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Autore: _Jo    07/10/2011    4 recensioni
Il giovane continuava a scrutare attento tutte le ragazze che gli sfilavano davanti mentre il cacciatore gli elencava le loro qualità; senza dubbio erano tutte belle ma nessuna, fino ad ora, l’aveva interessato.
Una, però, lo colpì: era più minuta delle altre, aveva i capelli crespi e bruni -chiaramente sporchi- e gli occhi castani, che spiccavano su quel viso smunto e lercio, trasudavano fierezza e coraggio.
Ma di cosa andava fiera? Era solo una schiava che presto sarebbe stata venduta.
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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S'innamorò un fanciullo d'un averla.
Vago del nuovo - interessante udiva
di lei, del cacciatore, meraviglie- 

quante promesse fece per averla!


Il giovane continuava a scrutare attento tutte le ragazze che gli sfilavano davanti mentre il cacciatore gli elencava le loro qualità; senza dubbio erano tutte belle ma nessuna, fino ad ora, l’aveva interessato.
Una, però, lo colpì: era più minuta delle altre, aveva i capelli crespi e bruni -chiaramente sporchi- e gli occhi castani, che spiccavano su quel viso smunto e lercio, trasudavano fierezza e coraggio.
Ma di cosa andava fiera? Era solo una schiava che presto sarebbe stata venduta.
-E di lei, di lei cosa mi dici?- chiese fingendo indifferenza. Al commerciante gli si illuminò lo sguardo e sfiorò il viso della ragazza, lei lo guardò con superiorità e si scansò.
-Lei è la nostra tigre.- spiegò l’uomo, sorridendo. -È la più testarda e orgogliosa delle ragazze ma è anche la più bella, riesce a tenerti testa sempre ed è molto difficile da domare; inoltre ha una voce meravigliosa.-
Draco rimase affascinato da quella ragazza così orgogliosa.
-Quanti anni ha?-
-Diciannove- rispose l’uomo continuando a sorridere.
-La prendo.- disse sicuro. La ragazza fece una smorfia, non amava sentirsi un oggetto forse?
-Non so se te la puoi permettere…- cercò di dire l’uomo, lo interruppe.
-Giuro che pagherei qualsiasi prezzo per lei.- ribattè, deciso più che mai a portarsi a casa quella ragazza. Il commerciante lo guardò interessato e annuì prima di slegare i polsi della ragazza e spingerla verso di lui. Gli disse il prezzo e il ragazzo pagò senza problemi e in contanti mentre lei sbuffava cercando di stare il più possibile lontana dal giovane.
-Un’ultima cosa: come si chiama?- chiese prima di andarsene con la ragazza.
-Hermione.-
 

L'ebbe:
e all'istante l'obliò. La trista,
nella sua gabbia alla finestra appesa,
piangeva sola e in silenzio, del cielo
lontano irraggiungibile alla vista.

 
Appena furono arrivati a casa del giovane lui le mostrò la sua camera e la chiuse dentro, si dimenticò subito  di quanto interessante fosse apparsa ai suoi occhi.
La ragazza tenne duro per le prime settimane -mai neanche ad una lacrima aveva permesso di uscire- passava le sue giornate davanti alla finestra di quella grande stanza vuota a guardare il cielo e a cantare con la sua voce melodiosa.
Sebbene potesse avere tutto ciò che desiderava avrebbe preferito andare via di lì: odiava quella casa, le stava stretta come fosse una gabbia e lei, che per natura era curiosa e avventurosa, si sentiva soffocare.

Si ricordò di lei solo quel giorno
che, per noia o malvagio animo,
volle stringerla in pugno. La quasi rapace
gli fece male e s'involò. Quel giorno,
per quel male l'amò senza ritorno


Pianse solo una volta in quella casa.
Successe quando il giovane, per la prima volta dopo tanto tempo, la andò a trovare in camera sua, lei fu molto sorpresa di vederlo e, una piccola parte di sé, ne fu lieta.
Il ragazzo le si avvicinò e la prese per mano ma lei si scansò voltandogli le spalle, fu allora che la prese di peso e la buttò sul letto, bloccandole le mani sopra la testa a sedendosi su di lei.
Hermione tentò invano di sgusciare via dalla sua presa ma non ci riuscì poiché il ragazzo era molto più forte e pesante di lei.
-Shh, calmati. So che lo vuoi anche tu, devi solo rilassarti…- le disse il giovane baciandola con passione e infilandole una mano sotto la veste logora.
In quel momento Hermione pianse.
Il ragazzo non si accorse delle sue lacrime, troppo impegnato a risalire la sua coscia.
La giovane si accorse che piangendo non avrebbe risolto niente e così, sfoderando il coraggio che la contraddistingueva gli tirò una ginocchiata in pieno inguine.
Il ragazzo si bloccò per il dolore ed Hermione, cogliendo l’occasione, scappò via da quella casa.
Pianse solo una volta in quella casa e fu anche l’ultima.
Lasciò per sempre quella casa e quella stanza che troppe volte l’avevano vista triste e sola.
Lasciò il giovane che si accorse appena lei fu andata via di quanto in realtà l’amasse.
Ma oramai sapeva che lei non sarebbe più tornata.
 
 
 
Jò:
Amo questa poesia. (Il fanciullo e l’avèrla)
Se vi è piaciuta lasciate un commentino piccino picciò? :D
Grazie anche se l’avete solo letta e siete arrivati fino a qui :D
   
 
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