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Autore: Miss Loki_Riddle Gold    07/10/2011    3 recensioni
Nome modificato da "Cosa succede, Rose?", a causa della trama della storia.
Rose non è la ragazzina che tutti noi ci saremmo immaginati. E' una sedicenne dalla famiglia perfetta e che ama studiare ma è seria e non conosce la parola "amore". Potrà mai capire cosa si sta perdendo e cambiare? Potrà questo avvenire con una semplice Giratempo? Spero che sia di vostro gradimento e che, se vorrete, mi farete sapere
Vedremo se riuscirò a riprendere in mano questa storia. In ogni caso mi scuso per il disagio.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Rose Weasley, Severus Piton
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Nuova generazione
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Dedico questa storia a un amico che mi ha fatto
imparare a vedere con occhi diversi il Professor Snape
e che ringrazio per questo con tutta me stessa.
Grazie, Lecter! Sei un buon amico...
Spero ti piacerà questa storiella.

La piccola Rose non era come tutti gli altri Weasley lei aveva preso da sua madre.
I suoi capelli erano castani, i suoi occhi erano pieni di quella bramosia allo studio tipico della madre.
Era la prima della classe in quasi tutte le materie.
La piccola Rose era diversa dalla madre, lei non aveva i capelli a cespuglio ma erano mossi e delicati come quelli paterni. Lei non aveva i grandi denti a castoro materni ma piccoli e allineati.
La piccola Rose aveva anche lei i suoi problemi. Non riusciva a civilizzare con i ragazzi: “Troppo stupidi!” diceva. Non riusciva a ridere agli scherzi poco seri di suo zio George, non riusciva a credere ad ogni cosa come i suoi cugini. Era bassa e un po’ cicciotella, diversamente da Victoire, che oltre ad essere sua cugina era anche la sua migliore amica.
La piccola Rose non era, poi, così piccola, aveva appena compiuto sedici anni e, per la prima volta, vedeva il mondo in modo diverso.
Quel giorno era il suo compleanno e se lo sarebbe ricordato per sempre, ve lo posso assicurare.
Quando aprì gli occhi sperò che anche quella volta i suoi parenti avessero speso dei soldi per lei ma pensò anche che non voleva regali.
Ai piedi del suo letto si trovavano accatastati i doni del suo compleanno, quasi fosse stato Natale, lei aveva sempre preferito così, per questo i suoi familiari continuavano a farlo.
In più era Marzo, mese non proprio adatto per tornare a casa.
Rose, gli altri anni, aveva sempre amato il giorno del suo compleanno, giorno in cui non solo poteva aprire i suoi regali ma poteva anche saltare le lezioni, cosa che non succedeva mai, comunque, anche se ciò faceva irritare non poco i suoi cugini.
Era la Prefetto dei Corvonero.
Si alzò, si vestì e con gli occhi ancora impastati dal sonno andò ad aprire i regali più preziosi: quello dei suoi e quello della Famiglia Potter, gli altri potevano aspettare.
Quello dei suoi zii era un piccolo porta foto d’argento, dove infilò un immagine della sua famiglia al completo.
Un piccolo ma caro saluto dai tuoi affezionati zii. Buon Compleanno Rose” lesse nel biglietto. Quello dei suoi genitori era, invece, una catenina dorata con una data in un ciondolo circolare.
- Una Giratempo!- si disse, sorpresa.
Leggendo il biglietto ne ebbe la certezza.
Mia cara la crescita è un momento molto importante della nostra esistenza. Crediamo che tu sia sufficientemente grande per sapere che conseguenze porteranno i tuoi movimenti con un simile tesoro ma, dato che ne hai sempre desiderato una, te l’abbiamo voluta dare. Sperando che la userai per il meglio, la tua cara famiglia.”
Rose si perse ad osservare tutte le firme della sua amata famiglia, c’erano anche quelle dei suoi nonni sia materni che paterni.
Rimase qualche secondo ad osservare quella dei suoi cari nonni materni che erano venuti a mancare qualche anno prima, per delle malattie babbane. Poi si accorse che la lettera non finiva lì.
P.s. Cara Rose, ti ricordi quello che ti raccontavo sempre quando tu eri piccola? Che io la usavo per frequentare i diversi corsi al mio terzo anno? Ti ricordi che ti dicevo che con questi aggeggini non si poteva andare indietro di tanto tempo? Solo di poche ore? Beh, la magia si evolve, proprio come la tecnologia che ai babbani piace tanto usare. Se mai vorrai usare questa Giratempo ricordati due cose: la prima è che dovrai pensare ad una data esatta o a un momento preciso e a un luogo che tu conosci. Per la seconda ricordati cosa ti dicevo quando eri piccola: “non bisogna per nessun motivo cambiare la Storia e gli avvenimenti intercorsi” La tua cara Mamma, che ti ama tanto”.
Rose non era mai stata una bambina che si lasciasse andare tanto facilmente, se voleva qualcosa faceva qualsiasi cosa pur di arrivarci.
Il suo più grande desiderio era far felice i suoi parenti e fu proprio per questo che chiuse la Giratempo in un cassetto per poi mettersi a guardare che cosa le avessero regalato gli altri.
Vide che suo cugino Al era stato l’unico fra cugini e fratelli a farle un regalo tutto suo ed era una sciarpa nero e blu, proprio i colori della sua Casa.
Sorrise, il cugino Serpeverde che col tempo aveva imparato ad essere sempre pronto a prendere in giro e a dare fastidio ai più deboli era anche quello che pensava più spesso a lei e questo la tirava su di morale.
Pochi giorni prima avevano, però litigato.
Lei diceva che un buon ragazzo deve sempre essere disposto a tutto pur di essere all'altezza della famiglia e degli amici, anche di perdere ciò che aveva di più caro al mondo.
Lui, invece, insisteva che la famiglia capisce sempre, quindi se una persona si innamora del peggior nemico della sua famiglia, quest’ultima deve cercare di esserne contenta lo stesso.
Il discorso era iniziato quando avevano beccato Lily e Malfoy a baciarsi nascosti in un angolo di un corridoio del sesto piano.
Diversamente dal cugino lei non ne era stata contenta, forse anche perché ne era stata gelosa, non che Scorpius Malfoy le piacesse, solo che non sopportava di sapere che la cugina, più piccola di lei di un anno, si fosse potuta fidanzare per prima.
Mentre ricordava tutto ciò si chiese che ore fossero e, per poco, non lanciò un urlo al costatare che aveva perso le prime due ore di lezione. Così, senza neanche pensarci si mise la catenina al collo ma non fece neanche in tempo a pensare ad una data decente che quello si mise in moto.

   
 
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