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Autore: Koram94    12/10/2011    1 recensioni
"Ora metteva tutto in discussione, ciò per cui si era addestrato e in cui credeva, ne valeva la pena? Avrebbe ucciso delle persone, persone come lui, con moglie e figli, era pronto a prendersi questa resopnsabilità? Ne valeva davvero la pena?"
Questa è la mia prima ff, spero con tutto il cuore vi piaccia! Vorrei sottolineare che ho messo molto di me nel personaggio e nelle sue riflessioni...
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era piccolo quell’ abitacolo, dannatamente piccolo, pieno di monitor e luci lampeggianti, leve, pulsanti. Eppure era comodo lì dentro, il Pilota, con la sua pesante tuta gravitazionale e il pesante casco integrale che lo faceva sembrare un alieno, molto comodo. Era il suo mondo, quel piccolo spazio pieno di luci e lucine, si sentiva a suo agio, era ciò che aveva sempre voluto.
Adorava volare, gli era sempre piaciuto, fin da bambino, ma ora, era diverso, non solo era il suo lavoro, era il suo dovere, un dovere che aveva scelto lui stesso, nel bene e nel male. Ma non tutto era andato come previsto, dopo lo scoppio della guerra: lo avevano mandato in missione, a combattere nel caldo Oriente, contro un nemico che non conosceva, che non gi aveva fatto niente, eppure… eppure gli ordinavano di ucciderlo.
Era decollato solo un’ora prima, per la sua prima missione, insieme al suo compagno di addestramento, volavano uno di fianco all’altro a pochi metri dalla sconfinata distesa di sabbia sotto di loro, diretti verso Bagram, a nord di Kabul, per bombardare un complesso industriale dove venivano fabbricate armi e munizioni.
-Stingray 2-2, qua Stingray 2-1, vira su 3-4-0 per correggere la rotta, venti minuti all’obbiettivo- Disse nella radio il suo compagno. Ebbe un attimo di esitazione, non aveva mai lanciato una bomba, se non in addestramento o con il simulatore, ma ora non era più un gioco, doveva uccidere davvero, ora.
-Affermativo…-rispose- viro su 3-4-0…- Rispose, la voce gli tremava leggermente
-Va tutto bene?- Chiese Stingray 2-1, preoccupato per il Pilota.
-Tutto bene…- Non era vero. Ora metteva tutto in discussione, ciò per cui si era addestrato e in cui credeva, ne valeva la pena? Avrebbe ucciso delle persone, persone come lui, con moglie e figli, era pronto a prendersi questa resopnsabilità? Ne valeva davvero la pena?
Per un momento gli venne da ridere, un riso stizzito e isterico, gli sembrava di essere tornato ai pochi giorni prima di arruolarsi, prima di partire: i litigi con gli amici e con i parenti, le sfuriate davanti a tutti, non perché non volevano che partisse, li capiva per quello, ma perché con i loro “discorsi intelligenti” lo riempivano di domande, come quelle che si stava ponendo in quel momento.
Non avrebbe mai dimenticato il discorso che aveva fatto al suo migliore amico, in una stazione affollata, il giorno della partenza, quando gli aveva chiesto:
-Perché lo fai?-
-Perché lo faccio?-aveva risposto- non hai ancora capito, dopo tutto questo tempo, che lo faccio per voi e solo per voi! Viviamo in tempi bui, e questa è una piccola oasi, la nostra piccola isola gioiosa, qui sono cresciuto, questa è la mia casa! Non lascerò che le fiamme che bruciano il mondo arrivino in questo luogo, e arrivino a voi! Io vi voglio bene, un bene infinito, e non lascerò che il male che c’è nel mondo vi porti via da me… Cristo Santo, voi siete tutto ciò che ho, non voglio perdervi… non voglio perdervi…-
La gente si era girato a guardarlo, quel giovane, con le lacrime agli occhi, col suo pesante zaino in spalla, qualcuno aveva riso, qualcuno aveva subito distolto l’attenzione, ma alcuni, aveva avuto il piacere di notare, annuivano decisi mentre lo fissavano.
Ora, mentre sfrecciava sul deserto, nell’abitacolo del suo jet, si rese conto che non era cambiato nulla, era un pilota, un soldato, e lottava per ciò in cui credeva: la libertà, non solo per lui, per i suoi amici, per la sua famiglia, per la ragazza che amava, era pronto a dare la vita per loro, per impedire che le loro vite venissero sconvolte… ora, aveva la risposta: ne valeva la pena, per i caduti, per gli amici.
Non avrebbe mollato, non ora, non dopo tutto quello che avave passato… ci credeva, ci credeva davvero, sarebbe andato avanti anche questa volta, sempre e comunque… sempre e comunque.

  
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