Mulo e Shaka, al suo fianco, e Phaeton, inginocchiato davanti a lui.
_ Il tuo primo compito, Primo Ministro Phaeton, è recuperare l'elmo del Gold Cloth. _ disse Saga. _ Va' ed assolvilo.

continua…

***

Nel prossimo episodio: Scendono finalmente in campo i Sacri Guerrieri d'Argento, dal cosmo inferiore solo a quello dei Sacri Guerrieri d'Oro. Riusciranno Seiya e gli altri a fermare la loro terribile furia? E cosa nasconde lord Martiya sotto la frase "è in viaggio"? Lo scoprirete (forse) nel prossimo episodio.
  
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