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Autore: Cincilla    12/10/2011    5 recensioni
Se chiudeva gli occhi e prestava attenzione riusciva a sentire, oltre al caos esterno, un fastidioso tintinnio di campane che si acuiva ad ogni suo anche impercettibile movimento.
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Ryo Shirogane/Ryan
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Sapore di gatto
United States of Ichigo


4




Sapore di gatto.




Le labbra di Ichigo erano morbide e bagnate. Ryan l'aveva già baciata una volta, in quello stesso laboratorio, ma non era stato che un tocco lieve e fugace prima che la ragazza si tramutasse in un gatto.  Ichigo non subiva più trasformazioni dal giorno della disfatta di Deep Blue quindi adesso, poteva permettersi di indugiare su quella bocca senza il timore di ritrovarsela in forma felina tra le braccia. Ripensò con una punta di rammarico ai giorni in cui, quando litigavano, si adirava tanto che le spuntavano le orecchie e le coda. Anche se non voleva darlo a vedere si divertiva molto ad osservare la sua espressione imbarazzata quando si copriva la testa con entrambe le braccia.
E anche adesso, ricordando quei momenti, non poté fare a meno di sorridere sulle sue labbra. Ichigo gli accarezzò i denti con la lingua, per poi toccargli intimamente il palato.
Fu in quell'istante che Ryan si accorse che qualcosa non andava e la allontanò con entrambe le braccia. Gli occhi, di un innaturale color rosa lo guardavano perplesso.
- Ichigo ma cosa...-
- Strawberry.-
- Come?-
- Il mio nome è Strawberry.- ripeté.
Ryan si grattò la testa. Più ci pensava e meno capiva cosa stava succedendo.
- I tuoi capelli, i tuoi occhi...cosa ti è successo?- domandò più a se stesso che a lei.
Ichigo, o meglio, Strawberry, fece spallucce.- Cos'hanno che non va?-
- E me lo chiedi?- Ryan le girò attorno come fosse pezzo da museo.- Sono rosa!- esclamò.- Per l'amor del cielo, rosa!-
- Tu invece hai gli occhi azzurri e i capelli biondi. Ma non è per questo che pensava fossi tu.-
Ryan si massaggiò le tempie.- Che cosa vuoi dire?-
- Quello che ho detto.-
- Ma non ha senso!- urlò agitando le braccia.
- Solo perché tu non puoi comprenderlo, non significa che non ce l'abbia.-
Ryan gemette esasperato. - Ascoltami Ichigo...-
- Strawberry.-
- Cosa?-
- Ti ho detto di chiamarmi Strawberry.-
- Che differenza vuoi che faccia?-
- Tutta la differenza del mondo.-
Strawberry gli si avvicinò di nuovo. Gli cinse entrambe le braccia intorno al collo e respirò sulle sue guance. -Adesso smettila di urlare.- sussurrò al suo orecchio.-
Ryan si voltò, incapace di calmarsi. Sentire il suo fiato sul collo non gli permetteva di ragionare.
Le afferrò entrambi i polsi costringendola ad arretrare. - Smetterò di urlare quando tu mi darai delle risposte.-
- Cosa vuoi sapere?-
- Chi sei?- la zittì con un cenno della mano.- E non mi riferisco al tuo nome.-
L'altra inclinò leggermente il capo.- Ma come. Non lo capisci da solo?-
- Io non capisco la metà delle cose che dici.-
Strawberry iniziò a ridere.- Ah, uomini!-esclamò.- Sanno costruire il motore di un jet ma quando si tratta di donne...- con le mani sui fianchi piegò in avanti il busto.- Cosa c'è di complicato? E' un clitoride, non la sfinge!-
La mandibola gli si aprì a tal punto che rischiò di sfondare il pavimento. Ichigo non avrebbe mai detto niente del genere. Allora chi aveva davanti a se?
A passò svelto si diresse verso il computer.
- Non troverai niente lì.- lo anticipò.- La risposta che cerchi ce la proprio davanti agli occhi.-
Ryan si fermò. A persuaderlo non erano state le parole della ragazza ma un'improvvisa rivelazione. Quei capelli, quegli occhi...lui li aveva già visti.
Aprì la bocca esterrefatto.- Mew Ichigo.- sussurrò. Strawberry cominciò a ridere di nuovo.



- Cosa ci trovi di così divertente?-
- La tua faccia. Mentre lo dicevi sembrava quasi avessi visto un fantasma.-
Ryan le afferrò rabbiosamente le spalle.- Perché sei ancora qui?- la scosse leggermente.-E' per un attacco alieno? Rispondimi! E' per gli alieni?-
- Calmati adesso. Non è il caso di farne una tragedia.-
Rabbrividendo mollò la presa su di lei e iniziò a fare avanti e indietro per il laboratorio.- I nostri nemici sono tornati ed io dovrei stare calmo?- 
- Lo hai detto tu, non io.-
- Cosa?-
- Che gli alieni sono tornati. Io non lo sapevo.-
La notizia che non ci fosse nessun attacco extraterrestre imminente non servì a calmarlo. In due falcate le si fece di nuovo vicino.
- Se non è per combattere, allora perché sei ancora qui, Mew Ichigo?-
- Anche questo lo hai detto tu. Io non ho mai confermato di essere Mew Ichigo.-
Ryan sentì le ginocchia tremare e faticò a tenersi in piedi. Capì che doveva usare tutto il suo acume per venire a capo di quella faccenda.- Ma non lo hai neanche negato.- osservò con una punta di risentimento.
- Ineffetti, devo ammettere che non è del tutto sbagliato.- affermò vaga.
- Smettila di giocare una buona volta.-
- Non posso.- Un lieve bagliore le attraversò gli occhi - Giocare è nella mia natura.-
Lentamente, Strawberry gli strinse le braccia dietro la schiena e aderì completamente al suo petto. Schiacciandogli contro il seno, lo guardò dritto negli occhi. - Non allontanarmi stavolta.- gli disse.- E smettila di trattenere il fiato.-
Non si era neanche accorto di aver trattenuto il respiro ma, quando, seguendo il suo consiglio inspirò profondamente si accorse subito di aver commesso un grave errore. Erano così vicini che quando la gabbia toracica si espanse per inglobare quanta più aria possibile nei polmoni, avvertì distintamente la carezza sensuale dei capezzoli della ragazza.
- Cosa devo fare con te?- le domandò. La sua mano si mosse contro la sua volontà e le artigliò i fianchi.
- Ma come, non ci sei ancora arrivato?- mormorò con finta delusione.- Forse dovresti baciarmi di nuovo. Del resto, non sarebbe la prima volta.- gli disse soave, passandogli la lingua sulla guancia.- E nemmeno la seconda.- aggiunse sulle sue labbra.
Ryan sentì di nuovo quella sensazione di morbidezza e di bagnato. La assecondò con gusto in quel bacio, deliziato, ammirato quasi da tanta intraprendenza.

- E neanche la terza.- continuò Strawberry, mordendogli le labbra così da fargliele dischiudere.
Come folgorato, Ryan la respinse nuovamente ma quella rimase abbracciata a lui.
- Questo sapore...- fece schioccare la lingua sul palato.- Io lo conosco.-
- Alleluja. Pensavo te ne fossi dimenticato.-
- E' lo stesso che ho avvertito quando ho baciato Ichigo, quel giorno sulla strada per i caffè.- rifletté a voce alta senza accorgersene. La soluzione era così vicina, lo sapeva, che gli sarebbe bastato allungare un po' il braccio per afferrarla. - Quando lei era...- le parole quasi gli morirono in gola.- Un gatto.-
Strawberry ghignò soddisfatta. - Miao!-



- Schifosa gatta in calore!- Imprecò a voce alta.
Con il viso soffocato dal cuscino, Lory si lasciò andare ad un pianto liberatorio. In breve il sapore salato delle lacrime le riempì la bocca e le appannò gli occhiali.
 I capelli, ancora sciolti, le si attaccarono alle guance bagnate. Le bruciavano gli occhi, ma il dolore più grande lo avvertiva all'altezza del petto.
Se solo avesse potuto cancellare gli avvenimenti di quel giorno, azzerare completamente i suoi ricordi...
Ma l'immagine di Ichigo che si spogliava di fronte a Ryan continuava a perseguitarla, così come l'espressione meravigliata di quest'ultimo.
Chissà da quanto andava avanti quella storia. Chissà da quanto quei due si frequentavano di nascosto.
Non aveva mai confidato a nessuno la natura dei sentimenti che provava per l'avvenente proprietario del caffè, ma era certa che le sue amiche se ne fossero accorte. A Pam e a Mina non sfuggivano certe cose, e persino Paddy sembrava aver capito quale fosse la situazione, poiché più di una volta Lory era stata costretta a tapparle la bocca per evitare che la bambina si lasciasse sfuggire qualcosa.
Considerato quanto aveva visto, che Ichigo ne fosse all'oscuro o no, ormai poco importava.
Sua madre la chiamò avvisandola che era pronto in tavola ma Lory non dette cenno di voler scendere. Non aveva appetito e ad ogni modo era certa che con il groppo che aveva in gola non sarebbe riuscita a mandar giù un solo boccone.
- Ryan, Ryan...- sospirò. Perché l'unico ragazzo che avesse mai amato doveva innamorarsi proprio della sua migliore amica?
E Ichigo, oh Ichigo... perché se era tanto innamorata di Mark doveva scegliere di tradirlo proprio con Ryan?
Guardò il cielo scurirsi al di là del vetro dell'unica finestra della camera.
La pietra che teneva tra le mani non risplendeva ma non se ne sorprese.
"Luccica solo se ami veramente la persona a cui ne fai dono." pensò.
Addormentandosi, inconsciamente, se la portò al petto. Ora anche il suo cuore piangeva.


Bla bla bla...


Prima di tutto chiedo scusa a tutte per non aver rispettato la scadenza che mi ero prefissata.
Ho ancora intenzione di continuare la storia, ma devo ammettere che sto riscontrando molte difficoltà nello scriverla. Spero di aver chiarito alcuni dei vostri dubbi con questo capitolo e, se avete supposizioni in merito al seguito sarò lieta di leggerle.
Anche questa volta ci sono delle precisazioni:
- "Ti ho detto di chiamarmi Strawberry". "Che differenza vuoi che faccia?". Ichigo e Strawberry sono infatti due modi diversi per dire la stessa parola: "fragola". Ecco perché Ryan, americano di nascita, non coglie alcuna stranezza nel nome di questo nuovo personaggio.
- Quando si trasforma in Mew Ichigo, Ichigo cambia il colore dei capelli e degli occhi, che diventano rosa. Esattamente come quelli di Strawberry.
- Ryan ha già baciato Ichigo nella puntata 36 dell'anime e ben due volte: la prima in forma felina e la seconda in forma umana, nel suo laboratorio.
- Nell'anime Lory non ha mai detto esplicitamente alle sue amiche di essere innamorata di Ryan ma ho presunto che Mina e Pam se ne fossero accorte da sole. Inoltre in una puntata  (non ricordo esattamente quale) Lory è costretta a tappare la bocca di Paddy quando quest'ultima cerca, con uno strumento elettronico non bene identificato, di calcolare l'affinità che c'è tra lei e Ryan.

Mi rendo conto che il finale lascia aperti altri interrogativi, ma il mio scopo resta quello di districare questa ragnatela di misteri volta per volta.

Spero, nonostante i miei ritardi, che vogliate continuare a seguirmi.

Come sempre, mi trovate a questa pagina Cincillà .

Grazie sempre a chi legge, commenta e aggiunge questa storia alle preferite.

Alla prossima, Clow.
   
 
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