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Autore: Leah_Chopin    07/10/2011    0 recensioni
Due filosofie di vita che s'incrociano, si modellano, si cambiano a vicenda, si completano. Una corrispondenza che non sarebbe mai potuta esistere, ma che se ne avesse avuto la possibilità avrebbe cambiato le sorti della storia.
Genere: Introspettivo, Poesia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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L E S ~ F L E U R S ~ D E ~ L A ~ D E L I C A T E S S E
La première étape


Caro Charles,
ti scrivo una lunga lettera, perchè non ho tempo di scriverne una breve.
Ti scrivo per poterti confessare tutto ciò che la tua compagnia mi ha donato e fatto comprendere dal giorno in cui ci siamo conosciuti.
Mi sono reso conto soltanto recentemente che non c'è nessun paese della terra in cui l'amore non abbia reso gli amanti poeti, e che l'uomo cerca la felicità come un ubriaco cerca la sua casa: non riesce a trovarla, ma sa che esiste.
Nella mia ricerca della felicità mi sono imbattuto in un amore che m'è costato caro.
Per anni ho avuto una lunga corrispondenza con Friedrich II, sovrano di Prussia. Egli era un uomo colto e raffinato, un uomo molto simile a me, eppure altrettanto differente, pronto ad apprendere tutto ciò che potessi insegnargli. Io, finalmente, avevo trovato in lui ciò che più desideravo creare al mondo: un sovrano illuminato, tollerante, meraviglioso.
Lo amavo come si ama per la prima volta, con idolatria, con passione. Egli era per me l'unica mia speranza per il futuro, una speranza che tuttavia è sfumata in pochissimi anni. Dopo aver vissuto a lungo con lui, dopo avergli insegnato tutto ciò che sapevo, mi son visto trattare con fredda indifferenza, mi son sentito sfruttato, vittima di quel che io ritenevo forse il mio primo grande amore. Ma che dire in proposito? Io rispetto molto la stupidità umana...è l'unica cosa che mi dà un'idea dell'eternità.
Dopo quest'esperienza, mi sono reso conto che non è l'amore che bisogna dipingere cieco, ma l'amor proprio.
Questo è il motivo per cui son tornato a Parigi, pronto a farmi rispedire ancora in prigione, se fosse necessario, come spesso capita quando sono qui, in Francia. Le mie idee tanto acclamate dal popolo sono qui ripudiate dai sovrani, e l'unico Re che mi aveva dato l'idea d'essere diverso, mi ha infine deluso amaramente.
Così mi sono rigettato ed immerso nel lavoro, che allontana da me tre grandi mali: Il vizio, il bisogno, e la noia.
Ma questo non è bastato ad aiutarmi, non questa volta. Ciò che invece mi ha aiutato a comprendere sono state le tue parole, le tue idee, e la tua sfacciataggine nello starmi accanto nonostante tutto.
Sei stato tu ad avermi fatto comprendere che l'Amore è di tutte le passioni la più forte, perchè attacca contemporaneamente la testa, il cuore ed il corpo.
Ti desidero, Charles, come mai ho desiderato nessuno al mondo, poichè sei tu l'unico che sia mai stato capace di completarmi, di rendermi felice, unico, appagato, fiero, e compreso...
I piaceri sensuali passano e svaniscono in un batter d'occhio, ma l'amicizia tra noi, la reciproca confidenza, le delizie del cuore, l'incantesimo dell'anima, queste cose non periscono, non possono essere distrutte.
Ti amerò fino alla morte, cherie

Voltaire





//curiosità//
~ Voltaire e Baudelaire non si sono mai incontrati per forza di cose. Voltaire è stato uno scrittore/filosofo francese, massimo esponente dell'illuminismo agli inizi del 700. Baudelaire è stato invece uno scrittore/poeta francese, grande esponente del decadentismo nel pieno dell'800.
~ Questa fict quindi riprende ed idealizza un'unione filosofica attraverso un concetto concreto, di pura fantasia.
~ Le citazioni di Voltaire sono reali, e sono quelle evidenziate in corsivo.
  
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