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Autore: Flurry    11/10/2011    8 recensioni
E se le cose non andassero come tutti speriamo? E se Blaine non avesse la forza di lottare per stare vicino a Kurt? Cosa succederebbe dopo 14 anni di silenzio?
Piccola one-shot (adesso trasformatasi in long-fic) su un Blaine cresciuto e pentito che torna a New York per vedere Kurt ancora una volta e per prendere una decisione importante...
"Mia madre diceva sempre che quando una speranza muore,
quando un sogno si spegne,
la mattina dopo lo si può ritrovare adagiato sui fili d'erba;
è diventato una piccola goccia di rugiada,
una minuscola amara promessa non mantenuta che bagnerà le antenne dei grilli,
che annegherà qualche formica...
Penso che probabilmente Central Park stamani sarà molto umido...
Brilleranno al sole le mie lacrime, i miei vaneggiamenti,
uccisi dalle tue parole." -cap 7-
Genere: Dark, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Rimpianti'
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Salve! Vi prego non tiratemi niente di contundente...! Lo so che sono in ritardo, ma ho un po' di motivazioni a mio favore:


1- per scrivere ho bisogno di silenzio, raccoglimento e concentrazione, e trovare queste cose in una casetta con sei persone non è sempre facile...

2- questo capitolo era importantissimo e pieno di dialoghi, che io odio scrivere, o almeno faccio una fatica bestiale....

3-l'università appena iniziata! =)


Insomma non è stata una passeggiata, ma alla fine ci sono riuscita, o almeno spero!

Vi lascio a questo mega-capitolo... see you later! ;)


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KURT


Non posso impedirmi un sussulto nel vederti così inerme,

abbandonato sotto la sua presa rabbiosa e irrazionale.

Lui ti sputa addosso rancore e odio ,

ma tu resti immobile, le braccia abbandonate lungo i fianchi,

lo sguardo vuoto, sconfitto...


Ho paura che il cuore mi sia scivolato via dalla bocca,

mi sembra di vedere una scena al rallentatore.

Ho paura, ho paura per te.

Di nuovo.


In un secondo sono in mezzo a voi due,

le mani sulle spalle di Scott

“Scott, calmati! Togligli le mani di dosso! Scott!”

Lui non stacca gli occhi da te,

solleva le mani dal tuo collo solo per spingerti via, con violenza.

“Kurt non metterti in mezzo! Ha preso la chitarra, lo stronzo, la chitarra di Allison!”

è veramente furioso,

credo di non averlo mai visto perdere il controllo così.

Ruth corre via singhiozzando, spaventata.

Le sue piccole lacrime sembrano sciacquare via un po' della sua rabbia.

I miei piedi corrono vicino a te, accasciato contro il muro.

“Si può sapere che ti prende?”

“Che mi prende Kurt? Hai davvero il coraggio di chiedermi che mi prende?

Levati da lì, cosa fai, lo proteggi anche?”

Si avvicina, minaccioso,

scansa malamente me e inizia a spintonarti fuori dalla stanza.

“Che cazzo vuoi tu, eh? Devi andartene, devi sparire!

Non azzardarti mai più anche solo a pensare di avvicinarti a casa mia, alla mia famiglia, a mia figlia!”


Blaine fa qualcosa, dì qualcosa...

Ma tu resti zitto,

lasci che lui si sfoghi, che ti spinga fuori dalla nostra vita...

Non combatti, non reagisci...


“Scott basta! Tu non puoi...”

le parole mi escono dalla gola,

io semplicemente non riesco ad impedirlo...

“Sul serio Kurt? Non posso sbattere un estraneo fuori da casa mia?

Perchè dovrei stare calmo? Era in camera di Ruth, nel fortino di Ruth, con la chitarra di Allison! Non lo volevo qui dall'inizio, ho accettato per scrupolo, ma ha passato il limite e lo stai passando anche tu!”

Entra nella camera degli ospiti, prende il tuo zaino e te lo lancia addosso.

Si abbassa, ad un centimetro dal tuo volto

“Vattene.

Non saresti dovuto venire qui e lo sai, quindi ora voltati ed esci dalla nostra vita.”

Il suo è un sibilo rabbioso.


Tu ti alzi,

mi guardi.

Tra le tue ciglia resta impigliato quell'addio che non hai mai avuto il coraggio di dirmi...

E in sospiro scivoli via dalle mia mani.

Sei sabbia fine impossibile da trattenere tra le dita.

Prima che io possa accorgermene ti ho già perso.

Ed è tutto così veloce da sembrare impossibile,

ed è tutto così doloroso da sembrare insopportabile.


È come se ogni angolo di me fosse legato con un filo alle tue mani,

tu ti allontani e sfilacci i bordi della mia anima.

E non lo sai,

non lo saprai.


Il mondo esterno è un brusio indistinto,

nelle mie orecchie rimbombano i tuoi passi,

ed hanno il suono dell'ineluttabile.


Quindi è così che finisce,

è questo il nostro ultimo atto?


Vedere la tua schiena che si allontana da me mi fa venire in mente tante immagini,

tanti frammenti di vita,

una pioggia di schegge mi sommerge...

è come se davanti ai miei occhi venisse proiettato un film, il nostro film...


E rivedo sulle scale di quella maledetta scuola la tua schiena,

quella che nascondeva la promessa di un sorriso che ancora non conoscevo;

ti rivedo mentre apri la porta dell'albergo, le mani piene di stupidi souvenir turistici,

la bocca occupata in una risata serena;

o ancora affacciato alla finestra di quel minuscolo appartamento mentre cerchi di convincermi che la vista non è poi così male,

e io sono sdraiato nel letto e mi è concesso di guardarti, mi è concesso di amarti fino a farmi male...

Basterebbero pochi passi ed io sarei lì, dietro di te, abbracciandoti, respirando nel tuo collo...

Stringendo tra le braccia un corpo che è inequivocabilmente mio e di nessun altro...

tutto era così giusto Blaine, così facile e naturale...

Mentre adesso è complicato persino respirare...

Ho un dejavù e mi sembra di essere tornato a 14 anni fa, quando piangevi e non sapevi perchè, quando ti abbracciavo e scappavi...

quando te ne andasti,

quando alla vista della tua schiena non si sostituì quella del tuo volto,

quando rimanesti una sagoma sfocata che svaniva in lontananza...

lasciandomi solo a naufragare tra i singhiozzi di una promessa infranta...

E anche quella volta accadde tutto così velocemente che mi ci volle molto tempo solo per realizzare che veramente non c'eri più,

ci volle molto tempo prima che capissi di provare dolore e ancora di più per pensare di poterlo alleviare in qualche modo che non fossero le tue labbra...


Non è giusto che tu l'abbia fatto di nuovo, non è giusto che io ti abbia lasciato andare...

Io non dovrei sentirmi morire così...


Resto immobile, paralizzato dalla certezza che il mio prossimo respiro sarà in un mondo in cui tu non ci sei...

Vorrei smettere di respirare piuttosto che rassegnarmi.

Ma la realtà è meno sentimentale di noi e mi parla con la voce irata di Scott...


“Allora? Mi stai ascoltando? KURT!”

Alzo lo sguardo, per quanto sia difficile, per quanto sembri ingiusto.

“Io... sì...”

e all'improvviso arriva la rabbia, per averti fatto andare via,

per averti messo in percolo...

Spazza via questa debolezza, questo vuoto e mi dà l'energia per rispondere.

“Non avresti dovuto, Scott. È ancora malato e non stava facendo niente di male.”

“Non stava... Non stava facendo niente di male?

Io mi chiedo cosa ti abbia fatto, sul serio. Gli hai permesso di venire qui, di infilarsi nella nostra vita. Quella serpe viscida è venuta in casa mia, ha cercato di prendersi tutto quello che mi sta più a cuore.

Io neanche lo conosco e all'improvviso eccolo qui, che cerca di portarti via di me, che parla con mia figlia, che tocca le mie cose!

E tu hai lasciato che facesse tutto quello che voleva, senza opporti, senza supportarmi!”

“Io ho solo aiutato una persona che aveva bisogno di me!

Nessuno ha cercato di strapparmi alla mia famiglia, Blaine non... Lui non ha mai voluto una cosa del genere...”

“Sei ridicolo Kurt, sul serio... Pensi di potermi prendere in giro?

Sei così stronzo da pensare che me lo merito?

Tu hai lasciato Ruth da sola, di notte, sei scappato in fretta e furia per andare chissà dove a cercarlo... Blaine, il tuo ex, quello che ti ha spezzato il cuore, quello che ti ha chiamato nel bel mezzo della notte per dirti addio, per farsi salvare da te... Complimenti bella messinscena, siete due attori nati!

Come pensavi che mi sarei sentito, eh? Anzi, rispondimi sinceramente, ti sei mai fermato a pensare anche per un singolo istante cosa avrei provato? Io, Scott, il tuo compagno, quello con cui dovresti crescere una bambina!

Andiamo Kurt, non mi hai neanche detto che sarebbe venuto a stare da noi! Ti rendi conto?”

“Scott, per favore, smettila. Ho sbagliato, è vero, ma non ti ho mai mentito, mai.

E Blaine non ha certo cercato di suicidarsi per spingermi a tornare da lui...”

“Forse no, ma ha funzionato comunque, sbaglio?”

“tu... cosa?! Cosa vuoi dire?”

“Hai capito benissimo, non sei stupido.

Non puoi stare lì, con quello sguardo così.. distrutto, ferito... Non puoi guardarlo andarsene con quell'espressione disperata e poi venirmi a dire che non provi niente per lui!

Pensi che io non lo veda? Sembra che qualcuno ti abbia sparato Kurt!

Tu... oddio non posso credere di doverlo dire...

cazzo, è veramente assurdo, Kurt...

t-tu lo ami, non è vero? ... o almeno provi ancora qualcosa per lui...”

“Cos... No! Scott, io...”

Adesso il suo sguardo è fisso su di me,

le sue mani intorno alla mia testa, quasi cercassero di trattenere tutti i ricordi, tutte le risate,

tutto l'amore...

“Dimmi che non è vero Kurt, ti prego!

Dimmi che mi sto sbagliando, che è stata tutta un'allucinazione...

Dimmi che mi ami. Dimmelo e fa sì che io ci creda, ti prego...”

“... Scott... Certo che ti amo... Io ti giuro non..”

Lui sospira,

allontana le mani dal mio volto e mi guarda con un'intensità tale da costringermi ad abbassare lo sguardo.

Passa una manciata di secondi che sembra restituirgli una calma ancor più spaventosa dell'ira di poco fa.

“Scott, ti prego... Dì qualcosa... Io ti amo...”

Ogni parola è una lacrima salata,

ogni sillaba è amara nella mia bocca.

“Credimi Kurt, ogni fibra del mio essere vorrebbe poterti credere...

Ma non puoi mentire, non a me...”

La sua voce ora è un sussurro, così dolce e al contempo amaro...

Quel che resta del mio cuore si spezza di nuovo, consapevole che sono io ad aver portato tutto questo dolore nelle nostre vite, io e nessun altro...

Non so dove trovo la forza di strozzare un singhiozzo e parlare.

“Hai ragione, rivedere Blaine è stato più difficile di quanto pensassi, ma non per il motivo che pensi tu... lo è stato perchè mi ha riportato alla mente tutto quello che ho passato a causa sua, tutto quel dolore... Pensavo di averlo superato e invece fa ancora male...

Ma non ho intenzione di scappare! I-io non voglio lasciarvi... abbiamo deciso di creare una famiglia insieme e la famiglia è un impegno costante e io non ho intenzione di sottrarmi...”

Lui fa una smorfia, un ghigno quasi.

“Beh amarmi non dovrebbe essere un impegno Kurt...”

“Aspetta, no... io non intendevo...”

“No, ascolta. So cosa intendevi... sei trasparente per me...

So quanto l'arrivo di Ruth ti abbia sconvolto, solo... beh speravo che col tempo ti saresti abituato, che avresti accettato l'idea...

Io ti amo Kurt, davvero, e credimi, la cosa che vorrei di più in questo momento è sapere che mi ami anche tu e che senti di essere nel posto giusto, con le persone giuste...

Ma non è così... E per quanto sia doloroso io non posso farci niente...

E non è solo per Blaine, per tutta questa faccenda; lui è stato solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso. La verità è che non sei pronto, non sei ancora in grado di affrontare questa situazione. O forse non mi ami abbastanza...

E solo adesso lo vedo con chiarezza, ma avrei dovuto ammetterlo mesi fa, aprire gli occhi...

Sono stato uno stupido a vedere in te qualcosa che evidentemente non c'è... Ma l'amore rende ciechi, ottusi... Ti volevo così tanto che ho fatto finta di non capire, di non vedere...”

“Scott, ma cosa stai dicendo, io non voglio andarmene, io...”

Sento le lacrime scendere rapide sul mio viso, la voce tremare.

Non posso reggere tutto questo,

le mie spalle non sono forti abbastanza...

“Shh... Lo so che non vuoi andartene... ma a questo punto credo che dovresti...

Devi andartene perchè io e Ruth non ci meritiamo qualcuno che stia con noi solo per... per senso del dovere, perchè ormai la situazione è quella che è...

Devi andartene perchè io non voglio avere accanto una persona che non mi ama con la stessa intensità con cui la amo io... Perchè Kurt io ti amo... E so che anche tu provi qualcosa per me, per noi, ma semplicemente non è abbastanza...

Cazzo mi sento un idiota, non-non dovrei piangere, dovrei solo essere arrabbiato con te e scacciarti e dirti di non tornare mai più... Ma non ce la faccio..”

i singhiozzi mi scuotono la gola,

sono davvero patetico...

“Scott, ti prego... Ti prego non...”

Non posso perdere tutto così, in soffio di vento,

in un attimo lasciar andare tutta la mia vita.

“Kurt, smettila. Sei ingiusto, davvero.

È da tanto che so di doverti fare questo discorso... Credo di averlo sempre saputo....

Sapevo che le cose si erano evolute troppo velocemente per te... è solo che ti amavo così tanto che speravo che alla fine ti saresti abituato e sarebbe andato tutto bene... Speravo di dirti queste parole e vedere nei tuoi occhi la certezza di voler restare, la certezza di star facendo la scelta giusta... Ma non c'è Kurt, non la vedo...

E forse, forse è un bene che sia successo tutto questo, che tu lo abbia rivisto e che sia bastato per sconvolgerti...

Quindi smettiamola di prenderci in giro e affrontiamo la realtà.

Non so se è lui che vuoi, ma di certo non sono io. Quindi per favore vattene, permettimi di lasciarti, di iniziare a dimenticarti...”





Ok, fate un respiro bello profondo... =)


Devo fare alcune precisazioni: per primo il “fortino di Ruth”; la prima volta che Blaine entra nella stanza della bimba faccio riferimento a qualcosa del genere, del tipo una coperta tirata a mo' di tenda, sotto alla quale ci sono dei cuscini ed una lampada.

Diciamo che nella mia testa è un po' il rifugio di Ruth, in ogni caso nel prossimo capitolo dovrei scrivere qualcosa al riguardo, era solo per chiarire


Poi la discussione tra Scott e Kurt... Allora ripeto che i dialoghi sono davvero difficili da scrivere per me, il 90% del tempo impiegato per elaborare questo capitolo è stato speso proprio nel leggere e rileggere le parole che si dicono, tentando di rendere il tutto comprensibile e coerente con il loro carattere... Devo sinceramente ammettere che non sono soddisfattissima, ma continuare a cancellare e riscrivere allo sfinimento era inutile, sarebbe andata a finire che non l'avrei pubblicato più, quindi ecco qui...

Spero solo che mi farete sapere la vostra opinione al riguardo; non ci corre dietro nessuno e io sono più che disposta ad accettare consigli/critiche/correzioni!


Ringrazio tanto chiunque abbia speso del tempo per leggere questa fic, o addirittura queste note deliranti! XD


Cascate di abbracci a chi mi vorrà regalare una recensione... vi prego, stavolta ne ho bisogno! *.*


Klisses*, Sara


*scusate, era tanto che volevo scriverlo! XD

   
 
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