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Autore: Jill_BSAA    08/10/2011    3 recensioni
“Seguilo!” urlava una piccola voce dentro di me, la potevo sentire perfettamente, si stagliava nitida sopra i mille pensieri che mi intasavano la mente. Davvero, avrei voluto darle ascolto, ma i miei piedi rimasero incollati sul pavimento, come se una forza superiore mi tenesse inchiodata lì.
Chris si voltò per osservarmi, la sua espressione triste e quegli occhi così profondi mi colpirono più forte di un pugno in pieno volto. Avrei scommesso la mia stessa vita che ora, tu come me, stavi pensando le stesse cose… Come sei cambiato dalla prima volta che ci siamo conosciuti …
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chris Redfield, Jill Valentine
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una sola lacrima, triste e solitaria, solcò il viso di Jill. Tutto questo l’aveva causato lei grazie alla sua incapacità patologica di intrattenere relazioni con altri tipi di esseri umani. L’unica cosa che sapeva fare era uccidere zombie o creature mutate dai virus, ma i sentimenti per lei erano misteriosi e oscuri … come quella volta …
 

Jill
 
L’atmosfera che si respirava nell’aria era lugubre, sapeva di morte.
Villa Spencer aveva qualcosa di strano. Questo Jill l’aveva capito fin da subito, ma ora, girando per i corridoi semi bui, avvertiva una strana sensazione alla bocca dello stomaco, probabilmente provocata dall’ansia di non sapere ciò che si celava nell’oscurità.
I suoi passi ticchettavano, sulle assi di legno del pavimento, l’unico rumore udibile, e questo era un buon segno. Prendendo un grande respiro, la ragazza si fermò davanti ad una porta chiusa. Con mano tremante abbassò la maniglia e diede una leggera spinta alla porta per farla aprire con un sinistro cigolio.
Ciò che apparve davanti agli occhi di Jill, erano quattro zombie a braccia protese in avanti, le bocche fameliche e putride, lo sguardo vitreo. Brandelli di carne grigiastra erano sul punto di staccarsi dal volto e cadere sui vestiti laceri e macchiati di sangue.
Jill rimase a bocca aperta e solo dopo qualche istante di shock iniziale, alzò la pistola e mirò alla testa di uno di quei mostri, che con un urlo cadde a terra, morto una seconda volta. Però, l’errore di aver aspettato alcuni secondi prima di sparare le fu fatale, indietreggiò per evitare di essere toccata dal non morto.
Qualcosa però la fece inciampare e cadde a terra, la pistola scivolò lontano, impossibile da prendere.
L’agente S.T.A.R.S.  fece un lungo respiro e chiuse gli occhi pregando di subire una morte indolore, ma aveva visto come quegli esseri uccidevano. Strappavano via dal corpo della vittima pezzi di carne trasformandoli in cibo. Era pronta ad accettare la sua sorte quando l’eco di alcuni spari le fece riaprire gli occhi.
Chris era in piedi davanti a lei e aveva la Beretta ancora puntata davanti a lui.

“Chris..” mormorò spiazzata, le aveva salvato la vita.

“Stai bene? Ti hanno morsa? Ti fa male qualcosa?”

Jill sorrise alle domande frettolose ed enunciate con tono preoccupato del compagno cui rispose scuotendo il capo.

“Grazie, se tu non fossi arrivato a quest’ora anch’io stare facendo gli agguati dietro le porte!”
Detto, questo rivolse un lieve sorriso a Chris eppure i suoi occhi erano colmi di gratitudine.

Questa fu la prima volta che vide Chris come un salvatore.

 
 

Chris
 
Villa Spencer aveva riservato all’alpha team non poche sorprese.
Gli esseri non morti infestavano la casa, come erbaccia in un campo, e Chris era pronto a tutto, la pistola puntata davanti ai propri occhi e i sensi all’erta.
Si trovava in un’area della casa che a quanto pare non era stata visitata da molto tempo, a giudicare dallo spesso strato di polvere che copriva la moquette lisa.
Senza troppi indugi, svoltò l’angolo e si ritrovò in un corridoio, deserto, ma uno strano eco proveniva dal fondo delle scale. Rantoli? Non avrebbe saputo dirlo con chiarezza, ma con maggiore nitidezza riconobbe il rumore sordo di uno sparo. Senza abbassare l’arma corse in fondo al corridoio e poi giù dalle scale.
Jill era a terra, ed era alla mercé di alcuni zombi. Corse con tutta la velocità di cui era capace e si frappose tra la ragazza e i mostri, abbattendoli con una velocità sorprendente per uno come lui.
Sospirò, leggermente sollevato quando vide anche l’ultimo del piccolo gruppetto cadere a terra come un sacco, e si rivolse alla ragazza “Tutto bene?”.

Le sorrise e le tese la mano per aiutarla a rialzarsi. Era una delle poche volte che la guardava dritta negli occhi, e il cuore parve cedere un colpo. Quello sguardo così intenso ma dolce allo stesso tempo, lo fecero meravigliare. Continuò a sorridere con un’espressione rasserenante e si pose al suo fianco.

 

Chris ricordava chiaramente quel giorno. Da quel momento, infatti, aveva deciso che sarebbe stato lui a proteggere Jill a costo di rischiare la propria vita.
Perché la sua vita non valeva nulla, ma quella di Jill, per lui era tutto.

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 Note dell'autrice XD
1- scusate se qualche evento non combacia o non combacerà, con quelli dei giochi, ma devo inventare per mettere qualcosa di innovativo u.u
2- mi dispiace non scivere anche i ricordi di Wesker ma, questa è una Jill x Chris, Wesker era poco opportuno anche se mi piange il cuore a non inserirlo! ç_ç

... E vorrei ringraziare le lettrici dei miei racconti ... Sono felicissima che appreziate le mie storie! <3 Kiss  
Jill_ 


  
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