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Autore: deatheaters_in_training    09/10/2011    27 recensioni
Questa è la parodia scena per scena (o scema per scema) del film "Harry Potter e i doni della morte"
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Parodie dei film'
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Ragazzi, che fatica con tutte queste scene tristi!
Speriamo vi piaccia!
Alla prossima!

Emily&Cass



Harry è steso a terra, agonizzante.


HP: E' il serpente... l'ultimo Horcrux.

RON: E come fai a saperlo?

HP: Deve essere per forza il serpente, altrimenti perché se lo porterebbe dietro dal quarto film? Vanno persino in bagno insieme.

RON: Bleah!

HERMIONE (ammirata): Geniale!

RON: Guarda dentro di lui... scopri dove si trova.

HP: E va bene. Mi sintonizzo su Radio Voldie (si gira l'orecchio cercando la frequenza)

RADIO: Giiii Erreeee Piiii... Giornale Radio Piemonteeeee!

HP: No, non è questo. (si rigira l'orecchio)


Di colpo vede delle immagini di difficile interpretazione.



Bagno della rimessa delle barche


Lucius Malfoy entra nella rimessa, si avvicina ad una porta chiara con il cartello “Maschietti” e bussa timidamente.


LUCIUS: Mio Signore, Avery mi ha detto che siete qui.

VOLDEMORT (da dentro, sofferente): Lucius, sono occupato.

LUCIUS (imperterrito): No, perché stavo pensando che questa battaglia è proprio pericolosa, non hanno neanche fatto evacuare gli studenti minorenni! Senza contare che tutti vagano senza meta, i Mangiamorte rischiano di attaccare i loro stessi figli e, anche se vinciamo, dovremo restaurare tutta la scuola. Partiremo già con il bilancio in deficit.

VOLDEMORT (con la voce roca): Lucius, davvero ho da fare... ripassa tra dieci minuti, ok?

LUCIUS: Be' insomma, io mi chiedevo, non sarebbe più sensato fermare l'attacco e cercare direttamente Voi Potter? Voi sareste molto più discreto di un centinaio di Mangiamorte agguerriti, i giganti, quella cinquantina di lupi mannari... per non parlare dei manifestanti.


Si sente un rumore di sciacquone. Voldemort esce con Nagini che tra le fauci regge un rotolo di carta igienica. Entrambi hanno l'aria visibilmente alterata.


VOLDEMORT (seccato): Senti, Lucius, sta' zitto. Non ho bisogno di cercare il ragazzo, sarà lui a venire da me.

LUCIUS (sbalordito): Ma...?! E allora perché abbiamo fatto questo complicato e pericoloso attacco se bastava aspettare che Potter venisse per conto suo?


Cala un attimo di silenzio. Voldemort e Nagini si lanciano un'occhiata interrogativa.


NAGINI (con l'aria di chi considera un concetto per la prima volta): …


Voldemort non riesce a reggere l'imbarazzo, quindi, giustamente, tira una sberla a Lucius.


LUCIUS (piagnucolando): Ehi... mi ha fatto male... non è giusto. Lo dico a Crudelia.

VOLDEMORT (facendogli il verso): Gne gne gne, lo dico alla moglie... come fai a vivere con te stesso, Lucius?

LUCIUS (ci pensa): Effettivamente non sono un cittadino modello: al passaggio a livello abbassato lascio sempre il motore acceso, mi dimentico sempre di mettere i calzini nella roba sporca ma li lascio davanti al divano, non faccio la raccolta differenziata ma butto tutto insieme...

VOLDEMORT (scandalizzato): Anche la carta?


Lucius annuisce sofferente


LUCIUS: Però ho anche dei lati positivi: sono bello, biondo, ricco, so abbinare gli accessori... e l'altro giorno ho recuperato un tenero gattino intrappolato su un albero.

VOLDEMORT (intenerito): Oooh... (si riprende) Volevo dire, va' a cercare Severus e portalo da me.


La scena si risposta dal trio.


HP: So dove si trova. E' nella rimessa delle barche.

HERMIONE: E da quando in qua abbiamo una rimessa delle barche?


Il trio esce nel casino più assoluto.

Il cortile ormai è a pezzi. Giganti nerboruti brandiscono delle pericolose clave, stormi di maghi sulle scope attaccano la resistenza dall'alto, gli incantesimi volano colpendo i poveri studenti, qua e là balenano cartelli con su scritto “No Tav” oppure “Non privatizzate l'Aguamenti”.


Avanzando il trio trova un lupo mannaro che ha appena ucciso la povera Lavanda Brown, vittima innocente delle scelte del regista.


HERMIONE: Nooo! Mostro, lei si doveva salvare!!!


Fa per colpire David Yates che si ripara dietro al lupo mannaro. Ron dal canto suo non fa una piega, il che ci stupisce considerato che si trattava della sua ex-ragazza.


RON (perplesso): Lavanda chi?


I tre arrivano al ponte (quello di pietra e ancora intero) per vedere Aberforth che scaccia con un'onda d'urto incredibile un gruppo di Dissennatori.


ABERFORTH (stupito): Ma il mio Patronus non era una capra?


Hermione e Ron colgono l'occasione per andare ad attaccare al ponte il loro lucchetto.


HERMIONE: Tvttttb, Rn!

RON: Anke io ti lvvo!

HP: ...

ABERFORTH: Che aspettate?! Fuggite, sciocchi!


I tre cominciano a scendere una scala di pietra che sembra infinita. Ma gli studenti del primo anno devono farla tutta in salita quando arrivano? Una specie di selezione naturale? Tzk, l'amministrazione Silente.



Rimessa delle barche


Piton e Voldemort sono all'interno che parlano


PITON: Voi. Avete. Compiuto. Delle. Magie. Straordinarie. Con. Quella. Bacchetta. Mio. Signore.

VOLDEMORT: Io SONO straordinario.


Getta la testa indietro in un movimento che viene molto bene a Lucius Malfoy con i suoi copiosi capelli, ma in assenza di essi appare un po' ridicolo.


PUBBLICO: Ciccio, tiratela di meno!

VOLDEMORT: Io faccio cose straordinarie, ma la bacchetta mi resiste.

PITON: Impossibile. (ammicca, lentamente) Nessuno. Vi. Può. Resistere.

VOLDEMORT (ridacchia, lusingato): E' vero. Ma questa bacchetta è proprio una sola! E' vecchia, è brutta, il design è così antiquato, s'incrina...

PITON (ragionevole): L'avete. Presa. Da. Una. Tomba...


Voldemort si stringe casualmente nelle spalle.


PITON (con esasperata lentezza) Questa. Notte. Quando. Il. Ragazzo. Verrà. Da. Voi. La. Bacchetta. Non. Fallirà. Ve. Lo. Posso. Assicurare.


Voldemort inizia ad accusare segni di sonnolenza. Nagini si puntella con la coda per restare sveglia.


PITON (se possibile più lento ancora): Risponde. A. Voi. … (lentissimo) A. Voi. Soltanto.

VOLDEMORT: Davvero?


Piton fa una faccia come se avesse un crampo al sedere: giustamente, Voldemort è poco convinto.


VOLDEMORT: Io ho il timore che la Bacchetta di Sambuco non possa servirmi adeguatamente perché non sono il suo vero padrone. Essa appartiene al mago che ha ucciso Albus Silente, cioè a te. Non può servirmi finché tu sei in vita. Sei stato un servo fedele, sei simpatico, sei ganzo, perciò dimmi abbiamo qualche altra alternativa?

PITON (ci pensa su): Ebbene. Io. Credo. Che. Possiamo. Uscire. Da. Questa. Impasse. Logica. Con. Un. Ragionamento. Che. Ci. Porti. A. Risolvere. Il. Problema. Affrontandolo. Da. Una. Diversa. Ma. Non. Per. Questo. Meno. Valida. Prospettiva. (Voldemort inizia ad essere visibilmente provato) Infatti. Come. Alessandro. Magno. Risolse. La. Questione. Complessa. Del. Nodo. Gordiano. Noi. Stessi. Potremo. Considerare. La. Bacchetta. Come. Se. La. Stessa. Fosse. Un'Entità. Di. Tipo. Per. Così. Dire. Metafisico. E'. Infatti. Profondamente. Miope. La. Prospettiva. Di. Considerare...


Voldemort ormai non ne può più, è al di là della noia.


VOLDEMORT: Scusa, Severus. Solo io posso parlare per l'eternità.


Con un colpo di bacchetta lo ferisce alla gola. Piton cade a terra.


VOLDEMORT: Nagini, uccidi.


Non accade nulla.


VOLDEMORT: Nagini? (le dà un calcetto) Su, sveglia! Uccidi!


Nagini ancora insonnolita attacca il malcapitato.

Dopodiché Voldemort e Nagini si smaterializzano, in barba al fatto che si trovano dentro i confini di Hogwarts.


Harry entra nella stanza e tenta di soccorrere Piton in fin di vita.


PITON (piangendo): Prendili... Prendili.


Harry si affretta a raccogliere le sue lacrime.


PITON: I. Ricordi. Cretino. (tra sé) Sei. Anni. Di. Hogwarts. Buttati. Nel. Cesso.

HP: Oops.


E raccoglie in una fiala dei ricordi che si fanno strada tra l'unto dei suoi capelli.


HP: E che ci devo fare?

PITON: Portale. Al. Pensatoio... Pirla. Guardami. (i due si guardano) Hai. Gli. Occhi. Di. Tua. Madre.

HP (commosso): Oh, io...

PITON (interdetto): Aspetta. Non. E'. Vero. Ora. Che. Li. Guardo. Bene. Sembrano. Più. Quelli. Di. James... No. Sono. Identici. A. Quelli. Del. Signore. Oscuro. Sono. Azzurri. Uguali. (tra sé) Che. Morte. Di. Merda. (muore)


Harry, Ron, Hermione e il pubblico sono un po' scossi dalla dipartita di un personaggio così importante.

Una fastidiosa scarica elettrica li riscuote dal cordoglio portandoli a proteggersi le orecchie con le mani.


VOCE DI VOLDEMORT: Prova. Prova. sà...sà... Funziona ancora, secondo voi?

VOCE DI MULCIBER: Secondo me, no.

VOCE DI VOLDEMORT: Possibile che non funzioni mai niente?! Dev'essere Hogwarts, gli strumenti impazziscono qui: ricordo quando al mio sesto anno mi si ruppe lo spazzolino elettrico. Guarda, Mulciber, un tartaro che non ti dico, sembrava avessi tre strati di denti, uno più giallo dell'altro...

VOCE DI TRAVERS: Mio Signore, cos'è quella lucetta rossa?

VOCE DI VOLDEMORT: Accidenti! Di nuovo! (si schiarisce la voce) Ehm, ehm. Avete combattuto valorosamente… ma invano. Io non desidero questo. Io desidero degli unicorni, per cena tutte le sere: sono deliziosi, come lo zucchero filato (sospira). Comunque ogni goccia di sangue magica versata è un terribile spreco. Pertanto ordino alle mie forze di ritirarsi; in loro assenza rilassatevi, rifatevi le unghie, la messa in piega... fate come se non ci fossi. Harry Potter, ora mi rivolgo direttamente a te, puzzone. Non ti ho visto molto in giro, te la facevi sotto, eh? Raggiungimi nella Foresta Proibita e affronta il tuo destino. Se non lo farai io stanerò ogni uomo, donna o bambino dai propri nascondigli, li trascinerò in un cinema dove proietterò ogni singolo episodio mai girato di “Settimo Cielo” e quando, disperati, invocheranno la morte io misericordioso la concederò loro. Passo e chiudo. (in sottofondo) Stupeficium! (il microfono esplode e la comunicazione s'interrompe)


Sala Grande


Harry and co entrano nella sala e scoprono che Fred o George (impossibile stabilirlo in presenza di tutte e quattro le orecchie), Lupin e Tonks sono morti. Harry ha il buon gusto di mostrarsi almeno un po' più dispiaciuto di quanto non fosse nel libro.

La scena è molto triste e le autrici non se la sentono di farne la parodia.



Ufficio di Piton... vabe', anche di Silente prima. Ma adesso di Piton.


L'arredamento effettivamente sembra più sobrio ed austero di quello del precedente proprietario.

Piton, inoltre, che evidentemente non ama gli sprechi, ha utilizzato il vecchio pensatoio di pietra dei film precedenti al sesto come porta pensatoio. Il nuovo pensatoio appare moderno e dallo schermo ancora più piatto del sesto film: Harry lo tocca e questo va a posizionarsi in mezzo all'Ufficio pronto per l'uso.


HP (ammirato): Piton ha comprato un pensatoio Touch Screen!


Harry si avvicina e ci getta dentro i ricordi unti di Piton.



Spinner's End. Un prato.


Due bambine stanno giocando, una ha i capelli rossi e gli occhi più differenti da quelli di Harry che possano esistere al mondo: era tanto difficile trovare una ragazza con gli occhi chiari? Tra l'altro la maggior parte di quelli coi capelli rossi ha gli occhi chiari, si sono proprio impegnati per trovarne una con gli occhi scuri!

La bambina dai capelli rossi afferra una margherita e magicamente la fa fiorire sotto i suoi occhi. L'altra bambina, castana, inizia a starnutire.


ALTRA BAMBINA: Lily! Etciù! Smettila, lo sai che sono allergica!

LILY: Muahahaahha!


Inizia a far fiorire tutti i fiori del campo.


LILY: Petunia, ecco del polline! (e glielo fa levitare contro)

PETUNIA: Aaaah! Sei un mostro! (e scappa via con gli occhi rossi e diversi rash cutanei)


Da dentro un albero (?) esce un bambino tenero, con i capelli scuri sorprendentemente puliti.


PUBBLICO: Oooh! Pity!!!


Il piccolo Piton solleva un filo d'erba e, con un dolce sorriso, lo trasforma in un uccellino che vola verso Lily.


LILY: Che forte! (lo raccoglie e lo fa a pezzi)


Il sorriso di Piton si incrina.



La scena cambia.


Lily e Piton sono in riva ad un lago.


LILY: 'Tunia è cattiva, non vuole mai giocare con me. Io incanto i coltelli perché la inseguano e lei scappa: non capisco perché non stia al gioco.

PITON: Ma. Vedi. Lei. Forse. E'. Un. Po'. Invidiosa. Sai. Lei. E'. Una. Babbana. Non. Può. Fare. Gli. Incantesimi. Non. E'. Speciale. Come. Te.

LILY (annoiata dalla lunga frase): Sei cattivo, Severus. (e se ne va)

PITON: Ma...?! Intendevo...

LILY: Bla bla bla. Sta' zitto.



La scena cambia ulteriormente.


Sala Grande, Smistamento.

Lily finisce a Grifondoro e dal primo momento comincia subito ad ignorare il suo precedente amico.


RAGAZZO STRAFOTTENTE: Ciao, io sono James.

LILY: Piacere, io sono Lily.

PITON: Ehm. Sai. Io. Sono. Finito. A. Serpeverde. Però. Pensavo. Che. Potremmo. Lo. Stesso...

JAMES: Chi è 'sto sfigato?

LILY (rivolta a Piton): Chi ti conosce, sgorbio?! Ahaahaha!!! (si dà di gomito con James)

PITON: Sob... (china la testa)


La scena cambia nuovamente.


Corridoio.


Piton sta portando i libri suoi e di Lily, che formano un mucchio che gli sorpassa la testa e gli impediscono di vedere dove va.

James lo spintona e lo fa cadere.


PITON: Ahi!

JAMES: To', prendi ancora questo (gli dà un calcio)

LILY: Sei cattivo, Severus, hai fatto cadere i miei libri! (gli dà un altro calcio)


James e Lily si battono un cinque e si lanciano un'occhiata tenera.

Intanto si sente la voce del Piton adulto.


PITON ADULTO: Tuo. Padre. Era. Una. Merda.

HP (ripensandoci): Effettivamente...


Le scene si susseguono velocemente.


James e Lily ballano nella neve e si baciano mentre Piton suona infreddolito la fisarmonica


JAMES: Ehi, tu! Un po' più di brio con questa musica!


La profezia della Cooman, finalmente tirata fuori dal congelatore del quinto film.

Nel frattempo il pubblico non ha faticato a capire come mai Piton si sia avvicinato alle schiere di Voldemort.



Prato gelido.


Piton è già diventato Alan Rickman, ma ha una parrucca un po' più corta e giovanile.


PITON: Per. Favore. Non. Mi. Uccida. Ho. Solo. Ventuno. Anni.


Appare Silente.


SILENTE (scioccato): Davvero!? E io che credevo fossimo della stessa leva. Vabè, la profezia non parla di una donna ma di un bambino. Lily non è un bambino, puoi stare tranquillo.

PITON: Ma. Va. (alza il sopracciglio, paziente) Ma. Lily. Ha. Un. Figlio. E. Per. Proteggerlo. Potrebbe. Perdere. La. Vita.

SILENTE: Non ci avevo pensato. Perché sei venuto da me e non l'hai chiesto direttamente a Voldemort?

PITON: Ci. Ho. Provato. Ma. Si. E'. Addormentato. A. Metà. Della. Mia. Supplica. Non. Sono. Sicuro. Che. Abbia. Capito.

SILENTE: Oh.

PITON: La. Prego. La. Protegga. Li. Protegga. Tutti.

SILENTE: E cosa mi darai in cambio?

PITON: Tutto.


Silente si frega le mani, avido.


SILENTE: Hai un bel mantello. E' di Dolce&Babbana?

PITON: Oh. E. Va. Bene. (se lo toglie e glielo dà)

SILENTE: Ehi, ora che lo hai tolto vedo che hai un bell'orologio...


La scena si dissolve, mentre appaiono per pochi secondi immagini di Codaliscia.


Casa Potter


Lily è davanti al lettino del piccolo Harry.

Voldemort avanza nel corridoio, ma la donna non ci bada.


LILY: Harry, voglio che tu sappia che la tua mamma ti ha amato molto, anche il tuo papà, i tuoi nonni...

VOLDEMORT: Ehm, scusa, giovane... (cerca di attirare la sua attenzione)

LILY: E i tuoi zii, i tuoi cugini, anche quelli pezzenti di terzo grado che non ti hanno neanche fatto il regalo del battesimo ma so che sotto sotto ti vogliono bene...

VOLDEMORT: Ehi, sono qui, uno sconosciuto in casa tua, è un po' strano, no? Signora Potter?

LILY: E poi sii forte, sii coraggioso, sii pulito perché è importante l'igiene personale...

VOLDEMORT: Ehi, senti, è tutto molto utile, capisco, ma...

LILY: E poi rifatti il letto ogni mattina, non mangiare i cracker tra le lenzuola perché sai che si riempiranno di bricioline, e ogni volta che...

VOLDEMORT: E basta! Avada Kedavra!


Lily cade a terra, morta.


VOLDEMORT: Ehi! Aspettate un attimo... non ha sacrificato la sua vita, non mi ha neanche supplicato. Quindi non c'è nessuna protezione del sangue, come la mettiamo? Signor Yates?


La scena inizia a dissolversi.


VOLDEMORT: No... (afferra la macchina da presa) Non m'ignorare, è import...


Nonostante le proteste dell'Oscuro Sire, la scena faticosamente si dissolve.



Ufficio di Silente


PITON: Mi. Aveva. Detto. Che. Sarebbe. Stata. Al. Sicuro.

SILENTE (grave): Hanno riposto la loro fiducia nella persona sbagliata, come te del resto.

PITON: E. Direi! Le. Ho. Dato. Tutti. I. Miei. Averi: La. Mia. Casa. A. Londra. Che. Mi. Ero. Comprato. Con. Il. Mutuo, La. Mia. Scopa. Station-Wagon...

SILENTE (asciutto): Intendevo Voldemort.

PITON: Oh.

SILENTE: Comunque il bambino è sopravvissuto.

PITON: E. Chissene. Frega.

SILENTE: E il Signore Oscuro ritornerà (gesti scaramantici di Piton) Il bambino avrà bisogno di protezione, sai, è stupido come il padre, ma ha gli occhi di sua madre... precisi identici.


Il pubblico in sala rumoreggia per la spudorata bugia.


PITON (colpito): Davvero?

SILENTE: Eh, sì, sì... come no.


Silente incrocia le dita dietro la schiena. Piton ci pensa.


SILENTE: Se l'amavi davvero, dovresti proteggere suo figlio. E magari dovresti darmi quei gemelli che hai alla camicia.. (Piton lo fulmina con uno sguardo omicida) Ok, ok, solo il figlio allora.

PITON: Non. Dovrà. Mai. Dirlo. A. Nessuno. La. Sua. Parola.

SILENTE: Va bene. Non rivelerò mai la tua parte migliore per cui rischi la vita ogni giorno per il ragazzo... tanto sei una merdaccia Serpeverde, non ci crederebbe nessuno (alzata di spalle).


Si susseguono ricordi dei precedenti film in cui Piton dimostra la sua antipatia per Harry pur continuando a proteggerlo.


VOCE DI PITON: Il. Ragazzo. E'. Scemo. Come. Pochi. Sembra. James. Potter. Ma. Più. Famoso. E'. Rivoltante.

HP (un po' imbarazzato): Oh... che bello...


Nuovamente si vede Silente con la sua mano morta del sesto film


PITON: Morirai. Tra. Un. Anno.

SILENTE: Minchia, che delicatezza.


Piton si allontana.


SILENTE: Non ignorarmi, Severus. Sappiamo che Voldemort ha ordinato a Malfoy di uccidermi, ma visto che è giovane e bello dovrai farlo tu così lui non si rovinerà l'anima.

PITON: Anche. Io. Sono. Giovane. Ho. Solo. Trentasei. Anni.

SILENTE (scettico): Certo. Solo se sarai tu a uccidermi andrà bene, il Signore Oscuro si fiderà di te. A proposito, sai chi deve morire? Harry. E' un Horcrux.

PITON: Ma...?! Dopo. Tutto. Il. Casino. Dei. Precedenti. Film. Per. Salvarlo?

SILENTE: Eh, è la vita. Non è che adesso lo lovvi? Sì, scommetto che siete superamiconi, vi scrivete le dediche sul diario, andate alle partite di Quidditch insieme, vi scambiate consigli sulle ragazze...

PITON: Quante. Cazzate. Expecto. Patronum!


Appare una irritabile cerva d'argento che scorrazza per l'ufficio di Silente, buttando giù tutti i suoi libri e i suoi delicati strumenti.


SILENTE: Lily! Che Patronus da femminuccia... del resto sei sempre stato strano, leggi ancora i fumetti delle Winx?

PITON (solenne): Sempre.



Casa Potter


Piton attraversa il corridoio e trova il cadavere di Lily. Si china e lo abbraccia.


PITON (inconsolabile, scoppia in lacrime): Sigh, sob!

HP (inconsolabile, scoppia in lacrime): Sigh, sob!

PUBBLICO (inconsolabile, scoppia in lacrime): Sigh, sob!

AUTRICI (inconsolabile, scoppia in lacrime): Sigh, sob!


Harry nuota in questo fiume di lacrime ed esce dal pensatoio.



   
 
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