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Autore: Serenity Moon    11/10/2011    4 recensioni
"Puoi sempre tornare dalla tua anima gemella. E' questo che la rende un'anima gemella"
Cappie, Greek.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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- Questa storia fa parte della serie 'Bitch '
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# 4

 

Quando non riusciva a dormire, Jude ascoltava della musica. Si sdraiava sul letto, indossava gli auricolari e si perdeva in quel mondo che più che consolarla, attenuando le sue sofferenze, la torturava ancor di più. Ogni canzone era legata ad un ricordo ben preciso e sebbene cercasse con tutte le sue forze di premere il pulsante sul suo lettore mp3 che le avrebbe permesso di porre temporaneamente fine a quell'agonia, i suoi erano degli sforzi vani. Non ci riusciva e le canzoni continuavano a srotolare ignare le loro note ferendola in quel gioco masochistico.

Quella notte in particolare, nemmeno la melodia della canzone più struggente della sua play-list era riuscita a farla arrendere al sonno e Jude si rigirava fra le coperte pesanti maledicendosi in tutte le lingue che conosceva per la sua debolezza. Aveva un esame l'indomani mattina presto, aveva bisogno di riposare. Sapeva bene però che se non aveva chiuso occhio nei mesi precedenti a causa di quello che le si agitava nella testa, mai e poi mai ci sarebbe riuscita ora che il pensiero di Ryan nella stanza accanto, sul suo divano, le si era ben piantato nel cervello martellando con la forza di un trapano elettrico.

Sbuffò spazientita all'ennesima immagine di lui, distrutto, che si addormentava stringendo il cuscino, sotto il suo sguardo all'apparenza indifferente. Sì, solo all'apparenza, perché in realtà dentro bruciava. Di dolore, di rabbia, di ribrezzo. Aveva una voglia folle di correre fuori in strada e prendere a schiaffi lei che lo stava facendo soffrire così tanto e più di tutti voleva prendere a sberle se stessa. Lei che era ancora maledettamente innamorata di lui, lei che gli aveva aperto la porta accogliendolo in casa sua, lei che si costringeva a fingere di non provare più niente per l'unico uomo che avrebbe mai amato in vita sua, solo per rassicurarlo e non allontanarlo più di quanto non avesse già fatto. Si odiava con tutta se stessa.

Si strappò le cuffiette dalle orecchie gettandole da parte e si alzò bruscamente. Dovette restare per qualche secondo immobile a causa di un capogiro, infine poggiò i piedi a terra. Il gelo del pavimento le si insinuò addosso nonostante i calzini e la fece rabbrividire. Di nuovo si strinse le braccia al busto.

Negli ultimi mesi si era abituata a quel gesto. Era una specie di protezione. Quando sentiva di stare per crollare si chiudeva in quella sorta di guscio. Funzionava come un elastico. Serviva per tenere insieme tutti i pezzi e doveva ammettere che almeno fino a quel momento ce l'aveva fatta. Ora però, Ryan era solo a pochi passi da lei.

Raggiunse la cucina con passo felpato e si sedette su uno degli sgabelli vicino al bancone, proprio di fronte al divano. Ryan dormiva ancora, avrebbe detto beatamente. Almeno nel sonno doveva aver trovato un attimo di pace. Lo invidiò. A lei da troppo tempo veniva negato quel piacere. Incrociò le braccia sul piano d'acciaio e di nuovo rabbrividì al contatto con la superficie gelata. Vi poggiò sopra la testa e lo osservò bene. Non era cambiato di una virgola, se non che adesso aveva i capelli cortissimi, ma era bello come sempre.

Si perse rimuginando su paragoni fra prima e dopo. Quando si addormentò nemmeno se ne accorse. Furono i primi raggi dell'alba a svegliarla. Nonostante la posizione scomoda sentiva di aver finalmente riposato davvero.

Con una sbirciata al divano si assicurò che Ryan fosse ancora lì ed infatti dormiva attorcigliato alle coperte come un bambino. In silenzio si alzò e si preparò. Gli scrisse un bigliettino e dopo avergli posato un leggero bacio sulla fronte uscì di casa guardandosi più volte indietro. Qualcosa le diceva di imprimersi per bene nella mente quella scena perché non l'avrebbe rivista più.


 

Chiedo scusa per il piccolissimo ritardo.
Grazie a: broncino, Domi, Selvaggia_Chan, Sweet96, masa18, Stalker_conlaA, Emmeti, bimbic, Shinichina, oo00carlie00oo, YouGotWires, Bryce78, michelle82, FrancescaVincenzo, lizz1183, PinkPrincess, cara_mello, layla493, Giulietta7, mariaanna, Euterpe_12 e dada10.
Ci si rivede fra 5 giorni, baci, bacini, bacetti, vostra S.
   
 
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