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Autore: XxxBubbleGumPrincessxxX    08/10/2011    6 recensioni
" E' buffo come il confine fra fantasia e realtà sia molto spesso appena un po' sfocato per un bambino..."
Quando Blaine era un bambino, incontrò qualcosa di meraviglioso, qualcosa di impossibile. Blaine incontrò Kurt. Ma non aveva idea di quanto quell'incontro avrebbe cambiato la sua vita.
Traduzione dell'omonima fanfiction americana.
Blaine umano/mermaid Kurt. Accenni baby Klaine.
Genere: Fantasy, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Un po' tutti
Note: AU, OOC, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Ti capita mai di pensare di baciarmi? Ti capita mai..

<< Esci fuori dai miei vestiti, stupido pesce! >>

<< Come osi rivolgerti a me così sfacciatamente, ragazzina idiota?! >>

La mattina successiva, Blaine si svegliò di soprassalto da un sogno piuttosto piacevole, non appena udì un urlo al di sopra di lui. Kurt e Santana. Certo. A quanto pare Santana si era svegliata quella mattina e aveva visto Kurt nei suoi vestiti, il che l'aveva immediatamente mandata in uno stato di rabbia. Perchè non era certo qualcosa che sarebbe stata in grado di affrontare da persona matura, oh, no! Lei doveva strillare, urlare il suo nome e tutto il resto. Oh Dio, si sarebbe svegliato tutte le mattine con loro due che litigavano, da quel giorno in poi?!

Erano proprio l'uno di fronte all'altra, praticamente naso a naso, ma Santana non sembrava essere minimamente intimorita dalla differenza di altezza che c'era fra lei e il tritone. Differenza d'altezza... Blaine approfittò del momento per posare lo sguardo sulla figura alta del tritone. La notte precedente era talmente stanco che non aveva effettivamente fatto caso al nuovo aspetto di Kurt, ma adesso?

Era snello e agile, con le spalle larghe, una vita sottile e sinuose curve lungo le sue anche. In effetti, i vestiti di Santana gli stavano davvero bene, eccetto per il fatto che vi era un leggero vuoto all'altezza del petto.

<< Oh, sei sveglio! >> disse Santana, guardando Blaine, che sbatteva pigramente le palpebre sul divano << Di' al tuo pesce di uscire immediatamente dai miei vestiti! >>

<< Dille che riesco a capirla! >> disse Kurt, digrignando i denti assieme e serrando i pugni.

Blaine si strofinò le tempie e sospirò.

<< Santana, lui sa quelo che stai dicendo. >> disse all'ispanica fumante di rabbia.

<< Come se mi importasse! >> ribattè << Digli solamente di togliersi i miei vesiti! Ho pagato per quella roba! >>

<< Li hai rubati. >> la corresse Blaine, tirandosi su e stiracchiandosi.

<< In ogni caso. >> lo deviò facilmente Santana << Il punto è che sono miei. Non voglio che puzzino di alghe, di interiora di pesce e di merda. >>

Kurt scoprì i denti e sibilò.

<< Oh, dacci un taglio! >> lo schernì Santana << Non è neanche minimamente spaventoso senza le due zanne, Edward! >>

<< Chi è Edward? >> domandò Kurt a Blaine, ma questi non rispose.

Invece, domandò a Santana: << Non sei...che so, almeno un po' sorpresa?! C'è un tritone in piedi di fronte a te! >>

<< Certo che sono sorpresa! Sono svenuta, o sbaglio?! >>

<< Ma è stato... non importa. >>

Blaine si appoggià allo schienale e guardò i due mentre discutevano; non che Santana avesse una minima idea di quello che Kurt stava dicendo su di lei, ma sembrava comunque abbastanza irritata.

<< Vedi?! >> piagnucolò Kurt, rivolgendosi verso Blaine. Il ragazzo riccioluto sollevò le braccia, in segno di resa. << Ecco perchè odio gli umani. Le persone come lei vi danno un pessimo nome! >>

Puntò un indice in segno di accusa a Santana, che sembrò diventare ancora più arrabbiata, di fronte al dito puntato contro la sua faccia.

<< Perchè sta puntando il dito contro di me?! Che cosa sta dicendo? >> bofonchiò rivolta a Blaine, voltandosi anche lei verso di lui.

Erano entrambi in piedi, fianco a fianco, rivolgendo al ragazzo dagli occhi nocciola uno sguardo rabbioso.

<< Ha detto che gli piace molto la tua maglietta. >> mentì Blaine, grattandosi la testa.

Kurt rimase a bocca aperta.

<< Non è quello che ho detto! >> sibilò, incrociando le braccia.

<< Che altro sta dicendo? >>

<< E i tuoi pantaloni. Gli piacciono i tuoi pantaloni. >>

<< E' solo la brutta copia di una donna! >>

<< Anche i tuoi capelli. Dice che sono lunghi e belli. >>

Santana sembrò meditarci sopra, prima di annuire con apparente approvazione.

<< Okay, bene. >> disse, un po' a malincuore << Può prendere in prestito i miei vestiti, per adesso. Ma farà bene a non gettarci merda di tartaruga o roba del genere. >>

<< Per tutti i.. >> fece per dire Kurt, ma Blaine lo interruppe rapidamente, alzandosi in piedi così che entrambi potessero sentirlo meglio.

<< A tal proposito, non posso continuare a tradurre per voi, ragazzi. >> disse con fare pensieroso, poggiando due dita sul mento. Non che lo volesse davvero. Aveva la netta sensazione che quei due si sarebbero solamente scambiati insulti.

Il Signore sapeva che se Blaine avesse tradotto anche solo uno degli insulti di Kurt correttamente, Santana gliel'avrebbe fatta pagare cara.

<< Per cui ragazzi, trovate qualche modo per comunicare, oppure non comunicate affatto. >>

<< Cosa?! Non farà ritorno nell'oceano, oggi?! Oh, aspetta...da dove vengono quelle gambe?! >>

Blaine si battè una mano sulla fronte, prima di voltarsi verso Santana per spiegarle la situazione attuale. Una volta che ebbe finito, Santana divenne piuttosto pensierosa.

<< Allora, che cosa farai con lui per un mese?! Non può stare qui per tutto il tempo. >>

<< Può fino a che mamma e papà non arriveranno. >> rispose Blaine, guardando Kurt. Quest'ultimo sembrava aver perso completamente interesse per entrambi, avendo a quanto pare appena scoperto la televisione. Il tritone la stava guardando con estremo interesse, tastandola con le sue lunghe dita sottili. Era ovviamente incuriosito, era abbastanza chiaro, ma fin troppo orgoglioso per chiedere che cosa fosse.

<< Kurt? >> lo chiamò Blaine, attirando l'attenzione del tritone.

Il ragazzo dai capelli castani tirò su la testa di scatto, e lo guardò con aria semicolpevole, come se fosse stato sorpreso a fare qualcosa che non avrebbe dovuto fare.

<< Perchè io riesco capirti, mentre Santana non può? >>

Un' altra espressione vacua.

<< Hai mangiato dell'algabranchia. >> disse freddamente << E' in grado di colmare il vuoto nella comunicazione fra creature marine e creature terrestri. >>

Blaine ci penso su. Non ricordava niente chiamato "algabranchia".

Come se gli avesse letto nel pensiero, Kurt aggiunse: << Gli effetti dell' algabranchia durano per tantissimo tempo. Ci vogliono almeno vent'anni prima che comincino a svanire. Forse l'hai mangiata quando eri un bambino. >>

Okay, Kurt lo stava ovviamente sgridando. Riusciva a sentirlo dalla sua voce. Ma Blaine non aveva seriamente nessuna idea del perchè e non aveva alcuna intenzione di chiedere, per evitare di irritarlo.

<< Che cosa sta dicendo? >> domandò Santana, da sopra la spalla di Blaine.

Non riusciva a capire alla perfezione che cosa stesse dicendo Kurt, ma ogni cosa che usciva dalla sua bocca suonava come... beh, come musica. Una melodia. Era strano.

<< Ho mangiato qualcosa chiamato "algabranchia". >> rispose Blaine, tenendo i suoi occhi fissi su Kurt. Il tritone si era messo a sedere con grazia al tavolo da caffè << Dove possiamo prenderne un po' per Santana? >>

<< Nell'oceano. >>

<< .. E come la prendiamo? >>

<< Una sirena deve prenderla per te. >>

<< Puoi prendercela tu? >>

<< Tu che ne pensi? >> Kurt si mise a scalciare con i piedi in maniera quasi giocosa << E oltretutto, perchè pensi che io voglia parlare con quella disgustosa ragazzina? Così potrà inquinare la mia mente con i vostri patetici modi di fare da umani? >>

<< Che cosa sta dicendo? >>

<< Uh..uhm... Non c'è "Jersey Coast" in tv adesso? >>

<< "Shore", Blaine! E' " Jersey Shore". Dio, sei proprio un secchione sfigato. >>

<< Già, hai ragione. Scusa. Comunque, Kurt.. >> Blaine riportò la conversazione all'argomento iniziale. Kurt lo stava fissando con le braccia conserte, sfidandolo a domandare ancora una volta dell' algabranchia. Per cui, ovviamente, Blaine lo fece.

<< Non vuoi essere in grado di dire in faccia a Santana ciò che pensi di lei? Senza di me che faccio da intermediario? >>

<< Aspetta...cosa? >> gridò Santana.

Kurt lanciò un'occhiataccia a Santana e una palese espressione di disgusto attraversò il suo volto.

<< Va bene, okay. Hai ragione. Vi procurerò un po' di algabranchia. >>


*

Dopo un paio di veloci cambi d' abito - Blaine indossò il completo che aveva offerto a Kurt la sera precedente, Kurt si mise un paio di pantaloni bianchi di una tuta e una maglietta viola con lo scollo a V, e Santana una minigonna rossa e un top di colore nero - si incamminarono lungo la spiaggia, con Kurt in testa alla spedizione.

Si scoprì presto che il tritone era piuttosto impacciato, perchè non era ancora abbastanza abituato alle sue nuove gambe. Non faceva che cadere costantemente e ben presto Blaine si ritrovò a dover intervenire per afferrarlo ad ogni sua caduta.

<< Stai bene? >> gli sussurrò Blaine in un orecchio ad un certo punto, le sue braccia che si strigevano con sicurezza attorno alla vita di Kurt, nel momento in cui sembrava sul punto di cadere di nuovo.

D'istinto, Kurt gettò le sue braccia al collo di Blaine per tenersi in piedi, e si ritrovarono faccia a faccia. Blaine guardò il tritone mentre arrossiva, assumendo un brillante colore scarlatto e potè sentire le sue stesse guance riscaldarsi.

Kurt lo spinse via con forza, borbottando: << 'o bene. >> prima di riprendere il loro cammino per dove stavano andando. Blaine guardò oltre la sua spalla verso Santana, che faceva da fanalino di coda. L'ispanica sollevò un sopracciglio verso di lui, ma poi guardò altrove.

Era...strano. Quando Kurt aveva gettato le sue braccia attorno a lui, il cuore di Blaine aveva iniziato a correre praticamente al triplo della sua velocità, il che era decisamente insolito. Forse gli stava per venire la febbre o qualcosa del genere.

Correndo per recuperare la velocita' del tritone, riuscì a stargli al passo e si piazzò di fianco a lui.

<< Allora, che cos'è un generatore? >> domandò Blaine causalmente. Vero, Kurt solitamente ignorava i suoi approcci casuali, ma quel silenzio stava iniziando ad infastidirlo.

Kurt doveva essersi sentito abbastanza amichevole comunque ( o almeno, amichevole nei suoi confronti) perchè, come la notte precedente, rispose effettivamente alla domanda.

<< Esattamente quello che sembra. Ti sei mai domandato in che modo le Sirene hanno bambini? >> domandò Kurt, inciampando ancora una volta. Blaine afferrò la sua mano e non la lasciò andare.

<< Sì, presumo di sì. Ho più o meno immaginato che voi deponiate le uova o roba simile. >>

Kurt gli rivolse un'occhiata torva e retrasse la mano.

<< No. >> replicò << Siamo in parte mammiferi E' impossibile per noi deporre le uova, come una normale creatura acquatica. E' qui che noi, i generatori, arriviamo. C'è un generatore maschio e una generatrice femmina. Veniamo accoppiati in base alla compatibilità e ogni mese, durante la luna piena, siamo in grado di trasformarci. Iniziamo ad avere questa abilità attorno ai tredici anni. >>

<< Oh, quindi è come una specie di pubertà? >>

<< Uhm..certo. Comunque, ci trasformiamo assieme e ci accoppiamo. Poi, una volta che il mese è trascorso, il maschio può ritornare in mare, se lo desidera. La femmina porta il feto in grembo sulla terra*, fino a che il termine non è trascorso, e poi ritorna in oceano assieme al bambino. Quando il bambino è grande abbastanza per badare a sè stesso, ritorniamo sulla terra e questo succede ancora. E ancora, e ancora, e ancora. E' uno dei lavori più rispettabili che una sirena possa avere: portare la vita al nostro regno. >>

<< E' meraviglioso! >> esclamò Blaine, sinceramente interessato. Le favole non spiegavano mai da dove provenissero i bambini delle sirene** << Tu hai già dei figli? >>

<< Non ancora. >> disse Kurt, suonando sollevato << Il processo di generazione non dovrebbe iniziare prima dei vent'anni. E' dovere degli altri generatori passare il tempo che precede questo momento ad insegnarci... il sesso per gli umani. >>

Kurt sembrava essere lievemente imbarazzato e le sue guance arrossirono nuovamente.

Blaine gli fece un sorrisetto.

<< Io sono accoppiato con una giovane donna di nome Rachel. Dicono che siamo compatibili, ma la trovo decisamente insopportabile. Ma non è una tipa con cattive intenzioni e potrebbe anche essere una sirena adorabile. >>

<< Aspetta. >> disse Blaine, afferrando improvvisamente ciò che Kurt aveva detto. << Hai detto che è dovere degli altri generatori insegnarvi il sesso umano. Che cosa intendi per "è loro dovere"?*** >>

Kurt si guardò le mani, iniziando ad agitarle nervosamente.

<< Sì, be... io non ho potuto frequentare nessuna di quelle classi. Ho studiato... qualcos' altro. >>

<< Quindi tu non sai niente riguardo al sesso? >>

<< No. Non so proprio niente riguardo agli umani. >>

Oh cielo. Quello sarebbe stato un mese estremamente lungo. In ogni caso, Blaine non riuscì ad evitare di spingere leggermente Kurt con la spalla.

<< Ti rendi conto che questa è la conversazione più lunga che abbiano avuto che non finisce con te che mi insulti e io che mi limito ad incassare? >>

Blaine sorrise.

Senza esitazione, Kurt rispose semplicemente: << No. Non lo è. >>

Prima che Blaine potesse rispondere, arrivarono alla grotta. L'enorme roccia portata lì dalla tempesta se ne era andata - probabilmente trasportata via dal mare -  così il trio riuscì ad entrare.

Percorsero tutta la strada fino al fondo della grotta, dove raggiunsero la pozza d'acqua. Quando si avvicinarono al bordo, Kurt atterrò sulle sue ginocchia e iniziò a... cantare? Sì, stava cantando. Blaine e Santana guardarono la scena in stato di soggezione, mentre l'acqua incominciava ad incresparsi, e molto presto apparvero tre sirene: due bionde e una dalla pelle nera.

<< Oh, Kurt... non sapevamo che stessi generando. >> disse una delle bionde, con sorpresa.

Il sorriso sul volto di Kurt era più ampio di quanto Blaine avesse mai visto, mentre salutava calorosamente le sue amiche.

Mentre si sporgeva verso di loro per dare ad ognuna un abbraccio stretto, Blaine non potè fare a meno di sentirsi un pochino geloso. Kurt non era mai stato così affettuoso o espansivo con lui.

Gli era concesso; Blaine conosceva a malapena il tritone, eppure... si era più o meno ficcato in testa l'idea che Kurt fosse freddo con chiunque. Evidentemente no.

<< E bello vedervi tutte! Quinn, adoro i tuoi nuovi gioielli! Quelle perle vengono da gusci di ostrica orientale? >>

Quella che Blaine dedusse essere Quinn sorrise ampiamente. Era adornata dalla testa alla vita con una lunga collana di perle, che ricadeva lungo tutto il suo corpo. Anche le altre sirene avevano delle collane di perle, con l'aggiunta di conchiglie nei capelli e stelle marine attaccate ai loro seni. Sembrava quasi un' oscena quantità di gioielli per il corpo, o comunque si chiamassero, fino a che Blaine non realizzò che il colore delle loro code era sempre lo stesso, ogni singolo giorno; i gioielli dovevano essere come dei vestiti per loro, un modo per apparire diversi ogni giorno.

<< Salve, Kurt. Chi sono i tuoi amici? >> domandò la sirene dalla pelle nera, guardando oltre la sua spalla. Le due bionde si spaventarono, come se avessero notato per la prima volta che vi erano altre persone lì.

<< Non è meraviglioso? >> sussurrò Blaine a Santana.

Lei non rispose. Blaine guardò oltre lei e notò che i suoi occhi si erano posati su una delle ragazze bionde. Anche lei la stava guardando, come se si fosse appena creata una connessione fra le due.

<< Solo alcuni amici, Mercedes; non preoccuparti. Ascolta, non so generando. O almeno, non dovrei. E' tutto solo un enorme malinteso. >>

<< Allora perchè ti trovavi fuori dall'acqua a mezzanotte? >>

<< E' stato...è stato un errore. Ascolta, me la sto cavando bene, okay? Adesso però, ho bisogno di un favore. >>

Mentre Kurt spiegava che avevano bisogno di un po' di algabranchia, Blaine si mise ad esaminarlo; si sentiva a casa con le sue amiche, ovviamente, e chiaramente anelava di ritornare in mare con loro. Con un colpo della sua coda color verde lime, la bionda senza perle -quella che non era Quinn- si tuffò e poi riemerse rapidamente, con ciò che sembrava una specie di alga dorata stretta nella sua mano. La porse a Santana, che l'afferrò con la punta delle dita.

<< Non esiste che io mangi questa roba. >> disse con aria di sfida, rigirandosela fra le mani.

<< Non è molto sveglia, vero? >> commentò Mercedes. Kurt scrollò le spalle.

<< Santana, mangiala. >>

<< No. >>

<< Per favore? >>

Guardò verso la bionda, che la stava osservando con entusiasmo, prima di prendere un respiro profondo e inghiottirla tutta.

<< Puah! >> commentò << Era la cosa più disgustosa.. >>

<< Il mio nome è Brittany. >> Prima che potesse finire, la bionda con le perle la interruppe << Qual'è il tuo nome? >>

<< San..Santana. >> balbettò, colpita dalla bellezza della ragazza.

Blaine si voltò verso le Sirene che sguazzavano nella pozza, per poi scoprire che quella dalla pelle nera lo stava fissando intensamente. Oh, ci risiamo. Era sul punto di incominciare a tormentarlo come faceva Kurt. Sperava che lei fosse almeno un po' più gentile, ma probabilmente non lo era.

<< Sei un umano, vero? >> domandò.

<< S-sì. Sì, sono un umano. >>

<< Non ho mai visto un umano prima. >>

<< Oh. >> disse Blaine impacciatamente.

Lei lo studiò a lungo, prima di chiedere gentilmente << Sei tu Blaine? >>

Bene, quello aveva decisamente attirato la sua attenzione. Si voltò e guardò Kurt con espressione interrogativa, ma sembrava che questi non avesse neanche ascoltato la sua amica, dal momento che era immerso in una conversazione piuttosto intensa sulle perle con l'altra ragazza bionda.

<< Tu..tu mi conosci? >> si inginocchiò, così che lui e Mercedes si trovassero faccia a faccia << Prima Kurt, e adesso tu. Come fate a conoscere il mio nome? >>

Lei gli rivolse una specie di sorrisetto triste, guardando anche verso Kurt.

<< Sei cresciuto, Blaine? >> domandò, come se si aspettasse davvero che Blaine comprendesse di che diavolo stesse parlando.

<< Uhm... Immagino di sì. >> risponde lui con fare interrogativo.

Beh, sì...era cresciuto. Aveva diciotto anni, ne avrebbe avuti diciannove presto. Eppure, perchè diavolo questo avrebbe dovuto essere rilevante per quella sirena? E perchè lei era così...gentile con lui? Kurt gli aveva fatto capire piuttosto chiaramente che alle Sirene non importava particolarmente degli umani.

Inarcò le sue sopracciglia triangolari in un'espressione di confusione, non appena Mercedes si avvicinò a lui, tirando delicatamente uno dei suoi riccioli spettinati.

<< Provaci, Blaine. Prova a ricordare. Prova a credere. Per lui. >>

Rivolse il suo sguardo a Kurt. Prima che Blaine potesse chiederle che cosa volesse dire, la sirena dalla pelle nera si allontanò a nuoto, per unirsi alla conversazione fra Kurt e Quinn.


*


Trascorsero forse più di un'ora in compagnia delle Sirene, prima che arrivasse per loro il momento di andare. Le Sirene salutarono Kurt con la mano prima di scomparire nell'acqua; Kurt le guardò tristemente prima di abbandonare la grotta, per fare ritorno a casa.

Dal momento che Santana era in a uno stato di completa confusione, Kurt e Blaine stavano camminando quasi per conto loro.

<< Posso parlarti? >> domandò Blaine, afferrando la mano di Kurt appena prima che attraversassero la porta per entrare in casa. Kurt lo guardò sospettosamente, prima di indietreggiare sul portico e aspettando che Santana entrasse in casa.

<< Che cosa c'è? >> domandò in tono seccato, riprendendo la sua tipica posa con le braccia incrociate.

Blaine si muoveva nervosamente sul posto.

<< E' solo che... ho parlato con la tua amica, Mercedes. >>

<< E? >>

<< E...è stata molto gentile. Molto più gentile di quanto tu lo sia stato con me. >>

Rivolse a Kurt uno sguardo penetrante.

<< Che cosa stai cercando di dire? >>

<< Kurt, voglio che siamo amici. >>

Ecco, l'aveva detto. La parte più difficile era superata. Adesso doveva aspettare la risposta di Kurt.

Kurt rimase in silenzio per momento, guardandolo e basta. Poi, finalmente, chiese a bassa voce: << Che cosa ti ha detto Mercedes? >>

<< Uh? Oh, non lo so! Qualcosa riguardo al credere per te. Ascolta, questo non ha importanza! Nessun insulto è uscito dalle sua labbra quando eravamo... >>

Prima che potesse finire, comunque, Kurt si avvicinò a lui; per una manciata di secondi, pensò che il tritone fosse sul punto di baciaro. Lo pensò davvero. Si irrigidì e chiuse gli occhi, aspettando il contatto di quelle labbra soffici con le sue. Tuttavia, questo non arrivò.

Invece, Blaine sentì Kurt poggiare dolcemente la fronte contro la sua e - proprio come il giorno prima - venne colpito da un'intensa sensazione di Deja Vu. Quella sensazione che questo, o qualcosa di simile, fosse accaduto prima. Che fosse accaduto con Kurt.

<< K-Kurt? >> balbettò.

Il tritone lo zittì, prima di domandare con voce lieve: << Blaine...tu credi nella magia? >>

Blaine sbattè le palpebre.

Magia. Beh, doveva credere della magia, giusto? Bastava guardare Kurt! Era lì, in piedi, di fronte a lui! In sottofondo, Blaine riusciva a sentire le onde infrangersi contro la riva e i gabbiani gracchiare contro il vento.

Il ragazzo dagli occhi nocciola si rese conto che probabilmente sembravano due innamorati; con le loro fronti che si toccavano, vicino ad un oceano così bello e brillante, dovevano sembrare due innamorati.

<< Beh... sì, immagino. Tu sei una sirena, Kurt. Credo di doverlo fare. >>

<< No. >> disse Kurt, un po' forzatamente << Non ti ho chiesto se credi in me; ho detto magia. Fate, Orchi, Elfi...ci credi? >>

<< Io.. Uh..sì. Immagino. >>

Ad essere sincero, Blaine non ci aveva mai davvero pensato. Ma, se le sirene esistevano, perchè non potevano esistere anche altre cose di questo genere? Kurt si allontanò da lui, tenendo il suo volto fra le mani, così da poter guardare Blaine dritto negli occhi.

<< No, non ci credi. E sai una cosa? Va bene. Ma ho bisogno che tu mi prometta una cosa. >>

<< Che cosa? >> domandò Blaine, i suoi occhi che iniziavano a socchiudersi.

<< Promettimi... che ci proverai. Prova intensamete a credere. Persino se pensi di crederci già, continua a provare. Lo so che non puoi contraddire le tue convinzioni più certe, ma... provaci e basta, ok? >>

Blaine non sapeva che cosa dire. Kurt sembrava essere così... supplichevole con lui. E sapeva senza dubbio che il tritone avrebbe normalmente ritenuto di essere troppo importante per fare una cosa del genere. Era orgoglioso in maniera quasi ridicola. Eppure eccolo lì, aveva messo da parte il suo orgoglio per lui.

<< OK. >> Blaine quasi sussurrò.

<< Lo prometti? >>

<< Lo prometto. >>

<< Blaine...questa promessa... è il mio cuore. Ok? Lo so che suona stupido, lo so che non capisci. Ma questa promessa è il mio cuore. Ti prego, ti prego... non spezzarla. >>

<< Io.. non lo farò. Non spezzerò il tuo cuore. >>






NOTE DELL'AUTRICE: Mi chiedete un capitolo più lungo? Io vi do un capitolo più lungo! :) Ma non crediate che funzionerà così tutte le volte, dovreste saperlo, visto quante volte mi ripeto in questa storia. E' tutto molto improvvisato. Sapete, termini come "innamorati" quasi alla fine del capitolo, servono solamente a dare un effetto drammatico! :)



NOTE DELLA TRADUTTRICE: * La frase "The female carries the fetus on land" è stata tradotta più o meno letteralmente; mi rendo conto che non è particolarmente elegante, ma poi ho pensato che se l' autrice ha scritto così, allora così doveva essere resa; insomma, consideriamo comunque che Kurt è un tritone e di certo non può avere una terminologia molto sofisticata.ha ancora tante cose da imparare, per cui immagino che l'autrice abbia preferito mettergli in bocca parole piuttosto semplici e discorsi poco elaborati.

** L'autrice usa il termine "meirbabies", per me intraducibile...starebbe più i meno per "piccoli di Sirene", quindi ho pensato che la traduzione "bambini" andasse bene.

*** Il termine inglese sarebbe "They're supposed to teach" e il senso è in effetti quello di dover fare qualcosa perchè è loro dovere farlo; ancora una volta, traduzione un po' libera! xD


Questo capitolo mi ha causato non pochi problemi...non so perchè! xD Le cose fondamentali le ho scritte nelle note, perchè per il resto ho tradotto in maniera abbastanza letterale..,.boh, spero di non aver fatto danni! xD

Ah, per la cronaca...mi sono messa in contatto con l'autrice per chiederle quando pensa di aggiornare...attendo sue notizie! 

Bacioni! <3


  
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