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Autore: shikigami pass    10/10/2011    3 recensioni
É la prima volta che scrivo qualcosa di questo genere e sono stato costretto a pubblicarla.. Spero possa piacervi! Fatemi sapere :D
-Dal prologo: La mia storia inizia una grigia mattina di settembre. Mi trovavo in cucina a fare colazione insieme a mia madre, come ogni giorno del resto, quando, improvvisamente, la vidi cadere a terra...
Genere: Fantasy, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Non è morto ciò che può attendere in eterno
Prologo: L’inizio di tutto.

 

Ciao a tutti mi chiamo James Boston, ho 17 anni e sono un normalissimo ragazzo della mia età.  Biondo, capelli corti e occhi verdi, vivo con mio padre in un piccolo paesino di circa 500 abitanti o giù di lì. La mia storia inizia una grigia mattina di settembre. Mi trovavo in cucina a fare colazione insieme a mia madre, come ogni giorno del resto, quando, improvvisamente, la vidi cadere a terra. Chiamai mio padre e in seguito l’ambulanza e raggiungemmo l’ospedale più in fretta che potemmo ma ormai per mia madre non c’era più niente da fare, morì nel tragitto da casa all’ ospedale. I medici spiegarono che fu un attacco di cuore a ucciderla e dopo soli due giorni si celebrò il funerale. Non riuscii a trovare conforto nelle parole del prete, sempre le solite frasi… La signora Boston era una donna dal cuore d’oro e bla bla… Cosi me ne andai, mi allontanai da tutti e da tutto, mi misi seduto sotto un albero di castagno e rimasi a pensare in silenzio. Solo il vento mi fece compagnia quella volta, unico spettatore di ciò a cui, di lì a poco, avrei assistito. D’un tratto vidi una farfalla blu volare davanti a me, bellissima, le ali contornate di nero e riempite di blu,  brillavano al sole. Mi misi a seguirla fino ad allontanarmi di molto da dove mi trovavo e finii in una parte del cimitero di cui non conoscevo nemmeno l’esistenza. Di fianco la parete rocciosa della montagna, vidi la farfalla entrare in una piccola grotta nascosta da delle piante.  Entrai incuriosito. Il buio primeggiava all’interno, non si sentivano ne rumori ne altro. Solo dopo alcuni minuti la mia vista si abituò all’oscurità. L’unica cosa che vidi erano le ali della farfalla che illuminavano la grotta con il loro chiaro bagliore azzurro. Continuai a seguirla, ignorando la difficoltà nel muovermi, ostacolato dal restringimento della caverna. Persi la cognizione del tempo. Raggiunsi la parte opposta della montagna e uscii dalla grotta. Vidi uno stormo di farfalle blu che si posavano su tantissimi fiori, ce n’ erano davvero tanti e di diversi colori. Mi resi immediatamente conto che non ero dall’ altra parte della montagna ma mi trovavo  in una specie di conca, creata dalle sue pareti. Era un posto meraviglioso, c’era anche un piccolo laghetto creato dalla sorgente della montagna. All’ improvviso sentii una folata d’ aria gelida. Mi voltai rapidamente e vidi una grande lapide con una statua che rappresentava la morte. Decorata con ali nere spiegate, il mantello che sembrava muoversi cullato dal vento e al posto di un normale viso era raffigurato  un teschio, la falce tra le sue mani. Sembrava quasi che facesse da guardia a quel meraviglioso giardino nascosto agli occhi del mondo. Mi inginocchiai davanti alla lapide e scostai i rovi per leggervi  il nome inesistente, sostituito  da una frase incisa nel marmo “Non è morto ciò che può attendere in eterno” .Il sangue mi si gelò e, tremante, mi rialzai in piedi. Ci fu una seconda, grande folata di vento freddo che mi avvolse come in un tenero abbraccio, le farfalle iniziarono a volare seguendo il vento che mi sussurrava delle parole…

-Vattene!  Vattene via! Lascia questo posto!.

Chiusi gli occhi e mi coprii le orecchie  per la paura, solo quando il vento cessò li riaprii. Mi voltai e vidi un ragazzo che fissava una rosa nera sul quale si era posata una farfalla. Aveva uno sguardo triste e non potei fare a meno di avvicinarmi.

-Chi sei?! Gli chiesi.

Il ragazzo si girò con aria spaventata e si dissolse nel aria, lasciandomi una terribile angoscia pervadermi l’animo. Sentivo che le gambe non mi reggevano più e caddi all’ indietro perdendo i sensi.


 

COMMENTO: Salve a tutti! Come già ho detto è la prima volta che scrivo qualcosa di questo genere e mi piacerebbe sapere cosa ne pensate voi :D  La storia è dedicata alla mia migliore amica, malandrinaElly^^, che mi ha costretto a pubblicare questo fic!  Per il resto spero che come prologo vi sia piaciuto!  Penso che dividerò la storia in 3 massimo 4 capitoli (ovviamente più lunghi di questoXD) A presto!

Pass

 

 

 

  
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