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Autore: damadellecamelie    09/10/2011    2 recensioni
Come si comporteranno i nostri eroi in qualche epoca precedente?
I personaggi non mi appartengono e non scrivo a scopo di lucro.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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POV JARED
 
È mattino.
Me ne accorgo dai raggi del sole che entrano  e arrivano direttamente sul mio volto.
Non apro gli occhi.
Non voglio affrontare il mondo.
Mi spaventa.
Voglio solo stare qui, con Colin tra le braccia.
Con Colin tra le braccia vorrei stare ovunque.
 
“ lo so che sei sveglio”
 
La sua voce.
Lui invece sembra sicuro di ciò che dobbiamo affrontare oggi.
 
“mmh.. come fai a essere così attivo? Io non voglio muovermi da qui neanche di un passo”
“ io ho fiducia in te”
“ lo so”
“ perché hai così maledettamente paura??? Sei tu il re non loro”
“ non voglio obbligarli a una scelta che non approverebbero mai se io non fossi il re”
 
Si alza e se ne va.
Non volevo ferirlo.
Che coglione che sono.
Mi alzo di corsa e esco dalla stanza.
 
“ COLINNNN COLINN TI PREGO FERMATI”
“ si mio Re desiderate qualcosa?”
“ Colin..”
 
Mi accascio a terra e inizio a tremare.
 
“ Jared.. o mio dio Jared  ti prego rispondimi.. Jared.. Jared..”
 
Le lacrime arrivano e io mi stringo le braccia intorno al corpo.
Sento le braccia di Colin che cercano di alzarmi.
 
“ Colin..”
“ amore dimmi.. ti prego guardami.. mi stai spaventando..”
“ portami via da qui.. io non voglio stare qui”
“ ma Jared..”
“ ti prego amore..”
 
Alzo lo sguardo su di lui.
Ci fissiamo negli occhi e lui capisce quanto grande sia il mio desiderio di fuggire da qui.
Mi prende in braccio e si avvia verso le stalle.
Prepara Artemis, si avvicina a me, mi prende in braccio e mi porta vicino Artemis.
 
“ amore io non riesco a farti salire sul cavallo”
 
Scendo dalle sue braccia e mi posiziono su Artemis e pochi secondi dopo ci sale anche lui.
“ non prendi un altro cavallo Colin?”
“ no amore ho paura che tu svenga , ho chiesto ad Artemis se se la sentiva di portarci tutte e due perché tu non stai bene e lei mi ha dato il suo consenso”
“ ahah e come te lo ha dato?”
“ mi ha rubato uno zuccherino che avevo in tasca”
“ ahahhahahah”
“ sei bello quando ridi amore”
“ portami in un posto dove io possa solo ridere ti prego”
“ so già dove portarti ma dovrai aiutarmi a pulire per bene”
“ dove? Dove? Dove? “
“ guarda davanti a te”
“il nostro capanno..”
“ si amore.. il nostro capanno”
“ ma perché dobbiamo pulirlo?”
“ quanto vuoi stare qui?”
“ per sempre”
“ e allora penso abbia bisogno di una grandissima ripulita”
“ sarà la nostra casa???”
“ se ti accontenti, non è di certo il palazzo”
“ è anche meglio.. dai scendiamo dobbiamo darci da fare”
 
Scendo da cavallo e inizio a correre verso il capanno.
Ci entro e finalmente mi sento a casa.
Sembra un vita che non ci torniamo e sono solo poche ore.
Colin mi raggiunge, fa un giro del capanno e dopo pochi minuti torna con due stracci e un secchio vuoto.
 
“ amore tu inizia a spostare i mobili e a far la polvere, io intanto vado a cercare dell’ acqua, qua vicino dovrebbe esserci un torrente”
 
Mi avvicino a lui e lo bacio.
Un bacio tenero.
Come lui.
 
“ grazie Colin” gli sussurro mentre gli accarezzo i capelli.
“ prego amore mio.. ora vado, dobbiamo affrontare una giornata pesante”
 
Esce dal capanno, mentre io mi volto per guardare il nostro nido d’ amore.
Mi accorgo che non è solo nostro, vi sono miliardi di granelli d’ amore, che secondo me stanno facendo l’ amore per far nascerne altri.
Sono troppi.
Inizio a spostare il tavolo, le sedie, il letto, tutte le cassapanche da una parte sola, prendo lo straccio e inizio a ripulire lo spazio vuoto che ho creato.
 
Sto bene adesso, sono tranquillo e non ho paura del futuro.
Mi sono comportato da codardo, ma non avrei retto lo so già.
 
Ho quasi finito di togliere tutta la polvere quando sento Colin entrare nel capanno.
 
“ amore ho preso del legno da mettere nel camino per cucinare stasera, anche se non so cosa, e dell’ acqua sia per bere che per finire di pulire. Tu a che punto sei?”
“ ho quasi finito di pulire questo spazio, tu intanto pulisci i mobili li e cerca se nelle cassapanche ci sono delle lenzuola nuova, così quelle lì le bruciamo”
“ d’ accordo amore”
 
Ci rimettiamo al lavoro.
In pochi minuti io finisco di togliere la polvere, prendo lo straccio e pulisco i vetri delle finestre che erano quasi opachi.
Colin termina di pulire i mobili e inizia a lavare il pavimento.
Siamo distrutti, ma felici.
Capisco che lo è anche lui dai suoi occhi.
Mi guarda come se fossi una gemma preziosa.
Lui lo è per me.
Lui è il mio uomo.
 
“ Jared sembri propria una donnina che pulisce la sua casina ahahah”
 
Ok.
Lui è il mio “ simpatico” uomo.
Si esatto ritorna ogni tanto il problema del sarcasmo.
 
“ lavora servo”
“ adesso sarei il servo? “
“ si amore mio sei il servetto personale e ora finisci di lavorare”
“ che tiranno”
“ ahahahah”
 
Terminiamo il lavoro dopo ore.
È tutto in ordine.
I mobili sono in ordine.
La polvere se ne è andata.
Le lenzuola sono pulite.
I piatti e le posate pure.
 
“ è perfetta” sussurro.
 
Colin si avvicina a me e mi abbraccia da dietro.
 
“ si amore.. casa nostra è perfetta” 

  
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