Ciao a tutti. Questa mia One-shot è ambientata alla fine del quinto libro. Dopo che Harry si è sfogato con Silente e ripensa alla morte di Sirius.
 
 
Harry è seduto sul letto. Il dormitorio è deserto, la luce del sole è fioca. Ha perso il conto del tempo.

E’ rimasto nell’ufficio del Preside tutta la mattina, eppure gli sembra che il tempo non sia trascorso.

Nasconde il viso con le mani.

Non riesce a muovere un solo muscolo.

I pensieri lo tormentano.

“E se Silente e Remus si sbagliassero? E se Sirius fosse ancora dietro quell’arco?”

“Non può essere, sarebbe corso da me. Non mi avrebbe lasciato con il dubbio. Non mi avrebbe lasciato.”

La rabbia gli ribolliva come lava nelle vene.

Una sola domanda: Perché?

“ Perché sei venuto Sir? Perché non sei rimasto a casa! “

Un tonfo. Inavvertitamente aveva colpito il baule con un calcio.

Una vocina terribilmente simile a quella di Hermione gli risuonava in testa: << Te l’avevo detto che dovevi imparare l’Occlumanzia! E’ solo colpa
tua se Sirius è morto! >>

Un vuoto incolmabile gli premeva contro il petto.

Era colpevole.

Voleva urlare alla vocina che la colpa era di Piton e del suo esser un pessimo insegnante.

Ma la verità era che neanche lui ci credeva più.

Un’altra vocina si fece largo tra i suoi pensieri << Chi amiamo non va mai via. Resta sempre con noi e ci protegge >>

Silente. Non credeva più neanche a questa verità.

L’amore? Dov’erano finite le persone che lui aveva amato?

Morte.

Sirius.

Sua madre e suo padre.

Morti tutti e tre.

Forse il problema era lui. Non doveva amare.

Forse l’amore rendeva lui forte, come diceva il Preside, ma metteva in pericolo gli altri.

<< E la cosa che ti differenzia da Voldemort >>

Si? E a cosa mi serve? Chi mi ama muore. Lasciandomi solo.

Che senso ha amare? Che senso ha per me?

Sono di nuovo solo.

Avevo ritrovato una famiglia.

E ora sono solo.

No! Non sono solo! Rivedrò Sirius! Lui tornerà da me!

In quel momento ricordò l’ultima volta che si erano visti prima della battaglia.

Erano finite le vacanze di natale, il NotteTempo lo aspettava ai margini della strada e Sirius lo fermò.

Si guardarono negli occhi e poi le ultime parole: << Usalo se hai bisogno di parlarmi >>

Un pacchetto. Il pacchetto che non aveva mai aperto. Il pacchetto che pensava potesse mettere in pericolo Sirius.

Si precipitò nel baule per cercarlo. Lo prese tra le mani e lo scartò.

Era uno specchio.

Raccolse il biglietto che il suo padrino vi aveva allegato: E’ un doppio specchio, io ho l’altro con questo potremo parlare senza
esser intercettati. Lo usavamo io e James quando eravamo in punizione separatamente.

Se li immaginava.

Immaginava l’espressione sorridente di Sirius mentre richiudeva malamente il pacchetto.

E lui? Lui non l’aveva aperto.

Se avesse usato lo specchio al posto del camino Sirius a quest’ora sarebbe stato vivo. In attesa che lui, Harry lo raggiungesse per le vacanze estive.

Guardava lo specchio che rifletteva i suoi occhi verdi. Sperava con tutto il cuore che quegli occhi diventassero grigi, quegli occhi grigi.

Solo. Era solo nel suo dolore mentre una nuova consapevolezza si faceva largo fino al suo cuore.

Non avrebbe mai più rivisto Sirius, e questa volta non era colpa di Voldemort, ma solamente sua.




If I had just one more day, I would tell you how much that 
I've missed you since you've been away 

Oh, it's dangerous 
It's so out of line to try to turn back time 


Grace's Corner

Spero di non esser stata troppo ripetitiva rispetto alla versione ufficiale... ma ci tenevo a scriverla.