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Autore: irytvb    08/10/2011    6 recensioni
Ci sono cose che un fratello maggiore non vorrebbe mai vedere.
Ci sono cose che Finn non vorrebbe mai vedere.
Eppure, per colpa di qualcuno (forse il karma?) praticamente non riesce a vedere altro oltre a Kurt e ad il suo fidanzato.
Che fanno sesso.
Molto, molto, molto sesso.
E no, Finn non è Puck, e a lui non piace affatto capitare dietro le quinte delle regionali e vederli.. bhè, limonare alla grande.
Non gli piace nemmeno dover fare un discorsetto al fratello (quello rimarrà per sempre tra i momenti più imbarazzanti della sua vita, e lui ne ha avuti tanti di momenti imbarazzanti.)
Detesta entrare in bagno e trovare Kurt e Blaine nella vasca da bagno... per non parlare della cena di famiglia!
Per l 'amor del cielo, presto diventerà zio per colpa di quei dannati cetrioli che Blaine si è mangiato!
Insomma, ma non insegnano proprio niente nelle scuole private?!?
*********************************************************************spero che vi piaccia, è la mia prima ff su glee!
1 baci8
iry
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Finn Hudson, Kurt Hummel
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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h3 style="text-align: justify"> allora, un paio di note prima dell' inizio :)

 

Innanzitutto ringrazio in maniera sentitissima la mia beta, che mi sopporta a mesi, ormai: ecco a voi la magnifica ND_Warblers518 a cui il capitolo è dedicato.

Ti voglio bene, nonostante abitiamo a mille miglia di distanza... (anche se prima o poi verrò a romperti le palle anche a roma xD)

poi vorrei ringraziare le fantastiche persone che seguono la storia, che l' hanno messa tra le ricordate e le preferite (25 preferiteeee! vi adoro!) ma soprattutto le persone che hanno recensito.

Inoltre, vi avverto: è la prima volta che scrivo di qualcosa di così, ehm.. privato..? ditemi cosa ne pensate perfavore <3

ed ecco, il decimo capitolo!

10. Lakers are win, right?

Finn stava prendendo sorprendentemente bene la situazione.

Con una calma innaturale era andato a prendere i volantini che miss Pillsbury gli aveva dato giorni prima dal fondo della borsa.

I più utili erano stati quello color viola: "quando sei innamorato del tuo fratellastro, cosa fare? 10 infallibili mosse per sopravvivere a lui e al suo fidanzato."

E quello arancione: "C'è un ragazzo gay nella tua scuola. Dopo averlo conosciuto un po' meglio scopri che sei interessato a lui, oltre che fisicamente, anche emotivamente. Cosa fare se diventa tuo fratello, ed ha un fidanzato molesto?"

Sembrava quasi che quei volantini sapessero in che situazione era!

Davvero non capiva l' avversione di Kurt verso gli opuscoli... probabilmente un brutto ricordo?

Forse avrebbe dovuto chiederglielo con una bella tazza di latte caldo di fianco.

Lo facevano tutte le sere.

Bere latte caldo, naturalmente.

Si corresse automaticamente Finn, cercando di cancellare i pensieri su ciò che avrebbero potuto fare dalla sua mente.

Kurt scendeva ogni sera nella loro camera con due tazze di latte, si sedevano sul letto di Finn, e parlavano.

Solitamente parlavano di Rachel e Quinn, e su quale ragazza fosse quella giusta per Finn.

Una volta, Finn aveva chiesto a Kurt perchè non gli raccontasse di Blaine, e lui, in risposta, aveva detto che non si sentiva a suo agio a parlarne con lui.

Il che, almeno lo supponeva Finn, era un modo gentile per dirgli che non lo voleva agitare o mettere in imbarazzo.

E, bhè, per quanto poco lusinghiero fosse, Finn ne era sollevato.

Meno vedeva Blaine e meglio era per tutti, visto che da quando erano tornati dalla discotecaca provava una certa voglia di picchiarlo.

E fargli male, molto, molto male.

Di quell' avviso non doveva essere Burt, che molto ingenuamente aveva invitato lui, Blaine e Kurt alla partita dei Lakers, di cui era riuscito a prendere i biglietti.

Kurt ad una partita di baseball? Si era chiesto incredulo Finn.

Ma questi aveva sorriso al padre e l' aveva ringraziato: "Blaine ne sarà così felice! Adora il baseball..."

Ora: non era la persona più sveglia della terra, ma qualcosa gli suggeriva che forse Burt aveva preso i biglietti per conoscere meglio il futuro padre dei suoi nipotini...

Già, perchè stava ancora aspettando che a Blaine venisse il pancione per tutti i cetrioli che aveva mangiato...

A tre mesi veniva già la pancia?

Prese una penna e annotò sulla mano la domanda da fare a Quinn alla prima occasione.

"E alla battuta Jeffrey Stinkson per i Lakers! Riuscirà a battere l' Home Run che tutti si aspettano da lui? Se ce la fa, la partita e chiaramente finita a favore della squadra, non è vero Bob?" chiese la voce rindondante del telecronista.

"Assolutamente, Jim. Qui si parla di entrare nella storia o fallire miseramente!" esclamò Bob.

"Attenzione, Stinkson si prepara al tiro, sputando tre volte come è solito fare..."

"Già, lo fa in memoria di suo padre..."

"Dici che lui gli sputava in testa tre volte per portargli fortuna nelle verifiche di matematica, Bob?"

"Bhè a quanto pare non gli deve aver portato così tanta fortuna se adesso fa il giocatore di Baseball!" rispose Bob, ridendo.

"UGH!" piagnucolò Kurt, tappandosi le orecchie. "Si può sapere perchè da mezz' ora continuano ad urlare commenti inutili? Di questo passo non riuscirò a distinguere un Do maggiore da un Fa minore!"

Blaine ridacchiò: "è il loro lavoro, Kurt."

"Si, bhè, potrebbero farlo meglio..." bofonchiò il ragazzo. "E poi si può sapere cosa diavolo sia un Home Run?" chiese.

I tre uomini seduti vicino a lui si voltarono: "Non lo sai?" chiese Finn, incredulo.

"Non è che passi il mio tempo a guardare partite di baseball. Anche perchè non vedo un utilità nel battere una pallina fuori dal campo per far correre altri giocatori... Insomma, perchè sprecare delle palline quando stiamo combattendo la fame del mondo? Con i soldi di quella pallina un bambino africano avrebbe potuto essere sazio per un intera giornata!" si giustificò Kurt, a voce un po' troppo alta.

Infatti, le persone sedute sulle paqnche di fianco alle loro stavano iniziando a girarsi e guardare male il ragazzo.

"Kurt forse è meglio se-" iniziò Finn, venendo interrotto immediatamente da Blaine: "Se ti porto in macchina. Infondo la partita è quasi finita..."

"Sei sicuro? Blaine, tu adori le partite di baseball, e per quanto poco ne capisca so che questo è un momento decisivo..."

"Allora posso accompagnarlo io fuori di qui.." proprose Finn, sorridendo al fratellastro.

"Oh, no, non ti preoccupare, faccio io." L' aveva rassicurato Blaine, con sommo disappunto dell' altro.

Il ragazzo prese Kurt per una mano, un gesto che sembrava assolutamente naturale per loro.

Era come se quelle mani fossero state create apposta per stringersi tra loro.

A Finn stava venendo la nausea.

Come potevano essere così... così?!? Dolci come bambini alle prese con la prima cotta, e un minuto dopo si nascondevano in un anfratto della casa per darci dentro?

Bhè, non poteva incolpare Blaine, alla fine.

Kurt era così bello, e poteva solo immaginare come i suoi occhi limpidi si sarebbero scuriti mentre- "Oh, no! Non va assolutamente bene fare certi pensieri!" si rimproverò.

"Quali pensieri, Finn? Mi auguro che mio figlio non centri di nuovo in cose del genere..." Lo ammonì Burt, lanciandogli un occhiataccia.

La domanda che in quel momento sorse spontanea era : "Burt legge nel pensiero? Insomma, aveva scoperto della sua cotta per Kurt da prima che lo sapesse lui!"

Istintivamente si sposto più in là nel seggiolino, non volendo che Burt carpisse anche le immagini di certi suoi sogni...

"Kurt, la prossima volta che devi fare dei commenti sprezzanti su uno sport, ti prego, non farli davanti ad una folla di tifosi inferocita."

"Ehm... ops?" chiese innocentemente, mentre saliva in macchina.

Blaine gli sorrise dolcemente.

"Sai, non è che mi dispiaccia molto essere uscito prima dalla partita..." disse, mentre si sedeva difianco a Kurt nel sedile posteriore.

"Ah no?" chiese Kurt, con un bel sorriso sulle labbra.

Sulle sue bellissime, morbidissime, gustosissime (okay, Blaine stava iniziando a temere di essere un cannibale,) labbra.

"No.. abbiamo più o meno una ventina di minuti..."

"E cosa intende fare, signor Anderson, in una ventina di minuti?" gli soffiò in un orecchio.

Blaine dovette fare un paio di lunghi respiri per ricordarsi che erano in una macchina, davanti agli occhi di tutti (bhè, quasi...) e che quei brividi lungo la schiena erano dovuti al freddo e non alla voce di Kurt che d' un tratto era più bassa di un paio di ottave.

"Io credo che... potremmo...?" iniziò a balbettare Blaine..

Autocontrollo! Blaine, autocontrollo! Suo padre ha un fucile sotto il cuscino, ricorda!

"Ascoltare della musica? Ho questo fantastico CD di un cantante gay, si chiama Adam Lambert, e alcune sue canzoni sono veramente favolose! Certo, non come quelle di Wicked, che sono melodiose ed hanno un forte sentimento nascosto dietro di esse... Lui è un po' il- "

Aveva un tono di voce così allegro, mentre parlava di uno stupido CD... E gli occhi gli brillavano così tanto!

Luccicavano, ma non di lacrime, come troppe volte li aveva visti.

Senza dimenticare che quando parlava Blaine poteva vedere la pallida carne del suo collo tendersi, rendendo quel bianco accecante un foglio che praticamente pregava di essere macchiato...

E Blaine aveva così tante cose da scrivere su quel foglio!

Blaine mandò molto gentilmente (era pur sempre un signore,) l' autocontrollo a puttane, e si avvicinò ancor di più a Kurt, trovandosi a pochi millimetri di distanza dalle sue labbra.

"Ehi." sospirò Kurt, sbattendo gli occhi azzurri, sorpreso di trovarselo d' un tratto così vicino.

"Ehi anche a te..." sussurrò in risposta, mentre gli si allargava un mezzo sorriso sul viso. "Sai, penso che dopotutto potremmo fare altro oltre sentire un po' di musica, non credi?"

"Credo che potremmo sentire il CD di Adam Lambert un altro giorno..." concordò Kurt.

Blaine si chinò verso di lui, meravigliato da quanto il suo cuore battesse forte.

Eppure non avrebbe dovuto.

Insomma, aveva frequentato la migliore scuola che l' Ohio aveva da offrire, e certe cose le sapeva.

Il cuore è un organo involontario. I battiti non aumentano se ti si avvicina qualcuno, anche se questi è il ragazzo che ti piace.

E' scientificamente provato, il batticuore non è altro che una mera metafora, e-

Fanculo la scienza, Pensò non propriò gentilmente questa volta, quando le labbra di Kurt si posarono sulle sue.

Gli mordicchiò piano il labbro superiore, soltanto per saggiarne la morbidezza quasi assurda e assolutamente adorabile.

Quando Kurt gemette delicatamente, blaine socchiuse le labbra, per iniziare un gioco di lingue che non avrebbe avuto nè vincitori nè vinti.

O forse li aveva, ma non erano importanti.

Per niente.

Si staccò da Kurt per respirare, soltanto per poi iniziare a baciare con morbidezza studiata lo zigomo dell' altro ragazzo.

Poi giù, sulla fossetta al mento che era semplicemente adorabile (di nuovo,) ad anche estremamente eccitante.

E, ancora più giu, verso il collo che aveva ammirato in precedenza.

Pianto un bacio casto vicino al pomo d' adamo, un bacio che voleva essere l' inizio di un intensa lettera d' amore.

Non una di quelle lettere scontate, con i cuoricini e le rose rosse... Ma una di quelle che ti continuano a gironzolare per la mente, di quelle che poi conservi in un cassetto proprio per leggerle e rileggerle, chiedendoti come sia umanamente possibile che una persona ti ami tanto da scrivere una cosa del genere.

Ecco cosa voleva fare Blaine.

Voleva tessere sulla gola di Kurt un intricata lettera, che possibilmente potesse avvicinarsi al descrivere quei sentimenti così grandi per lui ma allo stesso tempo così normali.

Era così che si sentivano tutti quanti quando erano innamorati?

Perchè se era così, bhè, non voleva smettere mai di amare Kurt in quel modo così intenso.

Lentamente, e non proprio consciamente, si trovò sopra il corpo di Kurt, a cercare di portare via qualche traccia di lui, in modo che qualcosa rimanesse per sempre nella sua bocca.

Bhè, nella speranza, in realtà.

"La maniglia della portiera mi sta uccidendo..." comunicò affannosamente Kurt.

Blaine alzò immediatamente lo sguardo: "Oh mio Dio, mi dispiace, io non me ne sono acc-"

"Non ho detto che mi stavo lamentando: era una semplice constatazione... Adesso torna a fare quello che stavi facendo!" disse Kurt in un sospiro così dolce che la velata minaccia si perse come nebbia.

Lentamene, Blaine baciò una piccola vena trovata sulla sua scia, seguendone il percorso fino all' incavo del collo, dove leccò languidamente la pelle bianca.

Una mano sul primo bottone della camicia, e l' altra ancora chiusa tra quella di Kurt, Blaine pensò che quello era il Paradiso.

Non le nuvole o i cancelli di ferro battuto che si vedono nei Film.

Semplicemente Kurt.

Blaine non aveva idea di cosa aveva fatto per meritarsi Kurt, ma di certo non si sarebbe lamentato di questo col Karma, pensò, sfilando la camicia al fidanzato.

Baciò il capezzolo sinistro di Kurt, per poi scendere giù.

Sul costato, sull' ombellico, sulla sottile striscia di pelle che lo separava dai boxer del fidanzato (i pantaloni li aveva già slacciati.)

E poi-

"Oh, mio Dio!" Disse una voce con un pericoloso accenno isterico.

Una voce decisamente familiare...

Blaine alzò gli occhi, pregando in un miracolo, ma eccola là, la fregatura del suo Karma.

Burt Hummel aveva aperto la portiera anteriore, e fissava agghiacciato lui e suo figlio.

Di fianco, Finn si illuminava di vari colori (dal verde, rosso, viola, arancione...) e poi, senza dire una parola, aprì lo zaino che aveva in spalla e porse a Burt un opuscolo viola, su cui Blaine vide chiaramente la scritta : " Cosa fare se vedi tuo figlio in procinto di avere un rapporto sessuale col suo fidanzato nella tua macchina."

La cosa aveva poco senso, ma lui non si sforzò nemmeno di farsi delle domande.

Invece, deglutì, cercando di alzarsi da sopra il corpo di Kurt e parlare contemporaneamente.

"Bhè, ehm... i Lakers hanno vinto, alla fine?"

fine

^il mio angoletto^

okay, spero che il capitolo vi sia piaciuto!

ci ho messo un po', però molto meno rispetto a quello della volta scorsa... (scusate ancora!!)

ho avuto un paio di incidenti, però, tra cui la (possibile, devo ancora andare a far controllare all ospedale) rottura del ginocchio e un taglio fastidiosissimo al palmo di una mano, che rende scrivere al computer una tortura. -.-"

comunque sono ancora qui, no?

Nonostante abbia sperato intensamente di morire dopo aver visto la 3x02

ecco, la scena è stat più o meno questa:

Blaine : io proverò per l' audizione di Bernard, visto che sono uno junior ...

Io: tu sei cosa!?!

Mamma (entrando nella mia stanza SENZA permesso): che succede?

Io: Blaine dice che è uno junior!

Mamma(guardandomi come se fossi pazza): ehm.. okay...

Io: tu non mi capisci!

da lì è partita una luuunga chiacchierata sul fatto che sto passando la tipica fase dell' adolescienza in cui mi sento ribelle verso i genitori e bla bla bla...

dimmi, Ryan Murphy, lo stai facendo apposta???? Perchè mi odi ? :'(

1 baci8



 

  
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