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Autore: xxprincess94    09/10/2011    3 recensioni
E' SOLTANTO UN CAPITOLO CHE PARLA DI UN AMORE TRA UN UMANA E UN VAMPIRO.
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi piacerebbe ricevere qualche commento da voi!!sia bello che brutto :P...


Forse non è giusto,ma ciò che succede in pochi giorni,a volte in un solo giorno,può cambiare un’intera vita.
Si!questa era la filosofia di vita di Rebecca…che ormai da anni la sua vita era cambiata radicalmente.
Era il 1850,quando Rebecca,in un giorno di pieno inverno,incontra Armand,un vampiro di 150 anni.
Quelli non erano gli anni migliori della sua vita,sia per colpa della morte della madre,una donna bellissima piena di grinta e di energia,ma anche per colpa della crisi che la sua famiglia stava attraversando.
Aveva soltanto 17 anni,era una delle ragazze più belle della sua città,aveva dei lunghi capelli biondi e ricci,un bellissimo colorito di viso e aveva anche molti pretendenti,ma a causa del dolore,dei rimorsi e di tante altre cose,Rebecca si era trascurata un po’.
Il dolore investe come un’onda possente,ti trascina via,ti getta sottosopra.
L’unico che la capiva,che la consolava nei momenti tristi,era proprio Armand.
Quello fu un amore a prima vista,anche se Rebecca non sapeva a cosa andava incontro,cosa la vita le avrebbe dato. Erano fatti l’uno per l’altra…ma questa storia non durò molto a lungo.
Il padre per ristabilire la sua famiglia,decise di far sposare sua figlia con un ragazzo di una famiglia nobile,anche contro la sua volontà.
Non poté replicare,non poté fare niente,non voleva deludere il padre.
Come l’ago della bussola segue il nord,così il dito accusatore dell’uomo trova sempre una donna a cui dare la colpa.
Infatti il padre accusava Rebecca per tutto ciò che stava succedendo alla famiglia,e anche per la morte della madre.
Lei non sopportava come si comportava il padre,come la trattava e come voleva comandare su di lei.
Un giorno distesa sul divano,con le mani tra le ginocchia,Rebecca fissava i mulinelli di neve che turbinavano fuori dalla finestra. Una volta Armand le aveva detto che ogni fiocco di neve era il sospiro di una donna infelice da qualche parte del mondo. Che tutti i sospiri che si elevavano al cielo si raccoglievano a formare le nubi,e poi si spezzavano in minuti frantumi,cadendo silenziosamente sulla gente.
Armand gli mancava molto,le nozze si avvicinavano e lei era ancora indecisa su cosa fare.
I preparativi erano molti,ma lei finalmente aveva preso una scelta… scappare con Armand,si l’uomo che amava. Ma non fu possibile,perché Armand erano mesi che non si faceva più vedere e non la andava più a trovare.
Passarono le settimane,i mesi e gli anni e Rebecca lo pensava ancora. Aveva trascorso tutti quegli anni lontana da se stessa. Un campo arido,riarso,al di là di ogni lamento o desiderio,al di là del sogno,della delusione. Il futuro non aveva importanza. E del passato aveva appreso solo questa lezione di saggezza: l’amore era un errore pericoloso e la sua complice,la speranza,un’illusione insidiosa. E ogni qualvolta quei due fiori velenosi incominciavano a sbocciare nella terra assetata di quel campo,Rebecca li sradicava. Li sradicava e li gettava via,prima che potessero attacchire.
Rebecca lo sognava tutte le notti,sentiva anche una strana sensazione.
Lei era molto malata e almeno prima di morire voleva incontrarlo per l’ultima volta.
Aveva soltanto questo desiderio e voleva cercarlo di far avverare.
Ormai quel giorno indesiderato si avvicinò,ma non fu così brutto,perché Armand la salvò…
Lei non si sentiva più ammalata anzi si sentiva più in forma che mai…non sapeva cosa le stava succedendo,ma in cuor suo si sentiva felice… Armand era lì con lei,e non l’avrebbe fatto più scappare.
Erano passati cinque anni da quando si videro l’ultima volta,ma Armand non era cambiato per niente,era sempre lo stesso ragazzo con i suoi bellissimi occhi celesti e il suo solito sorriso da playboy.
Non riusciva a capire come lui non era invecchiato proprio,mentre invece lei era cambiata,era diventata una donna.
Aveva perso il privilegio del suo affetto molto tempo prima e di questo doveva rimproverare solo se stessa. Voleva sapere la verità…non le importava di ciò che doveva sentire,perché l’amore era più forte di qualunque altra cosa.
Ma non fu una verità molto facile da digerire… lui era un vampiro e adesso anche lei era diventato come lui… però una cosa positiva c’era,potevano vivere insieme per tutta la vita.
Questa era la sua storia di come era diventata una vampira e di come aveva conosciuto l’uomo con cui stava trascorrendo la sua vita.
Non sapeva più in che mese o anno fosse successo. Ma il ricordo viveva in se,un frammento di passato perfettamente conservato,una pennellata di colore sulla tela della sua vita che era diventata vuota e grigia.
  
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