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Autore: Camilla L    12/10/2011    12 recensioni
Se durante la battaglia avessi incrociato anche solo per sbaglio i suoi occhi dorati, mi sarei sentito ancora peggio.L'ultima volta che ci eravamo trovati in questa situazione eravamo alleati, non nemici ed č stato proprio in quel frangente ch'č nata la nostra profonda amicizia.A me non importa, come a lui del resto, che chissą chi milioni di anni fa ha deciso che ci saremmo dovuti odiare.Noi siamo due esseri viventi che nutrono un profondo affetto uno per l'altro, non un licantropo e un vampiro, noi siamo solo Edward e Seth e basta.
QUESTA STORIA FA PARTE DELLA SERIE "IL MONDO DI SETH"
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Edward Cullen, Seth Clearwater
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Breaking Dawn
- Questa storia fa parte della serie 'Il mondo di Seth'
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Il mio amico vampiro
 
Pov Seth
 
Appena Sam finģ di esporre il suo piano, l'unica immagine che comparve nella mia mente era Edward, il mio amico Edward, sofferente nella morsa delle fauci del grande Alpha nero.
Mentre parlava vedevo il resto del branco annuire ad ogni sua parola, anche questa volta avrebbero obbedito ai suoi ordini senza neanche fiatare e avrei dovuto farlo anch'io, non potevo fare altrimenti, non potevo neanche concedermi il lusso di pensare di fare altro, le nostre menti in collegamento avrebbero svelato i miei pensieri contrastanti con quelli del resto del branco.
Vedevo una luce strana nei loro occhi, erano esaltati da quello che stavamo per fare, per loro era solo una spedizione come un'altra, stavamo andando a combattere con dei succhiasangue, vedevano solo quello, poco importava che alcuni di loro non si sarebbero neanche difesi dai nostri attacchi o ancora meno se tra di loro ci fosse uno dei miei migliori amici.
La cosa che mi faceva pił male era che anche mia sorella provava queste cose, lei era fredda e scostante, come sempre, nella sua mente vedevo solo immagini dell'imminente battaglia e ne era soddisfatta, provava piacere a immaginare la morte di qualcuno a cui io, il suo unico fratello, ero profondamente legato.
L'unico che sembrava condividere le mie idee era Jacob, per lui sentire anche solo nominare la morte della sua Bella era come uccidere una parte di se, sentivo il dolore lacerante nella sua mente, non accettava gli ordini del nostro Alpha, come me, ma avrebbe obbedito senza discutere anche se questo avrebbe significato la fine della vita del suo grande amore e di conseguenza anche della sua.Lui ed io eravamo gli unici che non guardavamo Sam in faccia, entrambi avevamo lo sguardo fisso al suolo, nessuno dei due aveva la forza di fare altro.Dai pensieri del nostro Alpha si capiva che era al corrente del fatto che avremmo accettato i suoi ordini solo perchč non avevamo altra scelta e non perchč fossimo d'accordo con lui.
Secondo gli ordini io avrei dovuto avventarmi su Alice, Carlisle ed Esme insieme a Collin, Brady e a mia sorella e non sapevo proprio dove ne avrei trovato la forza.Alice, nonostante la sua natura, la vedevo come una piccola bambolina di porcellana dai lineamenti perfetti, Carlisle possedeva una delle anime pił buone che abbia mai conosciuto incapace di far del male a chiunque e Esme, mamma Esme ci avrebbe guardato con i suoi grandi occhi materni dispiaciuti di quello che stavano vedendo.
Non ce la potevo fare, non ce l'avrei mai fatta, non avrei mai trovato neanche lontanamente la forza di sfiorarli.
L'unica parola che mi veniva in mente era tradimento.Stavo tradendo uno dei miei pił grandi amici, avremmo combattuto su fronti opposti e io non potevo oppormi a questo.
Non avevo l'autoritą per oppormi ad un ordine Alpha e questo faceva male, molto male.Avrei voluto urlare la mia rabbia, ribellarmi a tutto questo e correre ad avvisare Edward e la sua famiglia.
Se durante la battaglia avessi incrociato anche solo per sbaglio i suoi occhi dorati, mi sarei sentito ancora peggio.L'ultima volta che ci eravamo trovati in questa situazione eravamo alleati, non nemici ed č stato proprio in quel frangente ch'č nata la nostra profonda amicizia.A me non importa, come a lui del resto, che chissą chi milioni di anni fa ha deciso che ci saremmo dovuti odiare.Noi siamo due esseri viventi che nutrono un profondo affetto uno per l'altro, non un licantropo e un vampiro, noi siamo solo Edward e Seth e basta.
Ormai mancava poco al nostro attacco e pił si avvicinava il momento pił il cuore mi si lacerava, dovevo ribellarmi, dovevo fare qualcosa, mi sarei anche battuto con Sam se necessario, anche contro mia sorella, ma non sarei mai andato contro i miei principi, io non ero un traditore ed era arrivato il momento di dimostrarlo.
Ormai avevo deciso, all'improvviso avevo capito cosa dovevo fare, vedevo gli occhi di mia sorella fissi su me, aveva notato il mio cambiamento di espressione, anche se ero stato bravo a mascherare le mie intenzioni, lei mi conosceva meglio di chiunque altro e non le sfuggiva niente.
Era arrivato il momento di far capire al mondo che il piccolo moccioso Seth era cresciuto e lo avrei dimostrato ribellandomi al mio Alpha, al mio branco, a mia sorella e al resto dei miei fratelli.
Stavo per parlare, quando qualcuno mi precedette.
Jacob prese la parola e disse tutto quello che avrei voluto dire io.
Il suo no rimbombņ nella foresta come il pił forte dei tuoni e i ringhi del branco gli fecerņ da macabro eco.
Alle sue parole il grande Alpha nero, perse un po' della sua sicurezza, Jacob era l'unico che avrebbe potuto contrastare la sua autoritą e lui questo lo sapeva.Tutti eravamo al corrente che per discendenza il vero capobranco sarebbe dovuto essere Jacob, ma che aveva rinunciato al comando solo per non fare un torto al primo di noi a subire la trasformazione.
Ma ora era diverso, stavamo per andare ad uccidere il suo grande amore e anche se lei lo aveva fatto soffrire scegliendo il suo pił acerrimo nemico, non avrebbe mai e poi mai fatto del male a lei e a coloro che lei chiamava famiglia.Era arrivato il momento di far valere quello che gli spettava di diritto, lui era il vero Alpha e la sua voce ne era la prova.Ormai il branco era scisso in due e non si poteva pił tornare indietro.
Quando il mio amico Jake ci girņ le spalle per andare verso al suo solitario destino notai subito che non provavo le stesse emozioni del resto del branco, loro provavano rabbia per colui che aveva osato mettere in discussione un ordine Alpha, io invece lo invidiavo perchč avrei voluto essere lui per poter dire in faccia a Sam che quello che stavamo per fare era una vera e propria idiozia.
Ormai non nascondevo pił i miei pensieri e non tardarono ad entrare nelle mente degli altri e all'improvviso mi trovai gli occhi di tutti puntati addosso, erano inferociti perchč il piccolo moccioso Seth osava avere delle idee proprie, non ero assolutamente d'accordo con loro e ora lo sapevano.
Mentre mi fissavano capii che non ero pił uno di loro, senza dire niente mi voltai e corsi in cerca dell'unico che la pensava come me.
Correvo nella foresta libero, il saluto mentale a mia sorella fu l'ultimo mio collegamento col branco, prima che i loro pensieri diventassero silenziosi.Ero in pace con me stesso, non ero pił un traditore, mi sentivo forte e sicuro di me, quella fu la mia prima vera decisione.
Non avere pił tutti quei pensieri pieni di odio nella testa mi faceva sentire leggero, mi ero appena tolto un peso non da poco, non avrei pił dovuto attaccare il mio amico vampiro, anzi lo avrei difeso da quelli che fino a pochi minuti fa chiamavo fratelli.
Quando sentii la voce di Jacob nella mia testa realizzai che avevo trovato il mio nuovo branco e che lui, che lo accettasse o meno, era il mio nuovo Alpha.
   
 
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