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Autore: coralie    09/10/2011    2 recensioni
Flash-fic scritta per il contest "click and flash", che consiste nello scrivere una flash ispirandosi aal'immagien di un uccello in volo e alla parola "Libertà".
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Sirius Black/Bellatrix Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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He died free


Aveva disteso la bianca rondine le ali al vento dell’ovest, volando verso l’orizzonte lontano, incontro al sole nascente.
Cadde mentre era in volo, in un improvviso lampo di luce verde;  precipitò immobile attraverso quel cielo turchese che era stata la sua unica vera casa,  e si schiantò a terra, con il sole ancora negli occhi, ormai irraggiungibile.

Dalla finestra del palazzo, la più fedele dei Mangiamorte sorrise sadicamente riponendo la bacchetta nella tasca del mantello.
Odiava tutti quegli esseri spregevoli che desideravano la libertà a tutti i costi, che non riuscivano a comprendere come la vera passione stesse nel servire fedelmente il proprio signore.  Ma neanche l’oscuro signore avrebbe potuto sospettare l’ombra di amarezza che si celava dietro il suo sorriso…quasi l’ombra del ricordo di un tempo ormai dimenticato, in cui anche Bellatrix Lestrange era stata viva. 
Bellatrix Black, all’epoca.
Se l’era chiesta più volte: era stato l’amore per il suo stesso sangue o l’amore della libertà a spingerla tra le braccia del cugino?
Erano stati quei capelli nerissimi così simili ai suoi o quegli occhi del colore del cielo che l’avevano spinta a salire una notte sul davanzale della finestra della sua camera e saltare nel vuoto, un istante prima che lui la raccogliesse con la sua moto, per poi volare abbracciata a lui, con i capelli al vento, sopra le case di Londra che scorrevano parecchi metri sotto di loro a una velocità da brivido? E cos’era che le dava le vertigini, l’euforia della trasgressione o forse il desiderio intenso e improvviso di una vita più libera e semplice, come il campo di grano mosso dal vento in cui atterrarono all’alba?
Lui invece non aveva le vertigini. Il cielo era l’unico luogo in cui si sentisse a casa. Troppo a lungo era stato chiuso tra quattro mura, ma era come cercare di contenere un vulcano in esplosione. Lui avrebbe sempre trovato il modo di fuggire, lui era la libertà. Lui non aveva regole, era un traditore del suo sangue.
E lei era la purissima discendente della casata dei Black, che amava quel sangue follemente, e per questo aveva ucciso la sua libertà.
Rivide il sorriso sul volto di Sirius mentre cadeva oltre il velo. Come una rondine che volava nel sole, era morto libero.
  
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