Note: E' una one shot cortissima, scritta qualche settimana fa verso le due di notte .
Isabel
Un paio di decoltè nere. Rossetto rosso, unghie
laccate. I capelli biondi raccolti in una piccola coda sulla nuca.
Isabel.
La prostituta Isabel. L’amica Isabel. La mamma Isabel.
Stretta in un tubino nero e troppo vecchia nei suoi vent’anni. Batte la strada
per trovare un sogno. Luminosa Isabel, come le stelle del firmamento.
Dorme ora Isabel, sdraiata in un letto dalle lenzuola di seta. Il sole nasce nel
momento esatto in cui lei chiude gli occhi e tramonta quando si sveglia.
Cosa non si è disposti a fare per un sogno?
Lei passeggia sul lungolago mangiando caramelle e parlando di grandi star.
Non ha amici, ma conosce il mondo intero, Isabel e quei suoi occhio color miele.
Lo sguardo triste. Spesso le domandano cosa l’ha portata qui, e lei mente
nascondendo la verità, a volte, mente anche a se stessa.
Spesso dice di vedere la propria vita come un film: “Quella non sono io”.
Non si concede ne troppi lussi ne troppi svaghi. Vive. A differenza d’altri.
Respira la vita Impara. Isabel non ha paura di sbagliare. Non ha paura di
sbattere la faccia contro il muro. È contenta quando capita.
Isabel di giorno veste con gonne a palloncino degli anni cinquanta. Le sarebbero
piaciuti gli anni cinquanta.
Ma la notte Isabel diventa lei. In vestiti neri di latex. Fra catene e frustini.
Per gli uomini che la pagano lei è solo un oggetto, una “cosa” da possedere.
Spesso schiava, ancor più spesso padrona. Prende è dà ordini. Si fa mordere e
morde.
Quando lavora Isabel non sorride mai.
Riserva i sorrisi per quel mondo che non sa.
Isabel ama. Ama con l’intensità del prime amore, con l’ingenuità, la
spensieratezza.
Ama davvero. Come pochi forse sanno fare.
Isabel sogna una vita diversa, seduta sul molo coi piedi bagnati. Un marito, dei
figli, un lavoro interessante nel mondo letterario. Il suo viso da bambina
riflesso sulla superficie del lago le ricorda un’infanzia finita troppo in
fretta. Scrolla le spalle e sorride al sole.
Sogna Isabel.
Cambia il mondo.
E sogna ancora.