La Magica Cena, parte 2


 

Bene, adesso devo gustrami questa disgustosa prelibatezza spagnola...
No!
Se lo può scordare!
Mi fa letteralmente schifo!
Eppure lui se la sta divorando... anzi; l'ha finita!

- Tu non la mangi quérida? -
- Tu credi che mi mangi questa schifezza stratosferica!? -
- Mi faresti piacere chica. -

Non sapevo se tirargli la scodella in testa o mangiarmi quel cibo da carcerati.
Ok, mi sono decisa.
Prendo il cuccihaio, lo immergo nella pietanza e lo avvicinai alla bocca...
Alejandro mi sta guardndo con aria compiaciuta.
Non so che dire... comunque mi faccio coraggio e mando giù la cucchiaita..
Poco dopo...

PLEAH!

Heather sputò nel piatto ciò che aveva appena mangiato.

- Ma come fai a mangiare questa roba, è come mangiare il brodo gelato! -
- Ci farai l'abitudine! -
-  Io non la mangio!! E' già tanto che io abbia messo il cucchiaio nella scodella! -
- Sei fredda come il Gazpacho! -
- Ma tu se completamente fuori Al! -

La situazione stava precipitando, stavamo cominciando ad urlare, tutta la sala si era voltata su noi due...
Come nei bei vecchi tempi Alejandro.
Nemici come prima!

- Almeno io ti ho invitata alla cena! -
- E allora, potevi benissimo evitarlo! -
- Tu non capisci niente Heather... -
- Tu invece si! -
- Di certo meglio di te... -

Alejandro sbatte forte le mani sul tavolo e si avvicina alla mia faccia.
Ho paura ma non gliela voglio dare vinta, in amore e in guerra tutto è concesso...
E questa è una guerra!
Così mi alzai e mi avviai verso la porta..
quel che doveva essere una magica cena si è rivelata un inferno.

- Heather aspetta non andare! -
- Troppo tardi! -

Detto questo sbatto la porta e il suono si propagò per tutto il ristorante.

Heather tornò a casa sua quando all'improvvisò il suo telefono squillò.

Aspetta, fammi indovinare.. Alejandro?
Vidi scritto il suo nome sullo schermo del cellulare..
Come non detto...
Risposi.

- Che cosa diavolo vuoi? -
- Volevo chiederti scusa quérida. Mi spiace per quello che è successo. -

Non ci credo, con che coraggio dopo la sua sceneggiata mi viene a dire scusa.

- Mi dispiace ma il sentimento non è reciproco -
- Ti ripeto che mi dispiace, è che sono un po' nervoso in questi ultimi giorni. -
- Ma quante belle scuse che inventi! Sei sempre il solito manipolatore. -
- Senza offesa ma non è che tu sia tanto differente. -

Mi bloccai... come si è permesso di dire...
No! Non posso dargli torto.
Tutte le immagini delle persone che ho manipolato mi passano velocemente nella mia testa.
Lindsay..
Beth...
Izzy...
Trent...
Sierra...

Bhè, una lista interminabile...

La sua voce si riattiva.

- Vorrei farmi perdonare... di nuovo -
- E come, sentiamo. -
- Vorrei che tu venissi a casa mia per una notte. -

Dalla bocca di Heather venne fuori una sonora risata.

- Bella questa, credi che me la bevo questa volta? -
- Mi piacerebbe! -
- Senti vorrei tanto ma qualcosa me lo impedisce... qualcosa che si chiama Alejandro! -
- Non costringermi ad usare la mia arma segreta. -
- Senti Burromuerto, sei maggiorenne, non sei più un bambino che ha i piani e le armi segrete, quindi risparmiati la sceneggiata da bamboccio per favore! -
- Come vuoi, ma sono sicuro che cambierai idea... A più tardi Besos! -
- Si, besos. -

Vorrei tanto che ci siano due Heather...
Una che va a casa sua e l'altra che controlla dall'alto... per vedere cosa succede..
Ma putroppo ce ne solo una..


Cosa deciderà mai la sola Heather?

Opzione 1: Andare a casa di Burromuerto e applicare la magica vendetta n° 407.
Opzione 2: Starsene a casa propia e aspettare.... aspettare.. aspettare.

Come vorrei avere amici con cui confrontarmi sulle mie ipotesi...
ma essere cattivi ti porta a una reputazione diversa.

Me ne farò una ragione...

Heather si mise un pijama lungo e si sdraiò sul comodo letto e pensò... pensò a cosa fare...
Le si spalancarono gli occhi e immediatamente dopo fece uno dei suoi soliti sorrisi maligni...
Prese il telefono e srisse..

- Caro Alejandro Burromuero....




Continua...