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Autore: Ciack    18/06/2006    3 recensioni
Mi sono sempre domandata cosa facessero i professori o come fossero, non appena si fossero rinchiusi nella loro stanza lontani dagli occhi indiscreti dei loro studenti. Questa domanda continuava ad assillarmi fastidiosamente, come un tarlo che mi stesse rosicchiando tutta l’ottima segatura che ho al posto del cervello e così mi sono decisa a sbirciare nel buco della serratura del laboratorio di Piton durante il suo giorno libero. Di seguito vi porto la fedele cronaca di quello che ho visto e sentito.
Genere: Parodia, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ventiquattromila baci – X Ankh

 

Ore 17:30, laboratorio del professor di pozioni Severus Piton.

Il corridoio è completamente buio e deserto. A parte l’umido e l’odore di muffa (sperando che un pipistrello non mi abbia escrementato in testa) c’è uno strano odore nell’aria. Indosso la maschera antigas, visto che quando si è vicini al laboratorio di Piton non si sa mai. Dal buco della serratura escono un po’ di fumo e strani bagliori colorati. Mi avvicino prudentemente e accosto l’occhio al suddetto buco. C’è molta foschia, ma appena si dirada, la mia attenzione è calamitata da un pentolone in mezzo alla stanza. La parete di fondo ospita un gran numero di boccette strane (e quando dico un gran numero intendo che è il più grande assortimento di pozioni che io abbia mai visto e quando dico strane, intendo che nemmeno la Granger saprebbe dire di cosa si tratta). Avverto una presenza che si muove lentamente per la stanza, poco prima di entrare nel mio fascio visivo e…sconvolgermi totalmente. Devo strabuzzare gli occhi diverse volte prima di convincermi che quello che vedo non è un frutto della mia immaginazione. Per quanto sia incredibile è lui! L’esimio professor Piton troneggia in mezzo alla stanza accarezzando una boccetta di “Belladonna” e fin qui tutto ok, ma poteste vederlo…capelli ingelatinati (quindi ancora più unti del solito) pettinati all’indietro e occhiali da sole. Penso che l’eccentricità sia finita, ma sto per scoprire quanto mi sbaglio. Con l’esperienza di uno spogliarellista, si toglie in un sol colpo la tunica e ommmmmiiiiiiiooooooodddddddddddiiiiooooo!!!!! E’ in bermuda!!! Prof, i suoi intrugli le hanno fatto male? Si mette anche le infradito. Ma dove crede di essere? Versa il contenuto di un’altra boccetta nel pentolone ed ecco che i bagliori colorati ricominciano a uscire con rinnovato vigore. La stanza si riempie di luci e dal soffitto cala una disco-ball. Piton accarezza la boccetta di Belladonna e prima di gettarla nel pentolone insieme a cento altre, fa partire una canzone babbana, credo di riconoscerla in “ventiquattromila baci”, ma evidentemente mi sbaglio perché Severus comincia a cantare così:

 

“amami ti voglio bene
con ventiquattromila pozioni
oggi saprai perché la morte
prende ogni istante mille vite
mille sacrifici vuole all'ora
con ventiquattromila veleni
felici corrono le ore
di un giorno splendido perché
ogni secondo vengono a me
cercano filtri strepitosi
ogni peccato è imbottigliato
ma solo denari vengono a me
yeh yeh yeh yeh yeh yeh yeh
con ventiquattromila veleni
cosi' frenetica è la vita
in questo giorno di follia
ogni minuto e' tutto mio
non voglio una fama favolosa
o frasi d'amore appassionate
ma solo denari chiedo per me
yeh yeh yeh yeh yeh yeh yeh                 

 

(Mentre canta, Piton si spalma la crema protettiva, non sia mai che tutte quelle luci gli conferiscano un colore diverso dal bianco cadaverico)


Con ventiquattromila veleni
cosi' frenetica è la vita
in questo giorno di follia
ogni minuto e' tutto mio
con ventiquattromila filtri
felici corrono le ore
di un giorno splendido perché
per ventiquattromila falci
ti preparo quel che vuoi
con felicità, amore e soldi
ogni secondo è tutto mio
per ventiquattromila falci
ecco la chiave dei sogni
per ventiquattromila falci
la sorte bacerà te.

 

Non appena la musica è finita le luci e i fumi vengono risucchiati dal pentolone e Piton si accascia esausto su una poltrona e si addormenta pesantemente. E’ tutto dalla vostra Kristine Starlight (le mie peripezie sono leggibile nella fanfic “Zero tranquillità” oppure in DVD versando un cospicuo anticipo all’autrice).

 

 

Ok, ok ho creato l’ennesimo delirio mentale musicale, ma non venitemi a dire che non vi fa ridere Piton in questa versione così casual del vecchio successo “ventiquattromila baci”. Avete da commentare? Bene, bene non aspetto altro. Recensite, recensite!! Nel bene e nel male ditemi che ne pensate.

 

  
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