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Autore: ConsumedSnow    06/10/2011    3 recensioni
Se Sirius Black avesse una figlia di cui non conoscesse neanche l'esistenza?
Questa è la storia di Lys e di come lei e gli altri vennero a sapere tutto.
E' la storia della sua vita, della sua crescita. Di come ha superato tutto e... insomma, non amo le introduzioni. Sì, è l'ennesima figlia di Sirius Black, ma è molto più di questo. E' la cugina di Tonks, è ... Leggete la storia e saprete tutto, passo dopo passo, con lei.
"La verità è una cosa meravigliosa e terribile, e per questo va trattata con cautela." - Albus Silente
Genere: Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: George, e, Fred, Weasley, Nimphadora, Tonks, Nuovo, personaggio
Note: Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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1 - Epilogo: "Tutto viene spiegato."

Lys era sempre stata una bambina come gli altri, non differenziava molto dai suoi amici danesi, o quasi, ogni tanto, in sua presenza, succedeva qualcosa di inspiegabile, ma i suoi amici benché a volte sospettosi erano abituati a ciò e le volevano bene, gli abitanti di Odense la raffiguravano come una bambina sorridente, dolce, che arrossiva frequentemente, molto gentile; in pratica era ben voluta da tutti. La verità era che Lys sapeva mascherare bene la propria tristezza, per non farla pesare alla madre, che però conoscendola lo capiva dai suoi occhi, che riflettevano sempre ciò che provava. Alla bambina pesava la mancanza del padre, non capiva perchè i suoi amici ne avessero uno e lei no, quando le si chiedeva qualcosa in proposito lei rispondeva che il padre lavorava in Inghilterra e che prima o poi le avrebbe raggiunte in Danimarca, non voleva mentire ai suoi amici ma il motivo per cui lo faceva era semplice: neanche lei possedeva informazioni su suo padre.

Era una soleggiata mattinata primaverile, Lys aveva otto anni stava cercando una cosa nella camera della madre, quando notò che una tegola sotto il letto era mal messa, provò a spostarla e vi trovò una scatola di legno, lavorata, davvero bella. La curiosità la vinse e l'aprì, dentro c'era un album di foto un po' impolverato ma tenuto con grande cura, una sciarpa rosso-oro, un bastoncino finemente intagliato, assomigliava a ciò che nelle storie di fantasia che le piacevano tanto veniva chiamata "bacchetta magica" ma Lys si disse che fosse impossibile, infine si trovò in mano un biglietto con su scritto solo alcune parole: "Andrà tutto bene, aspettami, tornerò. Ti amo. -Felpato".
Lys guardò dolcemente quel pezzo di carta capendo subito che era un ricordo del padre, lo ripose nuovamente nella scatola che chiuse e portò giù, voleva sapere ma basta curiosare, si sarebbe fatta raccontare tutto dalla madre.
Mary era in cucina che canticchiando preparava delle frittelle per colazione. I capelli ricci e rossi le ricadevano dolcemente sulle spalle, smise di cantare quando, appoggiando la padella, si girò verso la figlia che l'aveva richiamata. Si arrestò improvvisamente, quasi impallidendo, osservando ciò che teneva in mano, poi si soffermò su quegli occhi grigi dall'espressione decisa e s'incupì notando quanto fossero uguali a quelli del padre, cercando di ricomporsi un attimo, aprì bocca. «Lys tesoro, dove hai trovato quella scatola?»
«Nascosta sotto il tuo letto mamma.»
«... presumo di non avere scelta vero?»
«Esattamente, vorrei che mi raccontassi di papà.»
Mary deglutì osservando sua figlia pensierosa, mai come allora le aveva ricordato quell'uomo che tanto aveva amato e probabilmente amava ancora. Era giunta l'ora.
Le prese la scatola dalle mani e le fece cenno di seguirla nell'altra stanza, pose la scatola sul tavolino della sala e si sedette davanti ad esso.
«Tesoro, prima di arrivare a tuo padre devo raccontarti anche tutto il resto.» osservò Lys che annuì. Aprì la scatola e prese in mano il bastoncino di legno. «Presumo che tu abbia notato la somiglianza con una bacchetta magica... beh è quello che è.» Lys guardò inizialmente la madre beffarda ma notando la serietà della sua espressione annuì nuovamente ancora più curiosa. «Ora... essendo io una strega, lo sei anche tu.»
Stavolta Lys non poté continuare ad essere impassibile e sobbalzò sul divano. «Io.. io una strega? Mamma non è possibile. Sono solo una normale bambina imbranata di otto anni, io.. io non posso essere una strega.»
«So che ciò per te può essere fin troppo una sorpresa, ma è quello che sei, la magia è ereditaria e tu essendo mia figlia sei una strega.»
Mary respirò profondamente, rimise la bacchetta nella scatola e prese stavolta in mano la sciarpa, guardandola con nostalgia e affetto.
«Su un anello di montagne si trova un castello, che possono vedere solo i maghi, o almeno solo loro possono vederlo nelle sue condizioni reali, questo castello è in realtà una scuola, una scuola di magia. Hogwarts.» Lys osservò la madre con uno sguardo malandrino, Mary rimase spiazzata per un secondo, non gliel'aveva mai visto ma sorrise continuando il discorso. « Ogni mago vi va' all'età di 11 anni. All'interno di Hogwarts gli studenti sono divisi in quattro case: Grifondoro, Corvonero, Tassorosso e Serpeverde. - pronunciò l'ultima casa con una nota di disgusto, mentre alla prima venne riservato un tono dolce - Io capitai in Grifondoro.» Solo allora Lys notò che sulla sciarpa era raffigurato un leone.
«Ad Hogwarts, come anche in ogni scuola del mondo, si fanno molte amicizie, - dicendo ciò prese in mano l'album e si sedette accanto a Lys, aprendolo le indicò una vecchia foto di una ragazza dai capelli rossi e gli occhi verdi - la mia migliore amica si chiamava Lily Evans, era una persona gentile ed altruista e una sua bella particolarità era che intravedeva sempre il buono di una persona, infatti si ritrovò a sposare James Potter - girò pagina e indicò una foto di Lily e un ragazzo dai capelli neri, molto ribelli, e gli occhiali, Lys però staccò gli occhi dalla foto, la madre aveva gli occhi lucidi e la voce le tremava leggermente, ma non si fermò e girando le indicò una foto che raffigurava quattro ragazzi uno dei quali era James, Lys li osservò le sembrarono tutti molto simpatici, ma fu quando focalizzò l'attenzione sul ragazzo alla destra di James che le si scaldò il cuore, due occhi grigi la guardarono sorridendo dalla foto, più che lei guardavano chi stava scattando la foto ma non poté fare a meno di rimanerne ammaliata, il dito della madre si fermò su di lui -, James aveva un gruppetto di amici: Remus Lupin, Peter Minus e.. Sirius Black.»
Le lacrime cadevano ormai copiosamente sulle guance di Mary, Lys la cinse dolcemente e continuò ad ascoltarla raccontare, quando la madre arrivò alla morte di  Lily e James la strinse ancora più forte e pianse con lei silenziosamente, ma fu dopo che non poté smettere di trattenere i singhiozzi.

   
 
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