Il rimedio contro la stanchezza secondo i Namikaze

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Nell’attesa che la cena fosse pronta, Minato e Naruto si sedevano sul piccolo divano in sala e parlavano sempre di argomenti differenti. Una volta dell’accademia, l’altra di una bambina bellissima che aveva fatto innamorare il piccolo Namikaze e un’altra ancora del migliore amico del bambino che ogni giorno trovava un nuovo stratagemma per farlo infuriare. Insomma la solita routine. Quella sera però, Minato, troppo stanco dal lavoro, andò direttamente in camera da letto a riposare, concedendo un bacio a sua moglie Kushina, e un semplice cenno del capo al figlioletto.

-Mamma perché papà non mangia con noi?

-Papà è stanco tesoro, ha lavorato tanto.

-Ma volevo dirgli che oggi il maestro Iruka si è congratulato con me… Mamma come faccio a sconfiggere la stanchezza del papà?

Kushina fissò il figlio con aria stupita, cambiando immediatamente espressione per via di uno dei suoi soliti colpi di genio.

-Vieni qui Naruto-chan t’insegno una tecnica in grado di eliminare la stanchezza.

Minato era disteso supino sul soffice materasso della camera da letto, russando appena come segno del suo dolce riposo. Naruto entrò con passo felino attento a non fare rumore come gli era stato spiegato dalla mamma, salì sul lettone dei genitori e si mise a cavalcioni sulle gambe del padre, dopodiché voltò il viso verso la porta in attesa del segnale tanto agognato. Ed eccolo, il sorriso a trentadue denti della mamma a dare il via.

-Gara di pernacchie!!!

Kushina si buttò letteralmente sul materasso ed iniziò a fare versi strani insieme al suo bambino. Minato, spaventato, stramazzò al suolo picchiando la testa contro il comodino vicino il letto.

-Per tutti i Kami si può sapere cosa vi è saltato in mente?!

-Mamma dice che questa è una tecnica speciale per uccidere la stanchezza, così poi tu puoi stare con noi a mangiare e io posso raccontarti del maestro Iruka!

Minato fissò prima il figlio poi la moglie e vedendo il sorriso di lei, capì che per quella sera sarebbe rimasto con loro, incurante del sonno e del peso della giornata.

-Va bene Naruto-chan andiamo a mangiare così mi racconti tutto!

-Evvai!! Mamma avevi ragione abbiamo battuto i cattivi che volevano portarsi via il mio papà! Ti voglio bene papà!!

Naruto si gettò tra le braccia del Yondaime continuando a ridere e saltellare sul suo petto.

-Anche io ti voglio bene Naruto.