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Autore: Phai___    10/10/2011    0 recensioni
Cosa si può arrivare a fare per avere un posto in prima classe?
Ci si prò fingere una persona famosa? Certo che si può!
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Voglia di Prima Classe...

Sono su un treno diretto in Francia. In questi giorni a Parigi ci sono dei cantanti famosi che vorrei incontrare per questo, anche se odio la Francia, ci vado lo stesso.

Sono in seconda classe. Mi hanno dato un posto in uno scompartimento pieno di gente che urla: c'è un bimbo che fa i capricci, mentre sua madre lo sgrida, due ragazze che parlano animatamente di un argomento a me sconosciuto e, infine, c'è il mio vicino che russa forte e, sinceramente, emana un cattivo odore.

Credo di essere l'unica qui dentro con un comportamento rispettoso, silenzioso ed educato verso il prossimo. In fatti non disturbo nessuno e cerco di isolarmi dal resto del mondo alzando il volume del mio Ipod.

Mentre sono qui, sofferente, intenta a guardare al dì là della porta a vetri, vedo in fondo al corridoio il controllore e mi viene un'idea: “Potrei fingermi una ragazza nobile a cui hanno sbagliato sistemazione!”

avrei preteso di essere spostata in prima classe.

Scelgo un nome possa sembrare aristocratico, poi mi alzo per prendere nella valigia un foulard bianco trasparente. Mi risiedo, me lo lego al collo, metto su il mio paio di occhiali scuri e aspetto che il controllore si avvicini ancora un po'. Dopodiché esco dalla cabina e gli vado incontro con passo elegante e con aria indignata.

 

- Signore, mi scusi, ma non accetto tutto questo!-

 

Lui mi guarda stralunato per chiedermi poi un confuso e impacciato: - Cosa?-


- Lei sa chi sono io? Eh? Sa con chi sta parlando? Lo sa?- faccio insistendo un po' aggressivamente.


- Onestamente no. Mi scusi.-



A quella risposta inizio a borbottare la mia parte sempre più sconcertata.

- Impossibile!- dico infine.



Mi continua a guardare sempre più confuso.

- Sono Katharine Bratt!- faccio come se solo il mio nome potesse chiarirgli tutta la situazione.



Continua ad avere quell'espressione confusa e sto realmente per innervosirmi.

- Sono la figlia di Lord Francis Bratt, proprietario terriero di decine di ettari nella Loira e in tutta la Francia. Non potete trattarmi così! Io sono una persona importante!! E se lo viene a sapere mio padre, lei, mio caro, e tutti i suoi colleghi sarete nei guai!- esclamo alzando ancora la voce arrivando ad una nota particolarmente acuta.


-  Trattarla come, signorina Bratt?- chiese.- Mi dica tutto ciò che desidera e vedrò di occuparmene.- conclude spaventato dalla mia precedente minaccia.


- Solo una cosa, signore. Vorrei solo una cosa.-


- Mi dica, allora.-


- Quegli incompetenti dei suoi colleghi mi hanno dato un posto in quello scompartimento, il numero 7,- dico indicandolo.- e io non accetto, per nulla al mondo, di essere sistemata in seconda classe! Fra la plebe! Intollerabile! Decisamente Intollerabile!-


- Mi scusa a nome di tutte e, non si preoccupi, me ne occuperò personalmente e immediatamente.- mi risponde.



Si dirige verso il mio scompartimento, prende le mie valige e mi accompagna in prima classe.
Mentre attraversiamo i vari vagoni penso sorridendo compiaciuta: “Bell'interpretazione, Isabella, davvero perfetta. Dovresti fare l'attrice, in futuro!

   
 
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