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Autore: Skeypunch    08/10/2011    1 recensioni
Vent'anni nel futuro, pianeta terra.
In una sola notte, nei cieli di tutto il mondo si verificano cadute di oggetti sferici e molto piccoli.
Una nuova era sta per attendere l'umanità.
Con i suoi pro e contro.
Genere: Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Rieccoci con il nuovo, entusiasmante capitolo :flower:
Il mio preferito, fra quelli che ho scritto finora ù_ù

Ma prima di prosegurie nella storia, un brevissimo riepilogo che rinfersca la memoria su questo luuuunghissimo "giorno della cattura".

Dov'eravamo rimasti?
:star: Giasone a colazione trova una sorpresa: c'è un pacco regalo per lui! Lo apre e si scopre essere una capsula contenente loudred, il pokemon casinista. Qualche ora dopo dagli insegnanti viene organizzata la prima giornata nella quale si può cazzeggiare per tutto il perimetro dell'Accademia in cerca di alieni.
Il nostro simpatico Giasone si unisce a Sara e una grotta fanno la conoscenza di larvesta. Subito dopo appare davanti a loro la robbosa Petunia la quale rivela ai due tramite l'iDex che si tratta di un pokemon shiny. I tre aspiranti domatori ritornano a scuola e scoprono, insieme agli altri compagni, di essere stati ingannati dagli stessi professori.
Questi infatti non sono altro che i componenti della famosa Wobbufet Force, un'organizzazione criminale incentrata sul racket alieno e non solo. Essi vogliono rapire tutti i ragazzi (per scopi ignoti) e in particolare uno denominato Delta, coloui che ha catturato il pokemon shiny, nascosto dalla stessa WF nella grotta.
Giasone riesce a fuggire con Sara nel bosco dell'Accademia, ma si imbattono nelle cameriere sexy armate fino ai denti.


Ok, avevo detto brevissimo ma non ce l'ho fatta :pwn:
Detto questo, spero vi possa piacere :heart:

_ Grazie Mony come sempre e grazie anche a Laila <3

13# Delta Power!



Mi veniva seriamente da vomitare.
Anche le cameriere facevano parte della WF!
In una frazione di secondo feci mente locale. Dietro di noi: otto criminali minuti di pokemon letali. Davanti, due donne dall'aspetto folle.
E in mezzo a quel pandemonio c'eravamo io e Sara, stretti una all'altro, con il calore e lo splendore di larvesta che squittiva piano; semi-schiacciato fra le braccia della mia amica e dal mio petto.
Potevo sentire i due cuori battere all'impazzata.
Paola, quella bionda, srotolò la frusta e la fece schioccare sull'erba.
SNAK!
Qualche filo d'erba volò in aria, vidi Sara che ne seguì l'evoluzione con gli occhi.
Le due giovani donne risero dall'azione, poi Natalia si leccò le labbra e mostrò i denti.
< Guarda guarda chi abbiamo trovato! >
...
< Beh, non parlate? Likitung vi ha mangiato la lingua? > incalzò Paola, scuotendosi i capelli con la mano che teneva il macete.
Dovevano essere esperte di armi bianche, forse erano le sicarie dell'organizzazione...
E poi mi venne un flash che mi permise di collegare tutto!
Pochi giorni prima della nostra partenza all'Accademia, avevano fatto notizia due donne sulla trentina che erano riuscite a scappare da un carcere di massima sicurezza in Francia... accusate di aver assassinato due domatori di alieni e... di aver fatto parte della Wobbufet Force, note come le Arpie!
Allora avevano i capelli quasi rasati, nessuno di noi ragazzi avrebbe potuto riconoscerle!
Facevo fatica a deglutire.
< Fateci andare via, vi prego! > piagnucolò Sara, sentivo la presa della sua mano libera stretta come un laccio emostatico sul mio braccio.
Non volevo che le succedesse qualcosa di brutto, insomma io ero il maschio alfa della situazione!
< Uhh! Volete che vi facciamo passare? > strillò Natalia in farsetto, imitando il tono singhiozzante della mia amica.
In quel momento, sexy o no, l'avrei massacrata di pugni!
Paola si avvicinò di qualche passo, mentre noi d'istinto arretrammo.
Ma il panico era così forte che ci tremavano le gambe a tutti e due.
< Che cosa abbiamo qua? > cantilenò l'assassina, scrutando la larva brillante mezza schiacciata tra i nostri corpi. La luce che emetteva non risaltava molto con quella del sole, per quello che le due pazze non si erano accorte del pokemon.
< Hei, guarda un po'? > sollecitò Paola alla collega di morte, con un cenno della mannaia.
Natalia alzò un sopracciglio e quando si appostò da noi si mise la mano davanti alla bocca.
< Larvesta! Chi di voi due è il ragazzo Delta? >
Ancora con questa storia!
...
< Si sono cagati sotto... sfigati! > sibilò Natalia, era così vicino a noi da poter sentire l'alito di acido che aveva in bocca.
< Che... che cosa vuol dire? > balbettai, distogliendo la visuale dalle due donne e focalizzandola invece su larvesta.
Paola e Natalia sorrisero malvagie.
< Vuol dire, piccolo finocchietto, che incomincierò a tagliarti lentamente ogni protuberanza che hai, se non rispondi alle mie domande! Sono io che le faccio, non tu! >
La bionda incominciò a ridere per le affermazioni dell'altra.
Se la stavano proprio spassando, le bastarde!
< Sono io > emise con un suono debole Sara, sbattendo ripetutamente gli occhi.
Natalia schioccò le dita e disse: < Bene! Allora possiamo divertirci con il tuo amichetto come abbiamo fatto con Gualtiero, vero Paola? >
Gualtiero? L'infermiere del primo giorno? Allora non ero pazzo!
Paola rise ancora più forte.
< Ahah! Già, a metà dell'opera ci pregava di farlo fuori subito per il dolore! Che pappamolla! Proprio come i suoi pokemon del cazzo! >
Nei film di solito quando i cattivi sono a loro agio e i buoni solo alle strette, il protagonista figo si mette a parlare finchè l'amico non arriva a dargli una mano.
Potevo sperare, visto che non potevamo fare nient'altro!
< L'avete ucciso! >
< Chi? Ne abbiamo rispediti così tanti al padre eterno che non possiamo... >
< Sta parlando di Gualtiero, stupida! >
Si erano distratte, perfetto!
Paola mi fissò di sottecchi. < Perchè, lo conoscevi? >
< Si, l'infermiere della scuola. Almeno, finchè non è scomparso il primo giorno... e tu mi sei venuta addosso con le tette! >
Ops, potevo risparmiarmi questo dettaglio. Forse si sarebbe incazzata.
< Come fai a ricordarti di quel ciccione se... il gengar di Samanta ha usato ipnosi su tutti i ragazzi! >
Ecco perchè nessuno si ricordava niente! Erano stati ipnotizzati! Ma non capivo come mai io mi ricordavo tutto. E neanche perchè l'avevano ucciso.
Le due assassine guardarono prima me, poi Sara, e poi ancora me.
< Il ragazzo Delta ha poteri del genere? > chiese la bionda alla mora.
< E io che minchia ne so? Non sono mica una scienziata! >
Paola fece roteare pericolosamente il macete sulla collega, mentre Natalia aveva distolto da noi lo sguardo.
Subito diedi un occhiata a Sara. Anche lei mi guardò nello stesso momento, poi i nostri occhi scesero verso larvesta.
Non era servita neanche la telepatia.
Ispirammo fiato e...
< LANCIAFIAMME!! >
Successe tutto così in fretta che le parole erano più dei secondi.
Il pokemon sole si animò, il brillìo che lo caratterizzava si intensificò e dalle sue corna a punta sgorgarono delle scie di fuoco che si unificarono per trasformarsi in un grande getto di fiamme cremisi.
L'attacco rovente colpì il centro delle due donne, vuoto.
Ma aveva fatto abbastanza. Il fianco destro di Paola e quello sinistro di Natalia stava prendendo fuoco, facendole urlare dal dolore.
< VIA VIA!! > urlai.
La gambe presero finalmente controllo e trascinai Sara lontano dalle pazze furiose.
A un centimetro dal mio collo volò un macete, mentre sentii la frusta sibilare su un tronco, a qualche metro distante da Sara.

Con il cuore a mille, lasciammo le urlatrici e schizzammo via a ovest, verso le pianure.
Ma prima che potessimo muovere solo un muscolo, una forza estranea ci impedì di farlo.
Non potevo neanche girare il collo per comunicare con Sara.
Eravamo completamente immobilizzati.
Un secondo dopo si manifestò sui nostri contorni una flebile luce bluastra.
Qualcuno ci stava manovrando!
Fluttuammo lentamente verso il cortile della scuola.
Davanti a noi c'era il massacro.
Vidi con orrore che quasi tutti i ragazzi erano ricoperti di ferite (per lo più abrasioni...) o di un puzzolente liquame scuro.
Anche il mio povero loudred era finito al tappeto, da un orecchia colava il sangue: avrei voluto non vedere, ma la forza misteriosa mi impediva di distogliere lo sguardo.
Angelo, Danilo, Brando... tutti stesi sull'erba. Sperai solo che non erano morti.
In piedi c'erano soltanto Petunia e Nemo che schivavano, sempre meno energici, gli attacchi dei professori.
Lo sguardo sopreso che gettarono su di noi fu fatale per Nemo: venne preso in pieno dalla coda di charizard e dal "geloraggio" di vanilluxe.
Cadde pietrificato nel ghiaccio senza fare rumore.
Volevo urlare, volevo strapparmi di dosso ciò che ci stava spingendo nel campo di battaglia ma non potevo fare niente.
Niente!
Miracolosamente petunia fu salvata da un scintillante steelix...
Da dove veniva fuori?
< Grande Steel! > esclamò Demetrio, circondato nientemeno che da ippodown, tyranitar, spinda, roserade e ampharos.
Sentii gridare Samanta Deinoto per la frustazione, proprio quando capii che cosa ci stava tirando da lei: mismagicus stava usando psichico!
< Cazzo, non state lì impalati, usate tutti i vostri fotutti pokemon contro lo sbirro! > imprecò la direttrice.
Con un solo sguardo Demetr... Enea impartì a steelix di usare rocciotomba: metà dei pokemon lanciati da Blaine e da Camilla (i Termici e gli Elettrici) furono bloccati a metà strada dal poliziotto.
Finalmente il pokemon Nonmorto di Samanta ci lascià andare: il senso di pesantezza e immobilità svanì dal nostro tatto. Subito Sara si appiccicò a me.
I freddi occhi di ghiaccio si calarono su di noi come una scure.
< Pensavate davvero di scappare? Strano, il Capo aveva fatto appostare le Arpie nel bosco! >
< Per quello le abbiamo arrostite! > esclamai, la voce distorta dalle emozioni.
Un sopracciglio arcuato si alzò e gli occhi si posarono su larvesta.
< Soprendente. Ma è ora che voi due veniate con noi... >
Prima che la frase terminasse, un boato simile al tuono si perpecì in lontananza, verso il mare.
Qualcosa stava uscendo dall'acqua, creando una specie di tornado.
Nero, giallo, lungo... e fluttuante...
Giratina.
Alla vista, i miei nervi persero il controllo e mi si svuotò la vescica.
L'essere si assestò sopra il mare, poi puntò la testa spaventosa nella nostra direzione.
Produsse un boato strano, come di un elicottero in volo.
E poi capii, con un certo sollievo: non era un pokemon, ma bensì un elicottero abbastanza grande con le sue fattezze!
Il grosso veicolo ci bagnò quasi tutti (salvando la mia reputazione da piscialetto) di acqua salmastra non appena fu sopra le nostre teste, poi si allontanò trovando un posto dove atterrare.
Il fianco si aprì, rivelando un portellone. Uscì un uomo dai capelli brizzolati e vestito elegantemente.
Alla bocca portava un sigaro fumante.
Pokemon e umani smisero le loro azioni di quel momento per rendere omaggio a quell'uomo.
< Sta arrivando cosa di preciso? > iniziò il fumatore.
La voce!
Quella voce, ripetuta più e più volte dalle TV mondiali, su YouTube e trascritta sui giornali.
Non poteva che essere la mente, il capo assoluto della Wobbufet Force: Elias Croux, soprannominato il Signore Drago.
Indovinate perchè.
La Deinoto si ridestò dalla vista. < Avevamo un infiltrato, nei ragazzi, signor Croux! Eccolo qui! >
Un dito ossuto venne puntato su Enea Prosik, mentre quest'ultimo cercava di contrastare charizard con charizard... no un momento!
Ma prima era ampharos! Mi ci vollero venti secondi per capire che lo sbirro possedeva un ditto!
< E' della squadra speciale PGG, ha chiamato i rinforzi! > strillò Camilla, la finta prof di veterinaria.
Elias Croux parve impassibile per pochi secondi, poi disse alla pseudo-direttrice: < Che cazzo stai aspettando allora? Lascia stare quello sbirro e occupati a trasportare i ragazzini! >
< Subito! > rispose con un cenno la Deinoto. Non l'avevo mai vista così servizievole. Credevo che fosse il Male, ma se rispondeva così al Capo, non volevo immaginare com'era lui da incazzato.
Vidi che Elias Croux fece ritorno su Giratina e sparì dalla nostra vista.
< Avete sentito! Raccattate i ragazzi! > gridò la donna, riprendendo possesso delle sue facoltà pugno-di-ferro.
La sua mano scheletrica arpionò il braccio di Sara, cercando di farla staccare da me.
< No! > urlò la mia amica.
Io reagii d'impulso. Diedi un bel pugno in faccia alla donna sugli zigomi.
Avevo fatto a pugni solo una volta nella mia vita, ma non così determinato come in quel momento.
Feci cadere Samanta Deinoto per terra, due denti brillavano di sangue a pochi centimetri da noi.
< Basssssfardo! > sibilò lei, toccandosi la bocca insanguinata.
La mano mi faceva davvero male.
< Ronzio! > urlò inaspettatamente Sara, ma larvesta era troppo spaventato e stanco dall'attacco di prima per agire.
Cercai l'aiuto di Demetrio,occupato a contrastare i finti prof. nel portare i ragazzi nell'elicottero.
Petunia era rimasta immobile dietro steelix.
Forse stava piangendo.
Poi vidi il mio pokemon che cercava di rialzarsi, così decisi finalmente di soccorrerlo.
Il gesto più sbagliato della mia vita.
Samanta Deinoto, ancora per terra, falciò una gamba di Sara, facendola cadere.
Io ormai ero troppo distante da loro per rimediare.
Sara cadde sul fianco destro, schiacciando la capsula che conteneva feebas, attuando così la de-cristallizzazione.
In un flash il pokemon Ittico uscì sull'erba, ignaro di tutto.
< Loudred, come ti senti? > chiesi al mio pokemon, cercando subito la capsula nella mia cintura.
In quel momento, accorsero Blaine e Valerio. Il primo ad alzare Samanta, l'altro a trasportare via Sara.
< No! Andate via! > urlai, ritornando da loro.
Un grosso fearow mi si parò davanti, gli occhi rossi che mi guardavano come se fossi cibo gratis.
Sentivo le urla di Sara e i gemiti di Samanta nel rialzarsi.
< Datemi quel ragazzo! Lo voglio uccidere! >
< Dobbiamo andare, il capo ha detto di sbrigarci! > la calmava Blaine.
Quasi tutti i ragazzi storditi e metà dei professori era già su Giratina, quando si sentirono quasi impercettibilmente le prime volanti e gli elicotteri della PGG.
< PRESTO, PRESTO! > urlavano quelli della Wobbufet.
Ah, se quello schifoso fearow...
< No, feebas! > urlava come un'ossessa Sara.
Schivai l'uccello nel momento esatto in cui veniva cristallizzato nella capsula di Valerio.
Blaine, che veniva spinto indietro da Samanta, la quale aveva in braccio il povero pesce inutile, si affrettò a salire a bordo.
Sara veniva sempre più spinta in direzione di Giratina, poi Blaine passandole accanto le prese di mano larvesta dicendole: < Questo è nostro, carina! >
Ormai solo io e Petunia eravamo troppo lontani per loro.
< No, lascialo stare puttana! > gridava Sara, sputandole addosso da tanta foga che aveva in corpo.
Non avevo mai visto Sara così furiosa, non avevo mai visto una persona così rabbiosa!
< D'accordo, se lo vuoi tanto! > sibilò lei, sbattendo con violenza il pesce boccheggiante per terra.
La mia amica cacciò un urlo distrutto come se avesse preso lei il dolore di feebas.
< SARA! > urlavo. Mi fiondai da lei, ma una mano di piombo mi trattenne.
Era Enea.
< Che cazzo fai? >
< Li raggiungeremo noi, stai tranquillo... >
< No! >
Blaine salì sull'elicottero a forma di Giratina seguito da Samanta (che mi lanciò uno sguardo da: la prossima volta che ci vedremo, ti uccido).
< Sali, troietta! > esclamava Valerio a Sara, spingendola nell'entrata.
Ma le sue braccia non si scollavano dall'apertura.
< Feebas!! >
< Sali, ho detto! >
< FEEBAS!! >
Il grido della ragazza eccheggiò per tutto il circondario.
In quel momento mi sembrava che i secondi si trasformarono minuti: tutto parve rallentare.
Le labbra rosse di Sara che scandivano il nome del pokemon, i suoi movimenti disperati nel liberarsi da Valerio... i capelli che ondeggiavano come alghe.
L'eco di quell'unica parola parve risvegliare del tutto loudred (?), ma il pokemon di Sara...
Feebas emise solo un lungo suono acuto che non avevo mai sentito, ancora per terra e malridotto dalla botta infertole da Samanta Deinoto.
Le scaglie blu e verdi catturarono la luce morente del sole, fino a rifletterne il bagliore come uno specchio.
Poi le squame caddero come foglie secche, rivelando al loro posto un essere di pura luce.
Il globo di luce, ciò che rimaneva di feebas, si spinse in alto dividendosi a spirale.
< Feebaaaas!! > continuava con le lacrime agli occhi Sara, che si era attaccata come una piovra sullo stipite del portellone mentre Valerio cervava di spingerla dentro.
Ma la trasformazione continuava.
Quella cosa si gettò in aria, allungandosi sempre di più.
Con un grido cupo e tutto nuovo, la luce si ritrasse nell'essere che prendeva sostanza ad ogni attimo che passava.
Infine, quando l'ultimo brilliò fece posto al colore definitivo, un'onda d'urto ci sbalzò all'indietro.
Ancora quel lamento cupo e profondo, maliconico e stupendo.
Loudred emise un gemito di rispetto nei confronti del nuovo pokemon.
Milotic.
Sara aveva permesso, chissà in quale modo, a feebas di evolversi e ora milotic con una sola, poderosa spinta, venne incontro alla sua domatrice.
Il bellissimo pokemon volò dritto da Sara, le appendici lunghe e rosse che si muovevano come bandiere al vento.
Un secondo dopo che il DNA di milotic si cristallizzò, Valerio riuscì a spingere con forza Sara e ad entrarci lui stesso, poi chiuse definitivamente il portellone con un gemito di sforzo.
Altri tre secondi dopo, proprio quando le volanti della PGG fecero irruzione nel cortile, Giratina vibrò, poi fluttuò nell'aria e schizzò via nel crepuscolo come un meteorite.


*._Fine Prima Parte_.*

   
 
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