Snow Can Wait

As soon go kindle fire with snow, as seek to quench the fire of love with words.  

~William Shakespeare

Harry non capiva perché Hermione trovasse tanto importante quella scatoletta in latta rossa piena di crema. Soprattutto in inverno, quando la coltre di ghiaccio bloccava qualsiasi cosa: corsi d’acqua, rami, piante di ogni genere. Anche camminare per strada diveniva un gran fastidio. 

Diventavano tutti goffi di fronte al primo strato di gelo sopra un percorso fatto tutti i giorni, in maniera quasi automatica. C’era chi scivolava e si vergognava da morire dei propri capitomboli. C’era chi la prendeva sul ridere: si rialzava composta e proseguiva per la propria via.

Hermione non amava il freddo.

La sua pelle sensibile lo detestava.

Che avesse i guanti più caldi e spessi, che non li avesse affatto, ogni volta che tornava a casa da Harry, si ritrovava con le mani rosse e screpolate.

“Mani da vecchia” sentenziava la ragazza, afferrando la scatoletta. Non aveva più bisogno di ulteriori qualificazioni. Era la scatoletta.

Uno strato di crema vellutata, candida, lievemente profumata, rendeva le mani di Hermione nuovamente morbide ed idratate.

“Hermione, non per sembrare uno troppo pigro, ma sei una delle streghe più intelligenti del mondo magico: non ti basterebbe un incantesimo protettivo contro il gelo?” chiedeva sempre Harry.

Un tenero gesto della mano lo invitava ad avvicinarsi a lei.

Una mano vellutata sul proprio viso gli faceva dimenticare l’inopportuna domanda.

“Dovresti usare anche tu questa crema, Harry. Hai le mani ruvide” osservava con dolcezza Hermione. Ma Harry non se la metteva mai.

In inverno quella scena diveniva ricorrente, se non fissa.

Hermione, di fronte alle nevicate non voleva uscire a giocare, preferiva starsene sul divano, comodamente avvolta in un piumone, nel loro piumone.

Sul comodino, o sul tavolino più vicino non mancava mai il contenitore rosso e metallico.

“Harry, ti va di farmi compagnia?” gli chiedeva sempre Hermione con un sorriso gentile.

Il ragazzo era già pronto ed imbacuccato per uscire a svagarsi nella neve.

Tornava indietro dalla bella ragazza, per darle un bacio e convincerla a sgusciare fuori dal suo rifugio.

“La neve può aspettare” mormorava dolce la ragazza, intanto che chiudeva il barattolo rosso, frizionandosi con attenzione le mani.

Harry la guardava. Era un rito ed attendeva il suo turno.

Finalmente, lo attirava a sé nel suo abbraccio.

Quelle mani morbide lo facevano andare fuori di testa.

“Maledetta crema” pensava tra sé e sé divertito, intanto che le dita setose della ragazza si facevano strada sotto la sua felpa.