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Autore: Symphoniies    10/10/2011    0 recensioni
Salve a tutti!
Noi siamo Franci e Erika.
Ci siamo conosciute qualche mese fa chattando e,anche se abitiamo a kilomentri di distanza,siamo riuscite a diventare molto amiche.
Questa storia che vi racconteremo è un insieme di "scenette" che ogni giorno ci inventiamo mentre chattiamo.
E indovinate un po?
In queste "scenette" vi sono anche presenti il favoloso Ian Somerhalder e il sexy Micheal Trevino.
Non vi diciamo niente,scoprirete tutto leggendo!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Mr. Saxobeat
-Capitolo tre-
 








Katie aprì gli occhi lentamente, stropicciandoli un po’ per via della luce del sole che, dalla finestra, la colpiva dritto negli occhi.
"Mh…" disse appena la romana.
Allungò il braccio verso il comodino per afferrare il cellulare ma, appena fece un movimento, cadde a terra.
Ma che cavolo?
Massaggiandosi la guancia si rialzò, facendo un faccia un po’ scocciata quando si accorse che l'amica stava abbracciando il cuscino e, stesa lateralmente, l'aveva confinata in un angolino del letto.
"Ah, che diavolo!" farfugliò Katie ancora assonnata, passandosi una mano tra i capelli, "Cassie!" aggiunse poi la ragazza chiamando l'amica.
"Mh…Ian" disse la ragazza accennando un sorriso.
"Ma che Ian! Sono Katie, nonché tua amica! Svegliati!" urlò la romana ridendo e cominciando a strapazzare l'amica.
"Ehii!" esclamò Cassie rotolando da una parte all'altra.
"Senti, se non ti alzi sarò costretta a chiamarti un certo ragazzo di nome..." cominciò a dire Katie.
"No, non pronunciare quel nome!" disse Cassie.
"Lo faccio eh!" disse la romana.
"Sì, d'accordo!" disse Cassie prendendo alla leggera le parole dell'amica.
"Hm, bene!" disse Katie recandosi verso la porta del bagno,"Steeeeeeeeeeeve!" urlò l'amica aprendo la porta.
"No! Ti prego!" urlò Cassie tirandosi su di colpo e mettendo la mano sulla bocca di Katie.
"Mh, mnjdjdj!"
"Eh?" chiese Cassie lasciando libera la bocca della romana.
"Ho detto…" disse Katie prendendo fiato, "Che è ora di svegliarsi!"
"Ok, ok, sono sveglia!" disse Cassie alzandosi in piedi, "Ma ti prego non ripetere quel nome" aggiunse diventando rossa.
"Ti piace vero?"
"Cosa??!! NO! NO! NO!"
"SI! SI! SI!"
"NO! NO! NO!"
"SI! SI! SI!"
Cassie urlò nevroticamente.
"Almeno ammetti che è figo…"
"E' carino…" rispose Cassie togliendosi il pigiama e correndo in bagno in biancheria prima dell’amica.
"Dai ammettilo!"
"Solo se tu ammetti che provi un certo interesse per Alex!"
"No!" urlò Katie sgranando gli occhi.
"Sì, invece!" disse Cassie.
"No, invece. Non vuol dire che se a te piace Steve debba piacermi l'amico" esclamò Katie alzando un sopracciglio.
"E invece io credo che a te piaccia e pure tanto!" esclamò l'amica ridendo.
"E' carino ma niente di più, d'accordo? E poi non è il mio tipo. Io preferisco più uno come..." disse Katie pensierosa.
"Trevino!" esclamò Cassie uscendo dal bagno e aprendo l’armadio per vedere cosa mettersi dopo.
"Spiritosona. Magari!" disse Katie sorridendo.
"Uno strafigo da paura, tipo Smolder…te lo immagini?" chiese Cassie all'amica, fantasticando un pochetto.
"Ehi, guardali. Stanno lì!" esclamò Katie indicando l'altra parte della stanza. L'amica si girò e vide la romana chiudersi in bagno per farsi la doccia.
"Nooo, ma non vale!" esclamò Cassie, sbuffando perché l'amica riusciva sempre a farsi la doccia per prima.
"Pensa a sognare tu, doppelganger!" esclamò Katie ridacchiando.
Cassie fece la linguaccia sapendo che l'amica non l'avrebbe vista, poi concentrò la sua attenzione sull'armadio.
Guardò la sua parte.
Sembrava che un uragano fosse passato di lì travolgendole tutti i vestiti.
Ma ora il dilemma fondamentale:
COSA INDOSSARE?
Dopo varie indecisioni decise di indossare dei pantaloncini corti di jeans. Sopra di essi una canotta larga e lunga, bianca con un gufo nero stampato sopra.
Andò verso la scrivania dove la sera prima aveva posto sopra una specchietto.
Dal portagioie prese due semplici orecchini a perla.
"Come? Sei già vestita?" domandò Katie uscendo dal bagno.
"Certo che si" rispose l'amica facendole l'occhiolino.
Velocemente, Cassie si diresse in bagno, si pettinò i capelli e poi decise di lasciarli sciolti. Si passò un velo di trucco e il suo fidato lucidalabbra al cioccolato.
Ritornata in stanza prese una bandana, la legò e ne fece un cerchietto.
"Ma...sembrano quelli di..."disse Katie vendendo l’amica infilarsi degli anfibi neri.
"Esatto!" rispose felice Cassie.
"Woooow!" esclamò Katie, ancora con l’asciugamano addosso.
"Allora, vuoi vestirti?!"Esclamò Cassie ridacchiando, vedendo l'amica ancora in asciugamano.
"Ehi, un attimo! Ho usato il bagnoschiuma alla fragola. Io lo amo!" esclamò Katie sorridendo.
"Io quello alla ciliegia" esclamò Cassie.
In fretta, Katie si asciugò i capelli e poi andò davanti all'armadio.
E ora cosa mi metto?
Ho tanti vestiti, allora perché ogni volta che cerco qualcosa da mettere non trovo mai niente di decente?
Alla fine decise di indossare dei jeans blu elettrico abbinati a una maglia bianca con un disegno astratto dello stesso colore dei pantaloni, che lasciava la spalla scoperta. Si recò davanti lo specchio e passò la piastra portandosi le sue due solite ciocche dietro le orecchie. Prese il lucidalabbra alla fragola che aveva poggiato precedentemente sul lavandino e lo applicò sulle sue labbra, per natura rosse di loro. Uscì dal bagno e si presentò davanti Cassie.
"Pronta!" esclamò la romana sorridendo.
 
Mentre si stavano dirigendo in sala per fare colazione le amiche incontrarono Steve e Alex.
"Giorno ragazze" dissero sorridendo.
"Ciao..." dissero in coro le ragazze e poi, velocemente, si diressero a fare colazione.

"Allora…come intendiamo procedere oggi?" chiese Katie bevendo il suo cappuccino.
"Io direi che dobbiamo andare sul set…" rispose Cassie addentando la sua brioches al cioccolato.
"Mmh…quindi un attacco diretto!"
Cassie rise, "Lo fai sembrare un piano di guerra…"
"Bè, è una specie di guerra. Pensa se anche le altre fans hanno avuto la nostra stessa idea?!"
Cassie rise di nuovo, scuotendo la testa.
"E' vero. Anzi no, nessuno sarebbe così... folle?!?" chiese Katie sorridendo e iniziando a morsicare il suo cornetto.
"Giusto" disse Cassie annuendo.
Fecero colazione in fretta e, quando Katie e Cassie si alzarono e girarono l'angolo, si scontrarono con i ragazzi.
Cassie con Steve e Katie con Alex.
"Ehm..." disse Cassie rimanendo a guardare il ragazzo.
"Scusa!" esclamò Katie, cercando di smuovere la situazione.
"Niente" disse Alex, avvicinando il suo viso a quello della romana.
Katie lanciò un'occhiataccia al ragazzo mentre Cassie se ne stava impalata a
guardare Steve che ancora le sorrideva.
"Dai, andiamo!" esclamò Katie, sorridendo poi al ragazzo che fino a prima guardava male.
"S-sì. Va bene, noi andremmo" disse Cassie aggrottando le sopracciglia per questi strani scontri-incontri che capitavano sempre con questi ragazzi.
"Ciao!" esclamarono insieme le ragazze.
"Ma... questi ci perseguitano cavolo! E poi mi si avvicina pure quello oh! Però quanto è bello" disse Katie ridacchiando.
"Ehi, allora ti piace!" esclamò Cassie.
"E' un bel ragazzo. Tu pensa a Steve" disse Katie sorridendo.
"Io penso al mio bel Smolder!" esclamò Cassie, sorridendo con aria sognante.
"Bene, allora mentre tu sogni a occhi aperti, io chiamo un taxi in modo di arrivare sul set sane e salve senza perderci" disse Katie componendo il numero del taxi sul suo cellulare.
 
Una mezzoretta dopo le ragazze si ritrovarono di fronte ad una lunga strada e, infondo a essa, a risaltare sul verde della natura, videro una stanga rossa e di fianco ad essa, un cartello con scritto "Vietato l'accesso ai non autorizzati"
"Scusate ragazze" disse il taxista, "Ma più di così non posso andare e sicuramente neanche voi riuscire a superare la sorveglianza…"
Cassie scoccò un’occhiataccia al signore, uscendo dal taxi senza dagli neanche un soldo.
"Scusi," disse la romana porgendo delle banconote al taxista, "E' in quel periodo del mese…"
"Io non sono in quel periodo del mese!" urlò Cassie infilando la testa nel finestrino, "E' lui che è uno stronzo rovina sogni. Cazzo!"
"Oh mio Dio. Ehm...Ci scusi eh. Siamo un po’ tese sa com'è" disse Katie.
"No, tranquille signorine. Arrivederci." disse il taxista e, un po’ impaurito, se ne andò.
"Arrivederci" disse Katie sorridendo.
"Ma vaffanculo!" borbottò Cassie.
"Ehi, ma che diavolo ti prende? Capisco che tu sia nervosa ma tanto cosa ti aspetti? Un autografo e basta, sai che bello!" disse la romana roteando gli occhi mentre gesticolava com'era solita fare.
Cassie fulminò con lo sguardo l'amica.
"Sono leggermente nervosa sì, è vero. Potresti mettere da parte il tuo cinismo per una volta?" chiese Cassie imbronciandosi.
"D'accordo, forse sono troppo pessimista ma... ok. Vediamo di.. passare... Allora. C'è un cancello e ci sono delle guardie all'entrata. Potremmo entrare da quella parte lì!" esclamò Katie, studiando bene la situazione ed indicando il retro della casa.
Cassie respirò profondamente cercando di calmarsi.
Aveva promosso che sarebbe stata più femminile e cortese, l'aveva giurato.
Dai, ce la puoi fare.
Se continui a comportarti così, Ian non ti degnerà mai di uno sguardo.
Al tre sarai una ragazza come si deve, come la bella addormentata nel bosco.
Uno.
Due.
Tre.
"Mh…" disse la ragazza, studiando a sua volta la situazione, "Si, potremmo provare ad aggirare il cancello"
"Bene, andiamo!"
"Katie?"
"Si?"
"Non dimenticare di sincronizzare l'orologio" disse l'amica facendole l'occhiolino.
La romana roteò gli occhi, "Cretina!"
Finito di scherzare si avviarono verso il cancello, nascondendosi dietro agli alberi per non essere viste.
"Mi sento tanto Alexandra Stan nel suo video…" disse d'un tratto Cassie appiattendosi dietro la corteccia di un albero.
"Mr. Saxobeat?"
"Esatto…you make me this…breake me up, breake me down.."
"Play it sweet, make me move like a freak..." canticchiò Katie.
"Mr. Saxobeat…" dissero insieme.
Improvvisamente cominciarono a ridere cercando però di non far tanto rumore. Cercarono di diventare serie e finalmente riuscirono ad entrare.
"Bene, ora cosa dobbiamo fare?" chiese Cassie.
"Lo chiedi a me?" chiese a sua volta Katie.
"Beh, pensavo che tu sapessi tutto" rispose Cassie cominciando a gesticolare nervosa.
"Ehi, tranquilla. C'è Smolder, lo capisco ma... Ehi, stanno venendo le guardie di qua, corri saliamo sul tetto" esclamò Katie, cominciando ad arrampicarsi su una scala un po’ nascosta dietro a un albero.
“Salgo io, così poi ti do una mano…non la vedo molto resistente…” disse la romana mettendo un piede su un gradino.
“Mh…vabbè, se mai cadiamo” disse Cassie, tenendo la scala per i lati.
“Certo vero?” sussurrò Katie, “E il fatto che potrebbero sentire le nostre urla non ti scalfisce minimamente?”
Cassie si chiuse nelle spalle.
“Allora salgo?”
“Sisi, sali!” disse Cassie un po’ nervosa.
Katie iniziò a salire lentamente.
Cacchio questa scala traballa un po’ però!
“Vai! Vieni su, ma cerca di non fare rumore…”
“Ok!” acconsentì l’amica parlando sotto voce ed iniziando a salire.
Mentre l’amica saliva le scale, Katie concentrò la sua attenzione su quello che si vedeva attraverso la finestra dove la scala era appoggiata e quasi ebbe un mancamento.
C’era Ian ed era NUDO, ricoperto solo da schiuma.
Oddio, stanno girando il primo episodio della terza serie!
A un certo punto il ragazzo girò la testa verso la finestra e velocemente la romana abbassò un po’ la testa.
Fiù! Meno male che mi sono abbassata!
“Fai preso!” esclamò Katie, “Credo stiano per girare! Vedo che Ian sta leggendo la parte per l’ultima volta. Ed è N U D O”
Ian?
Cioè, Ian Somerhalder, l’uomo per cui ho fatto questo viaggio è a pochi metri di distanza da me? Pure nudo?!
Cassie fece gli ultimi tre gradini di corsa, posizionandosi di fianco all’amica che si era fatta un po’ da parte.
Oh. Mio. Dio!
“Vedi anche tu quello che vedo io?” domandò Cassie alla romana con voce strozzata dall’emozione.
“Oh. Mio. Dio!” esclamò Katie appoggiandosi con il viso al vetro, quasi volesse entrare nella casa, dimenticandosi che qualcuno avrebbe potuto vederle da un momento all’altro.
“Katie…io…non credo di potercela fare!” disse l’amica continuando a fissar Ian.
Stupido tavolo che mi copri la visuale!
“Io…Oohh” esclamò la romana sporgendosi pericolosamente all’indietro, muovendo così la scala e causando un “TOCK” sul vetro della finestra.
Le due amiche si guardarono e nei loro occhi lessero PURO PANICO!
Cassie afferrò Katie per la maglietta ma ormai era troppo tardi, stavano cadendo.
Quando i corpi delle due ragazze toccarono terra sentirono qualcuno aprire la finestra.
Katie afferrò l’amica per la maglietta e la trascinò, gattonando, sotto il portico. Arrivarono così davanti alla porta di casa Salvatore.
“Oh, mio Dio! Ci scopriranno!” esclamò la romana.
“Non facciamoci prendere dal panico!” sussurrò Cassie all’amica, “Contiamo fino a cinque e poi vediamo se è uscito qualcuno o se abbiamo via libera, ok?”
“Ok…”Rispose Katie poco convinta.
Uno.
Due.
Tre.
Quattro.
Quattro e mezzo.
Cinque.
In quel momento si sentì il rumore di una finestra che si chiudeva.
Gli occhi della romana brillarono di una luce strana.
“Entriamo in casa?” chiese in modo malizioso a Cassie.
“Ragazza che ho appena conosciuto, che hai detto?!”
“Ho detto: ENTRIAMO A CASA SALVATORE!” ripeté la romana, come per prendere in giro l’amica, evidenziando ogni singola parola.
“Ma non eri tu quella che fino a due secondi fa aveva paura di essere scoperta?” chiese Cassie.
Katie si strinse nelle spalle, “Dai, entriamo” aggiunse poi, aprendo lievemente la porta d’entrata.
Cassie le lanciò un’occhiataccia.
“Tanto non ci vedranno mai” disse la romana, “Anche perché, se così fosse, mi assumerei l’intera responsabilità”
“Senti, io...”
“Dai! Sono tutti impegnati a girare la scena!”
Cassie soppesò bene le parole dell’amica e poi si lasciò scappare un sospiro, “Ok, va bene, ma se andiamo nel camerino di Ian…i boxer neri sono miei!”
“Come fai a sapere che porta boxer neri?” domandò Katie.
“E’ troppo figo per non portarli” esclamò Cassie quasi stesse spiegando che due più due fa quattro.
“Va bè, io mi accontenterò di una maglietta di Trevino!” disse la romana trattenendo una risata che di certo avrebbe fatto scendere tutti.
“Ecco il bourbon!” esclamò Katie avvicinandosi all’armadietto dei liquori, “Ce ne facciamo un sorso?” chiese con un sorriso beffardo stampato in faccia, “Lo so che è the…ma si potrebbe fare lo stesso”
Cassie fissò l’amica rimproverandola con lo sguardo.
Ma è impazzita?
Cioè, potrebbero scoprirci da un momento all’altro e lei pensa al the?!
La ragazza rimase li a fissare la romana per altri cinque secondi poi però si rilassò un po’.
Ehi, sono  a casa Salvatore, con Ian nudo nell’altra stanza!
Prima avevo detto femminile, non noiosa!
“Ok, va bene, prendi i bicchieri”
Katie si mise a cercare i bicchieri.
“Mi sa che sono nella credenza…” disse Cassie appoggiandosi al divano.
La romana annuì, prese una sedia e si posizionò sotto al piccolo mobiletto.
“Stai attenta, ti prego!” disse Cassie, vedendo l’amica che saliva sulla sedia.
“Si, tranquilla…io uso il cervello mica…” Katie guardò l’amica e un bicchiere le scivolò di mano, cadendo a terra, “O-ops”
Cassie sbiancò di colpo.
In quel momento si sentirono dei passi provenire dal piano superiore.
Le due amiche si guardarono impaurite.
“Di là…”sussurrò Cassie indicando un corridoio e prendendo l’amica per il polso.
Le voci si stavano avvicinando e le ragazze si resero conto di trovarsi proprio davanti alle scale che portavano al piano superiore solo quando videro Nina scendere.
“Lì dietro!” sussurrò la romana, indicando un sottoscala.
“Cosa sta succedendo qui?” chiese Nina ad un uomo che le stava a fianco.
“Cassie abbiamo fatto un casino!” sussurrò Katie.
Poco a poco tutte le persone che prima se ne stavano di sopra erano scese, dirette verso il salotto.
“Sono scesi tutti…lì ci sono le scale, saliamo?”
“Sìsì, saliamo, non intendo farmi beccare! Oh Dio, aiutaci tu!” esclamò Cassie facendo il segno della croce e poi prendendo la mano dell’amica.
La romana iniziò a ridere.
Quando fa così è proprio buffa!
“Andiamo fifona!” esclamò Katie una volta arrivata in camera di Damon, “Entriamo un attimo in bagno…ma ti rendi conto?! Qui è dove Damon Salvatore si lava!” aggiunse con aria sognate.
“Katie che diavolo fai?! Torneranno a girare da un momento all’altro!” esclamò Cassie impaurita.
“Si bè, ma mica subito, no?”
In quel momento si sentì la porta della stanza chiudersi.
“E che cavolo!” esclamò Cassiopea sotto voce, “Nella doccia! Subito!”
Le due ragazze si nascosero lì, finché le riprese non furono finite.
Ma che ore si erano fatte?
“Ora possiamo uscire” sussurrò la romana che però si fermò di colpo.
“Cosa fai?!”Esclamò Cassie, “Dobbiamo uscire! E subito anche!”
“H-hi, she is Cassie” disse Katie fissando un punto oltre la doccia.
“Guarda che lo so come mi chiamo!” disse Cassie sbuffando “Ma cosa stai guardando?” chiese curiosa la ragazza.
Si mise in punta di piedi, poggiando le mani sulle spalle dell’amica e sporgendosi un po’ in avanti, “Oh, per tutti gli adoni dell’Olimpo!” esclamò poi.
IAN SOMERHALDER SI TROVAVA DAVANTI A LORO!
E INDOSSAVA SOLO UN’ASCIUGAMANO CHE GLI COPRIVA I FIANCHI!
 
   
 
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