Ero tornata da pochi giorni, dal mio lungo viaggio, portandomi a casa un milione di bei ricordi, quando il mio cellulare squillò…

Risposi e subito sentii una fitta al cuore, una calda voce mi parlò dall’altro apparecchio.

In un secondo lo riconobbi: era lui, il ragazzo per il quale avevo preso una cotta (diciamo così, ma per me era molto di più).

Incominciammo la nostra conversazione, dopo esserci salutati, parlando della mia avventura in Italia.

Sarebbe stato anche il suo sogno fare il tour di una nazione un po’ piccola ma piena di tesori, nei confronti della nostra Confederazione degli Stati Uniti d’America.

Ad entrambi piaceva molto scoprire nuove cose, ma la cosa più affascinante era Roma ed i suoi segreti millenari.

Jared mi ricordò anche che non mi ero fatta sentire da un bel pezzo, scherzando mi domandò se mi fossi fatta il ragazzo…pur sapendo che io ero innamorata solo di una persona, lui stesso.

Beh, aveva proprio ragione erano quasi due mesi che non lo sentivo più perché avevo paura che riattaccasse, come in una delle ultime volte che lo avevo sentito.

No, magari me lo avessi fatto il ragazzo!” dissi con una voce che voleva sottolineare quanto tenessi veramente a lui.

Mi disse se ci vedevamo presto, pur sapendo che io stavo a L.A., California mentre lui a alla riserva di La Push, Forks. nello Stato di Washigton.

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C’eravamo conosciuti l’estate scorsa sulla spiaggia di La Push, dove qualche chilometro fuori della riserva Indiana è sorto un villaggio per giovani gestito da un gruppo animazione e spettacolo.

Io e le mie amiche c’eravamo iscritte e così PAUF  vari giorni in spiaggia...un gruppo di ragazzi e dall’attrazione per Jacob all’amore per Jared,quel ragazzo dagli occhi teneri e dolci.

Solo che c’erano 2 inconvenienti che c’impedivano di stare insieme: il suo contratto di 2lavoro" e il fatto che vivesse in una riserva indiana da dove non potevano allontanarsi per vari motivi che rimanevano misteriosi.

Come potevamo fare a stare sempre insieme?

Ma perché m’aveva chiamata? Che voleva dirmi di tanto urgente?

Prima di riattaccare gli confessai che tutto ciò che provavo per lui era sopravvissuto alle 18 ore di volo che avevo fatto per andare e tornare a L.A. dal mio viaggio in Italia, oltre a mancarmi da morire.

Jared mi rispose che forse avendo ricevuto un’offerta di lavoro stabile e ben pagato dagli studi televisivi di MTV di Los Angeles, occupando il posto di mio cugino Emmett che fortunatamente aveva ottenuto la promozione da condirettore a direttore.

E non sapendo dove alloggiare mi chiese se avrebbe potuto stabilirsi da me per un po’.

Io gli confermai che aveva fatto bene a chiamarmi perché la mia casa nuova, dove vivevo da sola, altro regalo dei miei (oltre al viaggio) per la laurea in Scienze politiche ed Internazionali, era tanto grande che in due o in tre stavamo bene.

Così entrambi potevamo scoprire se il sentimento che ci univa si sarebbe ingrandito in qualcosa di più, almeno lo speravo, comunque già mi bastava averlo tutti i giorni tra i piedi, potendo vedere i suoi occhi da tenero orsacchiotto che mi avevano rubato l’anima a poco a poco.

Dopo che riattaccammo, m’addormentai e nei miei sogni lo avevo già con me.

Da lontano tutto può succedere…