Maschere
Ogni uomo mente,
ma dategli una maschera e sarà sincero.
{Oscar Wilde
Era tempo che non lo rivedeva.
Ma infondo aveva accettato di andare a quella festa solo per lui. Aveva voglia di vederlo. Anzi, aveva bisogno di vederlo.
Non conosceva la ricorrenza di quella festa in maschera, ma aveva riconosciuto subito Giappone, i suoi capelli scuri e lisci e la sua pelle lattea.
In un angolo, assisteva silenzioso ai balli e alle chiacchiere delle altre Nazioni.
Indossavano entrambi una maschera bianca che ricopriva gli occhi e il naso, ma riusciva a vedere il leggero rossore diffuso sulla faccia dell’asiatico, segno che era leggermente ubriaco.
Ma Turchia ottenne qualcosa di più di una semplice chiacchierata. Ottenne la serata che, da tempo, aspettava di trascorrere col giapponese.
Era probabile che l’altro non si sarebbe ricordato di quella notte d’amore. E se si fosse ricordato avrebbe dato la colpa all’alcol.
Ma non importava. Perché Turchia sentiva che Giappone riusciva a capire e desiderava quello che stava accadendo. Perché, anche negandolo, quella notte si era consumata.
Perché la maschera permetteva Giappone di esprimersi.
***
Ma capitemi,
Prossimamente, forse, pubblicherò una Cina/Giappone. Appena la scrivo perché l’idea c’è l’ho *Emana tanti cuoricini rosa*
Questi personaggi non mi appartengono,questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro
Accetterò ogni critica o consiglio. Tutto tranne gli insulti, grazie.